Oteme questa sera per la
prima volta in palude, era destino ci arrivassero. Non a caso il loro nome per
esteso è Osservatorio delle Terre Emerse. Quale luogo migliore di una palude,
dove si ascolta buona musica, di tutti i generi e da tutte le latitudini?
Quella degli Oteme è una musica non facilmente classificabile, perché anche
loro sono difficilmente etichettabili. Si tratta di un gruppo a geometria
variabile, ruotante intorno al compositore toscano Stefano Giannotti. Con
questo disco d’esordio, Il giardino disincantato, uscito per la francese Edd
Strapontins, hanno cercato di fermare un momento, e mi sembra ci siano riusciti.
Un disco con grandi
ambizioni Il giardino disincantato, di quelli che non senti tutti i giorni. Un
album che nelle note stampa definiscono rock (in opposition), progressive,
musica contemporanea, canzone d’autore, classica. Confermo, e aggiungo che
l’ironia e lo spirito sono autenticamente liberi. Senza tirarsela hanno fatto
un disco importante gli Oteme, con un’intelaiatura ricca di strumenti inusuali.
Oltre a voce/chitarre/basso/batteria potete ascoltare, tra gli altri, anche
flauto, oboe, clarinetto, arpa, xilofono, componium, teponaztli, la glass harmonica suonata dall’ospite cult Thomas Bloch … parliamone. Pronti?
PER CONOSCERLI MEGLIO
Qui Valeria, la flautista!
RispondiEliminaCiao Valeria, benvenuta in palude ... ti sto ascoltando nel cd ;)
RispondiEliminaCiao Alligatore, eccomi qui
RispondiEliminaBenvenuti in palude anche a te Stefano...
RispondiEliminaVedo che siete dei blogger provetti ...
RispondiEliminaSalve a tutti! Qui Emanuela, la
RispondiEliminapianista! Felice ascolto, Alligatore!
Ciao Emanuela, benvenuta anche a te ... che ascolto proprio ora ;)
RispondiEliminaCi siamo
RispondiEliminaOh, ciao Manu, ciao Valeria
RispondiEliminaBene, allora parto con le domande ... il cd è già al terzo pezzo.
RispondiEliminaCiao a tutti, e Diego, piacere di conoscerti!
RispondiEliminaCiao a tutti, sono Valentina !
RispondiEliminaCiao Valentina, benvenuta a te... un saluto a tutte e a tutti ... ora vado con le domande.
RispondiEliminaDovrebbe arrivare ache Valentina!
RispondiEliminaValentina arrivata, e io vi chiedo: come è nato Il giardino disincantato?
RispondiEliminaeccoci! specifico, arpa e voce nel disco :)
RispondiEliminaE' stato un un processo molto lungo, forse il più lungo nella storia delle mie produzioni; 10 anni per creare la serie dei brani cantati; ma gli strumentali sono tutti più antichi.
RispondiEliminaE' nato dalla semplice composizione e scrittura di un pugno di canzoni, che pian piano si sono espanse, allargate fino a diventare una specie di opera. Ad un certo punto il GIARDINO c'era e quasi non mi sono reso conto che c'era.
Quindi è cresciuto in modo naturale, quasi da solo ...quasi.
RispondiEliminaPerché questo titolo? …
RispondiEliminaChe succede?
RispondiEliminaOk.
RispondiEliminaIL GIARDINO delle fiabe è incantato. Il giardino quotidiano è disincantato. La nostra è una rappresentazione del reale in chiave metaforica.
Te l'ho detto Diego, altro che navigatori provetti!! Io ho una connessione superlenta quindi mi sa che tra poco vi abbandono! Valeria
RispondiEliminaNessun problema, potete intervenire con i vostri tempi ...
RispondiEliminaProblemi di connessione? ...comuni?
RispondiEliminaScusa, ho capito ora che devo fare il refresh, allora andiamo;
RispondiEliminaLa genesi è stata faticosissima. Ma anche di grande soddisfazione. Un giorno trovo un invito di amicizia su myspace di una certa Catherine Costanza, editrice letteraria che vive a Lucca, che successivamente mi propone di fare un cd; le piace in particolar modo il sound di OTEME; da lì è partito tutto. OTEME era un gruppo misto di professionisti e studenti, molti dei quali non ancora mai stati in studio, dunque il processo di formazione è durato circa un anno, con moltissime prove, momenti belli, ma anche di frustrazione. Poi, magicamente, con molta tenacia, ci siamo ritrovati pronti, e lo studio stesso è stato una palestra formidabile.
