Con la voce rotta dall’emozione annuncio l’arrivo in
palude dei King of the Opera, nuovo progetto musicale partorito dalla mente geniale
di Alberto Mariotti (già due volte in palude sotto forma di Samuel Katarro, ora,
dice, defunto), Wassilij Kropotkin (anche lui già ospite su questi schermi) e
Simone Vassallo. Un trio che spaccherà, con una delle uscite più attese di fine
anno, questo disco ben rappresentato da quel fumo viola che copre la faccia
sulla sua copertina: Nothing Outstanding, prodotto da La Famosa Etichetta Trovarobato,
fantastica label dei Mariposa, edizione AbuzzSupreme.
Un album spiazzante e difficilmente incasellabile,
come sono sempre stati i katarrodischi, un album dove prevale la psichedelia,
però con un modo di procedere più rigoroso del solito. Nove canzoni di rock acido,
con ironia e disincanto, esplosioni di rabbia, salite tortuose… sì, salite.
Suonato solamente dai tre, senza basso, senza innesti di elettronica, per
presentarsi il più possibile vicini alla forma live. E sono in partenza, il prossimo
mese, proprio i concerti, dove i tre non risparmiano in energia. Questa sera è
un grande onore averli live in palude… pronti?
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Ehilà, ci siamo!
RispondiEliminaBenvenuti in palude ragazzi ...
RispondiEliminaDa dieci!
RispondiEliminaCome da dieci?
RispondiEliminaNel senso che piglia da dieci essere qua!
RispondiElimina(eravamo noi anche prima, ora ci prendiamo la mano!)
RispondiEliminaVi dividete in tani personaggi, geniale ;)
RispondiEliminaSì, per ora siamo equamente divisi nel Mariotti e nel Kropotkin.
RispondiEliminaBene, bene...
RispondiEliminaPer me è da dieci ospitarvi qui ... ma mi fermo qua con le sviolinate, e se siete pronti, faccio partire il cd e vado con le domande ...
RispondiEliminaChe ci racconti?
RispondiEliminaNiente, oggi in auto mi sono ascoltato Live at the Place, un bootleg di un certo Samuel Katarro ... sapete se è ancora in giro?
RispondiEliminaLo stiamo ancora cercando. Contiamo di ritrovarlo al più presto.
RispondiEliminaPerchè, dopo la sua scomparsa (avete provato a Chi l'ha visto?), è nato questo vostro progetto, King of the Opera ...
RispondiEliminaCuriosa coincidenza ...
RispondiEliminaMah, in realtà la nascita è stata quasi concomitante alla scomparsa, è stato più un caso che altro...
RispondiEliminaesatto!
RispondiElimina... e poi è nato questo cd.
RispondiEliminaNothing Outstanding ... mi dite come è nato?
RispondiEliminaMah, in realtà è nato, esattamente come quelli di Samuel Katarro, da una selezione di materiale che Alberto aveva già composto in precedenza.
RispondiEliminaPer dire, alcuni brani risalgono addirittura ad alcuni anni fa
RispondiEliminaad esempio l’iniziale “Fabriciborio” appartiene ad un periodo nel quale Alberto suonava con Fabrizio Marchetti e Alessio Ciborio Gioffredi (ai quali, infatti, la canzone è dedicata) e la finale “The Halfduck Misery”, come puoi intuire, è un pezzo che non ha trovato spazio nel quasi omonimo album.
RispondiEliminaInfatt, mi pareva ci fosse qualche accenno ...insomma , ci sono molti contatti con il recente passato, della scena toscana, se possiamo, dire ...
RispondiEliminaFirenze ed oltre ...
RispondiEliminainfatti Montale è oltre!
RispondiEliminaMontale, come poeta, e come paese toscano, che ha dato i natali ad alcuni di voi.
RispondiEliminacomunque sì, diciamo che di contatti col passato ce ne sono, visto che siamo sempre noi tre a suonare, diciamo addirittura che ci sono contatti col presente e col futuro
RispondiEliminaMa ditemi del disco ...“Nothing Outstanding”? Perchè questo titolo
RispondiEliminaIl Mariotti infatti è montalese, seppur onorario, mentre gli altri due sono fiorentini. guelfi e ghibellini.
