I Mimes of Wine per la prima volta in palude, ed è un
vero piacere, perché per me il loro album è uno dei migliori usciti nel 2012. Dato
alle stampe lo scorso novembre per la Urtovox, label dal gran fiuto, Memories for the unseen
l’ascolto spesso, per le sue atmosfere magiche, molto adatte alle nebbie di
questi giorni… ma anche al sole, visto le sua natura sfaccettata, ricca di
momenti introspettivi, con molti di cambi di marcia. La voce di Laura Loriga,
mai monotona, mai uguale, incanta e crea storie, comportandosi, a volte, come
un altro strumento musicale (domani, venerdì 1 febbraio, aprirà in solo il
concerto di Thony al Covo di Bologna, sarà una gran serata, fortunato chi ci
sarà).
Album decisamente internazionale, poco italiano Memories for the unseen, mostra l’esperienza americana della cantautrice bolognese, e
piacerà a chi ama gente come Nick Cave, PJ Harvey, per fare due esempi a me
cari. Registrato dal Mariposa Enzo Cimino alla Casa del Vento, prodotto
artisticamente, suonato ed arrangiato dagli stessi Mimi, fa sentire quello che
la misteriosa copertina e il bel titolo promettono. Memorie per l’invisibile,
memorie invisibili … questa sera cercheremo di fermarle per fissarle nella
mente, rispecchiandoci come nella copertina. Pronti?
Ciao!
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaBenvenuta in palude ... vedi che è facile ;)
RispondiEliminaGrazie, ci siamo :)
RispondiEliminaPerfetto, sei diventata una blogger in due minuti ;)))
RispondiElimina... e allora, non vedo l'ora di far partire il cd e parlarne.
RispondiEliminaPartito ...
RispondiElimina... e allora dimmi come è nato.
RispondiEliminaCome è nato “Memories For The Unseen ”?
RispondiEliminaE' nato a Los Angeles alla fine del 2010
RispondiElimina... e già questo profuma inevitabilmente di mito.
RispondiEliminaQuando mi sono ritrasferita li' ho portato il mio piano con me, e nella pace di tanti pomeriggi di sole ho cominciato a scrivere parti per piano e voce
RispondiEliminaOgni volta che finivo un idea che mi piaceva la mandavo alla mia band qui a Bologna
RispondiEliminaPare di vederlo queso piano volare sull'oceano ....
RispondiEliminaE nel giro di un anno ho finito tutto, ascoltando nel frattenpo anche tante cose nuove intorno a me
RispondiEliminaPercio' e' stato un lavoro di squadra in un certo senso
RispondiEliminaLos Angeles ha aiutato, e cosi' la band e gli altri musicisti sia qui che la'
RispondiEliminaAlla fine, a febbraio 2012 siamo entrati in studio con Enzo Cimino
RispondiEliminaE con lui abbiamo registrato tutto, dopo un paio di settimane di prove a Bologna
RispondiEliminaCerto, un lavoro di squadra, tra due continenti, aiutato dalle nuove tecnolgie, per le comunicazioni in particolare...
RispondiEliminaL'idea era quella di raccontare la storia di 12 ritorni, e cosi' e' stato :)
RispondiEliminaEccomi! Se nomini Nick Cave, come posso sottrarmi all'ascolto e alla lettura?!
RispondiEliminaCiao a tutti :)
Si'. Un po' di scambio tra spazi e tempi diversi
RispondiEliminaCiao :)
RispondiEliminaCiao Elle, ovviamente l'ho fatto solo per attirarti ...ma credo che ti piacerà molto lo stesso...
RispondiEliminaPerché questo titolo? …
RispondiEliminaMemories for the unseen
RispondiEliminaNick Cave e' effettivamente un grande nome da prendere in causa :)
RispondiEliminaPerche' tratta di persone o personaggi che si muovono nell'ombra, finche' non viene il loro momento di parlare.
RispondiElimina... imprescindibile.
RispondiEliminaSono unseen, ma con le loro confessioni diventano visti, almeno per un momento. Scendono tutti a raccontare la loro storia, a fare una domanda che ha a che vedere con qualcosa di importante nel passato
RispondiEliminaMi riferivo a Nick Cave, ma anche ai personaggi delle tue canzoni ... in effetti, sembrano uscire dall'ombra, o dalla nebbia, visto che oggi ne ho mangiata molta.
RispondiEliminaPer esempio, un condannato a morte che riracconta il suo viaggio di fuga, o qualcuno di scomparso che torna a dire la verita'
RispondiEliminaDevo dire che è una bel modo di raccontarli...
RispondiEliminaAlli!! Beh, le prime canzoni mi piacciono :)
RispondiElimina"unseen" vuol dire questo? allora mi piace anche il titolo, mi ci ritrovo..
Si :) escono dalla nebbia, ma non sono tutti fantasmi, alcuni si divertono anzi :)
RispondiEliminaGrazie a tutti e due :)
RispondiEliminaSì, infatti, ci sono dei momenti intimisti, e altri più solari ...tra il sole della California e la via Emilia.