Non è un caso che Catherine sia francese, in Italia dubito avremmo avuto una tale proposta
RispondiEliminaUn incontro fortunato, che ha fatto crescere tutti voi insieme ...
RispondiEliminaMa raccontatemi qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco? ... tu, e le amiche, se ne ricordano uno (uguale o diverso).
RispondiEliminaCiao Vale, anch'io ogni tanto ho tutto bloccato, clicca 'aggiorna' sulla freccina ricurva! Scusa Diego,
RispondiEliminain effetti (per fortuna!)siamo un po' più pratici sui nostri strumenti quando suoniamo e cantiamo...
Qui si va assai più al rallentatore,
ma resistiamo, dài!
Se mi permettete do un tocco di colore alla cosa..nel mio stile diciamo..Catherine si è rivelata oltre tutto una cuoca fenomenale..quindi ci capisce di cibo, musica e libri..più unica che rara no?! Valeria
RispondiEliminaAggiungo un particolare che ricordo con molta simpatia. Il primo concerto di OTEME si svolge nel 2009 a Lucca, io ero tra il pubblico, invitata da Stefano, in quel momento mio insegnante di teoria e solfeggio. Finito il concerto mi dicono alcuni ragazzi "La prossima ad entrare nel gruppo sarai te!!", credevo scherzando..! Pochi mesi dopo l'avventura è iniziata anche per te, molto emozionante ed intensa!!
RispondiEliminaValentina
Ce ne sono tanti. Credo che il più divertente sia quello del fonico che parla e si arrabbia con il computer trattandolo di tutti i colori (con frasi tipo: “di già sei brutto, ma non lo vedi come sei brutto?”. Quello più allucinante, la mia voce messa alle 3 di notte, dopo una giornata di insegnamento a scuola. Il più scioccante, la microfonatura della batteria (circa 6 ore). I più romantici, Mirco Mencacci che ascolta i suoni dell'arpa, Valentina, l'arpista che aveva allora 16 anni, e mi chiamava tutte le mattine all'ora di ricreazione per sapere come stava andando; insomma tanti ricordi... più il tempo passa, più diventano belli.
RispondiEliminaQuanti episodi ... sembrano uscire da un film, francese ovviamente, Novelle Vague.
RispondiEliminaDurante la registrazione ricordo una particolare tensione, almeno per me, dato che era la prima volta che registravo qualcosa, e poi, in che studio!! Ma una soddisfazione immensa nel lavorare con fonici competentissimi ed appasionati come noi all'arte, alla bellezza, alla ricerca dell'espressione più chiara possibile.. Molte ore di lavoro ma terribilmente gratificanti!
RispondiEliminaValentina
Devo anche dire che ci sono stati giorni, uno in particolare in cui abbiamo lavorato dalle 10 la mattina all'1 di notte. Il giorno dopo avevo una frequenza bassa nell'orecchio che non mi ha più abbandonato, anche se va e viene
RispondiEliminaSe questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …meglio togliere il fosse? È?
RispondiEliminaE ti ricordi Valentina quando abbiamo cambiato le parti a Lorenzo all'ultimo minuto? ma i musicisti sono stati eccezionali e pronti a tutto
RispondiEliminaDomanda interessante, qualcuno me la già posta; in realtà sono talmente abituato a creare lavori per la radio, dove c'è in qualche modo, più o meno astratto, lo sviluppo di una trama o di un pensiero, che non mi rendo conto se IL GIARDINO è concept o no. Ci sono elementi unificanti fra i brani, anche a livello di testi; si parla in tutti di quotidianità traslata su altri piani, a volte onirici, a volte surreali, metaforici; si parla di fango, di massi, di sasso trasparente, di acqua, aria e fuoco, di amore e relazione. C'è una certa ironia mista a malinconia, aggressività, gioco e matematica... In ED IO NON C'ERO ad un certo punto il testo dice “poi di corsa a casa per la cena, nel giardino disincantato”, e qualche brano dopo attacca IL GIARDINO DISINCANTATO, che però è molto giocoso...
