Con la voce rotta dall’emozione annuncio l’arrivo in
palude di Massimo Bubola. Sono veramente emozionato (come lo si può essere
davanti ad uno schermo del pc), perché era da un pezzo che desideravo averlo
sul blog, perché è uno dei grandi cantautori di sempre, perché ha fatto un
nuovo disco forte, decisamente rock, con tematiche che fanno pensare e
interesseranno molto chi di solito passa di qui. In Alto i Cuori, prodotto come
di consueto dalla sua Eccher Music, è un album ben piantato nella nostra
realtà, tra tiranni che cadono e rivoluzioni fatte (e da fare),
contrapposizioni tra cose vere e cose false (Analogico e digitale, un titolo
ben rappresentativo), sparatorie, tasse, amori, angeli…
Un mondo complesso, pieno di suoni e parole, tipiche
della tradizione dei cantautori di casa nostra, quello presente nell’album con
questa semplice e diretta copertina con tanti cuori colorati. Una copertina
che, nonostante tutto, vuole rappresentare un segno di speranza, in questo
mondo buio, ben descritto nelle undici canzoni di In alto i cuori. La
title-track, messa proprio alla fine dell’album, è l’altro segno di speranza,
con l’hammond, l’assolo di chitarra: in alto i cuori quando il sole splende/ed
il buio copre la città/In alto i cuori quando senti più freddo/e non c’è niente
che ti scalderà …
La voglio sentire dal vivo, come tutto l’album. Ne
avrò l’occasione il 9 febbraio, quando ci sarà la prima nazionale in uno dei
più bei teatri della nostra città, da poco restaurato. E ora live sul blog;
come dire “analogico/digitale”. Pronti?
Buonasera da Cavaliere Elettrico e In Alto i Cuori!
RispondiEliminaBenvenuto in palude Cavaliere Elettrico...è un vero onore.
RispondiEliminaGrazie dell'accoglienza. Vuoi chiedermi qualcosa ?
RispondiEliminaIl disco è partito, e ho una gran volgia di parlarne, parliamone: come è nato “In Alto i Cuori”?
RispondiEliminaE' iniziato tre anni fa proprio con la title track
RispondiEliminaIn Alto i Cuori ....
RispondiEliminaCiao a tutti! Questo titolo non mi è nuovo (strano, casco sempre dalle nuvole), l'avevi già nominato tu, Alli, dì la verità (altrimenti penserò che è merito mio).
RispondiEliminaAspetto di sapere della copertina.. (sì, sì, aspetto)
Ciao Elle, sentira, sentirai ...
RispondiEliminaMassimo, perché questo titolo?
RispondiEliminaSì, ho pensato con ironia che questo paese era ormai in grande difficoltà e che stava toccando una sorta di fondo morale. Per qui era un titolo ironico ed incoraggiante al contempo
RispondiEliminaCi vuole, ci vuole, sono in sintonia ...
RispondiEliminaCome è stata la gestazione di questo nuovo album, dalla scrittura alla registrazione?
RispondiEliminaIl lavoro è durato quasi tre anni. Lo ho registrato con la band nel mio studio nella casa in collina a Grezzana, nel Vajo del Paradiso. Con Simone Chivilò il mio chitarrista della Eccher Band e co-produttore, che lo ha registrato insieme a me. Chiamando i ragazzi della band quando ne avevamo bisogno.
RispondiEliminaQualche episodio curioso che ricordi durante la lavorazione …
RispondiEliminaRicordo che spesso cucinavo su in casa e che scendevo giù con dei bicchieri di vino bianco ben fresco e della soppressa, questo d'estate. d'inverno i vini cambiavano
RispondiEliminaed anche le pietanze. Il lavoro era naturale, come lavorare nei campi davanti a casa.
Bella questa cosa, e si sente ascoltandolo che è un disco genuino. Io lo sento molto genuinamente rock... ma non solo.
RispondiEliminaPochi in Italia possono fare un cd così ...
RispondiEliminaSe fosse un concept-album su cosa sarebbe? … forse lo è, anzi ...
RispondiEliminaE' un album su un paese che è stato impoverito da trent'anni di sottocultura televisiva e che adesso si sta impoverendo anche economicamente e spiritualmente.
RispondiEliminaE' un album di canzoni collegate con la nostra realtà e al nostro disagio
Concordo pienamente, è un discorso a me sempre presente, ed è portato avanti molto bene ... in questo un disco più che necessario.
