Zio Scriba e Guariente Guarienti alla Feltrinelli di Verona |
Sabato scorso è stato un sabato particolare. Nicola
Pezzoli, conosciuto tra noi blogger come Zio Scriba è
planato sul Veneto per presentare il
suo romanzo, Quattro soli a motore, uscito per la Neo edizioni. Un incontro alla
Feltrinelli di Verona alle 11 del mattino, dopo essere stato la sera prima a
Padova, assieme all'editore Francesco Coscioni e al collega scrittore PaoloZardi. Il tutto condotto con garbato humour dall'avvocato Guariente
Guarienti, vivo intellettuale della mia città, che ha letto buona parte del romanzo partendo da un'affermazione non
sempre scontata: per parlare di libri bisogna far parlare i libri.
Così ho risentito, letto dalla sua voce recitante, le avventure di Corradino,
il protagonista del romanzo ambientato sul finire degli anni '70 in un paesino lombardo. Sì
è soffermato in particolare sui momenti comici, dove spesso entra la religione
cattolica, ancora dominante in quel periodo nella provincia italica, ed è
andato a scovare frasi dialettali lombarde, lette perfettamente da un veronese
come lui.
Uno spettacolo veramente divertente da dove sono partiti un sacco di discorsi
sull'Italia di provincia, la nostra Storia, i dialetti, le contraddizioni della
società di allora: dall'argomentare a vanvera tra avvinazzati (ma con un fondo
drammaticamente reale) sul trattare o no con le Br per il delitto Moro,
all'esecuzione militare di tre giovani italiani colpevoli solo di avere un nome
tedesco sul fronte della I guerra mondiale (una delle parti del romanzo che ho
più apprezzato, per quel pacifismo nato dai fatti raccontati), all'esilarante
narrazione in diretta della telefonata di una signora anziana alla sorella. La
riporto perché troppo bella.
Ce l'aveva con la farmacista di Cuviago. È mai possibile, si lamentava, che
tutte le volte uno debba dire davanti a quindas
persone che la pomata gli serve perché ghe brusa el cϋ? Ebbene sì, santa
Madonna, el me brusa 'l cϋ! E alùra?
...e poco più avanti:
...e poco più avanti:
Qualsiasi altra cosa tu compri, dall'aspirina ai barbiturici alla cicuta non
gliene frega niente a nessuno, mai nessuno che ti domanda "a cosa le
serve". Ma se tu compri una pomata contro il bruciore all'ano, ci sarà
sempre una stronza di farmacista che ad alta voce ti chiederà davanti a tutti:
"E a cosa le serve codesta pomata?".
Un momento estremamente ridicolo, al quale nello stesso capitolo ne segue uno più romantico, dove Corradino ritorna a casa con la sua segretamente amata Cristina, riesce a farla ridere e a creare un istante idilliaco, rotto bruscamente da un bacio maldestro finito sull'orecchio della ragazza. Per me, sempre più incredibilmente romantico, una delle parti più apprezzate del romanzo, perché contiene tutti i sentimenti dell'umano, dal riso al pianto, dall'amore alla paura, alle illusioni della vita. Un po' come i personaggi dell'amato John Fante, innamorati non corrisposti, e/o pieni di incertezze e timori.
Un momento estremamente ridicolo, al quale nello stesso capitolo ne segue uno più romantico, dove Corradino ritorna a casa con la sua segretamente amata Cristina, riesce a farla ridere e a creare un istante idilliaco, rotto bruscamente da un bacio maldestro finito sull'orecchio della ragazza. Per me, sempre più incredibilmente romantico, una delle parti più apprezzate del romanzo, perché contiene tutti i sentimenti dell'umano, dal riso al pianto, dall'amore alla paura, alle illusioni della vita. Un po' come i personaggi dell'amato John Fante, innamorati non corrisposti, e/o pieni di incertezze e timori.
Per chi non ha letto Quattro
soli a motore, dico di leggerlo, per la varietà di cose contenute, storie,
generi (dal comico al grottesco, dalla Storia alle storie, e poi la
fantascienza, il giallo). Inevitabile tutto questo per un romanzo di formazione:
nella vita i generi convivono tutti, e Pezzoli è stato capace di farli
convivere senza litigare, pure nel suo libro.
... non poteva mancare la dedica |
Vedere Zio Scriba a due
passi da me, con la sua birrozza, è stata un'emozione indescrivibile. Nei
nostri blog è da un bel po' che ci scriviamo, quindi, anche se non l'avevo mai
visto di persona, sembrava di ritrovare un vecchio amico; così è stato nel
discorrere di tutto, dalla politica al calcio, dai libri al cinema, durante il
pranzo in un'osteria della mia città con lui e alcuni protagonisti di questo
riuscitissimo reading.