RispondiEliminaIl titolo deriva dal fatto che ci eravamo posti dei vincoli nel registrarlo, cercando di non "spettacolarizzarlo" e di renderlo il più diretto e naturale possibile. Da qui questa sorta di "constatazione".
RispondiEliminaInoltre, l'ossimoro col nome "altisonante" del gruppo ci piaceva molto.
RispondiElimina... e ci siete riusciti, lo sto ascoltando ora, e date l'impressione di improvvisare al momento. Una magia che non riesce sempre ...
RispondiEliminaGuarda, in realtà di improvvisato c'è veramente il giusto, abbiamo sì suonato in presa diretta ma ecco, tutto è risultato più ponderato e pensato rispetto al passato.
RispondiEliminaCerto, c'è poi questa contraddizione in termini tra nome del gruppo e nome del disco...
RispondiEliminaCasomai dal vivo abbiamo ancora questa fissazione di voler "rischiare" sempre un po' più del dovuto!
RispondiEliminaBeh, a noi i contrasti piacciono. Siamo contrastanti persino fra noi stessi (e contrastati in noi stessi)! E in tutto il disco si sente questa dicotomia fortissima, soprattutto fra il "lato A" e il "lato B", diremmo.
RispondiEliminaInfatti, come dicevo nell'intro, c'è una bella organizzaione nei pezzi, come sono messi, come è strutturato il cd ... questo però non fa perdere in freschezza... e sul live, infatti, vorrei vedervi.
RispondiEliminaMa come è nato? Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaSei graditissimo ospite quando vuoi, ovvio! Quello che ci interessava era proprio riuscire a rendere sul disco l'impatto emotivo delle esibizioni dal vivo, adottando soluzioni sonore che comunque saremmo riusciti a ricreare sul palco.
RispondiEliminaL'idea portante in realtà è venuta via via che provavamo i pezzi e ci siamo in realtà lasciati trascinare dalle idee musicali e dal flusso compositivo che i pezzi stessi richiedevano. Abbiamo molto rispetto verso i pezzi!
RispondiEliminaSiete sempre sul pezzo, per dirla in termine giornalistico ...
RispondiEliminaCitiamo "Penna a sfera" di Venditti a 'sto punto?
RispondiEliminaAh,ah, ah ...no, lasciamo Venditti e il suo mondo.
RispondiEliminaDitemi invece qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco ...
RispondiEliminaNo, buuuh!
RispondiEliminaBeh, i momenti finali delle registrazioni sono sempre i più emozionanti! Eravamo a registrare “Pure Ash Dream” e, tanto per fare un esempio, Alberto non ha mai riascoltato il cantato della prima parte perché dovevamo sbrigarci a registrare i corali stile mantra del finale. Alle 20.45 di quel giorno si giocava il derby di Milano e Marco Olivi, colui che ha registrato e coprodotto con noi il disco, è un accanito milanista, si decideva lo scudetto, ecco... dovevamo finire per forza!
RispondiElimina... e qualcuno di voi, è interista, se non ricordo male.
RispondiEliminaNononono, interisti sono solo i nostri manager di A Buzz Supreme!
RispondiEliminaA sì ;) ... non sapevo.
RispondiEliminaInsomma, il calcio è entrato, volenti o nolenti, nella realizzazione del cd ...
RispondiElimina... che fosse un concept-album, su cosa sarebbe? … forse lo è.
RispondiEliminaHo dimenticato un se: se questo vostro cd fosse un concept-album, su cosa sarebbe?
RispondiEliminaSolo per quest'episodio, dai... Alla fine abbiamo registrato tutto in sette giorni e mezzo, non ci siamo quasi resi conto di quanto materiale sonoro abbiamo immesso nel disco. E' questo che ci ha sorpreso di più riascoltandolo, il fatto che alla fine ci sia "tanta musica", come ci ha detto poi il buon Orvieti.
RispondiEliminaCi fa piacere che venga il risalto questo lato del concept perché in effetti, col passare del tempo, il disco è venuto fuori come tale. Io lo vedo come un’opera sul disorientamento dell’individuo, della condizione umana, che passa da un iniziale benessere e stato di quiete attraverso smarrimenti che colpiscono vari aspetti dell’esistenza. C’è quello fisico, quello psicologico, quello morale, persino quello metafisico. Ed è coerente con tutto ciò il fatto che alla fine vi sia un risveglio amaro e lucidissimo come “Halfduck Misery”.