RispondiEliminaAh beh, sicuramente l'esperienza in studio è stata formativa, bella, emozionante, importante..io mi ricordo i campi di girasoli lungo la strada per arrivare a Lari, ancora il cibo, al Violino Rosso (si chiamava così?),e il mio blocco emotivo durante le prime take delle voci..l'emozione non ha voce dice la canzone..e infatti è andata così..stecchita..ti ricordi stefano?? Di altri ricordi ne ho pochi poichè ero in fase tesi di biennio quindi parecchio allucinata!!! Mi ricordo che comunque a parte le tensioni (comprensibili e da mettere in bilancio preventivo e consuntivo)l'ascolto delle registrazioni a fine giornata era veramente commovente! Valeria
RispondiElimina(il capo è il capo!!!)
RispondiEliminaDevo dire a sostegno di Valeria che quando sentimmo tutte le voci insieme ci venia da piangere (dalla bellezza naturalmente (ah, ah, ah)
RispondiEliminaah, ah, ah, vedo che c'è stato un percorso di crescita, all'interno di una specie di bottega artistica ... se posso dire. Con la campagna toscana da sfondo...
RispondiEliminaEhi, vi ricordo anche che noi ragazze siamo state ribattezzate 'le fate simpatiche' da un nostro estimatore straniero, dopo uno dei nostri concerti!
RispondiEliminaLari è un bellissimo paese, e lo studio è proprio davanti al castello medievale. Viti, olivi, ciliegie
RispondiEliminaCi posso credere... solo ascoltandovi, eh...
RispondiEliminaE' vero, Andreas Müller, scrittore tedesco mio amico
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero cd? … che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaVi sono opinioni diverse naturalmente. Parlando per me, i miei preferiti sono PER MANO CONDUCO MATILDE, PALUDE DEL DIAVOLO, CADUTA MASSI e DITE A MIA MOGLIE (quest'ultimo brano mi piace di più ora che è arrangiato che quando lo suonavo da solo)...
RispondiEliminaPer me la risposta è difficilissima, Sopra Tutto e Tutti è stato il primo che ho suonato con Oteme, alla primissima prova, Bolero è stato quello che si è rivelato più difficile, almeno per me, Ed io non c'ero quello forse che ha cambiato il mio modo di sentire i brani, in quanto con Stefano abbiamo lavorato molto su cosa volesse comunicare il testo, e come esprimerlo al meglio suonando e creando un collegamento molto particolare ed intenso tra noi, Caduta Massi la sfida più grande perchè per arpa è particolarmente impegnativo, e Il Giardino quello forse più entusiasmante!
RispondiEliminaLe mie "Caduta massi", "Dal recinto", "Dite e mia moglie", e ovviamente la strumentale "Il giardino incantato"(se Frank Zappa fosse nato in toscana avrebbe fatto un pezzo così).
RispondiEliminaPer me Dite a mia moglie ha un testo notevole, non so se gliel'ho mai detto ma mi piace molto la poetica di Stefano, sul suo sito ci sono i diari che (credo di non sbagliare) sono l'antefatto o meglio, l'antescritto, di alcune sue canzoni e, credimi Diego, vale la pena di leggerli. Certo la musica è particolare, ammaliante, estraniante a momenti,colta e non allo stesso tempo ma i testi a mio parere hanno una marcia in più e sono contenta che Stefano abbia voluto puntare anche su brani non solo strumentali. In più in Dite a mia moglie c'è quel tocco "samba" di cui parlavamo ieri alle prove, eh Ste?! ;)
RispondiEliminaSai che IL GIARDINO DISINCANTATO era originale per orchestra di chitarre elettriche? molto acido, un po' alla Glenn Branca. Poiu ho pensato che fosse interessante una versione più cameristica. ma prima c'è stata la versione live con barattoli e scatole da scarpe (lo trovi su http://www.stefanogiannotti.com/oteme.html
RispondiEliminaSì, ho notato un certo "tropicalismo" in pezzi come "Dal recinto" e "Dite a mia moglie" ...
RispondiEliminaAndrò poi a sentire la versione barattoli e scatole da scarpe ...
RispondiEliminaSì', in realtà la samba è stata molto casuale, io volevo un brano alla Stravinski o Bartok, ma tutti mi dicevano che suonava brasiliano. Alla fine ho ceduto e ho cominciato a pensarlo come uno Stravinski in vacanza a Sao Paulo
RispondiEliminaIn questo, un disco molto vivo, in continua evoluzione...
