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sabato 17 agosto 2013

Ad Arco in bici per P.P.Capovilla e P.P.Pasolini

Sono appena tornato dai miei giri in bici culturali, 125 km in due giorni, per andare ad Arco, per la giornata conclusiva dell'Arco Summer Festival. C'era Pier Paolo Capovilla, il cantate de Il Teatro degli Orrori che leggeva Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, accompagnato dall'ottimo Daniele Celona (non un semplice sottofondo, un giovane musicante da seguire). 

Una forte emozione, come sempre (ma ancora di più), nel vederlo, nel sentirlo, con la sua voce attoriale, riprendere un testo forte di Pasolini (perché, ha scritto qualcosa di non forte?). Per me Capovilla è sempre stato un grande, l'ho seguito fin dagli inizi, come One Dimensional Man, e poi con Il Teatro degli Orrori a partire dal loro primo disco, tanti concerti...  ora, anche Pasolini. Ma non vorrei banalizzare con l'espressione grande, e dire perché lo ritengo grande: perché ha sempre avuto una passione civile e politica (per me la stessa cosa), non comune... non dico a nessuno, ma a pochi. Questa voglia di schierarsi, dire le cose come stanno, con forza liberatoria, quasi violenta, perché fortissimamente indignata. E poi i suoi rifermenti al marxismo più eretico, a partire da Marcuse (dici poco), dal quale prese il nome della sua prima band, gli One Dimensional Man (uno dei miei primi concerti, dieci anni fa, quando mi trasformai in alligatore). 

Non ero risuscito a vederlo quando aveva portato questa cosa (non riesco a chiamarlo spettacolo) nella mia città, e appena ho visto il programma dell'Arco Summer Festival, mi sono detto "raggiungerò in bici la cittadina trentina", dove passa il fiume Sarca, l'affluente della mia palude, il Garda. Non ho sbagliato, il contesto era perfetto, l'ideale per La religione del mio tempo.

Perfetto perché nel pomeriggio, sempre all'interno del festival, si parlava di Costituzione, con un avvocato trentino, Gianfranco de Bertolini, che si occupa di cause del lavoro. Non lo conoscevo, ma mi è piaciuto il suo parlare di Costituzione, la nostra carta fondamentale, leggendo e commentando gli articoli riguardanti il lavoro, a partire dal primo. Un incontro inserito in una bella serie denominata Diritti Contati, organizzati da Arci e Anpi locali, per ricordare l'Otto Settembre (quest'anno ricorre il settantennale, non dimentichiamolo).


E così si sono ricordati gli uomini politici della Costituente, la loro forza morale, il discorso relativo al lavoro, rimasto spesso sulla carta, l'importanza della parola scritta... cose che Pasolini, ne La religione del mio tempo, faceva saltar fuori, come Pier Paolo Capovilla è riuscito ancora nel live, davanti ad un pubblico giovane, non numerosissimo,  ma attento ad ogni singola parola. Come ha spiegato il musicista veneziano alla fine, Pasolini aveva scritto La religione del mio tempo negli anni sessanta, per dire degli ideali traditi della Resistenza, da dove è nata la Costituzione. Gli anni '60, gli anni del boom economico, del benessere capitalista, dove abbiamo iniziato a morire tutti ... faccio mia la considerazione di P.P. Capovilla: se negli anni '60 si poteva vedere questo, in seguito siamo andati ben oltre. Pensiamo al deserto politico di oggi. Un invito ad andare a sentire Capovilla, e a ricominciare noi a cercare di ridare un senso alla politica. Una cosa molto rock!

15 commenti:

  1. Mi piace l'idea d'intraprendere un viaggio e in bici per assistere a "cosa" così. Si può avere moltissimo anche con poco sforzo, saperci guardare intorno, saper scegliere. Baci Ally e buone pedalate ah carezze al Goody.

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  2. Certo, concerti, cose così, ne fanno in giro, basta sapersi organizzare ... oggi facevano un bel concerto dalle mie parti, (e anche ieri sera uno), ma dovendomi riposare da quello di P.P.Capovilla (anche mentalmente), ho dovuto rinunciare. GoodyGoody dorme sul suo divano in garage ... sognerà le tue carezze ;)
    Miaoooo.

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  3. Complimenti per le performances ciclistiche!

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  4. con la bici (e il bel tempo) si può andare ovunque! braO!

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  5. @redcats
    Grazie, come vedi, non solo ciclistiche ...
    @kermitilrospo
    Grssie ... sì, in effetti, con bici e bel tempo sono molto contento (e ho fatto quasi rima).

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  6. E mi piace questa rece, nel posto al mondo che preferisco, lì, dove sta per nascere il lago di Garda, tutto è magia, anche questi messaggi che trasmetti Alli! Ci vuole l'incantesimo a un bel po' di testoline!

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  7. Grazie per quello che dici... e pensare che tutto è nato andando in un ristorante vegan della zona, è stato lì che ho visto il programma della festa ;)

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  8. Pasolini, un grande in molte arti,di Capovilla so molto poco,ma grazie al tuo post mi sto documentando.
    Ciao,fulvio

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  9. Documentati Coloratissimo, vedrai che scoprirai un altro grande Pier Paolo ...uno che fa rock in modo molto particolare, portando avanti tematiche che altri hanno dimenticato ...

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  10. Una performance su un testo così importante di Pasolini val la pena andarla a vedere.
    Io magari, non essendo un bravo ciclista andrei in auto..
    Ciao!

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  11. Concordo, è veramente da vedere, e che a farla sia uno dei nostri migliori rocker è ancora più importante ...
    Quanto alla bici,mi considero un cicloturista: vado piano, mi fermo spesso per foto o bere, ma mi piace fare giri sempre più lunghi. Più che forza, ho resistenza ... già, Resistenza ;)

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  12. Ben vengano iniziative in difesa della nostra Costituzione!
    P.S.
    Complimenti per le tirate in bicicletta!

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  13. Grazie Adriano, sapevo saresti stato entusiasta sia di una (le iniziative per la nostra Costituzione), sia per l'altra (la mia tirata in bici). Un saluto resistente (in tutti i sensi).

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  14. e niente, capiterà che ci si incrocerà io e te in quel del garda

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  15. Perché, c'eri anche tu? ... non mi dire di sì :(

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