Ritornano in palude i Drunken Butterfly, ritornano
con un disco da ascoltare per bene pezzo dopo pezzo. Ancora una volta sostenuto
dalla bolognese Irma Records, label sofisticata come poche, Epsilon coinvolge e
sconvolge per la sua forza morale, i riferimenti alti, il tono molto indignato.
Un cd non facile, per questo da segnalare. I Drunken Butterfly, sono degli
intellettuali che fanno musica elettronica, lo dimostrano le otto tracce del
nuovo album: Dante accanto ad Alice nel paese delle meraviglie, La strada di Cormac McCarthy e la crisi della politica, la storia di Arianna e del Minotauro
e il nuovo rock italico …
Epsilon è stato cullato e curato dai Drunken Butterfly negli ultimi due anni. Concepito, composto, arrangiato, suonato e
registrato in un casale di campagna nelle colline del loro maceratese, tra
l’estate del 2011 e la primavera del 2012, è un ritorno agli inizi della musica
di questa farfalla ubriaca, con la sapienza tecnica e le esperienze di un
decennio. Come ogni loro uscita è stata una sorpresa, qualcosa di diverso dal
precedente L’ultima risata, presentato su questi schermi nel 2010. Ritmo
sostenuto, umore nero, un mondo impazzito, come indica la fantastica copertina.
Cosa potranno dire di più? Pronti?
PER CONOSCERLI MEGLIO
Pronti? ... per mail qualcuno c'era ;)
RispondiEliminasi, ci sono (lorenzo)! ciao diego e buonasera a chiunque sia collegato
RispondiEliminaBenvenuto in palude Lorenzo ...
RispondiEliminaSe già esperto, perchè già passato di qui, e perchè avete un bel blog, come sito ...
RispondiEliminagrazie, è un piacere ritrovarsi a distanza di qualche tempo
RispondiEliminasi esatto, utilizziamo un blog, molto più pratico, molto più immediato
RispondiEliminaPiacere mio ... Epsilon è partito, e allora ti chiedo, come è nato?...
RispondiEliminaCome è nato “Epsilon”?
RispondiElimina:D
RispondiEliminaCi sono anche io, ciao a tutti!
Leggo e ascolto ;)
Ciao Elle, benvenuta anche a te ...
RispondiEliminaSì, il loro disco si può ascoltare dal loro blog ...
RispondiEliminaEpsilon ha avuto una gestazione piuttosto lunga. Negli ultimi due anni ci eravamo completamente dedicati al progetto di sonorizzazione del film di Murnau, quindi è stato un po’ come ripartire da zero, abbiamo fatto tabula rasa dei suoni utilizzati nel disco precedente, abbiamo inserito nuovi strumenti, studiato un nuovo assetto compositivo. Volevamo un disco veloce, moderno, figlio dei nostri tempi e, quindi, con un impatto immediato e violento. Per questo motivo il punto di partenza è stato quasi sempre la batteria o comunque la sezione ritmica, agli altri strumenti ed alla voce è stato imposto di adeguarsi. In molti ci stanno dicendo che è un bellissimo disco ma altrettanto difficile, d’altro canto in questi tempi nulla è facile, c’è poco da stare allegri. Da parte nostra siamo felicissimi, abbiamo realizzato esattamente ciò che volevamo fare, questo è senz’altro il disco più corale che i Drunken abbiano mai realizzato.
RispondiEliminabuonasera elle :)
RispondiEliminaConcordo, è proprio un disco impiantato nel 2012, con ritmo e umor nero ...
RispondiEliminaMa, perché questo titolo?
RispondiEliminaEpsilon, che è pure il pezzo che apre il disco....
RispondiEliminaapprofitto per dire che il nostro disco è in streaming integrale su www.soundcloud.com/drunkenbutterfly
RispondiElimina...ben fatto.
RispondiEliminaEpsilon in fisica rappresenta l’appartenenza dell’elemento all’insieme, e questo è un concetto che ci è piaciuto fin da subito. Come ti dicevo, questo è sicuramente l’album in cui ognuno di noi ha dato veramente il massimo. Oltre a questo, Epsilon è la casta più bassa nella società immaginata da Huxley nel suo Mondo Nuovo. È il gruppo sociale relegato a svolgere i lavori più degradanti e al quale viene somministrata una droga chiamata soma, che sostanzialmente annulla tutti i sentimenti, cancella le emozioni, rendendo così tutti innocui. Tutto il disco è fortemente impregnato di questi concetti: il controllo mentale, le nuove forme di dittatura che non si impongono più soltanto attraverso la violenza fisica, ma che si realizzano grazie a strumenti mediatici.
