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sabato 1 giugno 2013

Grazie al ginocchio ho letto Zardi

Circa due settimane fa mi sono infortunato ad un ginocchio. Ogni tanto devo farmi male a qualcosa, per fermarmi e trovare il tempo per leggere: una caviglia, la schiena, il ginocchio... Sembra quasi che il mio corpo lo richieda. E allora ho colto l'occasione  per leggere i due libri finora pubblicati da Paolo Zardi.
L'avevo conosciuto di persona, quando Zio Scriba aveva presentato il suo romanzo a Verona, ed eravamo stati a pranzo insieme. Mi ero promesso di prendere i suoi libri, così ho fatto. Uno è una raccolta di racconti intitolata Antropometria, uscita nel 2010 per la Neo edizioni (la stessa casa editrice di Quattro soli a motore, una piccola ma promettente editrice; mi sbaglierò, ma mi ricorda la minimum fax degli inizi), l'altro La felicità esiste, uscito  per Alet edizioni l'anno dopo.
Io adoro i libri di racconti, questi mi hanno divertito e fatto pensare. Sono racconti sul corpo, sull'anima o sulla sua mancanza, sulla sessualità, anche spinta e ripetuta. Gli uomini vivono rari momenti di felicità, forse solo nel sesso, un sesso malato, o forse solo apparentemente strano (da chi?), rinchiuso nella normalità borghese del lavoro e della famiglia. A tratti, nel fitto dialogare, ho pensato a Carver, ma credo Paolo Zardi sia uno scrittore che assomiglia solo a Paolo Zardi. Raccontare i suoi racconti sarebbe sbagliato (che vi dico? ... di quello con cugino e cugina a fare sesso perché lei non riesce ad avere bambini e lui ne ha tre, partendo da un'inseminazione artificiale casereccia e imbarazzata, passando a farlo veramente con gusto?... o al dialogo surreale dell'ultimo, con due al bar a raccontarsi le loro perversioni?). Credo invece vadano assolutamente letti, come credo vada letto il suo romanzo d'esordio, La felicità esiste

Non chiedetemi se la felicità esista, dubitavo prima la lettura del romanzo, ne dubito ancora di più adesso. Ne è invece convinto, che non esista, il povero protagonista del romanzo, Marco Baganis, chiamato quasi sempre con il cognome. Baganis è un uomo strano, triste e con una caratteristica particolare: si porta a letto tutte le donne che incontra. Amiche della moglie (diventata ex ad un certo punto, e non è difficile capire il perché), colleghe di lavoro, mogli dei colleghi di lavoro, infermiere del figlio finito in ospedale (e non vi dico come finisce), insegnati ... tutte, santo dio. Che invidia!... a prima vista. Non sa manco lui come fa e perché ha iniziato, ma non può farne a meno. Perché? Insoddisfazione per i vuoti rituali della vita, dal lavoro in ufficio alla ciaspolate con i colleghi, il natale e i buoni sentimenti. C'è anche qui, come nei suoi racconti, lo scontro civilizzazione/istinto naturale. Il personaggio, non è un personaggio positivo, ma si prova pietà per lui e per le disavventure alle quali va incontro, alla sua incapacità di amare. Non è per niente un personaggio tagliato con l'accetta, come nessuno dei personaggi principali e di contorno degli scritti di Zardi. E questa è un'altra bella sua caratteristica. Nelle quasi trecento pagine del romanzo, non ci sono giudizi morali, ma un narrare i nudi fatti. Molto affascinante la costruzione della storia, con un montaggio non lineare (alla Tarantino?).
Tra i due, darei alla fine una leggerissima preferenza per la raccolta di racconti, a partire dalla splendida copertina, e perché sono in disaccordo con la frase  finale del romanzo, quella messa proprio per ultima, nei ringraziamenti "Ah, a proposito: la felicità esiste davvero." Le 278 pagine precedenti lo smentiscono.

