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venerdì 28 dicembre 2012

Due parole con Fabio de Matteis

Ancora un cantautore su questi schermi, nota dominante del dicembre in palude. Sarà perché il freddo ci spinge dentro, a raccoglierci dietro alle parole? Di sicuro questo nuovo musicante italico, gran giocoliere delle parole, invita all’ascolto concentrato, e la sua dolce voce riscalda. Io non mi fido di questo Mare, esordio dalla vena malinconica di Fabio de Matteis, è quel che ci vuole per concludere l’anno in musica. C’è il ritmo e l’intensità giusta, e non manca l’impegno a cominciare alla sua passione per l’Africa, continente dimenticato o lasciato ad un timido pietismo caritatevole. Lui invece l’Africa la conosce e può cantarne con ragione.
Io non mi fido di questo Mare come grande metafora del senso di impotenza di fronte a questa immensità: galleggiare o navigare? … trasparenza o buio dei fondali? Nei dieci pezzi del disco ci sono dubbi e domande, quelle di sempre, ma oggi ancora più fondamentali, visto il momento di crisi (che prima di essere economico è esistenziale). Ma non voglio appesantire il discorso, perché il modo di porsi di Fabio è leggero, a tratti da grande voce della musica italica (ascoltate Rimetto la maschera o Amami e forse capirete cosa intendo). Un album fatto bene, con nomi importanti tra i collaboratori, mi fa piacere che Fabio abbia voluto parlarne qui, questa sera, perché della palude si fida. Pronti?

86 commenti:

  1. Come si sta in palude Diego?

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  2. Bene, bene, è il mio ambiente naturale...

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  3. Ciao esplanade, benvenuto in palude anche a te ...

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  4. Ci sta già "dando" nel mio lettore cd ...

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  5. Perchè il suo disco l'ho già fatto partire ...

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  6. Ciao Esplanade, piacere di averti con noi. Io Diego, nella palude ci sto abbastanza bene. Mi piace mettere le mani nella melma. E so benissimo di essere alligatore e al tempo stesso pecorella... ;)

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  7. Ci siete? o mi avete lasciato solo con gli alligatori?

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  8. Bella questa: alligatore e pecorella ... non sai che le prime interviste fatte qua, nel lontano 2008, c'era press-sheep, un'amica della musica che chiamavo (e chiamo ancora, quando la sento) pecorella ...

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  9. E beh, si... sono convinto che in ognuno di noi ci siano tante parti che si contraddicono. Ognuna di loro vuole mettere a tacere l'altra, ma possiamo riuscire a metterle d'accordo, ovviamente, bisogna mettere le mani, appunto, nella melma... ;)

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  10. Esplanade, ci siamo cosa vuol dire? Tu con tutte le tue parti, o tu e qualche altro amico? ;)

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  11. E allora, se sei pronto, cominciamo a parlare del tuo nuovo cd ...l'esordio.

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  12. ci sono...e sono curioso di sentir parlare di "Io non mi fido di questo mare"

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  13. Allora parliamone, dimmi come è nato?

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  14. Come è nato “Io non mi fido di questo mare”?

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  15. È nato come quando un uomo decide di diventare padre. Come quando ci si sente un po' più maturi di un attimo prima e un po' meno maturi dell'attimo dopo, ma maturi al punto giusto per racchiudere in un album anni e anni di metri camminati, di fogli scritti e parole raccontate...Così è nato "Io non mi fido di questo mare"...

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  16. Ci sono anche io, con tutti i miei io :) Ciao tutti

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  17. Ciao Elle, non ci conosciamo ma mi fa piacere averti qui con noi, con tutti i tuoi Tu :D

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  18. Ciao Elle con tutti i tuoi Tu ... benritrovata in palude.

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  19. Perché questo titolo? … e della palude ti fidi?