RispondiEliminaUn progetto molto affasciante, che si rivela ascolto dopo ascolto ... e a sentirtelo descrivere con questa passione.
RispondiEliminaE allora, come è stata la suia genesi?... dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale.
RispondiEliminagrazie, siamo convinti che alla fine la qualità paga...
RispondiEliminanel senso che pensiamo che le persone siano capaci di riconoscere un valore alle cose che vengono realizzate con impegno e passione
RispondiEliminaritornando alla tua domanda...
RispondiEliminaSì ...
RispondiEliminaDa quando abbiamo buttato giù le primissime idee, qualche abbozzo di giro, a quando abbiamo preso in mano il cd stampato è passato circa un anno. Un periodo piuttosto lungo se pensiamo che si tratta di un album con sette tracce e una mezzora circa di musica. Paradossalmente però, la realizzazione di questo album non è stata semplicissima, in quanto abbiamo un po’ stravolto quello che era il nostro metodo di scrittura. Con gli album precedenti più o meno partivamo sempre da una linea melodica di voce, chitarra o pianoforte e la sezione ritmica veniva poi cucita su misura per quella specifica melodia; per Epsilon è avvenuto esattamente il contrario. Questo nuovo modo di approcciarci ai brani ha comportato uno sforzo notevole ma al tempo stesso è stato stimolante e crediamo abbia rappresentato una crescita importante per i Drunken.
RispondiEliminaSì, il ritmo è preponderande in quasi tutto il disco, si sente in quasi tutti i pezzi, a parte "Insanbul" ...
RispondiEliminaUna bella sfida ...
RispondiEliminaistanbul è una traccia strumentale di transizione, non a caso è posta dopo i tre brani iniziali, serve per riprendere un pò il fiato...
RispondiElimina"Sette tracce" perché una non conta?
RispondiEliminaGià, un interemezzo soffice con 4 arpe ad intrecciarsi ... fantastico.
RispondiEliminaAh ok, Istanbul.
RispondiEliminahai ragione, 8 non 7! intendevo dire che un album generalmente contiene almeno una decina di brani, noi invece abbiamo concentrato tutto quello che avevamo da dire in 8 tracce :)
RispondiEliminaInfatti stavo contando, e cercavo il perchè di 7 ;)
RispondiEliminaE in questo costruire il disco, ricordi qualche episodio che è rimasto nella memoria?
RispondiEliminaeh! ;)
RispondiEliminaIo vivo le fasi di stesura del disco e, successivamente, di registrazione e produzione come dei periodi estremamente affascinanti ed intensi, tanto quanto l’esperienza del tour e dei live. C’è la dimensione più intima del gruppo, quando si è soli, quando si sparisce un po’ dalla circolazione e si lavora in sordina; poi c’è la dimensione pubblica, l’adrenalina del live, il contatto con le persone, la condivisione con il gruppo dei momenti belli e quelli brutti. Entrambe le fasi hanno la loro importanza e la loro bellezza. Per rispondere alla tua domanda, quindi, tutto il periodo di lavorazione dell’album rimane bene impresso nella mia memoria
RispondiEliminaFino all'intervista sul blog ;)
RispondiEliminaSe “Epsilon” fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaSulla decadenza della società capitalistica moderna, se continuiamo di questo passo non credo ci siano molte speranze per le generazioni che verranno. Io credo nei cicli storici, prendi ad esempio l’impero romano: un modello per gli altri popoli arretrati, efficienza, forza ed un’organizzazione moderna e all’avanguardia. Eppure, ad un certo punto, si è disgregato ed è scomparso, schiacciato dalla sua stessa opulenza. Noi siamo nella stessa situazione, crediamo di aver raggiunto il massimo ma siamo sull’orlo del baratro. Molti non se ne rendono ancora conto, continuando ad acquistare di tutto grazie all’ausilio di finanziamenti ed alimentando un’economia che non è reale.
RispondiEliminaAnalisi impetuosa, ma drammaticamente reale ... non sembra se ne esca. Da qui il "Epsilon" ...