RispondiEliminaDirei tutto molto attuale ...premesso che l'individuo è in crisi, sempre, da che pensa, oggi, lo è in modo forte, quasi irreversibile.
RispondiEliminaQuindi un concept, con una tematica molto attuale ...
RispondiEliminaLo è davvero, ma diremmo che non ci interessava tanto mettere in risalto il profilo sociale quanto quello esistenziale. Nei testi di Alberto c'è sempre questa tendenza (o tentativo, se vuoi) di rendere universale, invece che "attuale", una condizione interiore, intima, personale. E' meglio suggerire piuttosto che esplicitare troppo, pensiamo.
RispondiEliminaSì, a volte le cose dette in maniera "meno diretta" restano di più, altrimenti era meglio fare sociologia ...
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “Nothing Outstanding”?
RispondiEliminaRimane il timore che se rimani legato troppo al tuo tempo invecchi, e anche in fretta.
RispondiEliminaProprio "The Halfduck Misery" è un pezzo che amiamo particolarmente: dal punto di vista armonico e melodico e per le scelte di arrangiamento ha, diremmo, una marcia in più. In due minuti e mezzo riunisce moltissimi elementi eppure risulta essenziale. Ma è stato interessante vedere l’evoluzione di pezzi quali “Nine-Legged Spider” o “Pure Ash Dream” (da 1’40” è diventata di 8’50”!!) o la stessa “Heart of Town” dalle prime versioni a quelle poi incise. E’ stato come reimparare a suonarli da zero!
RispondiEliminaSto ascoltando propio ora The Halfduck Misery .... quanta roba in due minuti e rotti ...Michele aveva ragione.
RispondiEliminaE il tuo pezzo preferito qual è?
RispondiEliminaLa title-track sicuramente, poi Heart of Town e The Halfduck Misery ... tutti pezzo del lato B ... anche se, contraddizione in termini, mi piace, nel complesso più il lato A. Sapete dirmi il perchè? Oppure è troppo difficile entrare nel cervello di un alligatore? Anche pericoloso ...
RispondiEliminaBeh, bella domanda. Forse perché nel complesso il lato A ti bendispone, ti accomoda. Poi invece arrivano, singolarmente, una serie di mazzate nello stomaco. Singole, ma ben assestate, no?!?
RispondiEliminaSì, direi che è così ... arriva la sveglia, dopo aver sognato.
RispondiEliminaMa non voglio fare paragoni con la realtà, sarebbero pericolsi, oltre ad essere fuorvianti, veramente, qui si vola alto.
RispondiEliminaE' una sveglia che suona alle 5.20, per dire. Il dormiveglia di "Pure Ash Dream", per esempio, doveva deflagrare nel più assordante dei risvegli. Quella, forse, è la vera chiave di volta del disco.
RispondiEliminaSì, direi che è un pezzo che si discosta dal cd, o, meglio, sì, "deflagra nel più assordante dei risvegli" ... mi piace e me la segno.
RispondiEliminaA produrre il cd La Famosa Etichetta Trovarobato, con il sostegno di AbuzzSupreme. Bella gente, che abbiamo già citato prima. Come l’avete incontrata? Come si lavora con loro?
RispondiElimina… in realtà, io che vi seguo da anni, so che siete stati, quasi sempre con loro. Domanda con risposta incorporata ;)
RispondiEliminaCon AbuzzSupreme è una collaborazione che dura da sempre, dagli albori di Samuel Katarro, con Trovarobato la collaborazione è nata dal lato booking per poi allargarsi a quello dell’etichetta. Con tutti loro la libertà artistica è sempre stata assoluta e questo è senz’altro l’aspetto che ci fa maggiormente piacere.
RispondiEliminaCopertina molto psichedelica, come del resto tutta la confezione e pure quello che c’è dentro. Con i testi che sembrano quasi muoversi ...
RispondiEliminaDi chi è opera? È nata prima la copertina o prima il cd? …o insieme?