RispondiEliminaE' difficile, io sono affezionata a tutti i brani, sia vocali sia strumentali... A distanza di mesi dalla registrazione, però, quando riascolto il cd mi emozionano ancora di più Sopra tutto e tutti, Il giardino e Ed io non c'ero, a volte mi stupisco di esserci io, dentro a quel cd! Di sicuro i mesi di lavoro in studio hanno creato una specie di magia che spero sia riconoscibile quando si ascoltano tutti i brani...
RispondiEliminaMi sa che vi devo abbandonare..peccato, cominciavo a prenderci la mano..saluti Diego e grazie per il tuo ascolto!! Diffondi la buona musica, tra cui quella di Oteme, keep in contact, ciao a tutti Baralli e Baralle, ci vediamo il 5 per le prove!! Valeria
RispondiEliminaIn questo periodo Sopra Tutto e tutti non lo sopporto più, forse perché è faticoso per la chitarra
RispondiEliminaCiao Valeria, grazie di essere stata con noi...
RispondiEliminaCiao Valeria, a presto, bacio
RispondiEliminaCiao Vale!!!
RispondiEliminaSto ascoltando Per mano conduco Matilde, e, devo dite ha un testo magnifico, e il cantato è veramente impeccabile, soave, con cori... psichedelica ed ironia a piene mani.
RispondiEliminaCiao Valeria! Un abbraccione!
RispondiEliminaIl cd è uscito con la francese Edd Strapontins, che non fa solo musica, ma anche libri, illustrazioni … perché questa scelta? Come vi siete incontrati? Come avete lavorato insieme? Qualcosa abbiamo già detto … un incontro fortuito, quasi zen ;)
RispondiEliminaUna domanda a cui tengo molto Diego. Secondo te è moderno questo pezzo?
RispondiEliminaCome dicevo ci siamo incontrati su internet, poi sono cominciati gli incontri reali a casa sua, a casa mia; il processo produttivo è stato lungo per la ricerca da parte di Catherine dei soldi. Durante la produzione abbiamo avuto ampia libertà da tutti i punti di vista. Una delle risposte ricorrenti di Catherine alla mia ansia crescente era; tu devi pensare solo a fare un capolavoro. Sulla scelta... sai oggi è importante è produrre, e siccome la discografia è in crisi, una casa editrice di libri è una manna che scende dal cielo, considerando che comunque si lavora nel campo della cultura. Dunque abbiamo esplorato questa possibilità ed alla fine ce l'abbiamo fatta.
RispondiEliminaTu mi chiedi se è moderno Per mano conduco Matilde? ...
RispondiEliminaGrazie Diego! Che ascoltatore raffinato e gratificante! Se dico 'strano che tu sia italiano' potrebbe risultare giusto un filo provocatorio?! Puoi riuscire ad immaginare quanti commenti assurdi ci siamo sentiti dire dai soliti 'benpensanti' riguardo alla nostra musica e alle nostre voci? Stefano, ricordi la difficoltà di farci assomigliare per forza a qualcun altro, di solito era Battiato...
RispondiEliminaBe' sì, perché mi pongo spesso il problema se fare musica a questo modo sia un po' appartenente al passato o no, ma credo che Matilde in particolar modo sia attuale perché bypassa tutte le problematiche varie estetiche. Un carillon suona moderno secondo me...
RispondiEliminaMa è una questione un po' maniacale ed oziosa, mi rendo conto
RispondiEliminaMamma mia, Battiato. Quando sento la sua pronuncia in Hey Joe del grande Jimi, verrebbe voglia di prenderìlo a schiaffi
RispondiEliminaScusate mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo per Battiato
RispondiEliminaMi pare un testo ironico, pre-industriale, con una bella strumentazione varia, con strumenti antichi ... come tutto il disco del resto. Siamo nel futuro, o lo abbiamo già superato, quindi potrbbe essere un pezzo moderno (post-post-post-moderno ...).
RispondiEliminaAh ah! postmoderno, mi piace, faremmo arrabbiare un mio amico scrittore russoche non sopporta il post-moderno.
