Ho scoperto questo romanzo quasi per caso, scrivendo
sul mio blog della scomparsa di uno scrittore (era Ray Bradbury) e incontrando
nei commenti a quel post il compagno dell’autrice (l’amico And). Il caso ha
voluto avessero entrambi lo stesso editore, DeriveApprodi, uno degli editori
più vivi e innovativi d’Italia, con un catalogo sempre più bello. Anche Eva
Zambon è viva, la scrittrice vicentina, ora emigrata nel Canton Ticino, è
l’autrice di questa opera prima, fino ad ora l’unica, datata 2002. Mi chiedo perché
solo un libro, spero nel frattempo abbia messo altro materiale in legnaia, e in
futuro escano altre sue opere.
Ho letto metà di queste brucianti 168 pagine sul battello che mi portava da un capo all’altro del lago di Garda, la scorsa estate. Lo stesso lago dove si apre Hangover, il capodanno del 2001. Dei giovani affittano una casa per festeggiare, fanno baldoria, bevono e si fanno di tutto, ma non è solo un episodio isolato. Anche nelle altre pagine del libro saranno sotto l’effetto di droghe leggere e/o pesanti, dal semplice spinello alle paste sintetiche, tipo un romanzo di Bret Easton Ellis.
Sono Zeno, studente universitario figlio di un noto
avvocato pieno di soldi, la sua fidanzata Lisa, studentessa svogliata
all’ultimo anno delle superiori, la sua amica e compagna di classe Giorgia,
Matteo, cameriere innamorato di Giorgia, ad un certo punto compagno di
appartamento di Zeno, quando decidono di andare a vivere da soli … “vado a
vivere da solo”, allora si poteva più facilmente, anche se i segnali di crisi
c’erano tutti, e nel libro, si sentono.
Hangover è ambientato a Verona, ma a parte certe
poche espressioni dialettali e qualche intercalare tipico (Vaccadì, espressione
che uso/penso spesso pure io, e tutti in zona), potrebbe essere ambientato in
qualsiasi città d’Europa. In brevi capitoli con i nomi dei protagonisti, avanza
questa storia in mezzo al vuoto pneumatico, tra luoghi simbolo del periodo
quali discoteche, il lago, qualche viaggio nelle vicine Brescia e Bologna, nella
mitica Olanda, il vomito dopo molte notti brave come in Trainspotting. I
personaggi non sono tagliati con l’accetta, non c’è moralismo o compiaciuto sensazionalismo.
C’è solo la volontà di raccontare una storia, che come un film si dispiega
davanti. Tipo un film di Gus Van Sant.
Come epoca siamo poco dopo il fenomeno del pulp, ma
si sbaglierebbe ad etichettarlo come un libro pulp. È un libro generazionale,
forse, di una generazione senza una chiara prospettiva davanti. Non c’era già
dieci anni fa, non c’è ora. È un libro rock, forse, con prtagonisti i giovani; in un
certo senso, quel romanzo europeo auspicato da Tondelli, uno dei primi a
mettere le storie del “disagio” giovanile al centro, superando a sinistra il
disagio e facendo letteratura e non sociologia.
Molti sono i riferimenti musicali (come i cartoon a
partire dai Simpson, i giochi con la playstation, i video su MTV). Il titolo
deriva da Dumb dei Nirvana, band simbolo dell’epoca. Mi sono segnato tanti
passaggi significativi del romanzo, ma avrei dovuto riportare metà libro. Metto solo
questo, perché mi piace più di tutti, e perchè ho sempre sentito molto vicini questi versi della canzone ... e poi
perché da qui nasce il titolo, Hangover.
Capisci le
parole di questa canzone? le chiedo.
Lei scrolla la testa come una bambina. Ascolta cosa
dice:
Non sono come loro,
I’m not
like them
ma posso fingere
But I an pretend
Il sole è tramontato, ma ho ancora una luce. Il
giorno è passato, ma mi sto divertendo. Credo di essere stupido, o
forse solo felice.
Lisa mi ascolta
assorta.
My heart is broke
che significa: il mio cuore è spezzato
but I have some glue
ma ho un po’ di colla … colla capisci … un tipo di
droga
Help me inhale
aiutami ad inalare
e lo cureremo assieme … il cuore spezzato …lo
cureremo assieme.
We'll float around and hang out on clouds
galleggeremo nell’aria e ci aggrapperemo alle nuvole
… poi torneremo giù e avremo un …
Hangover
Hangover? Ripete lei aspirando troppo l’acca. Sì, un
terribile mal di testa dopo che ti sei distrutto con l’alcool. Proprio come io
adesso. La guardo negli occhi e vedo le sue guance scaldarsi e poi in un attimo
si tuffa sulla mia bocca e mi bacia, dimenticando che doveva vendicarsi.
Perché ne scrivo oggi, se l'ho letto l'estate scorsa? Non ho avuto tempo prima, ma volevo farlo conoscere perché merita, e poi, ieri notte, i figli di un mio amico si sono capottati con l'auto (senz afarsi nulla, che culo), come i protagonisti del romanzo, più o meno sulle stesse strade, più o meno alla stessa ora.