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo nuovo album?
RispondiEliminaChe più lo rappresenta ...
RispondiEliminaPersonalmente credo che tutti i brani di questo album siano sullo stesso livello e non ce n’è uno che preferisco rispetto agli altri. O meglio, possiamo dire che ogni brano ha una sua specifica funzione all’interno dell’album e, dunque, in questo senso diviene fondamentale per la riuscita del disco stesso. Avevamo anche altri provini da cui pescare, altri brani composti nello stesso periodo che erano praticamente pronti per essere registrati, ma alla fine abbiamo deciso di concentrarci su una precisa scaletta di brani. I suoni, la scelta dei brani e l’ordine con il quale presentarli sono tutti aspetti che sono stati valutati, discussi ed approfonditi; non ci piace molto agire di istinto, lasciare le cose al caso, tutto deve avere un suo significato. Ogni aspetto del gruppo, dai dischi all’immagine, dal marketing al tour, è coordinato con gli altri e fa parte di un insieme che possiamo definire come il progetto Drunken Butterfly. Epsilon, appunto.
RispondiEliminaIn effetti la musica è un po' cupa. Ora che lo dici vedo bene gli animali da soma tutti uguali e disillusi sull'orlo del baratro. Stanno per cadere.
RispondiEliminaImaggine drammaticamente reale ...perfettamente fotogrfata.
RispondiEliminaNon è un caso, sia uscito in questo autunno 2012.
RispondiEliminaAvrei voluto scrivere "... in questo autunno caldo" ma mi sembrava una forzatura.
RispondiEliminaforse siamo un pò troppo decadenti... ma non trovi che si sia arrivati veramente al limite? a mio avviso uno dei compiti di un'artista dovrebbe anche essere quello di descrivere il proprio tempo...
RispondiEliminaParlavi di "progetto Drunken Butterfly ..." in questo quanto conta Irma Records?
RispondiEliminaSì, perchè il cd è uscito ancora con Irma Records, brillante e sofisticata label di Bologna.
RispondiEliminaCome prosegue il rapporto con loro? Ormai su binari consolidati … è la vostra squadra.
RispondiEliminaAlla IRMA Records, prima ancora che discografici, ufficio stampa, booking, amministrazione, ci sono persone speciali, amici con i quali discutere, ragionare e trovare le strategie migliori per far crescere il progetto Drunken Butterfly. IRMA ha una storia di 25 anni alle spalle ed è distante anni luce dalla miriade di finte etichette indipendenti che spuntano come i funghi e durano il tempo di una stagione. In passato avevano un catalogo più jazz e lounge ma da qualche anno si sono gettati nella mischia della musica indie, con serie intenzioni di fare bene anche in quel settore, producendo degli ottimi gruppi con i quali siamo legati da un bel rapporto di amicizia. IRMA ci sostiene e ci consiglia in ogni ambito del nostro progetto musicale, senza mai imporre alcuna decisione. Ovviamente, come tutti, anche loro hanno risentito della crisi e dovuto restringere i budget ma noi siamo contentissimi così e speriamo che il nostro rapporto duri ancora a lungo.
RispondiEliminaCopertina stranissima, con questi corpi nudi intrecciati in modo che non si capisce, e poi i capelli della ragazza che si trasformano in una rana gigante …neosurrealismo.
RispondiEliminaCome è stata scelta e chi è l’autore. È nata prima la copertina o prima il cd? …o insieme?
RispondiEliminaMentre lavoravamo al cd non avevamo ancora idea di quella che sarebbe stata la copertina ma, chiaramente, visti i contenuti ed i suoni dell’album ci occorreva un’immagine forte, che trasmettesse una certa inquietudine, che esprimesse disagio, che fosse d’impatto ed al tempo stesso destabilizzante. Abbiamo pensato ad un nostro amico di Macerata, Nicola Alessandrini, che secondo noi è davvero un artista eccezionale: dopo aver approfondito la conoscenza dei suoi lavori non abbiamo più avuto alcun dubbio, era quello che ci occorreva. Nicola è stato disponibilissimo, ci ha fatto scegliere senza alcuna remora l’opera che ci piaceva di più e ci ha permesso, inoltre, di apportare delle modifiche necessarie per adattare tecnicamente e graficamente la sua opera alla confezione del cd. Approfitto per segnalare il suo sito http://nicolaalessandrini.wordpress.com/: approfondite la sua conoscenza, ne vale veramente la pena.
