EDAQ per la prima volta in palude. L’Ensemble
D’Autunno Quartet, arriva su questi schermi nella più autunnale delle
primavere, non solo per un gesto scaramantico. Del resto anche il cervo ha
fatto un gesto scaramantico quando ha letto il titolo del loro album;
guardandone la copertina si è toccato. Dalla parte del cervo, è il titolo,
appunto, e l’ensemble piemontese lo intende come una espressione di libertà, un
vivere, suonare, fare, senza compromessi. Utopistico? Allora dovreste sentire
le dodici tracce dell’album, strumentali in grado di mescolare varie tradizioni
delle valli occitane in Francia, francoprovenzali del Piemonte, con la
modernità pop-elettonica. In una parola: folktronica.
Dalla parte del cervo, dato alle stampe per Grand-mère,
Musica Popolare dalla Valle d’Aosta, è un esordio coraggioso, una rilettura
personale e moderna di classici di bal-folk di origine europea, senza tradirne lo
spirito, anzi, arricchendolo. Come particolari sono i concerti del gruppo
piemontese composto di sei elementi. Dei veri e propri spettacoli multimediali,
con l’ausilio di video per rappresentare i loro suoni, poco sentiti. Infatti, accanto
alle conosciute chitarre e percussioni, alle loro esibizioni capiterà di
sentire clarinetto basso, violino, contrabbasso, cornamusa, e la misteriosa
ghironda. Chi la conosce senza andare su google vince una pins dell’Alligatore.
Pronti?
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Ciao ally, la ghironda è quello strumento tondo tipo una conchiglia unico in sintonia solo con chi lo suona e crea un suono tipo eco? (io ci provo apro cassetti della memoria). Pronta, curiosa x la musica...e perché la copertina... Deve avere il suo perché, ok ??? ;)*
RispondiEliminaCiao Sole, vedremo se hai indovinato ... per la copertina, aspettiamo se arriva il gruppo... che ci dirà tutto ;)
RispondiEliminaVediamo se arriva, viaggio lungo dal Piemonte ...
RispondiEliminaDifficolatà a commnentare, mi dice uno del gruppo ...
RispondiEliminaci riprovo ma che dire
RispondiEliminaa si eccomi forse ho capito...sono enrico
RispondiEliminaCiao Enrico, sotto le mentite spoglie di Paola ... benvenuto in palude.
RispondiEliminaad ogni modo la ghironda è quello strumento tipo conchiglia, ma con un suono tipo zanzarina..., in realtà è molto evocativo
RispondiEliminaBene, ora che ti sei impratichito possiamo cominciare ...quindi ha detto bene l'amica Sole sulla ghironda.
RispondiEliminasì non capivo bene come accedere , sono un po' lento...
RispondiEliminasì ha detto bene
RispondiEliminaAllora parto con le domande... sto già ascoltando il cd ...
RispondiEliminaCome è nato Dalla parte del cervo?
RispondiEliminacomincio col dirti come è nato il gruppo: Edaq nasce circa tre anni fa, in origine solo come trio (Gabriele Ferrero, Flavio Giacchero ed Enrico Negro), per poi ampliarsi man mano fino a diventare un sestetto dall’estate 2012, con l’aggiunta rispettivamente di Francesco Busso alla ghironda, Stefano Risso al contrabbasso e da ultimo Adriano De Micco alle percussioni.
RispondiEliminaMaddai! I cassettini funzionano! Mi concentro e vi leggo ora...
RispondiEliminai cassettini?
RispondiEliminaQuali cassettini?
RispondiElimina...ah, della memoria.
RispondiEliminaa ok la memoria
RispondiEliminaBene, ilgruppo è nato in questo modo e si è sviluppato così ... poi? ...il primo cd, questo ...
RispondiEliminasì questo è il nostro primo disco come Edaq, abbiamo deciso in fretta di farlo e in pochi mesi abbiamo realizzato tutto
RispondiEliminail titolo del disco, Dalla parte del cervo trae origine dalla foto di copertina, significa per noi stare dalla parte delle cose in cui crediamo e per cui siamo disposte a lottare, a metterci la faccia.
RispondiEliminaIl Cervo è il totem, l’ altra parte del velo attraverso cui si rispecchiano le diverse sensibilità, le differenti competenze, i mille cromatismi del caleidoscopio umano e musicale che ci hanno portato ad incontrarci.