28 commenti:

  1. Bisogna approfittare di certe situazioni per leggere, ad esempio della pioggia! Io per la forma non saprei scegliere tra racconto e romanzo, sono diversi, vanno bene per occasioni diverse, me li segnerei entrambi; certo che la frase del romanzo è terribile, io non guardo mai nemmeno i contenuti extra dei dvd perché mi rovinano le emozioni della lettura!!
    Alli, ma non avevi un gatto che ti teneva i libri da fotografare? Si è licenziato?

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  2. shshhhhh... che sto leggendo ;)
    baci

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  3. @Elle
    Sì, su romanzo/racconto, dipende molto da che romanzo e da che racconto, ma, contrariamente a quanto pensano alcuni editori, un bel libro di racconti lo preferisco ad un romanzo (penso a quelli di Bukowski, o di Hem, o di Carver). Con Zardi la qualità è alta per entrambe le forme ... io invece leggo e guardo tutto, sono onnivoro. Il gatto? No, lui si fa fotografare solo con i libri che legge lui, questi li deve ancora leggere ;)
    @Sole
    Bene, poi ripassa e dimmi che ne pensi ...non aggiungo altro.

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  4. Ecco che Zardi entrerà nel mio listone..sono curiosa di leggerli entrambi..magari parto dai racconti.
    Io credo che la felicità esista..ne ho la prova. C'è stato un periodo della mia vita in cui sono stata felicissima..se ci penso riesco ancora a sentire un po' di quella felicità vera, autentica..poi capita che qualcosa si spezza, o capita che semplicemente ti scontri con una realtà che non avevi previsto..una realtà che non faceva parte dei tuoi piani, e di punto in bianco capisci che non conti un cazzo...che non sei Dio..e che non tutto è possibile..ed ecco che cominci a dubitare che la felicità esista davvero. Esiste..è questione di prospettiva..di campo visivo..un po' come con le foto..
    Bacini Alli :) Qui piove..e io ti scrivo con i the cure come sottofondo e delle crème che cuociono in forno..mi sono consolata pasticciando in cucina :)

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  5. Paolo è un grandissimo (a me oltre a Carver veniva in mente Cechov, ma non si riesce a dare un'idea, perché i veri Scrittori come Paolo Zardi sono sé stessi e basta) e sono felice che tu lo abbia letto.
    Se basta un infortunio al ginocchio per leggere i veri Scrittori anziché quelli consigliati dalla servitù mediatica, potremmo organizzarci con dei bastoni per menare delicati colpettini alle rotule dei lettori... :-))))

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  6. @M4ry
    Mi ha fatto piacevolmente compagnia in questo periodo di convalescenza, ti consiglio di passare avanti il suo nome del listone, magari partendo dai racconti. Sul discorso "felicità", penso esistano degli attimi, e quindi? Esiste? Come la Rivoluzione, esiste se non è per tutti e permanente? Si può essere felici, con gente che muore, guerre, malattie, violenze? Forse questa è filosofia ...
    @Zio Scriba
    Cechov? Non l'ho letto, quindi non posso dire, comunque, mi piace averlo conosciuto a pranzo con te, persona amabile e gentile, e come scrittore, grandissimo. Per l'idea delle bastonate, pensiamoci ... per la vera letteratura questo ed altro ;)

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  7. Alli caro , per simpatia ti dirò che anch'io ho un problema ad un ginocchio, che mi ostino a non curare con risultati sempre più negativi.
    Ti prometto che leggerò Zardi, anche come terapia....
    Hai visto mai che il mio ginocchio migliori?
    Bacio!

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  8. Paolo Zardi, mattina e sera, leggerlo applicando artiglio del diavolo sul ginocchio, spalmandolo con i suoi libri (qundi consiglio di prederne almeno due copie)... anche quelli dello Zio Scriba, possono essere utili ... miracolosi. ;)

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  9. @ Alli : E' come ti dicevo...è questione di prospettiva e di campo visivo..più lo allarghi, e meno sei felice..più lo restringi, cercando di focalizzare gli attimi, i momenti..e più hai la sensazione che esista..
    Fondamentalmente abbiamo detto la stessa cosa..;)
    Ok..porto in pole position Zardi :)

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  10. Certo, quindi esiste, ma anche no ;)
    Leggendo Zardi sono stato felice, questo sì.