RispondiEliminaCome ti dicevo, ho un modo artigianale di lavorare, quindi avendo scritto tante canzoni, ho avuto modo di meditarle bene e di scegliere il percorso di questo disco. La canzone a cui sono più legato è l'ultima che ho composto , la più piccolina " Cantare & portare la Croce"
RispondiEliminaHo ascoltato l'anteprima sul Fatto Quotidiano, imparato a memoria un paio di canzoni, atteso l'uscita con trepidazione e comprato due cd, uno per me e uno per un mio carissimo amico.
RispondiEliminaNon riesco ad ascoltare "Hanno sparato a un angelo" senza che una lacrima scenda giù. "Cantare e portare la croce" è la prima che ho imparato, seguita da "Ridammi indietro". Non so descrivere in che modo mi abbiano toccato il cuore.
Questo album è una perla preziosa di poesia e anche se non potrò mai partecipare a un concerto dal vivo, ecco, sapere che Massimo è qui, mentre il mio lettore mi restituisce la sua musica e le sue parole, mi emoziona tantissimo.
Ok, temo di aver scritto un commento da tredicenne, ma succede solo quando m'innamoro e questo disco mi ha fatto innamorare.
Grazie, Massimo
Sì, piace anche a me, sembra un classico già al primo ascolto.
RispondiEliminaAh, ah, ah, ciao Ale, direi commento stupendo, Massimo ne sarà felice.
RispondiEliminaCopertina molto calda, con tutti questi cuori a metà strada tra sperimentalismo pop e i disegni dei bambini. Chi è l’autore e come è nata?
RispondiEliminaScusate, mi ero perso a riascoltare "Hanno sparato a un angelo", veramente toccante ...
RispondiEliminaBè, il senso di quello che maciniamo col cuore dei giorni che sono sentimenti, polvere, tempo lento e concitato, finestre coperte di gocce di vento e legno che scalda le mani e metallo di corde che vibrano su parole che girano come soffioni e galleggiano sulla musica. Tutto questo e molto altro è il lento lavoro di fare un disco e lo scopo sono le antenne rotonde come le tue che accolgono la cronaca del cuore di un incredulo soldato che torna per sempre a casa
RispondiEliminaMolto rock, anzi folk-rock, che è come sento sempre di più "In Alto i Cuori"...
RispondiElimina... ma dimmi, come e dove presenterai il cd? … ho notato che la prima data sarà in un bel teatro della nostra città tornato attivo da qualche anno …il Ristori, e poi altre piccole e grandi città.
RispondiEliminala copertina è di un fotpgrafo di nome Paolo Simonazzi, dal titolo "Cardiologia" che fotografava la rappresentazione di cuori all'aperto, dai graffiti sui muri delle grandi città ai piccoli cimiteri austriaci di montagna.
RispondiElimina...molto in linea con il disco e con alcune canzoni in particolare ...
RispondiEliminaE quando alla fine quel lento lavoro arriva al cuore di chi se ne lascia sedurre, si spalancano finestre sull'incanto.
RispondiElimina(ora me ne sto buona quaggiù e leggo soltanto)
Saremo a Verona, la mia città per la "prima", poi saremo nel nord Italia e scenderemo poi al Sud a Napoli, con qualche tappa compresa Roma. Le date sono sul mio sito e non le ricordo bene tutte.
RispondiEliminaCerto, poi chi vuole può andare nel tuo sito e segnarsi la più vicina ... la mia sarà la prima, ovviamente.
RispondiElimina@Ale
RispondiEliminaIntrvieni quando vuoi, hai fatto interventi molto interessanti: il disco visto/sentito da una grande fans, come ti conosco ...
Per penultima domande, una domanda che potrà interessare giovani cantautori: il cd è uscito, come di consueto, con la tua label, la Eccher Music, che è qualcosa di unico in Italia, perché, oltre ai tuoi dischi, ha in catalogo altri cantautori. Come decidi di pubblicare un disco di un altro artista? Che caratteristiche deve avere? …
RispondiEliminaA me piacciono i cuori così alla rinfusa. Si mescolano, come le persone.
