Alessandro Grazian torna finalmente in palude. Dico
finalmente perché sono passati quasi quattro anni dal suo ultimo passaggio su
questi schermi. Era il gennaio del 2009, e il giovane cantautore padovano aveva
da poco dato alle stampe il suo secondo album, Indossai, con gli amici de La
famosa etichetta Trovarobato. Ora, dopo un periodo di tempo dove si è dedicato
a diverse cose (pittura, teatro, colonne sonore), lo ritrovo molto più grande,
con un nuovo cd, diverso, sotto molti aspetti diverso dal precedente: Armi,
uscito ad ottobre con Ghost Records.
Armi, fin dal titolo, rivela un’anima più rock, più
pesante/pestante, senza però perdere quella densità e poesia, tipica di
Grazian. Anzi, il suo giocare con le
parole resta intatto, però c’è più ritmo, chitarre elettriche, cattiveria.
Forse non è un caso esca oggi, autunno 2012, quando il gioco si è fatto duro.
Titoli come Estate, Non devi essere poetico mai, e la title-track Armi, messa
proprio in testa, sarebbero state difficilmente immaginabili nel primo Grazian.
Dopo l’attesa di qualche mese, causa troppi impegni, siamo riusciti a trovare
la data giusta per parlarne insieme, ora. Pronti?
PERCONOSCERLO MEGLIO
Ci sono!
RispondiEliminaCiao Ale, ben ritrovato in palude ... finalmente!
RispondiEliminaGrazie! è un piacere!
RispondiEliminaDico finalmente, anche perchè, con questo nuovo tour, è stato difficile trovare una serata, ma ci siamo riusciti ...
RispondiEliminaUn gran tour...
RispondiEliminaIn effetti :)
RispondiEliminaBe', direi bene, e questa sera, data in palude... pronto?
RispondiEliminaSono molto felice perché è decisamente un tour diverso dai precedenti!
RispondiEliminaPer la prima volta ho sempre al mio fianco un batterista, ed è già di per sé una novità!
Sì, pronto per la data in palude!
RispondiEliminaAllora faccio partire il cd e vado con le domande...
RispondiEliminavai!
RispondiEliminaAnzi, visto che il cd si intitola "Armi", vado con il fuoco di fila delle domande ;)
RispondiElimina1. Come è nato "Armi"?
RispondiEliminaIn un bel modo, senza particolari drammi. In fondo è stato il disco che ho realizzato con più velocità e più semplicità.
RispondiEliminaè nato perché avevo tante cose da dire ed ero molto determinato nel farlo
RispondiEliminale canzoni del disco hanno tutte poco più di anno, quindi è forse il disco che ho realizzato più in fretta. Arrivavo da una pausa relativamente lunga dal mondo delle canzoni. Una pausa in cui comunque non sono stato con le mani in mano, anzi
RispondiEliminaQuasi come un disco d'esordio, con in più l'esperienza di alcuni dischi.
RispondiEliminaSì, io lo sto vivendo come un nuovo esordio, proprio così!
RispondiEliminaSì, lo sento così ... perchè questo titolo?
RispondiElimina"Armi" ....
RispondiEliminaPerché una delle prime canzoni ‘nuove’ che ho scritto è proprio ARMI e forse è la canzone che fin da subito mi ha dato il coraggio di 'svoltare'. Ad un certo punto ho capito che in fondo queste canzoni erano tutte ‘Armi’ che avrebbero permesso di passare all’attacco dopo una fase di stand-by e distanza dal mondo dei dischi. Era un metafora che si prestava bene all'urgenza anche feroce che mi attraversava.
RispondiEliminaInfatti sono tutti pezzi molto forti, delle frecce scagliate con forza... a partire da ARMI ...
RispondiEliminaCome dicevo prima è stata, rispetto ai miei standard, molto veloce e tutto sommato serena.
RispondiEliminaDopo una prima fase di scrittura durata un paio di mesi sono passato alla selezione del materiale, ma era talmente tanto che ho capito subito di volere qualcuno al mio fianco. Qualcuno che mi aiutasse a tendere bene l'arco e ad indirizzare bene la freccia
RispondiEliminaOvvero un produttore/musicista/complice.
RispondiEliminaC'è stato l'incontro a provini finiti con Leziero Rescigno (Amour Fou) e da lì tutto è andato da sé.
RispondiEliminaE l'hai trovato in Leziero Rescigno...
RispondiEliminaL'abbiamo registrato al jacuzi studio di Milano. Il fonico è stato Max Lotti, già collaboratore di Leziero.
RispondiEliminaIl disco l'abbiamo suonato tutto io e Lez, tranne i bassi che gli han suonati degli amici che son passati a trovarci .
Qualche episodio curioso che ricordi durante la lavorazione …
RispondiEliminaFaccio qualche errore di battitura e di ortografia, perdonami :) sono un po' cotto dopo una giornata abbastanza tosta! ;)
RispondiEliminaNon preoccuparti, pure io (sbaglio e ho avuto giornata tosta).
