Pagine

lunedì 3 giugno 2013

Due parole con Novanta

Questa sera ho il piacere di ospitare in palude Manfredi Lamartina e il suo progetto musicale Novanta. Potrei dire per la prima volta, ma non sarebbe completamente giusto. Manfredi lo conosco da molti anni, a cominciare da giovane musicante con i mai dimenticati Moque, poi anche come blogger (già, è uno di noi), con il suo blog impegnato Rock, politica e pessimismo (ci siamo sco/incontrati per molti anni, lui è passato di qui un sacco di volte quando il suo blog era attivo). Insomma, siamo dei vecchi amici di Musica e Rete, ma proprio per questo sarò cattivissimo, farò le pulci alla sua recente uscita discografica, Crescendo, autoprodotta in quasi totale autarchia.
Crescendo è un disco di nove pezzi strumentali, a parte un paio, che vedono la presenza di suoi amici quali Herself (Gioele Valenti, spesso su questi schermi, chissà che non passi per un saluto), e Nazarin (Salvo Ladduca, anche cantane dei Marlowe, magari arriva pure lui). Nove pezzi per niente facili, capaci di farsi prendere con calma e determinazione. Ecco, calma e determinazione, sono le caratteristiche principali di Novanta (esplicito riferimento a quel decennio, con tante novità, cose buone e cose cattive), progetto che procede per spinte morali. Manfredi è un palermitano che vive a Milano (mi pare abbia vissuto pure a Roma), ed ha una sensibilità particolare per unire al rock l'impegno civile vero. Prova ulteriore è lo struggente pezzo messo in chiusura, Pierpaolo Faggiano, dedicato ad un giornalista sucida, vittima del precariato dei nostri giorni. Insomma, un disco utile, oltre che bello. Parliamone. Pronti?  

156 commenti:

  1. Ah, aha, benvenuto in palude Manfredi ...

    RispondiElimina
  2. Bello averti qua, attendendevo questo momento da molto ... e il nostro amico And se ne è andato in vacanza due settimane propio in questi giorno ... ma con lui sarò cattivissimo veramente.

    RispondiElimina
  3. e guarda che ti seguo sempre, eh! Sono ben nascosto, tra i cespugli della palude, ma ci sono :-)

    RispondiElimina
  4. Lo credo bene, lo chiamano il mal di palude...

    RispondiElimina
  5. ... ma sono fiducioso, che arrivi qualche altro amico vecchio o nuovo.

    RispondiElimina
  6. E poi And, tornerà a commentare quando tornerà dalle vacanze ... ha detto di aver staccato tutto.

    RispondiElimina
  7. Un abbraccio a And, grande scrittore, peraltro

    RispondiElimina
  8. Pure io, e intato che attendiamo, faccio partire il cd e vado con le domande ... che dici?

    RispondiElimina
  9. Mi piacerebbe fare qualcosa con lui, un giorno, magari un libro con colonna sonora inclusa :-)

    RispondiElimina
  10. Già, gran scrittore il vecchio And...

    RispondiElimina
  11. E allora ti chiedo, come è nato. Come è nato Crescendo? ... crescendo.

    RispondiElimina
  12. “Crescendo” è nato effettivamente... crescendo! Sono sempre stato molto lento in fase di composizione e questo disco in effetti ha avuto una gestazione lunga, da marzo a dicembre 2012. Nove mesi. Una gravidanza, insomma.

    RispondiElimina
  13. Bella questa metafora ... e bello fare le cose con calma, senza pressioni.

    RispondiElimina
  14. Sì, essendo un progetto casalingo i tempi sono molto pantofolai :-)

    RispondiElimina
  15. Il titolo ha un doppio (o triplo) significato. “Crescendo” mi piace perché racchiude un immaginario ben definito ma anche molto labile. Da un lato mette in mostra la caratteristica principale di gran parte delle canzoni, ovvero il crescendo strumentale. Dall’altro suggerisce un percorso di crescita personale e, forse, musicale. In più può essere letto sia in italiano che in inglese, il che non è male, credo :-)

    RispondiElimina
  16. Be', titolo appropriato ...e poi è stato "un crescendo" mentre lo facevi ...

    RispondiElimina
  17. Un crescendo letterale :-) Sembrava non volere smettere più, di crescere :-)

    RispondiElimina
  18. .. e allora raccontaci questo crescendo: come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

    RispondiElimina
  19. ciao :) pur io stregata dalla palude...

