The Incredulous Eyes questa sera per la prima volta
in palude. Il gruppo dei fratelli Di Nicola, Danilo (voce/chitarra/tromba) e
Claudio (batteria), e di Andrea Stazi (basso), con la gloriosa storia dei Bebe
Rebozo alle spalle sempre viva, ci parleranno del nuovo loro disco uscito da
poco per la FortCore Records,
il secondo a nome The Incredulous Eyes: Here’s
The Tempo … rock saldo e compatto con venature acide e un’intelaiatura
elettrica/elettrizzante; l’album, dicono i ben informati, ha preso il titolo da
una storia su Miles Davis che mi farò raccontare dalla band (sarà una delle
domande, ovvio: perché questo titolo).
I testi di Here’s
The Tempo … sono incentrati sul tempo della vita umana in tutte le sue
sfaccettature, dalla nascita alla morte, passando per la crescita, esperienze
di vita, amore, passioni e struggimenti vari. Allo stesso tempo può anche
essere considerato come qualcosa di autobiografico riguardo alla band e alla
sua evoluzione. Oltre al trio di base che compone The Incredulous Eyes, hanno
collaborato ad Here’s
The Tempo …
nomi importanti della scena abruzzese, quali Marianna D’Amario, Daniela Di
Curzio e Mauro Stazi. Ascoltatelo, non crederete ai vostri occhi… e orecchie. Pronti?
Pronti ragazzi?
RispondiEliminaDanilo is here...
RispondiEliminaPerfetto Danilo ...
RispondiEliminaBenvenuti in palude The Incredulous Eyes
RispondiEliminaFatto buon viaggio?
RispondiEliminagrazie
RispondiEliminaIo sono pronta, ciao a tutti :)
RispondiEliminaCiao, ci sono pur io :)
RispondiEliminaun pò incasinato all'inizio...le acque erano gelide e fangose
RispondiEliminaCiao Ele, ciao Sole, bentornate in palude ...
RispondiEliminaCold Muddy Waters
RispondiEliminacmq sono pronto...
RispondiEliminaCold Muddy Waters è uno dei miei pezzi preferiti dell'intero album, che sto già ascoltando ...anzi, direi di cominciare a parlarne. Che dici?
RispondiElimina... e allora parliamone.
RispondiEliminaCome è nato Here’s The Tempo …?
RispondiEliminaThe Incredulous Eyes è pronto...
RispondiEliminaCome è nato questo vostri secondo disco?
RispondiEliminaHere’s The Tempo …
RispondiEliminaé nato dalla volotntà di mettere insieme un gruppo vero e proprio, visto che nel primo progetto il disco era stato studiato solo dal punto di vista compositivo, ma non riuscivamo a suonarlo dal vivo, ho deciso che era venuto il momento di proporre i pezzi del primo progetto in elettrico. ho chiesto ad Andrea Stazi, che è un chitarrista di suonare con noi ed ha accettato volentieri di suonare il basso. Ma all'inizio non avevamo nessuna idea della direzione da prendere...abbiamo fatto dei tentativi e ed è stato difficile per me perchè non ero per niente sicuro del risultato finale...poi col passare delle prove abbiamo acquisito in sicurezza e alla fine le idee hanno preso la forma che in quel momento ci sembrava più giusta...il disco è un ibrido tra la forma canzone ed qualche assaggio di sperimentazione...diciamo
RispondiEliminaGià, lo sento ora e posso confermare ...
RispondiEliminaPerché questo titolo? … così filosofico.
RispondiEliminaaggiungo che parte delle idee più strampalate di alcuni pezzo sono diciamo una specie di innesto del vecchio gruppo, ovvero di BEBE REBOZO.
RispondiEliminail titolo è la risultante di un aneddoto di Miles Davis e quello che siamo in questo momento della nostra vita...ovvero HERE'S THE TEMPO significa anche per noi del gruppo questo siamo adesso e questo suoniamo...
RispondiEliminaposso una domanda?
RispondiEliminaperchè non riuscivate a suonare dal vivo?
Certo, senza scordare i Bebe Rebozo, il vostro gruppo di prima, gruppo storico ...
RispondiEliminaun disco sul tempo e sui tempi della vita...la morte...l'amore...i ricordi e i rimpianti della vita...sulla difficoltà di non restare impantanati nelle proprie paure...come canto in COLD MUDDY WATERS, uno dei pezzi del disco...
