Kalweit
and the Spokes per la seconda volta in palude. Non potevo farmeli sfuggire,
perché il nuovo disco, Mulch, in imminente uscita (come il precedente per Irma
Records), è una delle più piacevoli sorprese dell’autunno in musica. Anzi, una
conferma del loro gran talento. Con Mulch Georgeanne ci racconta storie del suo
Minnesota e della sua Minneapolis, dopo vent’anni vissuti in Italia. Lo fa con
il respiro dolce e i colori nostalgici della copertina, il sorriso di ragazzini
in palude (palude?) a fine estate. Accanto a lei, nel disco, ancora Giovanni
Calella (chitarra), mentre alla batteria c’è il nuovo Mauro Sansone, subentrato
dal 2011 a
Leziero Rescigno.
Mulch sembra un viaggio a ritroso nel proprio io, fatto in modo poetico, raccogliendo
i detriti di una vita in modo decisamente lucido, sapendo cosa si vuole dire. Non
mancano poi, prese di posizione decise. Stupendo il video di Hank’s Hour, che
sarebbe piaciuto un sacco al nostro amato Bukowski: girato nella fredda Stoccolma
da Marco Balletti, gioca sul vero e sul falso, sui luoghi comuni uomo/donna,
sull’alcool rivelatore dei nostri lati più nascosti, ed ha un finale
decisamente caldo (mi piace rivederlo spesso, per questo l’ho messo tra i
preferiti sul mio canale YouTube ALLYDIEGO cliccate sopra e godetevelo). Ma
tutto l’album gioca sui chiaroscuri della vita, per questo vi invito ad
ascoltarlo (sarà possibile sentirlo in anteprima streaming fino a mercoledì 25
su Rockit, cliccate e godete). Ma prima, seguitemi nella blog-intervista. Pronti?
ciao da georgeanne, giovanni ci raggiunge dopo se riesce
RispondiEliminaCiao benvenuta in palude ...
RispondiEliminaSento già la tua voce ;)
RispondiElimina.. e anche Giovanni che suona.
RispondiElimina... e non solo lui.
RispondiEliminasono qui pronta per immergermi nel palude
RispondiElimina... è partito il disco, è partito Mulch.
RispondiEliminaAllora, se sei pronta parliamone, vado con le domande.
RispondiEliminava bene ci sono
RispondiEliminaCome è nato il disco?
RispondiEliminaCome è nato Mulch?
RispondiEliminaPrima di tutto avviso che il mio Italiano non è il massimo ma ci provo! Direi che Mulch è nato mentre era a Minneapolis un paio di anni fa e guardavo delle foto dalla mia infanzia, in particolare una di mia madre e la sua cara amica, tutte due madre di tante figlie femmine, nessun maschio e riflettendo sul come il mondo è cambiato, sopratutto per noi donne, mi senti spirata a scrivere una micro storia/poesia su questo. Mulch è nato anche insieme a Mauro Sansone, il batterista che ha sostituito co fondatore Leziero Rescigno un paio di anni fa. Io e Giovanni Calella, co fondatore anche lui, abbiamo svillupato i nuovi brani con Mauro che ha messo la sua, facendo evolvere il nostro sound. Il disco è un po piu elettronica del primo Around the Edges ma sempre fedele al rock, post punk e alt. Country.
RispondiEliminaItaliano perfetto, si capisce bene cosa vuoi dire ...
RispondiEliminaPerché questo titolo?
RispondiEliminameno male...'mulch' che significa 'pacciame' in Italiano è una parola che appare alla fine del spoken word/brano intitolato Wetutanka, il penultimo del album, e trovo che il concetto racchiude molto bene un po tutto che c'è nel disco: strati su strati di ricordi, dei resi dei conti e il ciclo della vita che lega noi ai nostri avi e a tutto quello che c'è in mezzo; the good, the bad and the ugly!
RispondiEliminaInfatti, ieri facendo l'intro mi sono imbattuto in questo termine, che non conoscevo (vedi, mi fai conoscere la mia lingua), ed in effetti mi ha fatto riflettere...