    RispondiElimina
  20. Ciao Sole! La palude è uno splendido posto!

    RispondiElimina
  21. ah, ah, ah, ciao Sole, ecco un'amica nuova Manfredi, che forse non c'era quando tu bloggavi forte ;)

    RispondiElimina
  22. Occhio, Alligatore, che qui la risposta sarà lunga :-)

    RispondiElimina
  23. Parola di Manfredi, allora c'è da crederci ... vai con la rispostona.

    RispondiElimina
  24. Essendo un tipo piuttosto insicuro, per ogni pezzo posso impiegare settimane o mesi prima di esserne vagamente soddisfatto. I miei brani nascono sempre a tarda notte, con una chitarra in mano e lo schermo di un computer acceso. So che sembra una cosa molto romantica, ma la verità è che non posso comporre durante il resto della giornata :-)

    In ogni caso, strimpello per ore cambiando spesso accordatura e idee. È un momento molto divertente e anche molto buffo perché spesso penso di aver composto la canzone più bella di sempre, andando a dormire con la folle convinzione di essere John Lennon ;-) Il problema è che al risveglio mi fa schifo il 99 per cento delle idee che avevo registrato solo poche ore prima :-) Se però la bozza sopravvive a quella che io chiamo “la prova del giorno dopo”, inizia la seconda fase: manipolo i suoni della chitarra, aggiungo tastiere suonate sul tablet e stravolgo gli arrangiamenti.

    “When you doubt yourself”, per esempio, originariamente era un brano dance dal bpm sostenuto e solo in seguito è diventato un lento elefante post rock.

    RispondiElimina
  25. Insomma, ora puoi capire perché ci ho impiegato nove mesi :-)

    RispondiElimina
  26. Ciao Gioele! Grande eroe di questo disco!

    RispondiElimina
  27. Ciao Gioele, grande entrata in scena...

    RispondiElimina
  28. Che dici Gioele, come sei entrato in questo disco?

    RispondiElimina
  29. è entrato su mia pressante richiesta :-)

    RispondiElimina
  30. E' un disco così delicato e ben congegnato, che un passo felpato, mi pareva si addicesse

    RispondiElimina
  31. ... e allora a Manfredi chiedo: qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di questo tuo nuovo disco? ... vediamo se confermi, se c'eri e non dormivi ;)

    RispondiElimina
  32. L'ho fatto con moltissimo piacere, e per la stima e per una qual certa condivisione di suoni e concetti

    RispondiElimina
  33. Hai tutto il tempo, che qui si dilata in palude ...

    RispondiElimina
  34. Io e Gioele Valenti ci siamo conosciuti durante le selezioni siciliane di Arezzo Wave, credo nel 2003. Enbrambi eravamo in gara: lui come Herself, io con una band stoner chiamata Fish Odor Test. Lui vinse quelle selezioni perché già allora era un artista superiore. Per anni ho sognato una collaborazione con lui ma non avevo mai avuto il coraggio di chiederglielo, almeno fino a qualche mese fa :-)

    Dopo aver completato la parte strumentale di “Get your fire”, titolo poi scelto da Gioele, ho pensato immediatamente a Herself: la sua voce mi sembrava adatta sia alla linea malinconica di basso che al riff di chitarra, così drammatico e sbarazzino allo stesso tempo. Gioele ha portato il pezzo a un altro (e alto) livello.

    RispondiElimina
  35. Quindi l'episodio che più mi è rimasto impresso è quando ho ascoltato per la prima volta “Get Your Fire” e “Friburgo” con le voci di Herself e Nazarin. Non erano più le *mie* canzoni, erano canzoni diverse. E senz’altro migliori. È stato un grande onore

    RispondiElimina
  36. ah, io leggo, ascolto, continuate, che mi piace questo Crescendo ;)

    RispondiElimina
  37. Be', direi bello quello che dici, sia il ricordo di Arezzo Wave, che il ricordo di questi pezzi, con le loro voci ...

    RispondiElimina
  38. Brava Sole, è proprio un crescendo ;)

    RispondiElimina
  39. Bè, arrossisco:)
    L'amico Manfredi è fin troppo buono... ho ricordi ovattati di quel periodo, cavoli, dieci anni fa!
    Non è vero che mi ha pressato:), mi ha gentilmente invitato ad esser presente nel suo nuovo lavoro - e sulla scorta dell'ottima impressione che mi fece il precedente, ho accettato felice di farlo, eccome!

