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giovedì 15 novembre 2012

Due parole con Leaves & Stone



Una copertina calda e soffice, come la  musica dell’esordio di Leaves and Stone, one man band ideata da Giacomo Manfredi, questa sera per la prima volta in palude. Un progetto nato solista nel 2011, attorno al quale si sono poi avvicinati altri musicisti, per fare insieme The Dancer, ep dato alle stampe da qualche settimana per Treehouse Lab. Altri suonatori si sono poi aggiunti per i live, che si annunciano molto suggestivi, a partire dalla calda voce di Giacomo, calda come un maglione blu, al violoncello di Daniele Fiammetti, al piano di Ruggero Frasson
Solo sei pezzi purtroppo, i quali però sono sufficienti per mostrare le doti di questo giovane musicante, tra il pop internazionale e la malinconia più intimista, il nu jazz e atmosfere cinema. Non a caso cita tra i suoi esempi gente come Damien Rice, Coldplay, Sigur Rós, The Cinematic Orchestra, e ascoltandolo bene tali influenze si possono sentire. Questo però non ha impedito a Leaves and Stonedi trovare la sua strada, per proporre con stile la nostra musica più amata. Sì, direi proprio che stile e idee non mancano. Serve solo che si faccia conoscere. Quale occasione migliore della palude? Pronti?
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122 commenti:

  1. Ciao a tutti!
    si sta bene nella palude

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  2. Bene, bene, e benvenuto in palude Giacomo ...

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  3. ho anche capito come si riesce a postare, sono soddisfatto di me ;)

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  4. grazie dell'invito Diego

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  5. Ciao! Bella e calda la "copertina" dell'ep... Copertina in tutti i sensi!

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  6. Ciao Pecorella, benritrovata in palude ...

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  7. ahahah grazie Pecorella!
    eh sì, arriva l'inverno e bisogna scaldare corpo e spirito.

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  8. Grazie a te di aver accettato Giacomo ...l'intervista comincia con i migliori auspici, c'è pecorella, ed era da molto che non interveniva.

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  9. beh allora mi ritengo onorato!

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  10. spero resti con noi ;)

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  11. Sì, direi che è un vero onore averla qui, ed è un onore ospitarti per il tuo primo disco ... del quale, se sei pronto, cominciamo a parlare ...

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  12. son prontissimo

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  13. Bene, allora faccio partire The Dancer e vado con le domande ...

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  14. bene :)
    e grazie per le belle parole di presentazione.

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  15. Partito ... e io ti chiedo: come è nato?

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  16. la genesi di The Dancer parte da lontano.
    Ho sempre cantato in band rock e metal, la mia gavetta è stata quella.

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  17. crescendo e man mano che la mia voce si evolveva faceva lo stesso il mio gusto artistico.
    Sono un pigro di natura ;)
    Quando andavo a lezione di pianoforte dal mio Maestro Enzo Fornione, anzichè far quello che lui mi dava da studiare, portavo dei miei brani, per "sviarlo" dal fatto che non studiavo ;)

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  18. beh, più andavamo avanti e più lui apprezzava il mio lavoro, e più mi accorgevo di avere un mano qualcosa di valido.
    Lui mi ha dato una immensa mano, ha suonato nel disco, ne ha fatto gli arrangiamenti di 4 brani, ma soprattutto mi ha dato la spinta nel produrre il mio disco.
    E ne sono pienamente soddisfatto.
    Direi che se parliamo di nascita, questa sia la storia ;)

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  19. Una storia bella, diretta, musica dalla musica allora ...

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  20. direi di sì.
    avevo già in mente il progetto, ma poi si è formato così..quasi senza che me ne accorgessi.
    quasi per caso.
    ma nulla in fondo accade per caso..

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  21. Forse si è persa: perché questo titolo? The Dancer ...

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  22. parlando di titolo..
    la mia vita è la musica.
    sia spiritualmente che lavorativamente.
    ho la fortuna di vivere cantando ed insegnando canto.
    quindi di essere a contatto anche con altri artisti quali, musicisti, registi e anche..ballerini/e.
    Beh, la titletrack è nata una sera guardando una lezione di danza.
    Mi sembrava giusto dare un tributo alla canzone che ha "iniziato" tutto regalandole il titolo del mio primo lavoro.

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  23. ciao a tutti.... chiedo una cosa a Leaves & stone se possibile

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  24. cosa ne pensi della scena underground italiana e, visto che canti in inglese, se stai pensando ad un tour estero

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  25. Ciao anonimo/a certo, chiedi quello che vuoi ...