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  20. ... sì, altrimenti non saresti arrivato qui ;)

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  21. Ho pensato al mare come alla metafora del mondo, sia interiore che relazionale. Quindi, io e il mio mondo interiore e io nel mondo esterno. Se guardo il mare, riesco a vedere solo la superficie delle cose e non quello che si nasconde nelle profondità. Per conoscere davvero cosa c'è nel fondo, ho bisogno di immergermi, sporcarmi le mani, toccare e rendermi conto di quello che succede. Così, lentamente mi accorgo che vale la pena arrivare a toccare il marcio e provare ad essere felice, invece di restare a guardare la superficie delle cose e illudermi di esserlo. Io non mi fido di questo mare, quindi, mi ci immergo. Sicuramente, se il mare di cui parli, Diego, è il mare infiocchettato che ci vogliono vendere, preferisco la palude, perlomeno so che ci trovo fango.

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  22. Io non mi fido della palude, nè di te, nè di esplanade e nè di elle... Io mi fido di ciò che sento e ora sento che tutto questo mi piace, mi diverte. E poi sono in dolce compagnia sul letto, quindi... ;)

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  23. ... quindi per ora rispondi alle domande non fare nulla ;) dopo, dopo...

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  24. Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

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  25. Si e ci scompisciamo dalle risate...che in compagnia hanno tutt'altro gusto..e sanno di buono..

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  26. Beh, innanzitutto da quando abbiamo iniziato ad oggi, sono passati quasi due anni. Perché? Fondamentalmente, non riuscivo a sentire il suono che immaginavo, che volevo. Così dopo prove e prove, finalmente ci siamo riusciti. Sono felice del lavoro, di quello che siamo riusciti a realizzare. L'idea iniziale, che poi è stata anche quella finale, è stata quella di fare un disco semplice, con arrangiamenti semplici e che suonasse “italiano”. Ho cercato di unire anche testi impegnati con suoni e melodie fresche, aperte, perché credo molto nel fatto che il sorriso sia una scelta. Abbiamo registrato un po' qua e un po' là. Ricordo con affetto Milano, la casa di Dino Morabito (produttore artistico) e il Ja Cuzi studio di Massimiliano Lotti, che ha, tra le tante cose, missato l'album. Ricordo con affetto il pomeriggio passato in compagnia creativa di Giuliano Dottori (produttore artistico di Na-Yesu). Dopodiché, il tutto è stato masterizzato da Giovanni "Meniak" Nebbia presso Ithil World Studio, Imperia. E, ad oggi, finalmente è in stampa cazzo!!! ;)

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  27. Soprattutto se ti dico che cucino io, non fidarti ;)
    Il mare è bello perché quando ne esci sei bagnato, sgoccioli, e magari ne hai pure bevuto, hai assaggiato il mare..

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  28. Condivido Elle, il mare a me piace tanto. E mi piace pure immergermi, perchè in un certo senso, in questo caso, sono un pò come san tommaso, voglio toccare, vedere, e fidarmi solo delle mie sensazioni...Il mare (il mondo) di cui ci parlano, è un mondo irreale...

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  29. Sì, stavo leggendo questo scambio di battute e trova conferma un mio appunto che ho scritto "questo disco è di uno che pensa positivo ma mette i puntini sulle i..."

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  30. Sul mare, ho poco esperienza, io vivo vicino ad un lago, un mare chiuso in un recinto, come mi ricordo Capossela lo ha definito in un suo recente concerto in zona ...

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  31. Hai risvegliato il mio io-analista, perché a me invece il mare non piace, non ci entro mai, sto fuori, anzi nemmeno ci vado. Però quando mi capita, preferisco stare sott'acqua, circondata dal'acqua, metà fuori e metà dentro mi annoio..
    L'io-analista si interroga..