    RispondiElimina
  40. Bene, bene, io 10 anni fa cominciavo a sparlare di musica sul sito di Smemo ...l'Alligatore è nato nel giugno del 2003 ... ma bando ai ricordi, guardiamo avanti.

    RispondiElimina
  41. Se “Crescendo” fosse un concept-album su cosa sarebbe?

    RispondiElimina
  42. Ammazza, dieci anni fa... fa una certa impressione dirlo!

    RispondiElimina
  43. Ah, ah, ah ... come scalare una montagna ;)

    RispondiElimina
  44. L’intero progetto Novanta è un concept. Volevo creare una sorta di omaggio alla musica degli anni Novanta, quella che va dai Red House Painters ai Mogwai passando per i My Bloody Valentine e gli Smashing Pumpkins. C’è poi un significato più sotterraneo e intimista che riguarda la condizione di chi, negli anni Novanta, si aspettava un Duemila a tinte differenti.

    Sono contento che hai citato “Pierpaolo Faggiano”, che è un pezzo fondamentale per questo disco. Nei miei brani c’è dunque molta indignazione e molto disorientamento. Ecco, definirei “Crescendo” un album sull’indignazione e sul disorientamento. E sull’amore.

    RispondiElimina
  45. c'è chi scala e soffre di vertigini, si può fare!?!!!

    RispondiElimina
  46. E la metafora de "la paura fa novanta"?

    RispondiElimina
  47. Prendere parte al disorientamento, ma con vitalistica spinta?

    RispondiElimina
  48. Ah, ah, ah, bella ... paura di volare Herself
    Sole, tu se forse l'unica che lo fa ;)

    RispondiElimina
  49. "La paura fa Novanta" sottolinea proprio quell'aspetto: un senso di paura e frustrazione per certe dinamiche sociali che stanno andando in frantumi. Novanta è il numero della paura, in fondo

    RispondiElimina
  50. Sì, bene che chi ha paura, scala lo stesso, è un bell'azzardo, ma serve ad andare avanti... una bella metafora da farci un disco ;)

    RispondiElimina
  51. Ho materiale per il prossimo disco, allora!

    RispondiElimina
  52. C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero del cd? … che ti piace di più fare live? …

    RispondiElimina
  53. Beh, è una domanda difficile :-) Oltre ai due brani cantati, sono affezionato ad “Abbi cura di me”, perché ha diversi significati dietro e ha una poderosa esplosione finale di cui, tutto sommato, vado un po’ orgoglioso. Dal vivo la suono a volumi esagerati :-) Un altro pezzo cui sono affezionato è “My love, a fast emotion”, un quattro quarti ottimo per una festa da ballo frequentata da gente timida :-)

    RispondiElimina
  54. Domanda difficile, io stesso, ho difficoltà ...

    RispondiElimina
  55. forse sento le stesse vertigini che tutti sentono, ma le tramuto in qualche altra emozione ... Nel caso dell'arrampicata credo sia stupore e amore per me stessa...forza e determinazione ...
    e poi ci sono tante altre vertigini...mica solo quelle legate all'altezza...

    RispondiElimina
  56. Sì, i pezzi da te citati li avrei citati pure io (sto ascoltando ora l'espolsione di "Abbi cura di me" e capisco cosa intendi ...).

    RispondiElimina
  57. Io quoto “My love, a fast emotion”, davvero un bellissimo mood...

    RispondiElimina
  58. Questo non lo sai, Gioele, ma ero indeciso se chiederti di farti cantare "get your fire" o "My love",

    RispondiElimina
  59. Magari in futuro ne faremo una versione cantata ;-)

    RispondiElimina
  60. ... e sulle vertigini, direi che quoto Sole. Anche ascoltando questo disco, a tratti, si prova l'ebrezza delle vertigini.

    RispondiElimina
  61. Beh, credo che li avrei cantati entrambi:)

    RispondiElimina
  62. My love, A fast emotion, Abbi cura di me, A door e poi particolarmente When you doubt yourself ... mi ricorda l'estate, le cicale, le serate lunghe, i tramonti...

    RispondiElimina
  63. Sole, tra l'altro, è stata da poco in Sicilia...

    RispondiElimina
  64. Ecco, Gio', la sopresa che non ti avevo detto Manfredi ...La Mente Persa, altra compagna di blog

    RispondiElimina
  65. Molto lieto che questi brani stimolino i tuoi pensieri, Sole! È un privilegio raro, te l'assicuro

    RispondiElimina
  66. Questa è una splendida sorpresa! Ciao Giò! Che ricordi! Spero tutto bene! (Devo proprio tornare a bloggare...)