Ciao a tutti quanti siete! Non avevo mai sentito nominare la folktronica, ma dalla descrizione di Alli (soprattutto la parola "strumentale") potrebbe piacermi. Vado a conoscervi meglio ;)
RispondiEliminaCiao Elle, si al loro sito si può ascoltare il cd ...
RispondiEliminaCome è stata la genesi del cd, appunto... dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminafolktronica in realtà è un termine che non abbiamo inventato noi. par quanto ci riguarda vuole definire il nostro modo di miscelare sonorità appartenenti alla tradizione popolare con suggestini più calate nel contemporaneo
RispondiEliminama è stato un lavoro piuttosto veloce. tieni presente che alcuni di noi lavorano insieme da quasi 20 anni e quindi ci si capisce al volo.
RispondiEliminaL'elettronica la manipola Stefano il nostro contrabbassista che durante le incisioni ogni tanto arrivava e diceva: io avrei pensato di mettere questo...
i brani tradizionali e gli arrangiamenti di quelli firmati da noi o da altri sono venuti fuori per lo più in fase di prove, spesso da improvvisazioni, cosa a cui ci dedichiamo molto
RispondiEliminail cd lo abbiamo interamente autoprodotto, in tutte le sue fasi
RispondiEliminaIl cervo è il vostro animale totem quindi...
RispondiEliminasì hai detto bene. è un simbolo che rappresenta quello che noi siamo,o vorremmo essere.
RispondiEliminaVivo però ;)
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di questo cd?
RispondiEliminaVivo, o feticcio come facevano gli antichi indiani d'America (io ho l'antilope :) )!!!!
RispondiEliminaIl cervo è anche il mio totem. Senza ghiaccio..
RispondiEliminaassolutamente vivo!!! certo!!! siamo anche contrari alla caccia praticata come sport. L'immagine del cervo imbalsamato è doppiamente crudele perchè testimonia da una parte l'uccisione di un animale innocente e dall'altra il volerlo rinchiudere a vivere simbolicamente, intrappolato in un' immagine una vita che non è la sua. Quindi essere dalla parte del cervo significa anche essere dalla parte di chi non ha voce per esprimere le sue sofferenze e le sue differenze
RispondiEliminaNiente di particolare se non che registrandolo in casa in una camera adibita a studio improvvisato abbiamo dovuto fare i conti con i rumori provenienti dall’esterno, le campane della chiesa, la moto che passa, l’antifurto che suona, i bimbi che escono da scuola…
RispondiElimina... è entrata un po' di vita nel cd.
RispondiEliminaElle si riferisce al suo Jager, che beve in continuazione ;)
RispondiEliminabeh meno male
RispondiEliminachi è Jager?
RispondiEliminaJägermeister ...
RispondiEliminaPotreste farvi sponsorizzare il tour ;)
RispondiEliminaah sarebbe fantastico
RispondiEliminaBeh l'espressione del cervo è la stessa, pensa: "che ci faccio io attaccato qui? perché non corro nei boschi?"
RispondiEliminacomunque se ti piacciono gli amari ti esorto a provare il benefort, è ottimo
RispondiElimina(Alli l'hai scritto pure con l'umlaut, bravo!)
RispondiEliminaEcco la svolta alcolica non manca mai ... ;)
RispondiEliminaIl benefort mi manca, me lo segno, grazie :)
RispondiEliminaprego arriva dalla valle d'aosta
RispondiEliminaSe Dalla parte del cervo fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminabeh la svolta alcolica per chi pratica il folk è prassi diffusa e consolidata
RispondiEliminaNon saprei non ci abbiamo mai pensato, non c’è una grande progettualità nel costruire la nostra musica, l’approccio è piuttosto istintivo e molte idee nascono dall’improvvisazione. Il filo conduttore sono l’amore ed il rispetto per le musiche di tradizione che rappresentano la nostra principale fonte d’ispirazione
RispondiEliminaLa svolta alcolica c'è spesso anche qui, in palude, mentre si intervista, qualcuno beve ...
RispondiEliminaahah allora prosit
RispondiEliminaDopo posso fare una domanda anche io??
RispondiEliminaVai pure Elle ...