RispondiEliminasi BEBE REBOZO è stato un gruppo fondamentale per noi e rappresenta ancora un motivo di orgolio personale per quello che siamo riusciti a fare e realizzare
RispondiEliminaSole ha fatto una domanda, forse si è persa: perchè non riuscivate a suonare dal vivo?
RispondiEliminasi nel periodo della scena no wave per noi BEBE REBOZO è stato bello dividere il palco con Three Second Kiss, Ulan Bator ecc. Wolfango...
RispondiEliminaPer rispondere e Sole, purtroppo ai tempi di BEBE REBOZO non era facile conciliare i nostri impegni...fare concerti è sempre complesso e organizzarsi anche minimamente per fare un tour...anche oggi non è semplice
RispondiEliminaSperiamo ne facciate tanti, e di vedervi live ...
RispondiEliminaCome è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminai live sono nutrimento :)
RispondiEliminaGià, ogni tanto me ne cibo ;)
RispondiEliminaNon nel senso che divoro i musicanti ;)
RispondiEliminasperiamo cmq di fare meglio in futuro dal punto di vista dei concerti...
RispondiEliminarispondo alla domanda della genesi del gruppo
RispondiEliminaGenesi del gruppo, che spiega la genesi del disco ...
RispondiEliminaall'inizio ci siamo trovati con poche idee...io al solito sono andato ad istinto...dovevamo fare alcune tracce strumentali per abituarci al fatto di suonare insieme, poi ha prevalso la voglia di cimentarsi con le forma canzone. Ho scritto qualche pezzo e in seguito abbiamo cominciato anche a comporre dei brani insieme, che alla fine sono quelli più particolari del cd...in seguito prima di andare in studio ad Andrea venne in mente l'idea di incorniciare il tutto con un pezzo che fosse all'inizio e alla fine del disco, una versione acustica e una elettrica dello stesso pezzo...dodici pezzi come le lancette di un orologio...dalle 12 alle 12...un moto circolare del disco che è un pò anhe il ciclo della vita
RispondiEliminaBella questa idea, e allora viene naturale chiedersi: se questo vostro cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? ...
RispondiEliminaVolendo continuare parlando del primo e dodicesimo pezzo, DREAM ON penso che il motore del nostro orologio interno siamo i sogni...non c'è dubbio, è per questo che invitiamo l'ascoltatore a "continuare a sognare"...
RispondiEliminasogni, ahahah!!! argomento a me caro e a cui credo fortemente. Motore interno, concordo. Rende bene la metafora ;)
RispondiEliminaUn invito che faccio mio quello di continuare a sognare ...
RispondiElimina... e all'interno di questi sogni, quale è quello che vi piace di più, cioè, in altri termini, c’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “Here’s The Tempo …”? ... che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaè un disco sul tempo...anche dal punto di vista strettamente musicale. Suoniamo tempi dispari nel disco, tutti pezzi sono posizionati in modo che l'ascolto risulti il più agevole possibile, che il tempo scorra nel modo migliore. Offriamo all'ascoltatore uno spazio e un tempo in cui recuparare una dimensione propria e in questo è forse la sfida più vicina al concept, cioè il concetto è nel coinvolgimento totale dell'ascolatatore, cosa oggi difficilissima oggi con il digitale...
RispondiEliminaBella storia: mi piace quando i conti tornano. Per quel che posso sentire, è venuto fuori un bel lavoro.
RispondiEliminaSì, Elle ha ascoltato alcuni pezzi, ma non credo tutti quelli di questo disco. A questo proposito volevo chiederti, se c'è un posto dove sentire il cd in streaming?
RispondiEliminaio personalmente THE FISHERMAN. è un pezzo di cui vado particolarmente orgoglioso...ma amiamo molto suonare NOT MOVING, pezzo che richiede grande concentrazione prioprio per il tempo dispari, ma anche COLD MUDDY WATERS...
RispondiEliminaPresto lo streaming completo lo mettiamo su ROCKIT...promesso...devo un attimo organmizzarmi coi tempi, ma lo faremo ;)
RispondiEliminagrazie Elle...sarai avvertita per lo streaming...
RispondiElimina..è sempre una questione di tempo.. ma io ne ho, aspetto :)
RispondiEliminaNot moving e The Fisherman piacciono anche a me :)
Grazie a te, Danilo.
RispondiEliminaConcordo con The Fisherman e con Cold Muddy Waters w aggiungo ancheI Saw My Hero e The Edge of the Shore...dove inizia, forse la fase più "sperimentale" del disco, quasi da imporvvisazione jazz...