RispondiElimina3. Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaIl processo è stato abbastanza rilassante. Io scrivo sempre, i pensieri, riflessioni e sogni e avevo una precisa visione dall'inizio cosi scrivevo man mano i testi e le melodie alla tastieria a casa poi andavo da Giovanni al suo studio Diabolicus Studio e ci buttavamo giù uno scheletro con la chitarra e voce su cui lui potesse costruire la musica più elaborata e Mauro potesse lavorare sulla batteria e percussioni. Le cose, come in un dipinto, si rivelino da sole col tempo ed era palese che questo album aveva a che fare con l'esistenza e in parte con la mia famiglia che hanno dato spunto ad alcuni personaggi al interno del disco ma anche luoghi e sapori della mia vita li in America prima di venire in Italia più di 22 anni fa. Il tutto fu registrato e mixato già l'inizio del 2012 in un momento anche critico e significativo per me; tutto si fermo' perché era mancato il mio padre in Aprile dell'anno scorso ed ero corsa a casa a Minneapolis dove rimasi per un mese e mezzo con la mia madre e 4 sorelle. Al mio rientro ho deciso di fare un crowdfunding con Musicraiser per tirare su fondi per fare 2 mesi di radio promo negli Stati Uniti e per fare un video. Missione compiuta; abbiamo fatto i 2 mesi con i college radio e avuto un ottimo feedback, utile per il futuro per quando facciamo delle date li, almeno questo è l'obbiettivo visto che il progetto è tutto in Inglese. Poi ho avuto il grande piacere di conoscere Marco Balletti vive a Stoccolma, amico di Mauro e grafico, artista e video maker. Fa parte anche lui del processo di Mulch; Con lui ho creato l'arte del disco fisico e poi co-scritto lo storyboard per il video di Hank's Hour girato da lui in Svezia a Marzo di quest'anno, il video è uscita 2 settimane fa. Ed eccoci ora con l'uscita del disco l'8 Ottobre, pronti e felici di poter condividerlo finalmente.
RispondiEliminaAdoro il video, con calda sorpresa finale, per questo l'ho messo tra i miei preferit sul tube, e continuo a rivederlo ...bravi, veramente. Mai una Stoccolma così calda ;)
RispondiEliminaPer il resto che hai detto, si sente che è un disco che ha dentro molte cose, intime ...diverso dal primo.
RispondiEliminaOttimo anche il discorso Musicraiser, che spero abbia un seguito anche negli imminenti live.
RispondiElimina... tornando al dico: qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
RispondiEliminafa paicere che il video piace-posso assicurare che abbiamp patito un freddo glaciale-meno 20 gradi girando di giorno e la notte. un'esperienza fantastica e Marco Balletti bravissimo nel dirigerci ed ospitarci. si' è un disco pittosto personale e siamo cresciuti attraverso il processo
RispondiElimina... wow, meno 20 gradi. Anche nella scena finale, dove Hank si rivela essere una donna?
RispondiEliminae gia...come si direbbe in un dialogo alla Fargo, film dai miei co cittadini i fratelli Coen "ya sure ya betcha!" abbiamo tenuto una bottiglia di whisky vicina per dopo quella scena
RispondiEliminaAh, ha, fantastica ... e fantastico pure quel film dei fratelloni Coen (uno dei loro migliori).
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco? ... forse proprio il video.
RispondiEliminala mia sorella viveva vicino al bar di nome King of Clubs dove hanno girato l'esterno per il film e io e lei abitavamo anni prima dietro il bar Liquor Lyle's che ha spirato uno dei brani di Mulch
RispondiEliminaCome nel precedente album, ci sono rimandi a miti del passato culturale,più o meno recente ... bellissimo questo.
RispondiEliminama ora che ci penso...devo dire che la neve è stata una costante! Stavo da un'amica a Milano durante la registrazione del disco (vivo in provincia di Lecce da 2 anni) e la sua casa si trova vicino allo studio di Giovanni. Durante la registrazione del disco c'era una tempesta di neve e cosi mi trovai la meravigliosa sensazione di essere quasi a casa nel fare quel tragitto a piedi ogni giorno nel bianco e su strade ghiacciate! E' anche la seconda volta che tornai su a Milano poco dopo, boom! Di nuovo una bella nevicata! Ma anche girare il video a Stoccolma mi ha fatto ricordare l'inverno della mia infanzia, il gelo totale ma anche una luce spettacolare con il cielo cristallino e il riflesso della neve ovunque.