RispondiEliminaSi, mi sento fortunata ad averli come luoghi, entrambi :)
RispondiEliminaLos Angeles e' poi per me un posto scurissimo a volte, pieno di passato anche se cosi' recente
Laura, Elle, è italiana, ma come te, quando hai scritto queste canzoni, si trova all'estero, forse questo l'aiuta ancora di più ad immedesimarsi ...
RispondiEliminaRitornando all'album ...
RispondiEliminaPuo' darsi :)
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la sua lavorazione?
RispondiEliminadimmi pure
RispondiEliminaLe registrazioni stesse, che abbiamo fatto vivendo tutti a casa di Enzo per dieci giorni, tra ore di studio e in cucina, tra passeggiate per la campagna e notti con strumenti in mano anche dopo che avevamo finito
RispondiEliminaStupenda questa immagine: voi con gli strumenti in mando a passeggiare nella campagna ...
RispondiEliminapoi, la sera che dovevo andare a suonare i primi pezzi che avevo finito dal vivo a hollywood e nel locale si erano dimenticati di noi e abbiamo suonato lo stesso senza impianto. sembra niente ma da li' ho capito molto di come volevo che il disco finisse finito.
RispondiElimina...magari improvvisavate pure qualciosa, e qualche idea nuova è finita quasi in diretta nel disco.
RispondiEliminaquasi si :)
RispondiEliminaanzi si, con Auxilio
RispondiEliminascusa, volevo dire suonasse finito (vedi sopra)
RispondiEliminaE se mi son data il soprannome di Spirito non è un caso.. ombre, fantasmi, siamo tutti "non visti" che quando parlano spiazzano.. (o spaventano)
RispondiEliminaAh, ah, ah ...direi perfetto.
RispondiEliminasi, ma per fortuna che parlate :)
RispondiEliminaSe Memories For The Unseen fosse un concept-album, su cosa sarebbe? … forse lo è…
RispondiEliminaAnzi, l'abbiamo oramia svelato ;))
RispondiEliminaLo e', e' un album sui mille concetti di ritorno, a volte vissuto come fuga, a volte come parola, a volte come silenzio
RispondiEliminasi' :) e credo mi sia venuto spontaneo per tutti i viaggi che sono finita a fare :)
RispondiEliminaCredo che questo sia devvero l'unico filo conduttore
RispondiEliminaBe', direi che è un tema forte, e si sente in queste dodici canzoni ...
RispondiEliminaA proposito, c’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero album?
RispondiElimina... tu, e magari, se sai, qualche altro della band.
RispondiEliminaE' un po' difficile da dire, ognuno ha per noi la sua ragione d'essere.
RispondiEliminaQuello che ci fa piu' sorridere e' L'Incantatore, quello che ci rende piu' seri invece Yellow Flowers
RispondiEliminaCambia proprio l'atmosfera quando lo suoniamo, almeno per me.
RispondiEliminaLa band oggi e' andata a sciare :)
RispondiEliminama non li biasimo :)
RispondiEliminaAh, ah, ah ... e tu sei venuta in palude, brava ;)
RispondiEliminama sono abbastanza certa che la pensano come me su quest'ultimo punto
RispondiEliminasi anche perche' se mi metto su uno snowboard e' la fine di mimes of wine
RispondiEliminaciao diego e ciao agli avvinazzati :D
RispondiEliminaA me piace un sacco, Auxille e Aube ... oltre ai da te citati Yellow Flowers e L'Incantatore
RispondiEliminaCiao! non ci avevano mai chiamati cosi' :)
RispondiEliminaAh, ah, ah, ciao ReAnto...anche io sono avvinazzato, non ti credere ;)
RispondiEliminaAuxilio e' l'ultimo pezzo che abbiamo scritto, arrangiato in parte qui a Bologna.. Parla di Auxilio Lacouture, la protagonista di Amuleto di Roberto Bolano
RispondiEliminainvece Aube.. anche a noi piace molto, e' stato il piu' complesso di tutti da realizzare
RispondiEliminaSì, è un pezzo molto ricco di suoni ...molto pieno, direi.
RispondiEliminaSi, e non sono tutti esattamente sincronizzati, c'e' un discorso di "smontamento" che abbiamo cercato di realizzare, nellaparte centrale e nel finale
RispondiElimina... e si sente, direi: esperimento riuscito.
RispondiEliminaIl cd è uscito con Urtovox, label giovane in crescendo. Come vi siete incontrati e come prosegue il lavoro con loro?
RispondiEliminaCi siamo incontrati ad un fesyival organizzato da Rockit al Magnolia a Milano un paio di anni fa. Da li' e' nato l
RispondiEliminal' interesse verso l'idea di lavorare insieme e da allora Paolo e Mimes of Wine sono rimasti in continua comunicazione anche quando io ero via. Urtovox e' stata di grande supporto per la realizzazione del disco
e anche ora che siamo in tour in tutta Italia e' di supporto :) credo che faremo bellissime cose ancora prima del mio ritorno a Los Angeles
RispondiEliminaAltra cosa bella è la copertina ...