RispondiElimina... e come i personaggi delle canzoni ;)
RispondiEliminaCostruire la musica, come se fosse un muro di pietre a secco, come quelle che ho fuori di casa è un lavoro lento e che rimana. Non va contro la pioggia, che lascia filtrare, nè contro il vento che lascia fischiare. Le buone canzoni durano nel tempo e non hanno bisogno di tanto cibo, ma di essere cantate e ricordate da qualcuno. Credo che testimoniare il nostro tempo con la poesia e la musica popolare sia il tentativo di lasciare un percorso e di salendo sulle parole di chi ci ha preceduto e costruendo scale per chi verrà.
RispondiEliminaUn lavoro artigianale, si capisce dalle tue parole di questa sera, che immaginavo, ma non così intense ...in breve, abbiamo detto molto.
RispondiEliminaSono nato in una famiglia patriarcale contadina della bassa veronese e tutto si mischiava: cani, bambini, galline, cavalli, zappe, canne da pesca, lenzuola, polenta e vino. L'aja era un chiasso di colori in movimento
RispondiEliminaDirei che si sente dalle tue canzoni, e intrecciare tutto questo mondo, contadino, con quello "industriale" del rock, è una grande cosa... folk-rock, in una parola che dice molto.
RispondiEliminaGrazie Massimo, In Alto i Cuori.
Buonanotte e buonafortuna a Massimo Bubola.
RispondiEliminaCredo che oggi abbiamo bisogno di arricchire chi accanto a noi è diventato povero ingiustamente e non per colpe sue.
RispondiEliminaQuello che uccide è la banalità dei luoghi comuni e dei comportamenti preconfezionati che seguono mestamente i modelli più tristi televisivi e non solo. La poesia è un antidoto contro la stupidità che ci da l'assalto quotidianamente e ci consola e ci ricollega col bel tempo del vivere riconsegnadoci le nostre lunghe radici e le foglie dell'anno a venire. Quindi il mio lavoro è solo un incoraggiamento ed una invito alla speranza del ritorno e della ricongiunzione con quello che ci appartiene, la patria dei nostri Cuori che ci guardano dall'alto. Sursum corda. Massimo
Buonanotte, Alligatore e buoni sogni . M
RispondiEliminaBuonanotte, e grazie per la poesia in musica!
RispondiEliminaGrazie, ero molto emozionato all'inizio, ma ora lo sono molto di più ;) buoni sogni a te.
RispondiElimina... e buoni sogni a chi è passato di qui (Elle, Ale...) e a chi ripasserà.
RispondiEliminaBuoni sogni a tutti :)
RispondiEliminaGrazie per questa bellissima intervista. Sono certa che la poesia, come frammento di bellezza, salverà il mondo (parafrasando Dostoevskij)
RispondiEliminaGrazie Elle, grazie Ale, sì sente che è stata una serata intensa quella di questa sera in palude ...
RispondiEliminaarrivo in ritardo ma aggiungo le mie emozioni e i miei complimenti...con un "grazie" perché è come ricevere un regalo. Bravo Massimo Bubola.
RispondiEliminaCon una lacrima e un sorriso
Io passo oggi, e ti ringrazio per la bellissima intervista che hai fatto a Massimo Bubola, uno dei cantautori che preferisco.
RispondiEliminaAnche io non vedo l'ora di vederlo dal vivo, passa sempre dalle mie parti e credo che anche stavolta non sarà da meno.
Intanto mi vado a comprare il disco...
Mi ricordo che la mia scoperta di Bubola risale a una quindicina d'anni fa: era intervenuto a un convegno o a una specie di assemblea scolastica e aveva risposto alle nostre domande. Momento amarcord :-)
RispondiElimina@Irene
RispondiEliminaDirei che hai usato le parole giuste, è stato "... come ricevere un regalo".
@ElGae
Grazie a te per i complimenti, disco che non può mancare a chi lo conosce e apprezza come te, e, se guardi nel suo sito che ho linkato nell'intro, troverai un concerto dalle tue parti, se non riesci ad essere a Verona, per il primo della serie il 9 febbraio, sarà a Thiene (mi sembra a te vicina), il 23 marzo.
@Adri
Un amarcord graditissimo, e attenta, sarà dalle tue parti presto (il 23 febbraio sarà live a Nizza Monferrato).
In questo caso posso esprimere il mio apprezzamento con un minimo di cognizione di causa!
RispondiEliminaGrazie Adri, capisco cosa intendi: un altro fans di Bubola in palude ;)
RispondiEliminabella l'intervista!
RispondiEliminaGrazie Serena, vedo che è stata molto apprezzata ... e benvenuta in palude.
RispondiElimina