RispondiEliminaIn un video su youtube, quello sul concerto nel bosco, le persone ballano: è un ballo tradizionale legato alla musica che fate voi? Assomiglia ai balli sardi, un uomo e una donna alternati si tengono a braccetto, però nel video non sono in un cerchio chiuso.
RispondiEliminasì è legato alla musica che facciamo noi. Nello specifico è una danza che arriva dalla Bretagna, si chiama Hanter Dro e i ballerini si tengono con i mignoli le mani
RispondiEliminaCon i mignoli ... bravissimi.
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri del cd? … che vi piace di più fare live? …
RispondiEliminaDanza di corteggiamento?
RispondiEliminaIn realtà ci piacciono tutti, una preferenza va ai brani di nostra composizione. Un brano particolarmente riuscito è il 2° , la suite di hanter dro di cui abbiamo parlato, con cui abbiamo realizzato il nostro video ufficiale che si trova qui: http://www.youtube.com/watch?v=m819CXAzsnM
RispondiEliminaSì, è sicuramente tra i miei pezzi preferiti, come anche Rigodon e Morenix Hill ... ma è una scelta sofferta.
RispondiEliminaDanza di corteggiamento? ... chiede Sole interessata :)
RispondiEliminaA me piace Bollito crudo.
RispondiEliminano , beh io non sono un esperto ballerino, ma questa è una danza di gruppo, di condivisione
RispondiEliminaSì, molte bello anche Bollito crudoi che apre l'album ... filmica direi.
RispondiEliminaIl rigodon è una danza arcaica che arriva dal Delfinato francese, mentre Bollito Crudo (che è una composizione di Flavio) è una scottish, non ha niente a che fare con la Scozia ma è diffusa in tutta Europa.
RispondiEliminaLa mazurka invece (questa è di Gabriele) si potrebbe definire di corteggiamento
Bello riscoprire suoni e danze che riportano ai mondi arcaici ...
RispondiEliminaIl cd è stato prodotto dalla Grand-mère, Musica Popolare dalla Valle d’Aosta, con il sostegno promozionale di Synpress44…come vi siete incontrati con queste realtà e come avete lavorato insieme?
RispondiEliminasì è molto bello ma in realtà non sono poi così arcaici, nel senso che si trovano benissimo anche calati nella contemporaneità
RispondiEliminaLa Grand-mère è un associazione valdostana che promuove la musica delle alpi in genere. E’ una sorta di collettivo al cui interno gravitano musicisti e gruppi di grande spessore (ad esempio l’Orage). Con molti di essi collaboriamo da anni ed è sicuramente una grande opportunità, soprattutto di confronto, di crescita e di condivisione. Al suo interno si è costituito l’Ensemble Tradalp (di cui facciamo parte), una vera e propria orchestra di 23 elementi che sotto la direzione dell’oboista e compositore Christian Thoma ha dato alla luce un cd lo scorso anno ed ha partecipato ad un coordinamento europeo di Orchestre di musica tradizionale portando la musica delle alpi in giro per l’Europa. Consiglio vivamente di visitare il loro sito http://www.grand-mere.it/
RispondiEliminaL’incontro con Synpress e con Donato Zoppo è stato invece casuale, tramite face book abbiamo avuto modo di conoscerci ed è nata questa collaborazione davvero proficua. Lui e sua moglie Francesca Grispello sono due fantastici professionisti della comunicazione, animati da una vera grande passione per la musica.
Condivido il parere, hanno sempre produzioni che seguono con vera passione ...
RispondiEliminaCopertina molto ironica, visto il titolo. Come è nata chi è l’autore? … e le foto interne? Di chi sono e che relazione con la vostra musica?
RispondiEliminaL’idea di mettere in copertina la testa di cervo è venuta a Francesco Busso il nostro ghirondista che è anche un bravissimo grafico. In quel momento, grazie al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, aveva a disposizione quel trofeo. e quindi lo ha fotografato e ha ideato la grafica. Da principio la sua proposta ci ha fatto storcere il naso, perché siamo contrari alla caccia, ma poi l’idea si è insinuata in noi, facendoci intuire che l’immagine crudele del cervo imbalsamato avrebbe potuto rappresentare simbolicamente alcune nostre istanze, non solo musicali, ma anche spirituali se vogliamo, molto profonde.