RispondiEliminaCerto, mi andrò a vedere il link tra poco, subito dopo l'intervista sul blog ;)
RispondiEliminaQuindi era una sua opera preesitente?
RispondiEliminaMi sono perso nelle sue opere, scusa. Penultima domanda ...
RispondiEliminaCome e dove avete presentato e/o presenterete l’album?
RispondiEliminasi, un'opera che è stata modificata e riadattata, comunque il disegno principale dei corpi avviluppati è identica all'originale
RispondiEliminaForse si è persa, allora la ripeto: come e dove avete presentato e/o presenterete l’album?
RispondiEliminaIl release party lo abbiamo voluto fare al Terminal, un locale storico della nostra città natale Macerata, gestito da un nostro caro amico. È stato un po’ il modo per festeggiare l’uscita di Epsilon con tutte le persone che ci sono vicine e che conosciamo. Il tour di presentazione di questo nuovo disco è partito da due mesi ed abbiamo già fatto diversi concerti, il nostro booking ha chiuso da poco Dicembre con molte date, alcune delle quali su locali importanti come il New Age a Treviso e Il Circolo degli Artisti a Roma. Siamo davvero contenti, lo diciamo a bassa voce ma sembra che finalmente le cose stiano prendendo la giusta piega. Contiamo di rimanere in tour per tutto il prossimo anno, magari lavorando a qualcosa di sfizioso durante le pause, pensavamo ad un ep con qualche inedito ed alcuni remix di Epsilon.
RispondiEliminaDirei che è fra le più sobrie delle sue opere, così a occhio e croce.
RispondiEliminasi, effettivamente non sono lavori molto solari, per così dire...
RispondiEliminama secondo me hanno un fascino irresistibile...
RispondiEliminaGià, poi approfondirò, e quanto alle date occhi ai vostri spazi web ...
RispondiEliminaPer finire: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna …
RispondiEliminahttp://www.drunkenbutterflyband.blogspot.it/p/tour.html
RispondiEliminaCome vi vedete da qui ai prossimi cinque, sei anni? Il nostro obiettivo non è necessariamente il successo, anche perché spesso e volentieri nel nostro Paese il successo commerciale è inversamente proporzionale alla qualità della musica proposta. Pertanto quello che speriamo è di poter continuare a produrre dischi che possano raggiungere tutta la penisola e magari anche l’estero, a suonare live il più possibile e ad avere uno zoccolo duro di persone che ci seguono e ci apprezzano per quello che facciamo. Ovviamente, più riusciremo ad allargare i consensi più saremo contenti, ma rimane comunque il fatto che siamo davvero soddisfatti del momento che stiamo vivendo, perché riusciamo ancora a fare esattamente quello che ci prefiggiamo, sia in ambito strettamente musicale che di organizzazione del progetto Drunken Butterfly.
RispondiEliminaLa palude sarà sempre aperta per il vostro progetto, e per le vostre prossime mosse ...
RispondiEliminagrazie mille, sei davvero gentile
RispondiEliminaGrazie Lorenzo, grazie Drunken Butterly ... e grazie ad Elle per la fattiva presenzia.
RispondiEliminavorrà dire che non esiteremo a contattarti nel caso di novità
RispondiEliminaCerto ... alla prossima e ancora grazie.
RispondiEliminagrazie a te, un abbraccio e un saluto ad elle
RispondiEliminabuonanotte
RispondiEliminaGrazie a voi, buonanotte :)
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Drunken Butterly.
RispondiEliminaChe bella questa blog-intervista. Non ne avevo mai letta una. Bello e da me condiviso l'universo concettuale abbozzato nell'ipotesi il CD dei Drunken fosse un concept-album. La musica non l'ho ancora potuta ascoltare, devo munirmi di cuffie e di tranquillità per farlo, però lo farò perché mi avete molto incuriosito. Grazie.
RispondiEliminaGrazie Bibliomatilda, ne ho fatte un sacco (credo 5/600 dal 2008 ad oggi) ... spero ti piacciano i Drunken Butterfly, la loro musica è particolare, in Italia non hanno eguali. Bisogna ascoltarli bene, e hai ragione, meritano un ascolto per niente distratto ...
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