RispondiEliminaC'è una frase bella di Don Delillo, (postmoderno) che dice:
CI VOGLIONO SECOLI PER INVENTARE CIO' CHE E' PRIMITIVO. Questa enunciazione di poetica mi ha influenzato molto e la ritrovo anche nel GIARDINO
Direi che è perfetta per Il giardino incantato.
RispondiEliminaE riguardo a Battiato, devo dire la verità, ascoltandovi non ho mai pensato a Battiato ... forse perché l'ho ascoltato troppo poco (anche se a tratti, ne riconosco la grandezza... a tratti).
RispondiEliminaCopertina molto essenziale, con nome del gruppo e titolo del cd. Poi, all’interno, una pentola, con dell’acqua, con delle rose appassite, immagini della natura, di voi che suonate in mezzo alla natura. Chi è l’artefice del progetto grafico? Come si è sviluppata la collaborazione tra di voi?
RispondiEliminaDisincantato, Diego, disincantato. Giardino quotidiano!Le tasse e l'allattamento, la scuola ed il vicino di casa, il cane che abbaia, la pomarola e le zanzare
RispondiEliminaA proposito della copertina, staccate il libretto dal digipack con una lametta, delicatamente; c'è un'altra bella foto nascosta per errore dalla fabbrica che ha stampato i cd, una pentola con una pietra nella l'acqua, ovvero una terra emersa. Allora, la grafica è ideata da me insieme a Tommaso Tregnaghi, un giovane studente laureatosi all'Accademia delle Belle Arti di Firenze con una tesi tra l'altro sul mio lavoro. Tommaso ha una grande sensibilità, suona due strumenti, ha studiato anche due anni di composizione con me, e crea opere concettuali molto interessanti. Ci siamo trovati molto in sintonia con le idee, dunque gli ho proposto di lavorare alla grafica del cd, ma anche al sito di oteme, che non è ancora pronto e all'immagine grafica in generale del progetto. Ci trovavamo spesso, io spiegavo che volevo un album di pentole ed altre immagini, e lui studiava come inserirle nello spazio. Davvero un grande talento.
RispondiEliminaNon ho niente contro Battiato, anzi, il problema dei confronti lo creano sempre coloro che dovrebbero incentivare le novità anzichè mettere i bastoni tra le ruote ai musicisti un po' fuori dall'ordinario come noi... Alla fine vince sempre il commerciale ( è bene specificare in Italia), ma in questi ultimi giorni è comunque confortante leggere le tante recensioni sorprendentemente positive sul nostro cd! Però se non fosse stato per Catherine...
RispondiEliminaHai ragione Emanuela ... e scusate per il titolo, già "...disincantato" (mi ero incantato ad ascoltarlo). C'è quello che dici, e molto altro Stefano.
RispondiEliminaBattiato l'ho ascoltato tantissimo all'epoca di ZA, JUKE BOX, CLIC ecc. e mi piaceva tantissimo. Poi mi è caduto, soprattutto (e tutti) con le opere liriche.
RispondiEliminaDopo faccio l'operazione che mi hai detto, anche se non ho lamette ;)
RispondiEliminaUn lavoro grafico tutto da scoprire...
RispondiEliminaL'album verrà presentato al momento in quartetto; le Fate Simpatiche ed io, cioè Emanuela Lari, voce e tastiere, Valeria Marzocchi, voce e flauto, Valentina Cinquini, voce ed arpa, ed io. Non si riesce a portare in giro un gruppo più numeroso. Stiamo cercando di organizzare una tournee in Germania, visto che sono conosciuto lassù per i miei lavori per Deutschlandradio Kultur, SWR ecc., poi vedremo se ci sono risposte positive. Le recensioni al momento sono ottime, e l'ufficio stampa Synpress 44 sta facendo un ottimo lavoro, coadiuvato dal distributore Maracash. E' tutto da scoprire, vedremo.
RispondiEliminaIl 21 Novembre ci sarà la prima presentazione ufficiale a Lucca per l'Associazione Cluster, alla Fondazione Baca del Monte, dove debutteremo in questo nuovo organico e saremo in chiacchierata con il musicologo renzo Cresti
RispondiEliminaStupendo ... spesso viene qui un'amica di Berlino durante le blog-interviste (questa sera, mi aveva detto di non riuscire, ma vi ha ascoltato) ... se suonerete anche e Berlino, ditemelo, magari riesce a venire a sentirvi.