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  32. Si, e a differenza di Jovanotti...Dico..Io sono vivo, perchè penso positivo. :D
    I puntini sulle "i" sono importanti per me, perchè mi aiutano a capire di tanto in tanto dove sto andando e se mi piace andare dove sto andando. Sono sempre più convinto che non possiamo cambiare il mondo, ma il mondo è fatto di tanti piccoli mondi, compreso il mondo di me stesso... E allora invece di pretendere di cambiare gli altri, provo a cambiare qualcosina di me stesso. E allora, il tutto ha un altro sapore... (Si capisce che sono un buon gustaio?) ;)

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  33. Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

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  34. Gli spaghetti di Dino, i discorsi con Max, le carezze di donna, e le notti piacevolmente insonni. Ma più di tutti, l'episodio che porterò sempre nel cuore è stato proprio l'incontro con Giuliano Dottori. Conoscevo Giuliano sia come chitarrista degli Amor Fou, che come cantautore, ma non personalmente. Mi è sempre piaciuto quello che scrive e come lo canta. Mi è capitato, a volte, di cantare sue canzoni. Ero con Max, stavamo chiudendo i mix. Giuliano entra, ci presentiamo e gli chiedo se gli va di ascoltare le canzoni. Accetta. Quando arriva il turno di Na-Yesu, gli dico che la batteria non mi convince e che mi sarebbe piaciuto che il brano suonasse in modo diverso. Lui mi guarda e mi dice: mi piace questo brano, ti va se provo a farci qualcosa? Bene, da quel momento “Na-Yesu” è diventata una sua produzione artistica, ed io di questo ne vado fiero. Poi è arrivata la pizza, ma questa è già un'altra storia.

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  35. Be', spledidi ricordi ... da farci un nuovo disco. Giuliano non lo conosco personalmente, ma l'ho intervistato tramite mail anni fa ... è ho un bel ricordo, sia artistico che umano (e poi torna spesso nei lavori di altri).

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  36. Molto bella "Na-Yesu", che ricorda la tua Africa...

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  37. Sempre perchè mi fido delle mie sensazioni, conosco poco Giuliano e mi piace di lui l'umiltà con la quale si approccia alla musica e ai nuovi progetti. Il secondo album? E' già in cantiere e chissà che non ci sia pure lui :D L'alligatore è paziente? Spero di si!

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  38. ... vivendo in palude, tra le sue nebbie, devo essere paziente.

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  39. Na-Yesu è nata dopo 6 mesi dal mio ritorno. Ad oggi, ha 8 anni, è una bambina..E mi commuove vederla camminare, sorridere, gridare..Perchè quando la canto è come vederla vivere..

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  40. Se fosse un concept-album su cosa sarebbe?

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  41. Un gioellino nato dall'incontro tra Fabio e Giuliano.

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  42. Un concept-album, appunto. Ma un concept-album non è, quindi posso solo provare a rispondere. Sicuramente parlerebbe del rapporto tra l'uomo e ciò lo circonda. Parlerebbe di come l'uomo manipola e si manipola. L'uomo che fa qualcosa per fare qualcos'altro. Tipo? Inventa il male per idealizzarne la cura. Parlerebbe di come siamo stupidi e ci illudiamo che la felicità stia dentro ad un pacco infiocchettato, o di come oggi essere indie sia solo un modo diverso di dire sono alla moda. Viviamo di etichette e di categorie "MA". Concordo con De Gregori, perchè: NOI NON SIAMO NUMERI DA DECIFRARE. Solo che il problema grande è che siamo noi stessi che autodiventiamo numeri.

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  43. ps. Grazie Elle, mi fa piacere che ti piaccia Na-Yesu. Sono certo che il tutto arrivi anche a Wansokou, piccolo villaggio del Benin, dove il "gioiellino" è stato concepito..

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  44. Sì, ogni pezzo, anche se non è voluto, parla di questo ... svela delle cose che non sempre si vorrebbe svelare. Sul pacco infiocchettato poi, oggi la metafora è perfetta... anche perchè nel pacco, c'è poco e nulla, ormai.