    RispondiElimina
  67. Non si è ancora accorto dell'entrata di Gio' ;) Manfredi,hai visto chi è arrivata?

    RispondiElimina
  68. Manca solo And, ma gli ho lasciato un post cattivissimo nel suo ultmo post ;)

    RispondiElimina
  69. Continuando... come di consueto autoproduzione, Creative Commons, con attorno alcuni fidati amici. Come sono nate queste scelte, come hai incontrato questi fidati amici: Herself, Nazarin …

    RispondiElimina
  70. In parte hai già detto, ma approfondiamo ...

    RispondiElimina
  71. anche qui, rispostona in arrivo (magari divisa in due)

    RispondiElimina
  72. La scelta di pubblicare i brani sotto licenza Creative Commons è stata naturale. Quando suonavo con la mia vecchia band, i Moque, è stato molto complicato e frustrante gestire la parte burocratica della Siae. Novanta è un progetto povero e casalingo, avevo bisogno di snellire le pratiche :-)

    L’autoproduzione è una necessità: non mi sento ancora pronto per un’uscita discografica tradizionale. Ho bisogno di sbagliare da solo prima di costringere la gente a spendere soldi per un cd. Non sono mica Brian Eno. Così, mettere i miei brani in download gratuito è principalmente un invito all’ascolto, visto che non amo lo streaming. Se poi qualcuno volesse contribuire economicamente, beh, ne sarei felice.

    “Crescendo” segue il modello Radiohead del paga quanto vuoi, anche zero euro. Ma a me basta sapere che c’è gente che ascolta i miei pezzi. E magari li apprezza. (SEGUE)

    RispondiElimina
  73. Di Herself ti ho già detto. Lavorare con lui è stato fantastico perché ha portato la sua creatività al servizio del brano. È stato incredibilmente disponibile e incredibilmente ispirato. Meglio di così...

    Con Salvo Ladduca, invece, ci siamo conosciuti ai tempi dell’uscita di “Fiumidinisi” della sua band Marlowe, a mio parere un capolavoro di cantautorato rock. Salvo ha plasmato “Friburgo” a sua immagine e somiglianza, rendendolo qualcosa di nuovo, intenso e poetico che mi ha colpito molto. È riuscito inoltre a dare un contributo decisivo all’atmosfera generale dell’album. È un artista di grande sensibilità e non vedo l’ora di ascoltare il suo disco solista a nome Nazarin.

    RispondiElimina
  74. Lavorare via email non è così brutto, insomma :-)

    RispondiElimina
  75. Certo ...molto corretto e morale, in linea con il tuo pensiero. Aspettiamo tutti il disco a nome Nazarin ... quello di Giole, uscito lo scorso anno, lo ascolto ancora ora.

    RispondiElimina
  76. Magico a partire dalla copertina ...

    RispondiElimina
  77. Ha proposito di copertine, copertina semplice e diretta latua, con questa chitarra appoggiata alla sedia, in un bel bianconero d’autore. Come è nata questa copertina e chi l’ha fatta? … pensata?

    RispondiElimina
  78. La copertina, come quella del precedente “Bedroom metal”, è stata realizzata da un mio caro amico, Vincenzo Ribes. Lui ha un occhio particolare per i dettagli più poetici della quotidianità. Con questo scatto credo che abbia riassunto perfettamente lo spirito dell’album: quella chitarra lasciata lì, come se fosse abbandonata, è molto malinconica. Suggerisce rassegnazione ma ha anche un fondo di speranza, con l'immagine stilizzata dei bambini che giocano. Mi sembrava perfetta.

    RispondiElimina
  79. Bello questo intervento di Gio', quasi ad anticipare quello che dici sulla copertina ... preveggenza di una Mente persa ;)

    RispondiElimina
  80. Altro che Mente Persa, mente lucidissima!

    RispondiElimina
  81. Buffo anche, che nello stesso istane, o quasi, io e Manfredi siamo andati nel blog di And, a salutarlo alla nostra maniera ;)

    RispondiElimina
  82. Ragazzi, spiacente, ora devo scappare. Saluti a tutti, e un augurio di cuore per il bel disco di Novanta!

    RispondiElimina
  83. Come e dove presenti hai presentato l’album? …

    RispondiElimina
  84. Ciao Gioele, e grazie per la gradita presenza ...

    RispondiElimina
  85. Grazie a voi per l'ospitalità, ciao!