RispondiEliminaSicuramente la neve è un elemento molto suggestivo ... che entra alla perfezione nel vostro disco, e nel giro dei ricordi ... ecco chi ha fatto nevicare così tanto lo scorso anno dalle nostre parti, eri tu, e i tuoi ricordi, ora abbiamo capito ;)
RispondiEliminaSe questo vostro cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
RispondiEliminainfatti tutti mi hanno dato la colpa per la neve!
RispondiEliminabuona domanda...difficile rispondere. Forse è un po un concept album, per le varie caratteristiche che possiede; l'importanza dell'artwork, dell'atmosfera che rispecchia i testi. Delle volte il passato appare come un velo che ci separa da quello che abbiamo fatto prima e le storie nel disco evocano mondi che non ci sono più, o mondi assurdi ed ironici che ci circondino in quest'epoca mediatica e superficiale. Per me il 'concetto' ha proprio a che fare con il tempo che non si puo' afferrare, tempo che vedi passare, con i genitori che invecchino, noi stessi pure, sempre in evoluzione e i tempi che cambiano quasi senza che ci accorgessimo mentre 'viviamo' in mezzo di un sacco di stronzate, distrazioni, stress per sopravivere e cose superflue. Per fortuna c'è la poesia ogni tanto.
RispondiEliminaLa poesia della neve ...grazie per avercela portata.
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Mulch? … che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaIo amo Murky Stuff come messaggio ma anche come vibe. No Need è un brano che riesce ad esprimere molto bene quello che io avevo in mente musicalmente parlando, quasi dipingendo il scenario piu vivo del vivo. E' difficile scegliere perché ogni brano è un mondo a se e mi sono affezionata a tutti. Dal vivo iniziamo il 18 Ottobre con dei brani nuovi dal Mulch al Cox18 a Milano, poi ti dirò'!
RispondiEliminaA me piacciono molto Liquor Lyle's, No Need, Hank's Hour, Fifth Daughter ... e poi sono molto incuriosito dal suono di Pea Green Sky, sento come delle catene, cosa sono?
RispondiEliminaPea Green Sky è davvero qualcosa di speciale-Io non c'ero quando l'hanno 'partorito' ma posso solo dire che Mauro & Giovanni sono stati bravissimi nel loro laboratorio di esperimenti con tutti suonini e aggeggi. chissa magari ci sono anche le catene! ho solo dato il titolo: il colore verde pisello che c'è nel cielo in Minnesota poco prima che arriva un tornado. e non c'è un uccellino che canta in quel momento
RispondiEliminaChe atmosfera, adesso capisco il perché di questa atmosfera cupa, pesante ... rendono bene l'idea. Il vostro disco è un gran lavoro di squadra ...
RispondiEliminaMitico Cox ... poi arrivermo a parlare anche dei live, sì ...sempre molto sorprendenti i vostri live (non vi ho mai sentiti, ma visto le foto).
RispondiEliminaIl cd è uscito con Irma Records, brillante e sofisticata label di Bologna. Come il primo disco… ormai, possiamo dire, è la vostra label. O no?
RispondiEliminagrazie, siamo curiosi di sapere cosa capta la gente come sensazioni ascoltando il disco e sei uno dei primi a darci un feedback dettagliato. siamo felici di tornare sul palco dopo un bel periodo senza-devi venire a vederci primo poi
RispondiEliminaSarà un piacere ... seguirò sul web il vostro tour, e chissà ceh non salti fuori l'occasione buona.
RispondiEliminaIl cd è uscito con Irma Records, brillante e sofisticata label di Bologna. Come il primo disco… ormai, possiamo dire, è la vostra label. O no?
RispondiEliminaDirei proprio di si. Eravamo a Bologna l'altro ieri dove siamo stati invitati a fare un concerto a Senza Filtro per la serata Some Prefer Cake del Lesbian Film Festval e abbiamo fatto un salto ai nuovi uffici della Irma Records, ora nel centro della città. Sono un buon team di lavoro e molto organizzati, con anni di esperienza in Italia e al estero
RispondiEliminaSì, fantastici, una bella realtà ... e bella la vostra contaminazione con il cinema.
RispondiEliminaImmagine di copertina molto suggestiva, molto adatta alla musica suonata in “Mulch”. Come è stata scelta e chi è l’autore?
RispondiEliminaÈ nata appositamente per il cd? … o esisteva già?