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  26. rispondo prima alla seconda domanda.
    sì, sto progettando un tour estero, è l'obiettivo del 2013.
    paradossalmente è più semplice fare date fuori dallo stivale piuttosto che qui in Italia.
    In questo mi sta aiutando Antonella Lavini dell'ufficio stampa BlackPois Promotion.
    Una ragazza professionale che si sta "sbattendo" per me. :)

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  27. sulla scena italiana..

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  28. apprezzo molto i nostri cantautori si attuali che storici.
    Dalla, De Andrè, Fabi, Angelini..e chi ne ha più ne metta.
    Abbiamo un patrimonio di musica meravigliosa che a volte manco ce ne rendiamo conto.
    Sulle cose nuove..non sempre mi colpiscono.
    A volte mi sembra che conti di più la forma piuttosto che la sostanza..non è cattiveria, è che un artista mi deve emozionare, ed ultimamente mi capita di rado ascoltando un disco italiano.
    L'ultimo di Niccolò Fabi è mervaiglioso.

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  29. detto ciò ammetto anche una mia ignoranza sulla totalità dalla scena italiana attuale.
    Ascolto molta più musica anglofona.
    Comunque adoro Bungaro, cantante e autore incredibile, Diego Mancino e una band romana sottovalutatissima.
    I Klimt 1918..consigliatissimi.

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  30. ottima risposta ad una domanda che è piuttosto spinosa ultimamente... ma sulla scena live? Hai detto tu stesso che è più facile per assurdo trovare all'estero.... che cosa non funziona in Italia sec te, che all'estero invece funziona?

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  31. mi vien da dire la mentalità, sia come ascolto che come organizzazione.
    Saran frasi fatte ma è così.
    Son pochi i locali che dan spazio alla musica "nuova" e anche chi lo da bisogna vedere con che dinamiche.

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  32. non credo che non abbiam voglia di ascoltare.
    ma ci siamo accomodati su cose più facili..varie cover band ecc.

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  33. Sì, questo è un bel problema ... e tornando al tuo cd, come è stata la sua genesi, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale? ... più in dettaglio, se puoi/vuoi ...

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  34. finito le munizioni ;) potete proseguire .... cmq sono dell'idea che un progetto come tuo all'estero avrebbe ottenuto le scene mainstream (ma magari è solo una mia opinione :P) e grazie all'alligatore che è sempre così attento a queste novità ;)!

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  35. a Londra ad esempio.
    si ascolta, dopo il concerto di parla con gli artisti, come vecchi amici che han condiviso qualcosa di importante assieme.
    E i locali hanno l'acustica giusta e impianti come si deve.
    Qui basta avere un mixer che ci si spaccia per fonici.

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  36. ti ringrazio di cuore

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  37. rispondo all'Alligatore ;)

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  38. Grazie anonimo/a ...quando vuoi, intervieni.

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  39. l'idea iniziale era quella di includere più arti all'interno di questo disco.
    e più musicisti, come un collettivo.
    certo i brani sono i miei, ma non sono l'unico che ha realizzato il disco.
    l'idea partiva da un bisogno di indipendenza che sentivo dopo anni di "dipendenza" in bands.
    per quello ho iniziato a scrivere Leaves and Stone, come una sorta di liberazione.
    Il percorso è stato semplice, c'era un onda positiva che toccava tutti coloro che partecipavano al disco.

    Il piano è stato registrato in una chiesa sconsacrata di Fossano concessami gratuitamente dall'Istituto Musicale Baravalle di Fossano (scuola di musica pazzesca!!!).
    Enzo Fornione ha suonato per me con entusiasmo e passione.
    I musicisti e le cantanti che han suonato in Summer Sky l'han fatto con la stessa passione.
    Treehouse Lab mi ha dato una forte mano..tutto ciò ti fa riflettere.
    Forse basta avere un obiettivo e mettersi in moto per far si che qualcosa di buono succeda.

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  40. parlavo di più arti..
    la danza, la fotografia, la recitazione ed il filmmaking si sono poi manifestati nei video di The Dancer e That World.

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  41. Certo, l'obiettivo è fondamentale ...

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  42. ... e anche il mescolamento delle arti.

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  43. anche la caparbietà

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  44. ... e allora, qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di questo ep?

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  45. (Pecorella dove seiiiii) ;)

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  46. a me è rimasta impressa l'onda che si è messa in moto nel momento stesso in cui ho deciso di incidere.
    Il tutto è accaduto con una facilità disarmante.
    Mi ha travolto.