    RispondiElimina
  86. Sto studiando un modo per trasportare dal vivo questi brani nati in casa. Attualmente sto lavorando con alcuni musicisti a diverse formule, che vedono un’alternanza di chitarre e tablet. Siamo riusciti a trovare un giusto equilibrio tra elettronica e rock, anche se il suono è decisamente più valvolare che su disco. Sono molto meticoloso, ma appena saremo pronti cercheremo di fare qualche data.

    RispondiElimina
  87. Scusa, mi erp perso a linkare l'intervista da And, così quando torna se la legge ...

    RispondiElimina
  88. Sì, per quanto riguarda i concerti, direi pure che materiale ne hai ...

    RispondiElimina
  89. E sarebbe poi bello, un concerto anche con Herself e Nazarin ...

    RispondiElimina
  90. Per finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?

    RispondiElimina
  91. Prossimamente uscirà una compilation (in edizione limitata) di canzoni “rainy-oriented” per la Seashell Records (https://www.facebook.com/seashellrecords), neonata etichetta palermitana-berlinese di musica “fatta a mano”. Io parteciperò con il brano “Abbi cura di me”. Consiglio di tenere d’occhio la Seashell perché è un progetto “artigianale” più unico che raro. Musica a misura d’uomo.

    RispondiElimina
  92. Anche tu Gio', bloggi poco (ma bene) ...

    RispondiElimina
  93. Eh, mi sta venendo il magone, Giò! Mi mancate:-)

    RispondiElimina
  94. Palermitana-berlinese? ... ho un'amica a Berlino, che di solito passa di qua durante le intervise, ma questa sera aveva altro da fare. Iteressante questo Berlino-Palermo... c'è Wim Wenders di mezzo?

    RispondiElimina
  95. Ringrazio Sole che si è unita alla famiglia Seashell su Facebook (credo) :-)

    RispondiElimina
  96. Grazie di essere passata Gio'... ciao.

    RispondiElimina
  97. No, non c'è Wim di mezzo :-) però c'è un amore per la musica che non ho mai riscontrato da altre parti, tienili d'occhio, caro Alligatore, non te ne pentirai perché fanno prodotti curatissimi e unici, anche nel packaging

    RispondiElimina
  98. Vedi Manfredi, amiche in palude non mancano mai, di ieri, come di oggi ...

    RispondiElimina
  99. Cero, mi segno questa label, e poi vado a vedere, mi piacciono le cose ben curate...

    RispondiElimina
  100. la palude è un posto bellissimo, l'ho sempre pensato, così come ho sempre pensato che queste chiacchierate live sono geniali!

    RispondiElimina
  101. Insomma, qui stiamo finendo in crescendo ;)

    RispondiElimina
  102. Grazie Manfredi, grazie delle tue parole e di essere stato qui questa sera...

    RispondiElimina
  103. Grazie a te per l'ospitalità e per l'atmosfera davvero gradevole. Mi sono divertito parecchio e sono stato un po' morso dalla nostalgia :-)

    RispondiElimina
  104. La nostalgia è un sentimento che va coltivato ... e poi nascono spessi belle canzoni.

    RispondiElimina
  105. e grazie a Sole per i commenti e per l'ascolto! Sei stata molto gentile!

    RispondiElimina
  106. grazie a tutti, grazie per Crescendo...

    RispondiElimina
  107. Certo, e tu le promesse le mantieni. Speriamo And non sia in vacanza.

    RispondiElimina
  108. And lo aspettiamo al varco! :-)
    A presto, grazie a tutti per la bella serata
    alla prossima!

    RispondiElimina
  109. Grazie a tutti voi: Manfredi, Sole, Herself, La Mente Persa ... e chi ci ha seguiti in silenzio e/o ci leggerà in futuro.

    RispondiElimina
  110. Buonanotte e buonafortuna a Novanta.

    RispondiElimina
  111. E hai ragione...devo ascoltare questi testi con tutta l'attenzione che meritano..ma l'impatto, è decisamente positivo ;)
    Bacino piovoso Alli :)

    RispondiElimina
  112. Novanta è tutto da ascoltare, vedrai che ti piacerà...
    Bacino asciutto, finalmente ;)

    RispondiElimina
  113. Ah, gli anni Novanta... avevo i miei 15 anni in mano! bacio

    Ubique Chic

    RispondiElimina
  114. Cara Eva, allora siamo quasi coetanei ;)
    Bacio chic mi ci fic ...

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...