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  45. C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale sei più fiero di “Io non mi fido di questo mare?

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  46. Na-Yesu sicuramente è un brano al quale sono molto affezionato. E' nato dopo un viaggio, e si sa, i viaggi in qualche modo ci cambiano. Poi c'è LA PARTE BUONA DI TE nella quale provo a dire:"ok, non stiamo più insieme, ma voglio tenermi le cose belle, perchè la merda è facile da buttare addosso" AMAMI "una dedica a mia madre" RIMETTO LA MASCHERA "quanto sono immagine e quanto persona?" e via via tutti gli altri. E' un album molto intimo e impegnato, autobiografico. Un album in cui, come essere umano, mi assumo la responsabilità di ciò che faccio con me stesso e con gli altri, con il mondo. Se affronto il mondo in questo modo, sicuramente posso fare tanto, dall'altra parte, resta il lamento...

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  47. Sì, i pezzi che hai citato sono anche tra i miei preferiti, accanto alla title-track e al pezzo che apre l'album Anche se non ci fosse più niente da fare

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  48. Il cd è un’autoproduzione. È stato facile farlo? Lo consiglieresti ad altri giovani musicanti …

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  49. Cazzo, ho dimenticato "Anche se non ci fosse più niente da fare". È un invito ad esserci sempre, anche quando tutto sembra dire il contrario. Perchè c'è ancora un attimo prima che inizi a bruciare nella terra....Del resto, anche i maya hanno toppato... ;)

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  50. Facile non è stato. Ho dovuto sudare per riuscire a mettere su la cifra. Al tempo stesso dà soddisfazione. Sono “padrone” di me stesso e ho potuto scegliere dall'inizio alla fine quello che volevo fare. L'autoproduzione mi ha dato la possibilità di mettermi in discussione, di capire che non basta scrivere belle canzoni oggi, bensì, bisogna impegnarsi nella comunicazione e nella promozione di se stessi. Mi sento ancora un po' più maturo. Si, decisamente, consiglio questa strada, anche se, un aiuto di tanto in tanto, soprattutto quando arrivano le batoste, non mi sarebbe dispiaciuto..

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  51. Ah, ah, ah ...i Maya, altra cosa vera/falsa che avresti potuto raccontare nel tuo disco ... magari nel prossimo.

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  52. ... e sul discorso autoproduzione, ho notato che hai utilizzato anche musicraiser, uno strumento sempre più utilzzato per raccogliere "sostegno da basso" ...

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  53. I maya sono dentro di noi tutte le volte che non ci fermiamo a guardare lo splendore del sole...E' stata un'idea geniale che ha fruttato molti milioni di euro. I Maya è stato un grande popolo e i comunicatori/manipolatori della storia dei geni. Quindi, i coglioni sono loro o "noi" che ci abbiamo creduto? Ecco come autodiventiamo numeri...

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  54. Musicraiser è stata un'esperienza bella ed impegnativa.La musica che riparte dal basso, dagli amici, dai fans. Di solito, sono scettico quando devo chiedere agli amici di comprare qualcosa. Poi mi sono reso conto che poteva essere una piccola svolta, poichè c'è in uscita l'album, dunque, l'unico messaggio che ho diffuso è stato: ti piace quello che faccio? ti va di aiutarmi? sta per uscire l'album, acquistalo in anteprima. Ed è così che sono riuscito a raggiungere l'obiettivo che mi permetterà di avere un ufficio stampa.

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  55. Ti sei messo in copertina … a prima vista pensavo fossi stato ibernato nella neve. Invece è schiuma. Schiuma di mare? Chi è l’autore della copertina e perché hai deciso di mettere te stesso direttamente in copertina?

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  56. ps. Secondo me, esplanade si è addormentato sulla tastiera, mentre la sigaretta si è spenta... Un tempo avrei scritto...si sta consumando tra le pieghe del giorno... :D

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  57. Infatti, stavo pensado dove è finito? ... Elle c'è ancora vicina, anche se è un po' più lontana.