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  47. Pecorella c'è anche se non si vede ... ho cominicato con lei a fare blog-interviste. Una grande amica di musica.

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  48. minchia come son filosofico stasera

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  49. si può dire minchia sul blog?

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  50. Si è detto pure di peggio, su questo blog ;)

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  51. ahahha meno male!
    che poi..uno fa il serio, ma in fondo i musicisti son tutti dei gran burloni ;)

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  52. Se“The Dancer” fosse un concept-album, su cosa sarebbe?

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  53. azz..bella domanda.
    me l'ha mai fatta nessuno ed ancora non lo sa nessuno.
    Sarebbe sul mio modo di vedere il femminile, su come sento ed ho sentito in quel periodo me con l'altro sesso.
    a volte lucente, epico, travolgente.
    altre volte introspettivo, cupo, inintelliggibile.
    in contrasto ed una continua contraddizione.
    adoro i contrasti, le varie sfaccettature della stessa vicenda.

    in fondo si scrive per amore o per protesta.(credo)

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  54. (sto ascoltando Piers Faccini, consiglio vivamente)

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  55. Io sto acoltodando Leaves & Stone, consiglio pure questo...

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  56. Un concept-album anche a posteriori, se vuoi, pensi possa essere...

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  57. un concept è una storia, una fotografia, una sceneggiatura.
    Un qualcosa con un inizio e una fine.(?)

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  58. da adolescente ascoltavo i Savatage..loro ne sanno di concept.
    Ma anche i The Who!

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  59. Direi che The Who sono dei veri esperti di concept ... ma forse al primo ep non è certo quello che si pensa.

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  60. qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero del disco?

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  61. direi di no.
    il primo per me è stato inconsciamente come un esperimento.
    Una prova per capire sempre più che sono un cantautore ed un cantante.
    Per prender forza ed ovviamente per farsi conoscere.
    Per essere intervistato dall'Alligatore.(leccaculo)
    Pensi più di getto, sei meno analitico forse.
    Forse un disco di 10-11 brani sarà più ragionato..senza perdere comunque la spontaneità.

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  62. scusa il disordine nelle risposte ;)

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  63. Nessun problema, succede in palude ...

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  64. vado fiero di tutti.
    The Dancer è la più impetuosa, la più potente.
    Summer Sky la più rock, That World la più emotiva.
    Vado a momenti, ma ascoltare Untitled mi emoziona sempre molto.
    E' quella strutturalmente più complessa, mi inorgoglisce aver scritto un brano così..
    e poi suono io in quel pezzo ;)

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  65. Pure a me piacciono molto quelle citate, in particolare "Summer sky" ... ma anche "I'm burining"

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  66. I'm Burning è scritta a 4 mani.
    La suonavamo col mio vecchio gruppo alternative-rock, gli H.o.l.d..
    L'ho chiaramente riarrangiata e resa più soft

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  67. Ha una bella melodia, direi magica ...

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  68. E di Piers Faccini che ascolti? The Wilderness?

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  69. ti ringrazio :)
    girerò il complimento anche all'altro autore.
    il ritornello è molto coinvolgente e adoro la melodia iniziale del piano.

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  70. Two Grains of Sand.
    The Wilderness non l'ho ancora importato.
    Te l'ho detto che son pigro! ;)

    Ora son passato a Josh T. Pearson.

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  71. Bei nomi ... e tornando a bomba: a produrre il cd Treehouse Lab. Chi sono? Come si lavora con loro?

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  72. uno che già dalla barba capisci che non scherza.
    poi apre bocca e non scherzi più manco tu.

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  73. Forse si è persa: a produrre il cd Treehouse Lab. Chi sono? Come si lavora con loro?

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  74. Treehouse Lab sono Daniele Valentini, Lorenzo Bragalini(coautore di Burning) e Massimo Manzoni.
    Hanno un bellissimo studio a Lodi.
    Son tutti miei grandi amici.
    Brutti eh, ma amici. ;)

    In particolare Daniele ha lavorato a The Dancer.
    Il suo apporto sia tecnico che artistico è stato molto importante.
    E' molto molto molto pignolo e mi ha bacchettato più e più volte..ci vuole!
    Io lascio passare le cose se no.
    A parte la chiesa sconsacrata, abbiam registrato tutto a Treehouse.
    Mastering compreso.
    Beh, il risultato mi soddisfa al 100%.
    Abbiamo gli stessi gusti musicali ed ha colto appieno i colori che volevo dare al mio primo "bambino".
    Quindi direi..sì, si lavora bene con loro!
    Daniele tifa Bari..vabbè, nessuno è perfetto.(ahaha si incazzerà tantissimo)

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  75. Ho la barba pure io, non come la sua, ma abbastanza seria ;)

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  76. cazzo ti invidio!!!
    io ho la barba "a sprazzi".