RispondiEliminaIl cd è uscito con la a FurtCore Records. Come è nata questa collaborazione? Come vi siete incontrati e come prosegue il lavoro con loro?
RispondiEliminaHere's the Tempo la mia preferite, tra quelle ascoltate...
RispondiEliminaCon Marco Sigismondi della Furtcore c'è una collaborazione che risale ai tempi di Bebe Rebozo, infatti Marco aveva prodotto il nostro disco più importante, ovvero VOGLIO ESSERE UN NINJA E VIVERE nell'ombra. Gli abbiamo chiesto di darci una mano e lui al solito è stato generosissimo. Per quanto riguarda il lavoro del l'etichetta per adesso stiamo cercando di trovare qualche concerto in giro e naturalemente promuovere il cd...naturalmente i mezzi pur semplici che abbiamo a disposizione, tra cui il web è la prima risorsa...
RispondiEliminaCerto, una risorsa da sfruttare al meglio ...
RispondiEliminaCopertina tutta nera,con dei fuochi, qualcosa che brucia, sul lato. Come e da chi è stata realizzata? È nata prima la copertina o prima il cd? … o insieme?
RispondiEliminaI SAW MY HERO per certi versi riprende quelle che erano le istanze jazz del primo progetto, solo che adesso la natura jazzy del pezzo è virata in senso straniante...
RispondiEliminaSì, un jazzy acido ... copertina.
RispondiEliminal'idea della copertina è nata da una lunga gestazione di mio fratello Claudio che all'inizio voleva fare un collage di foto, un puzzle sulla vita di tutti i giorni, su luoghi e paesaggi...poi invece l'idea è cambiata totalmente...ha preso delle foto che avevo scattato con lo zoom di notte...l'idea della copertina è nata nello stesso periodo in cui realizzavamo il disco...per noi le scie di luce rappresentano lo scorrere del tempo nello spazio, lo spazio e il movimento dell'uomo sulla terra...
RispondiEliminaaggiungo che la realizzazione grafica finale è di Andrea Stazi...il bassista...
RispondiEliminaQuindi un disco vostro, molto vostro, fino alla copertina ...
RispondiEliminasi...tutto fatto in casa se mi passate il termine...indipendente fino al midollo. Abbiamo presentato il cd in un piccolo locale del teramano chiamato il BARATTO. una serata molto bella in cui abbiamo proiettato anche dei cortometraggi di GIUSTINO DI GREGORIO, artista visivo e musicale che hanno anche un disco con la tzadik di JOHN ZORN, e che aveva composto con me il primo progetto...
RispondiEliminaVi devo lasciare, ma domani passo per leggere il resto dell'intervista. Ciao a tutti e avanti con i sogni ;)
RispondiEliminaSempre avanti con i sogni Sole ... ciao e grazie di essere stata con noi.
RispondiEliminagrazie Sole e buonanotte...
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminabeh...ringraziamo MARIANNA D'AMARIO per aver prestato la sua voce in COLD MUDDY WATERS...per me personalmente è stato un piacere sentirla cantare quel brano. Una grande emozione. Ringraziamo Giustino Di Gregorio che anche se non ha collaborato alla stesura di questo secondo disco, ha realizzato un bellissimo video per la canzone THE FISHERMAN, vi lascio il link...
RispondiEliminahttp://vimeo.com/60889272
grazie all'alligatore per averci permesso di esprimere i nostri pensieri, chi ci ha seguito e che la leggerà. GRAZIE!!!
Grazie a te, è stata una serata molto interessante, anzi, direi illuminante, come un sogno, anzi come dei sogni da coltivare ... grazie a The Incredulous Eyes.
RispondiEliminaGrazie a voi...continuate a sognare mi raccomando!!! Ciao!!!
RispondiEliminaGrazie a voi per la bella musica, ora guardo il video.
RispondiEliminaBuonanotte :)
Certamente ... invito che faccio mio. Ciao a te e ciao a Elle ... certo, il video. Tutti a vedere il video ora.
RispondiEliminaE...buonanotte e buonafortuna The Incredulous Eyes.
RispondiEliminagrazie
RispondiEliminabuonafortuna si , e sempre complimenti Ally per le tue blo-interviste miao
RispondiElimina@Ernest
RispondiEliminaPrego, non c'è di che ;)
@Felinità
Miaooo!