Tra il pubblico, alcuni amici blogger, come Giulia del blog Punto d'Inchiostro, alla quale ho chiesto una foto con Zio Scriba e l'avvocato Guarienti (la vedete in apertura, e per questo dico grazie a Giulia).
Tra il pubblico, alcuni amici blogger, come Giulia del blog Punto d'Inchiostro, alla quale ho chiesto una foto con Zio Scriba e l'avvocato Guarienti (la vedete in apertura, e per questo dico grazie a Giulia).
E' una bella cosa che gli amici s'incontrino dal vero, davanti a una birra a chiaccherare e scambiare opinioni, finalmente non mediate dal web! Accade così di rado... Hai scritto un bel post per il nostro comune amico Nicola. Lo merita, per come è lui e per i suoi racconti fantastici.
RispondiEliminaUn grande sabato, hai ragione ... e più di una semplice birra: pranzo con vino rosso fino alle 15 ;)
RispondiEliminaE' bello quando si mescolano cultura, divertimento, e vita. In questi giorni in cui Nicola è stato tra Padova e Verona, ho assistito da spettatore esterno a questi vostri incontri tra blogger - al vostro riconoscersi dopo anni di frequentazioni "virtuali" (un termine che non rende giustizia: le amicizie nate su Internet spesso poggiano su fondamenta solide e vere) - ed è stato bello - a tratti quasi commovente.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le letture, quando Guariente ha letto il pezzo sullo zio storno (a proposito: si è capito cosa significa "la cavallina storna"?), io avevo le lacrime agli occhi dal ridere, te' capì?
Un abbraccio e a presto!
Paolo
Che bello..posso capirti..anche io ho avuto il piacere di incontrare due amiche blogger..una a Pescara, e l'altra proprio nella tua terra. Il mese scorso sono stata per 10 giorni a Camposampiero, e la mia amica blogger è veneta. E' venuta a prendermi e mi ha fatto passare una giornata intera a Padova. Se ci fossimo conosciuti prima, sarebbe stato bello incontrarci :)
RispondiEliminaLa sensazione è proprio quella che hai descritto tu..è come se ci si conoscesse da una vita.
Quanto al libro dello Zio, il tuo modo di raccontarlo mi ha colpita..voglio leggerlo..e poi ti farò sapere, anzi..potrei tirarne fuori una recensione "inesperta" :)
Oggi qui c'è il sole..un bellissimo sole..speriamo che sia di buon auspicio per ciò che ci attende..
Buona giornata :)
splendido :)
RispondiEliminaaugurone un successone a Nicola come non mai!
buona settimana Ally ;-)
Libro preso... grande Zio!
RispondiEliminaAvevo segnato il romanzo già dopo aver letto la tua intervista allo Zio, ora lo sottolineo.
RispondiEliminaDell'incontro tra blogger invece, ho invidiato più il vino che l'evento in sé.. Poco romantica? Bah..
che bel resoconto, Ally e che dolce vedere che l'amicizia tra bloggers non è proprio per niente virtuale!
RispondiEliminaZio Nick in questo caso è la penna e il filo... :)
Mi è spiaciuto un sacco non poter essere a Verona con voi sabato (lavoravo) e nemmeno la sera prima a Padova...
RispondiEliminaMi sto gustando il libro, però.
Leggerti oggi, in qualche modo, mi ha fatto recuperare un pezzettino.
Provo a permettermi la giocosa invadenza di rispondere un po' a tutti, anche se non è il mio blog. Ma in fondo qui dall'Alligatore mi sono sempre sentito a casa, e spero che la cosa possa fargli piacere. :)
RispondiElimina* mr.Hyde
Non so se lo merito, ma è un dato di fatto che tanti splendidi amici mi stanno "viziando". Al punto che a volte perdo coscienza della mia identità: fino a poco tempo fa stavo diventando un eremita totale, adesso giornate come questa veronese mi riempiono di felicità!
* Paolo
In questi casi, "virtuale" ci rivela la sua vera faccia: il fatto di assomigliare molto alla parola "virtù"!
Ho fatto ricerche sul web, e ho trovato conferma del fatto che nel caso della cavallina il termine "storna" si riferisca al mantello grigio.
E ulteriore conferma del fatto che solo dalle mie parti, e nella Svizzera Italiana, "storno" significa, dialettalmente, "sordo".
Quindi ho fatto bene, la prima volta in cui il personaggio dello zio storno entrava in scena, a mettere nella stessa frase l'espressione "non udente", per aiutare fin da subito la comprensione di tutti i lettori.
* m4ry
Grazie per le tue belle parole. È proprio come dici tu: come se ci si conoscesse da una vita. Mi era già successo agli altri incontri: Roma, Pescara, Genova. Mai una delusione!