RispondiEliminala foto notturna del manifesto interno è di Vittorio Mortarotti , la foto di copertina di Alessandro Viale e le foto “omaggio” 11x11 del nostro fiatista Flavio Giacchero.
Le foto interne rappresentano in qualche modo il territorio entro cui il cervo si muove.
Sul retro del poster interno ci sono delle coordinate topografiche.
Sono tre coordinate reali, una in Finlandia (per essere precisi in Lapponia), un’altra in Piemonte (alta Val Varaita centro della cultura occitana), e la terza nel nord del Messico a Batopilas dove ci sono ancora gli indiani Tarahumara a cui Antonin Artaud dedicò il libro “Al paese dei Tarahumara”.
La X indica un luogo immaginario in cui, secondo la nostra del tutto personale filosofia legata al cervo, quest’ultimo è stato avvistato prima di perderne le tracce.
Be' fantastico, come la vostra musica, le immagini legano culture lontante ma anche vicine ...
RispondiEliminasì assolutamente, siamo innamorati delle musiche e delle culture del mondo
RispondiEliminaanche il concetto spaziale di antico/moderno vecchio/nuovo è piuttosto relativo visto in quest'ottica
RispondiEliminaIl disco è stato presentato ufficialmente a Maison Musique a Rivoli (TO), al Festival Etètrad in val d’ Aosta , al Locarno Folk Festival, a Folkermesse e in molte altre belle situazioni. Quest’anno nonostante la dimensione live sia piuttosto difficile per i problemi legati alla carenza di soldi che c’è in giro abbiamo una serie di appuntamenti già definiti ed altri in via di definizione. Per i dettagli vi rimando al nostro sito: www.edaq.it.
RispondiEliminaGli appuntamenti più vicini sono giovedì 23 all’Amantes di Torino ospiti di Paolo Ferrari, il 1 giugno a Venezia per Venezia balla e il 7,8,9 giugno a Chianale in val Varaita nel cuore dell’occitania piemontese per una tre giorni sulla musica popolare
Le coordinate reali e la x immaginaria lasciano spazio alla fantasia: ognuno può immaginare il luogo in cui ha avvistato il (suo) cervo l'ultima volta. Vivo. E la storia continua.
RispondiEliminaA Venezia!!! Dove, dove???
RispondiEliminabeh uno dei messaggi del cervo è relativo proprio alla libertà ed in particolare alla libertà di immaginare, di creare...quindi direi che la storia continua di sicuro
RispondiEliminaal forte bazzera a Mestre in via Bazzera,
RispondiEliminaIl cervo mi piace sempre più!
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminaOk, segnato...
RispondiEliminasì forse troppe cose, meglio una alla volta fatta consapevolmente.
RispondiEliminaNiente da fare assolutamente al momento
o meglio magari un'appello alla clemenza del tempo...fate una danza del sole...fate qualcosa...
RispondiEliminaUna danza del sole ... una danza dello spirito, qui in palude, credo sia possibile ;)
RispondiEliminaGrazie Enrico, grazie Sole, grazie Elle (lo spirito)...
RispondiEliminabene bene che a noi non riesce di far uscire il sole ultimamente
RispondiEliminaDanza del Sole, ci sto ;) in palude viene spontanea :)
RispondiEliminaGrazie a voi Alligatore, Sole, Elle è stata una bella chiaccierata
RispondiEliminaGrazie a tutti voi, Alli, Enrico, Elle... Spero riuscir a passare a vedervi il primo giugno!
RispondiEliminaGrazie Enrico, grazie Alli per questa serata musicale all'insegna del cervo. La mia danza non credo farà effetto perché la pioggia mi piace, provo a cucirvi un tendone ;)
RispondiEliminaBuonanotte
noi saremo li
RispondiEliminaSì, gran serata in palude, grazie a tutti voi ...
RispondiEliminaBuonanotte
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna agli EDAQ.
RispondiEliminasempre dalla parte del cervo...pare porti fortuna eh eh
RispondiEliminaGrazie per questo viaggio...:*
RispondiEliminaSono sulle immagini di "Un concerto nel bosco" e sulle meravigliose note che lo accompagnano...
@M4ry
RispondiEliminaMi pare di vederti ;)***
@Ernest
:)))))))))))))))))