RispondiElimina... è il bello della diretta.
RispondiEliminaDicevamo: qualche episodio curioso che ricordi durante la lavorazione ...
RispondiEliminaA costo di sembrare noioso, ti confesso che non è successo nulla in particolare, il lavoro in studio è stato molto serio ed eravamo sempre in tre. (a parte i bassisti). Non ci sono state neppure persone che sono venute a trovarci ed io non ho voluto fare nemmeno una foto ricordo! Ho scelto questo registro sobrio fin dall'inizio delle registrazioni per tenere alto il livello di tensione anche creativa e credo abbia funzionato, anche perché i miei collaboratori erano coriacei quanto me ;)
RispondiEliminaStupenda questa cosa, da farne un film dove non succede niente di particolare, ma si fa quel che si deve fare ...in presa diretta. E il fatto che non ci siano foto è ancora più curioso...
RispondiEliminaSe fosse un concept-album su cosa sarebbe? … forse lo è.
RispondiEliminaSì nulla.. forse Max Lotti (il fonico) mi ha fatto giusto una foto di nascosto mentre schiacciavo un pisolino stremato dopo ore di lavoro nel divano dello studio... potrebbe essere l'unica testimonianza!
RispondiEliminaSì nulla.. forse Max Lotti (il fonico) mi ha fatto giusto una foto di nascosto mentre schiacciavo un pisolino stremato dopo ore di lavoro nel divano dello studio... potrebbe essere l'unica testimonianza!
RispondiEliminaBeh, in realtà non è nato come concept-album ma in fondo un po’ lo è… direi che si parla molto di voglia riscattarsi, di prendere quello che crediamo ci spetti, a costo forse di sbagliare.
RispondiEliminaSì, un concept-album inconsapevole, ma un filo rosso c'è, e potrebbe essere benissimo quello che hai detto: sia nelle parole, musiche, azioni ...
RispondiEliminasì
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di “Armi”?
RispondiEliminaOvviamente mi piacciono tutti, altrimenti ne avrei sacrificato qualcuno! Però ad esempio sono felice di avere scritto una canzone come “Il mattino” che è tutta costruita su unico accordo, un re maggiore. Lo ritengo un traguardo di sintesi
RispondiEliminaCapisco quello che intendi, almeno da scoltatore, anche perchè l'ho ascoltata proprio ora. Pure io ho difficoltà a dirne una ... sono innamorato di "Hélèn" ...mi dispiace per le altre ;)
RispondiEliminaAnzi "Hélène"
RispondiEliminaCiao, eccomi qui. Appaio giusto in tempo per l'immagine di un film che vedrei volentieri: uno dove non accade nulla (a parte l'album che ne è venuto fuori). Lo consiglierei a tutti quelli che non vivono senza un po' d'azione, così, per scherzo ;)
RispondiElimina(e la testimonianza della ronfata sul divano sarebbe la ciliegina)
Hélène mi sa che è una canzone che divide!
RispondiEliminao si ama o... si ama davvero poco.
almeno sono questi i pareri che ho raccolto...
Ah, ah, ah, ciao Elle, benritrovata ...
RispondiEliminapersonalmente sono fiero di avere scritto una canzone come Hélène.
RispondiElimina"Hélène", è un pezzo che stacca, onirico, senza tempo ... credo che crescerà con il tempo. A me piace molto, come "Se tocca a te" e "Non devi essere poetico mai" ...
RispondiElimina'Non devi essere poetico mai' sta avendo un inaspettato successo. Davvero non credevo. E' merito di Leziero se è nel disco, io non ero convinto di volerla inserire ;) Ce n'erano un altro paio che avrei messo al posto di questa canzone, ma mi sono lasciato consigliare ed effettivamente quando abbiamo iniziato a registrarla ho capito che ci stava molto bene!
RispondiEliminaSì, è un pezzo molto nuovo per te, uno dei pezzi della svolta di questo disco. Una delle frecce più appuntite direi ...
RispondiEliminaA produrre il cd Ghost Records, per te nuova label. Come mai questa scelta? Come vi siete incontrati e come è stato lavorare con lei?
RispondiEliminaIn fondo quando ho iniziato a scrivere ARMI nella mia vita discografica si era un po’ chiuso un ciclo e per iniziarne uno davvero nuovo ho capito che avevo bisogno di aprirmi anche a nuovi collaboratori. Ho scritto a Ghost che mi sarebbe piaciuto lavorare con loro visto che ho sempre trovato la Ghost un’etichetta autorevole. Non c’eravamo mai conosciuti, gli ho mandato le canzoni nuove man mano che le registravo e a loro sono piaciute.
RispondiEliminaAlla fine, a disco finito, loro si sono sbilanciati e hanno detto che gli sarebbe piaciuto pubblicare l'album. Inoltre l'avremmo fatto nei tempi che mi stavano a cuore (volevo a tutti i costi uscire questo autunno). Mi trovo molto bene con Ghost!