RispondiEliminaTante assonanze riscontro nel tuo post: musiche e altro.
RispondiEliminaIl mio lago (paesaggio lacustre che riesce a mettere pace e placare i pensieri miei e altro) ti ha portato una piacevole lettura.
Credo che prenderò questo libro, tra una zingarata e l'altra.
N.J. ;-)
Cara N.J. credo ti piacerà molto, come è piaciuto a me ... c'è anche il nostro lago, all'inizio e in alcuni bei passaggi ;)
RispondiElimina...e io che pensavo te mi prestassi la tua copia ;)
RispondiEliminavabbé faccio un salto alla libroteca domani (ci abito sopra..zero fatica quindi) ;)
...e io che pensavo te mi prestassi la tua copia ;)
RispondiEliminavabbé faccio un salto alla libroteca domani (ci abito sopra..zero fatica quindi) ;)
perché si è pubblicato due volte? magia.....
RispondiEliminaVolevi dirmelo forte e chiaro ... io l'ho ordianto direttamente dall'editore, ed è arrivato in fretta. Ma se non lo trovi, te l'impresto durante una nostra zingarata ;)
RispondiEliminaMi do da fare per trovarlo, poi te lo recensisco in una tratta del battello: Limone-Torbole? :-)
RispondiEliminaAh, ah, ah ... allora sarà una rece molto stringata, ma bella.
RispondiEliminaNon lo cocosco e mi attira. Due validi motivi per procedere all'acquisto (anche senza tatto) ;-). Baci
RispondiEliminaMerita di essere letto, credo ti piacerà (anche senza tatto) ;)
RispondiEliminaBaci.
Hai ragione All, casa editrice molto bella, e libro che segnali molto interessante, come sempre ottimi consigli.
RispondiEliminaAlligatore, ricordo quel post. Sto cercando ancora il libro di Bradbury di cui parlavi, a quanto pare non lo stampano più, quindi mercatini e biblioteche ...
RispondiEliminae sto libro, assolutissimamente devo leggermelo.
dejavù rileggendo il pezzo che hai deciso di pubblicare... :) bellooo
RispondiElimina@George
RispondiEliminaGrazie George, sì, DeriveApprodi ha sempre dei libri interessanti.
@Sole
Se cerchi Lo zen e l’arte della scrittura, lo trovi direttamente dall'editore, come questo libro (clicca sul link in fondo al pezzo). Io l'ho dall'editore, e in pochi giorni l'ho avuto a casa, ad un prezzo scontatissimo (per dirti, Hangover lo porti a casa con euro 4,65 ... non so se mi spiego, e sono spesi bene).
se non ci fossi tu Ally :)
RispondiEliminafatto l'ordineeeeeee :)di entrambe :)
C'è anche la canzone: per fortuna che Ally c'è ;))
RispondiElimina... a no, quello era un altro ;))
Scherzi a parte, dimmi quando arrivano, e come sono. Ci tengo al tuo parere...
Che minchiona che sono. Saltellando da un link all'altro, ho appena scoperto perché qualche settimana fa mi sono ritrovata Fahrenheit 451 nella lista dei desideri.. comunque è ancora lì, mica l'ho tolto.
RispondiElimina@Elle lo Spirito
RispondiEliminaTienilo, io devo ancora leggerlo, ma l'ho preso anni fa in offerta speciale (ovviamente da vedere, anche il film di Truffaut, tratto da quel libro)... e se nell'elenco dei desideri hai ancora spazio, metti pure Hangover , a me è piaciuto un sacco.
Sì, sì, ero partita da Hangover e ora ci ho messo pure il film.
RispondiEliminaSai, dicono che il film non sia riuscitissimo, rispetto al libro, ma a me è piaciuto, anzi, tra i film di Truffaut è uno dei miei preferiti.
RispondiEliminagrande Ray :(
RispondiEliminaGrande, grande Ray ... ma anche Eva, ti assicuro.
RispondiEliminaCe bisogno di scoprire e far " girare " nuovi autori, fuori dai soliti stereotipi editor-letterari.
RispondiEliminaE tu sei un ottimo anomalonsor .....
miaooooooùùùùùùù
Grazie, troppo buona mmmiaooooùùùùùù ...
RispondiEliminaera anomalsponsr ffffrrrrrr
RispondiEliminaL'importane è che sia anomalo, come mi sento io, da sempre ;)
RispondiEliminaffffrrrrr...
Eccomi x dirti che l ho appena finito... La cosa che mi ha colpito di più??? Il piattume generazionale, non descritto, ma che traspare dagli avvenimenti; ciao, grazie x le tue dritte :)
RispondiEliminaSì, è questo un suo grande merito, come le cose che piacciono a me: dire senza dare giudizi, ma narrando i nudi fatti...piacere che tu l'abbia sottolineato.
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