RispondiEliminaCopertina che colpisce, con questo volto che ti guarda, con occhi nei quali sembra di rispecchiarsi. Di chi è opera? È nata appositamente per il cd oppure esisteva già, ed è stata scelta poi?
RispondiElimina:( io non riesco a scegliere, anche se.. un attimo.. Ester!! Questa canzone potrebbe accompagnare bene, anzi lo sta facendo, il mio viaggio di stasera.
RispondiEliminaE' nata per il disco ed e' un mio ritratto fatto da una persona a me molto cara, Brett Erzinger, che ora vive come artista a New York.
RispondiEliminaCi abbiamo pensato molto su e anche se molto intensa abbiamo deciso alla fine che era lei quella giusta.
RispondiEliminaSì Elle, anche Ester, è uno dei miei pezzi preferiti, con questo inzio piano e voce grandioso...
RispondiEliminaBrett Erzinger? ... cercherò in rete altri suoi disegni
RispondiEliminaCome e dove presenterete/avete presentato il cd? …
RispondiEliminaAnche io sono molto affezionata a Ester, che e' il primo brano che ho scritto per il disco.
RispondiEliminaLo abbiamo presentato a Los Angeles lo scorso ottobre ad un bel festival, Culture Collide, e qui invece al Bentivoglio Club di Bologna, a inizio dicembre.
RispondiEliminaOra stiamo portando avanti un tour che ci sta potando in giro per tutta Italia, niente male per ora!
RispondiElimina... per altre date, seguiremo il web. Come ho detto nell'intro, sei domani sera attesa al Covo di Bologna, da sola, mentre gli altri sono a sciare, prima di Thony.
RispondiEliminaUna serata da non perdere ...
E ho anche avuto la fortuna di aprire i concerti dei Giardini di Miro' questo inverno, il che credo abbia portato Mimes of Wine davanti ad un altro pubblico attento
RispondiEliminanon avevo pensato che probabilmente loro potrebbero ancpora sciare, glielo dico :)
RispondiEliminasi' domani sera sono al Covo in solo, dopo ben due anni!
Sono anche curiosa di sentire Thony, che non ho mai sentito dal vivo.
Attentissimo,come questa sera in palude ...
RispondiEliminacome sto andando da blogger inesperta?
RispondiEliminaDirei a meraviglia, sembri nata per questo ... tempi perfetti, non ci siamo mai acavallati, perfetta.
RispondiEliminaDimmi la verità, hai fatto finta, ma hai un blog da una vita? ;)
RispondiEliminano, ma con la distanza ho dovuto imparare cos'e' il mondo della comunicazione su tastiera.. di necessita' virtu' :)
RispondiEliminaPosso capirlo ...
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto, una cosa da dire assolutamente, un tazebao … quello che vuoi.
RispondiEliminaPiu' persone mi hanno chiesto cosa penso della musica indipendente in Italia.. io non sono un'esperta al riguardo ma vorrei dire che da quando sono tornata, in questi 3 mesi ho incontrato musicisti eccezionali qui, con nulla da invidiare ad altri conosciuti all'estero.
RispondiEliminaInsomma, secondo me qui si fanno a volte e si possono fare grandi cose e sono contentissima di portare Memories for the unseen in giro per il nostro paese.
tutto qui. ciao!
Mi sembra una bella conclusione, concordo, e questo, credo sia il posto giusto per dirlo; in palude ne sono passati molti, onorandomi tutti del loro passaggio ... come questa sera. Grazie Laura.
RispondiEliminaGrazi, grazie di essere passata di qui, e grazie anche a Elle e a ReAnto.
RispondiEliminaGrazi mille a te!
RispondiEliminaa voi :)
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Mimes of Wine.
RispondiEliminaGrazie Alli per aver presentat i Mimes of Wine e grazie ai Mimes of Wine (anche a quelli che se ne sono andati a sciare) per la musica :)
RispondiElimina(per Ester soprattutto)
Ora torno al mio viaggio, l'ho quasi finito. Ciao!
Buon viaggio e buona notte a voi!
RispondiEliminaciao! bel blog ti ho scovato per caso!!
RispondiEliminaUh, m'avete incuriosito!
RispondiEliminaMoz-
bel titolo, e splendida l'immagine di una ricerca musicale nel connubbio tra una nuova città e un pianoforte. miaoooùùùùùùù
RispondiElimina@Elle
RispondiEliminaBello il tuo viaggio ... c'è anche Ester ;)
@Blogatta
Grazie, e benvenuta in palude.
@MikiMoz
Piacere di averlo fatto.
@Felinità
Direi miaaoooooooùùùùùùùù ...