Caspita: ero anch'io alla Feltrinelli sabato mattina !!!! Ma evidentemente in altro orario...
RispondiEliminaPrima o poi mi sa che ci si vede !!
Ciao!
* chaillrun
RispondiEliminaGrazie per gli auguri, amica carissima!
Un abbraccio. :)
* Ernest
Il tuo sostegno non manca mai. Muchas Gracias!!
* Elle
Ti ringrazio, e quanto al vino ti capisco. Tra vodka prima, birra durante e vino dopo, le mie presentazioni stanno diventando sempre più bukowskiane. Con la sola differenza che, a quanto mi dicono, io rimango dolce e gentile anche sotto l'effetto dell'alcool, mentre con lo Zio Buk si poteva sfociare in rissa... :-))))
* giacynta
Confermo quanto detto a Paolo: è un virtuale che deriva da Virtù!
Baci8
* El Gae
Gustalo fino in fondo, e poi fammi sapere cosa pensi dei sapori... :)
* Ally
Come sempre una parola sola: GRAZIE!!!!
* La Dany
RispondiEliminaChe peccato esserci mancati!
Vabbè, per intanto mi sono unito al volo al tuo blog. :)
Ciao!
@Grafemi
RispondiEliminaConcordo totalmente sul discorso del "virtuale", qualcosa molto più vivo e reale, di quello che si pensi (chi non lo capisce, forse non lo capisce perché, senza voler offendere nessuno, è arretrato). Concordo sulle lacrime dal ridere, mentre sulla cavallina storna e sullo zio storno, lascio la parola allo Zio, che mi sembra spieghi bene. Nella mia zona, mi pare che storno voglia intendersi l'essere un po' brillo, un po' ubriaco...
@m4ry
Confermi perfettamente sul vivo del virtuale, cosa da capire, se vogliamo andare da qualche parte. E noi l'abbiamo capito bene. Libro da leggere, e sulla rece "inesperta", conoscendoti non sarà così inesperta. In questo ore ci sono risultati strani, troppo traballanti, per un commento sensato.
@Chaill
Il successo di Zio Scriba è concreto, reale, come reale è il virtuale. Grazie, buona settimana anche a te.
Ernest
Solo ora? ;) ... sappiamo invece che lo sostieni da sempre nel tuo blog.
@Elle
... invece, non sai quanto è romantico il vino. Sì, lo sai, lo sai ;)
@Giacy
... dici bene, aspetto qualcosa di tuo anche sulla serata di Padova.
@El_Gae
Mi piace aver dato un pezzettino del sabato con Zio Scriba ... vedrai che divertimento leggerlo fino alla fine.
@La Dany
Sarebbe stato bello, l'occasione era davvero ghiotta ... spero in un bis di Zio Scriba.
@Zio Scriba
Risposte perfette, magnifico l'associare alla parola virtuale, la parola virtù. Mi associo. Prosit!
grande invidia....
RispondiEliminaNon temere, verrà anche dalle tue parti ...
RispondiEliminaCome lettrice di Nicola, e partecipante a uno di questi incontri librereschi, condivido appieno il tuo entusiasmo Diego, Nicola è un vero scrittore e una bella e gentile persona.
RispondiEliminaUn bacio ad entrambi. miaooooo
Capisco il tuo capirmi: facciamo parte di una "cosa" che possiamo capire solo noi, immersi come siamo nella blogosfera. Un grande personaggio lo Zio, il padre dei vizi ;))))
RispondiEliminaBacio miaooooouuu.
grande zio...ho terminato la lettura del romanzo e devo trovare un pò di tempo per scriverne....
RispondiEliminaottimo consiglio per la prossima lettura. Grazie
RispondiElimina@Cirano
RispondiEliminaSarà contento di sapere che ne pensi, dal commento, credo bene ;)
@ANDREA
Ciao, benvenuto in palude. Grazie, vedrai che lettura interessante.
Zio Scriba sono tornata a galla !
RispondiEliminaIn Italia non è cambiato nulla, ma per fortuna il tuo blog c'è ancora!
Bentornata a galla S A ® A ... in Italia non è cambiato nulla? Be', forse non è proprio così, ma vedremo, stiamo a guardare.
RispondiEliminaChe meraviglia questo incontro!
RispondiEliminaUn bacione
... è già nella storia, almeno la mia ;)
RispondiEliminaGrande Zio! Ed Al suo miglior profeta! :)))
RispondiElimina... ah,ah, ah. Rido per il profeta Al!... in quanto al Grande Zio, potremmo inventarci una nuova religione, la Fede nel Grande Zio.
RispondiEliminaAutoironico e blasfemo come sono, mi costringereste a dire "Orcozzio" 77 volte al giorno... :-))))
RispondiEliminaComunque grazie, cari amici!
Vi abbraccio tutti.