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  58. L'idea della copertina è mia e le foto sono state scattate da un caro amico Danilo Giuncato che nella vita, fa appunto, il fotografo. La schiuma che si vede è schiuma di sapone, metafora della schiuma del mare, metafora del mondo. Che cos'è la vita, se non una grande metafora? Io in copertina, si. Come dicevo prima, in questo album parlo di responsabilità rispetto a me stesso e agli altri. E allora mi assumo la responsabilità di avere questa faccia, prendo a pugni il mio narcisismo e lascio che tutti facciano, non di me, ma della foto che mi rappresenta, quello che vogliono. Poi sono un emergente, quindi, voglio che le persone conoscano la mia faccia, semplicemente.

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  59. ... e stai emregendo dalla schiuma del mare, per chiudere alla perfezione la metafora.

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  60. Sono felice dei piccoli passi che giornalmente faccio nella mia strada musicale..Spero di farne altri, di continuare a lasciare orme sul cammino...E ringrazio te, che hai scelto di fare un piccolo passo con me..

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  61. Come e dove presenti/hai presentato il disco? ... che è uscito ufficialmente? ...

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  62. Da gennaio parto con un po' di date nei club e avrò con me le copie dell'album. Milano, La Spezia, Massa Carrara, Firenze, Roma, Perugia, Lecce, Bari, San Benedetto, Sannicandro Garganico e altre...Poi, da Marzo, partirà la collaborazione con un ufficio stampa che a mio parere è davvero tosto, e da lì altre sorprese. Sto aspettando anche la risposta da musicultura, speriamo bene. L'album, quindi, ufficialmente uscirà a Marzo..anche se praticamente uscirà con i miei concerti da Gennaio.

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  63. Io non fumo, quindi non mi sono addormentata sulla tastiera ;)
    Lavavo i piatti, in realtà, e c'era la schiuma..
    A proposito di schiuma: sei un emergente, quindi emergi.. dalla schiuma del mare?

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  64. Ah, ah, ah, è così Elle, è così ...

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  65. Elle, cerco di emergere da tutto questo fumo e da questa puzza di catrame. E se penso al mare come alla metafora del mondo, si, ri-emergo dal mare, dopo aver toccato, assaporato, morso, masticato e ingoiato ciò che mi circonda. Riemergo con con gli abiti strappati, mezzo nudo, dolorante....ma cazzo, finalmente felice...

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  66. ... distribuzione diretta, quindi, a km zero, come si usa dire ora con espressione di moda. Magari anche a Berlino...

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  67. Esplanade è nel mondo dei sogni, vediamo quando lui riemergerà...

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  68. Si, distribuzione diretta. Probabilmente ancora più diretta, perchè può essere che in primavera riprendo il mio busker tour. Vediamo. Mi piace il con-tatto cone le persone e credo che per me che sono un emergente sia fondamentale vendere gli album face to face... (anche perchè non credo che altrimenti lo comprerebbero) ;)

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  69. Una domanda che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna…

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  70. Dove passerai l'ultimo dell'anno?

    Non me ne frega un cazzo dell'ultimo dell'anno, ma visto che non sempre si possono scegliere i giorni delle ferie, io lo passerò con la mia dolce compagna a Praga tra il freddo dell'aria e il caldo dell'arte. Stretti stretti...

    È stato un piacere Alligatore, buona strada a te, ad Esplanade e ad Elle...Buona strada a tutti coloro che hanno ancora voglia di dare gambe ai sogni...

    Fabio de Matteis

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  71. Grazie Fabio, e grazie a Esplanade, ad Elle e alla tua dolce compagna.

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  72. Buonanotte e buonafortuna a Fabio de Matteis.

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  73. Io dico guten Rustch ins neue Jahr a tutti, anche a quelli che, come me, se ne staranno a casina.
    E buonanotte :)

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