RispondiEliminaGiovedì 21 novembre la prima...a Lucca. Chi è in zona, vada pure...
RispondiEliminaSarò a Berlino la settimana prossima a registrare in studio alla Deiutschlandradio, un nuovo lavoro a cui parteciperà anche OTEME. Un'opera sulla burocrazia, intitolata BÜROTIFULCRAZY
RispondiEliminaChi vuol venire alla prima a Lucca l'orario è le 21, la Fondazione è in piazza San martino
RispondiEliminaAppuntamento da segnare ... seguiremo poi l'evolversi della cosa sul web, per vederci magari dal vivo... in questo il web può essere un giardino disincantato. Basta volerlo.
RispondiEliminaHo letto solo Berlino, e penso già di essermi persa troppo :( Sono in super ritardo, ciao a tutti.. ora leggo tutto fino ad arrivare alla data di Berlino ;)
RispondiEliminaAh, ah, ah, ecco l'amica di Berlino ;)
RispondiEliminaVi devo lasciare purtroppo, molto bella questa piattaforma, baci a tutti, ci vediamo il 21!!!
RispondiEliminaCiao Valentina, grazie di essere stata qui...
RispondiEliminaCiao Elle, benvenuta!
RispondiEliminaUn saluto a tutti i nostri fan che sembra stiano crescendo. Un ringraziamento a Catherine per il grosso sforzo economico che ha sostenuto, in maniera molto generosa e disinteressata. Un appello ai musicisti e agli artisti in genere perché non smettano di combattere in questa fase così delicata per la cultura. Siamo in guerra, non dobbiamo dimenticarcelo. Ed è bello gettarsi nella mischia e combatterla; anche se i risultati a volte sono lenti, gli sforzi non sono mai vani.
RispondiEliminaCiao Valentina, ci vediamo presto
RispondiEliminaBel finale, hai iniziato l'intervista parlando di fiabe, e finisci parlando di risultati lenti e sforzi mai vani, l'eroe alla fine matura e trionfa.
RispondiEliminaGrazie, è stato un gran bella serata in palude... grazie Stefano, Valentina, Emanuela, Valeria, ... ed Elle. Spero di non aver dimenticato nessuno. E allora grazie OTEME (Osservatorio delle terre emerse).
RispondiEliminaGran bella chiosa Elle ;)
RispondiEliminaQuando ci si mette in viaggio si arriva sempre in qualche luogo...con un po' di fortuna direbbe Fucur (ho visto che ti piace LA STORIA INFINITA, anche a me, moltissimo
RispondiEliminaGrazie Diego per la bella chiacchierata, davvero divertente, spero rimarremo in contatto!
RispondiEliminaBell'intervista, direi io, cosa mi son persa! I percorsi di crescita mi piacciono sempre. Comunque ora sono curiosissima di sentire la musica!
RispondiEliminawww.stefanogiannotti.com
RispondiEliminaCiao Elle!
RispondiEliminaSì, Diego, ci tengo in particolar modo a ricordare la nostra coraggiosa produttrice Catherine, alla quale rinnovo tutta la stima per aver creduto ( e pagato!) nel nostro progetto! Ringrazio Ste per avermi invitato a rivivere un'altra meravigliosa avventura di lavoro e di amicizia (abbiamo un precedente cd all'attivo che spero tanto possa essere ripresentato perchè altrettanto bello!). Vorrei anche ricordare che per condividere in parte la nostra avventura in studio è stato anche realizzato un cortometraggio sul backstage durante la lavorazione del Giardino Disincantato, le immagini parlano da sole! E un abbraccio di cuore ai miei compagni di avventura, e stato un privilegio lavorare con tutti loro!
Ah! grazie :) Buonanotte!
RispondiEliminaGrazie Emanuela, parole forti e piene di passione e impegno. Anche per questo mi piace avervi avuto qui stasera... alla prossima.
RispondiEliminaNotte Elle...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna agli Oteme.
RispondiEliminaGrazie Manu, meravigliosa come sempre!
RispondiEliminaBuonanotte a tutti e grazie!
RispondiEliminaGrazie Diego per l'ospitalità e a presto!
RispondiElimina'Notte a tutti, e che la buona musica sia sempre con tutti noi!
Notte Emanuela, grazie a te, e a tutti gli OTEME...
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