RispondiEliminaLa foto fu scattata dal mio padre intorno al 1974 mentre io e la mia sorella costruivamo per terra una città fatta di pezzi di muschio alla casa estiva della mia nonna in Wisconsin. Noi passavamo le estati li in questo contesto davvero wild e isolato, in un fitto bosco sul lago. Ho voluto Io quest'immagine in quanto rappresenta la sensazione di come siamo incontaminati e della curiosità grande che si ha da bambini, una cosa da conservare per tutta la vita se possibile.
RispondiEliminaInfatti ti si riconosce, secondo me sei quella a sinistra nella foto ...
RispondiEliminainvece no, sono quella a destra ma quella a sinistra è sempre stata la mia musa
RispondiElimina... così musa, che poi sei finita per assomigliarle ;)
RispondiEliminaE sulla curiosità, da conservare sempre concordo ...
RispondiEliminaCuriosità mia: ho cercato in Rete cose su Minneapolis, e ho visto molte foto con la neve, ma anche molte con un cucchiaio e una grande ciliegia. Mi sembra... perché? La grande ciliegia è il simbolo di Minneapolis?
RispondiEliminaè la scultura fontana Spoonbridge and Cherry di Claes Oldenburg situata nel giardino delle sculture di fronte al Walker Art Center, un museo bellissimo d'arte contemporaneo nel downtown della città, e si, è diventato il simbolo
RispondiEliminaFantastico ...
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album?
RispondiElimina... abbiamo detto del Senza Filtro per la serata Some Prefer Cake del Lesbian Film Festval abbiamo detto del Cox …poi? Sorprese?
RispondiEliminaDiciamo che ha già avuto la sua anteprima per le radio Americane in circa 200 college radio questa primavera. Ci sarà una presentazione/showcase a Milano in un luogo ancora da annunciare, e poi c'è in concerto al Cox18 il 18 Ottobre, un luogo caro a me, Giovanni e Mauro.
RispondiEliminaWow, che bel lancio ... e quanto al Coxm18 un luogo caro a chi ama la musica e l'impegno. Bravissimi.
RispondiEliminaa noi piace tanto suonare nei club percui si spera di fare tanti concerti quest'inverno di sicuro e anche al'estero possibilmente poi per le 'sorprese' vediamo!
RispondiEliminaStaremo attenti ai vostri spazi web ...
RispondiEliminaAltro da aggiungere?
RispondiEliminadirei che va bene cosi ma mi piace ricordare la scena florida che Minneapolis ha vissuto ancora prima del grunge famoso di Seattle e che c'è tutt'ora-ci sono stati i Husker Du, The Replacements, Soul Asylum, The Jayhawks, The Suburbs e tanti altri-con tutta quella neve si va 'underground' e si suona di brutto e di bello!
RispondiEliminaGià, grandi nomi, da ricordare, e fai bene a farli alla fine di questa nostra lunga chiacchierata, durante la quale abbiamo detto molto di Mulch e di Minneapolis...
RispondiEliminaGrazie Georgeanne, sei stata come sempre gentilissima a stare in palude fino a quest'ora, ed impeccabile nel rispondere per iscritto in italiano.
RispondiEliminagrazie a te, sempre un piacere-buon tutto e ci vediamo a qualche concerto -all the best-
RispondiEliminaGeorgeanne & Kalweit and the Spokes
Lo spero ...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a Kalweit and the Spokes.
RispondiEliminaThanks so much, notte
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaC'è molta poesia anche qui Ernest ;)
RispondiEliminaSempre grandi scoperte Alli caro...
RispondiEliminaE' un disco da godere in sottofondo, un po' annebbiati secondo me...
I video e le copertine sono semplicemente favolosi..
Grazie ancora una volta per quello che ci proponi..
Bacio enorme!
Grazie a te per l'apprezzamento, sì, copertine e video favolosi, come tutto il loro progetto.
RispondiEliminaBacio enorme!
Volevo vedere il famoso video, ma il tuo canale mi dà problemi, e ora che ho trovato il video in Germania la Gema lo blocca.. mi rimane la curiositààà!
RispondiEliminaPerò le canzoni mi piacciono :)
Mi dispiace Elle, spero il mio canale si sblocchi e riesca a vedere tutto ... gran disco, già.
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