RispondiEliminaAnche questo in modo semplice e diretto ...
RispondiElimina... e, devo dire, vi trovo bene insieme.
RispondiEliminaproprio così
RispondiEliminaCopertina molto semplice e diretta, con te allo specchio, un bicchiere in mano... Come hai scelto questa foto? Chi è l’autore? Nata prima la copertina o il cd?
RispondiElimina:)
RispondiEliminaBeh, ovviamente è nato prima il disco! La copertina è l’ultima cosa a cui ho pensato. L’ultima ma non la meno importante, s’intende. Ovviamente conta molto ma non potrei mai scrivere il disco partendo da una copertina
RispondiEliminaL'autore dello scatto è Simone Cecchetti.
RispondiEliminaE' uno scatto rubato.
Io non ricordo assolutamente di quella foto.
Ero a Roma a suonare, all'Angelo Mai.
Anche questo in linea con il cd: diretto, vivo, rock ...con la birra.
RispondiEliminaAnzi, a tutta birra.
RispondiEliminaMi ha affascinato il fatto che guardo l'obiettivo, che sono allo specchio e che tuttavia (complice l'alcol che avevo in mano forse ;) ) non ricordi di essere stato fotografato. Questa cosa mi colpiva molto. Inoltre volevo una copertina in cui comparire, espormi. Non l'avevo mai fatto. Era il momento. Anche se farlo con me allo specchio è un buon trucco per non 'svelarmi' completamente!
RispondiEliminanon ma non era birra! il bicchiere era da birra!
RispondiEliminasi vede pure la marca del bicchiere !
Infatti, infatto, per questo pensavo fosse birra ...
RispondiEliminano, credo fosse un rum & cola.
RispondiEliminaStavo per dirlo ...
RispondiEliminae comunque anche nell'altra mano ho un cocktail.. forse lo stavo portando a qualcuno, non ricordo
RispondiElimina... e, a proposito di suonare, come e dove presenterai/hai presentato il cd?
RispondiEliminaStiamo girando in trio.
RispondiEliminaIo, chitarra elettrica e voce.
Poi ci sono Davide Ferrario ai synth e alla chitarra elettrica e Alessio Russo alla batteria.
Un trio molto efficace.
I prossimi concerti sono ad esempio domani sera al Centro Culturale Candiani di Mestre (Ve)
RispondiEliminapoi la prossima settimana saremo a Fermo, Bari e Lecce!
RispondiEliminaOvviamente ho arrangiato i pezzi vecchi con una nuova veste, molto vicina al disco appena uscito. Personalmente sono molto soddisfatto!
RispondiEliminaBe', un bel tour con un sacco di date in tutta Italia, credo tu possa essere soddisfatto.
RispondiEliminaSì. Suonare in giro è sempre bello, anche quando ci sono difficoltà.
RispondiEliminaSoddisafatto, sia nella forma, sia nei contenuti, insomma ...
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente …troppe cose?
RispondiEliminaOggi è San Nicola! Auguri a tutti i Nicola (tipo Manzan).
RispondiEliminaA parte gli scherzi
RispondiEliminaDirei che abbiamo parlato un po' di tutto quello che c'entra con il disco
RispondiEliminaAuguri Nick ;)
RispondiEliminaSì, in effetti sei stato molto veloce e diretto, come il nuovo ARMI … ma, credo, abbiamo detto tutto.
RispondiEliminaIl nuovo Alessandro Grazian è qui.
RispondiEliminaChe aggiungere?
RispondiEliminaun proiettile con le ali da farfalla!
RispondiEliminaPer me è stato un piacere passare quest'ora e mezza insieme in 'palude'!
RispondiEliminaNon avrei saputo chiosare meglio.
RispondiEliminaChiosare è volere. Grazie Alessandro.
RispondiElimina
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti e visto che non c'è due senza tre spero di tornare un giorno :)
Grazie Alligatore!
Grazie Ale, la plaude è sempre aperta... e grazie ad Elle, che è passata e poi ci ha ascoltati ;)
RispondiElimina... e a tutti quelli che sono passati in silenzio.
Buonanotte e buonafortuna ad Alessandro Grazian.
RispondiEliminaAggiungerei che tre è il numero perfetto ;)
RispondiEliminaBuonanotte a voi.
Mitica babbaelle ;)
RispondiEliminaNotte!
In genere sono favorevole a chi aspetta un po' a sfornare i dischi. Voglio dire, credo che se aspetti 4 anni sia perché hai atteso di avere qualcosa da dire, giusto? Quindi un punto a favore di questo artista!
RispondiEliminaHai detto bene Adri, è questo il suo caso, e anche per questo, è stato un piacere averlo per la seconda volta ospite sul blog (prenotato già per la terza...).
RispondiElimina