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  11. carina la chiusa :-)
    la felicità esiste? bella domanda: sì per alcuni periodi nei quali forse neanche ti rendi conto di esserlo, se non (come dice M4ry) quando ti accorgi di averla perduta..
    buona guarigione!

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  12. E questo è il punto: se esiste e non te ne accorgi, non esiste...

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  13. Sono davvero incuriosita !!! E poi mi fido molto dei tuoi giudizi!
    Bona domenica Alli!

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  14. Grazie della fiducia ... poi, se lo leggerai, attendo commenti. Buona domenica a te.

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  15. Ricordo che mi è stato simpatico quando nei hai parlato a proposito del libro di Nicola, ora mi hai anche incuriosito con questi due titoli .... approfondiro' ....
    Il tuo micione rossiccio che si f afotografare solo con i libri che legge lo adoro letteralmente miao

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  16. Trovo sempre interessante calarmi, come lettore, in tanti aspetti della vita.

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  17. @Felinità
    Be', è stato bello stare a pranzo con lui, quanto leggere i suoi libri. Lo consiglio ora, dopo averli letti, veramente una grande sorpresa (lo conoscevo, come scrittore, solo dal suo blog, partendo da quello dello zio, come anche tu, credo). GoodyGoody ora ascolta un cd ;)
    @Adriano
    Credo che allora questi libri di Zardi, facciano al caso tu: ci si cala, letteralmente, in molti aspetti della vita. Una vita con molte sfaccettature, sì, è così.

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  18. Racconti dal contenuto intrigante e divertente e da te molto ben descritti..Per cui cerchero' e leggerò' La felicità esiste'.Anche se non vado molto d'accordo con i termini astratti..

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  19. Guarda Mr Hyde, in realtà La felicità esiste è un romanzo molto concreto, con una trama avvincente, ben piantata nella realtà ... e poi è raccontata bene, in modo moderno, e allo stesso tempo sembra un classico. Insomma, consigliatissimo, ma prima parti dai racconti, come ho fatto io.

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  20. Ally, sarà che sto in un momento di pausa,dove affido alla musica il privilegio di distrarmi: magari non arriverò a rompermi un osso, ma chissà che con la pausa estiva mi torni di indugiare in quale libro, interessante.
    T'immagini come farebbe Norma a voltare le pagine?.. io si ;)

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  21. Sarà una bella e lunga estate calda se leggerai i due libri di Zardi ... Me l'immagino Norma con questi due libri, si, me l'immagino ;)

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  22. Intresting.
    Grazie della dritta, alligatore.

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  23. Un dritta che ha già colpito nel segno Astro (letto da una delle commentatrici sopra, La felicità esiste, che ha adorato quanto me ...).

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  24. Leggetelo, leggetelo...!!!che si adora, è il termine corretto: si adora...e vi trasformerete/immedesimerete in uno dei personaggi (non esiste solo lui, eh!?!)... Scritto da un uomo, per le donne. Scritto da uomo, per gli uomini. Punti di vista equilibrati e accattivanti e che fanno riflettere. Questo romanzo coglie una sfumatura della felicità, che pur se sembra banale...beh, poi così banale non è ... a volte ce ne dimentichiamo, forse, o forse lo facciamo apposta perchè fa soffrire... chissà. La felicità esiste, esserlo forse non è sempre così semplice e immediato e per sempre...

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  25. Parole sagge Sole ...sì, fa soffrire a volte, e anche per questo, come il protagonista, si rinuncia (forse anche per incapacità) ad essere felici. Ma ho detto troppo. Sì, centrale il protagonista maschile, Baganis, ma fondamentale, per lo snodo (e non solo quello), anche Sveva.

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  26. Caro Alligatore, grazie, sono quasi commosso per questo tuo post...
    Un abbraccio di cuore, e a presto!
    Paolo

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  27. Grazie di essere passato di qua Paolo, e per i tuoi libri ... attendo il prossimo ;)

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