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  77. Copertina semplice e calda come la trama di un maglione. Direi perfetta per la stagione fredda, perfetta per l’uscita del cd. Perché questa copertina? Di chi è opera e come è nata?

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  78. l'idea è mia.
    volevo qualcosa che desse un'idea calda, avvolgente.
    Per la grafica, consigliato da Luca Pancini e Viole Merli, mi sono rivolto a un personaggio straordinario:
    Jacopo Lietti.
    Lui oltre a essere un grafico coi controcazzi, canta in una band storica coi contromegacazzi.
    I Fine Before You Came..per chi non li conoscesse..pentitevi e andate ad ascoltarli.
    A parte le mail deliranti che ci mandavamo, lui ha ricavato questa trama grezza di un maglione ed ha creato l'artwork, dalle scritte all'impaginazione del booklet.

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  79. il risultato è elegante ed evocativo.
    mi piace

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  80. Conosco i Fine Before You Came ... intervistati pure loro, nei miei 10 anni da alligatore ... quando intervistavo tramite email. Confermo, band con i controfiocchi.

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  81. yes!
    sono gente di cuore, e si sente.

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  82. allora:
    i prossimi appuntamenti sono

    il 14 dicembre all'auditorium BNL di Lodi.
    il 22 Dicembre in un concerto per pochi intimi da Treehouse Lab.
    il 12 gennaio a Il Bopo in provincia di Bergamo.
    stiamo trattando anche col teatro di Crema, teatro meraviglioso.
    poi ci si lancia oltreconfine e vediamo cosa succede..

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  83. ... oltreconfine? Hai già in mente dove?

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  84. Alligatore, straordinario con questo botta e risposta. Davvero originale, mi hai conquistata :)

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  85. essendo un trio, piano voce e cello, è anche difficile trovare i posti adatti.
    Sai, non si può andar nel pub classico dove sono abituati a musica ad alto volume.
    Ci vuole qualcosa di più intimo.
    Sono anche alla ricerca di una buona agenzia booking..ricerca non semplice ;)

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  86. oltreconfine mi affascina la Francia.
    Non so perchè, sento che lì c'è territorio per Leaves and Stone. :)

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  87. poi chiaro..
    Uk, Germania, Scandinavia..ovunque ci vogliano!!!

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  88. In Francia, magari prima di Piers Faccini ;)

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  89. Ciao Giorgia, grazie ... e benvenuta in palude.

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  90. cazzo prima di Piers godrei tantissimo!!
    lanciamogli un appello stile Carramba!!!ahahha

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  91. Piers
    Giacomo, contattami, troveremo un accordo, ti voglio in Francia e anche i Gran Bretagna...

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  92. Per finire: una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna …

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  93. se sei Piers scrivimi in privato!!!
    ahahha non sarai mai Piers ;)

    allora:
    Giacomo, cosa avresti fatto se non avessi fatto il cantante?
    (cazzo che domanda)

    avrei fatto l'artista di circo..vita romantica, da film.
    liberi, un giorno qui, domani chissà
    (senza animali però eh)

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  94. Che aggiungere? ... mi sembra che abbiamo detto tutto. Grazie Giacomo.

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  95. ti ringrazio Alligatore.
    Dai spazio e credibilità a noi artisti emergenti.
    Fa la differenza.
    Mi son sentito come a casa a parlare con un vecchio amico.

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  96. (marketta)
    guardate the dancer e that world su youtube!!

    Piers scrivimiiiiiiii ahahaha

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  97. Fa piacere quello che dici ... grazie a te, e a tutti quelli che hanno partecipato, dalla pecorella, all'anonimo, Giorgia, Piers ...grazie a tutti.

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  98. e grazie a tutti

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  99. Buonanotte e buonafortuna a Leaves and Stone.

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  100. Ringrazio per la suadente presentazione!

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  101. @Elisabetta Pendola
    Buonanotte Elisa ... e benvenuta in palude.
    @Adri
    Grazie per le belle parole...

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  102. Ciao,prova generale alex snipers

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