RispondiEliminaLa copertina è stato il più classico dei colpacci di fortuna, è uno scatto realizzato da Ilaria Magliocchetti Lombi durante il set di foto promozionali. Rappresenta alla perfezione la dualità del disco (e se guardi dentro il booklet quest’aspetto è ancor più accentuato) ma ancor meglio ne suggerisce l’atmosfera, solare e positiva ma in seguito anche cupa ed orrifica.
RispondiEliminaIlaria è sempre bravissima ... e sull'atmosfera del libretto interno è vero ... i titoli e i testi, sono sempre meno in equilibrio. Psicheledia pura ...
RispondiEliminaDi passaggio solo per un saluto, io che la sveglia sta mattina l'ho avuta alle 4:30, altro che 5:20!
RispondiEliminaPronto a coricarmi sulle note di nothing oustanding di cui deterrò per sempre il record mondiale di ascolti!
Ciao Marco, benenuto in palude ... cokme va il Milan? ;)
RispondiEliminaPura non sapremmo, in realtà è sempre presente il gioco di contaminazione che già c'era in Katarro, sebbene ora sia più sottile. Quello che ci piace dire è che queste siano "canzoni di genere mascherate", sebbene la componente psichedelica è stata molto inseguita negli arrangiamenti.
RispondiEliminaMarchinoooooo! <3
RispondiEliminaNon vivo più in italia, non mi interessa più il calcio
RispondiEliminaAh, ah, ah... brutta malattia italica allora.
RispondiEliminaOppure battuta...
RispondiEliminaVien via cretino, è perché quest'anno fate schifo alla merda!
RispondiEliminaSiamo 5 punti sopra, CIAO
RispondiEliminaAh, ah, ah, metafora molto esplicita.
RispondiEliminaNoi, tre sotto, se propio devo fare outing ...
RispondiEliminaDai, passiamo ad altro, però teniamo ad abbracciare Marco, seppur virtualmente, seppur con una Manica di mezzo!
RispondiEliminaOk, ok, guardo tutte le partite e facciamo schifo al cazzo, ma qui si stava parlando di un disco no?
RispondiEliminaLasciamo stronzolivo e bonera ai loro problemi..
Già, passiamo ad altro, se Marco non vuol dire qualcosa sul disco del quale detiene il record di ascolti (per ora).
RispondiEliminaciao!
RispondiEliminaCiao, Sfera Cubica, benvenuta in palude ... che già conosci.
RispondiElimina... nella palude, io mi sento a mio agio. la sfera cubica non rotola ma galleggia :)
RispondiEliminaLa vedo, la vedo ...
RispondiEliminaCiao, capi!
RispondiEliminaIn coda stanno arrivando personaggi che, prima o dopo, hanno girato intorno a Nothing Oustanding ...
RispondiEliminaRotolando come una sfera cubica ... anche questa è psichedelia.
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete il cd? … che uscirà ufficialmente a novembre.
RispondiEliminaCerto, sono tutti i personaggi che hanno sostenuto questo progetto, con tutti i rischi che comportava. Il nome nuovo e tutto il resto, il cambio di stile, è stato come ripartire da zero per tutti, in primis per noi. Abbiamo affrontato "generi" che non avevamo mai sperimentato e ci sentiamo accresciuti tantissimo, artisticamente soprattutto.
RispondiEliminaA questo giro abbiamo il tour mondano, faremo date promozionali come quella del 12 novembre (data dell’uscita) a Moby Dick su Radio 2 alla Festa del Cinema di Roma o quella del 16 novembre all’Ariston in occasione del Premio Tenco. Nel mezzo avremo occasione di girare le maggiori FNAC italiane, eventi che sicuramente sono importanti sotto l’aspetto della visibilità. Ma già in Germania hanno avuto il gusto della vera anteprima!
RispondiElimina... è vero, siete stati in Germany. C'è un bootleg anche live in Germany?
RispondiEliminaPotrebbe. Gira un video sul Tubo di un pezzo registrato ad Hannover, una serata che per noi è stata più che esaltante. Ma abbiamo anche tutta la registrazione del concerto, per cui non si sa mai!
RispondiEliminaOvviamente non si può dire ...
RispondiEliminaSono troppo stanco per poter dire qualcosa di sensato sul disco...quindi vi saluto e vi abbraccio!
RispondiEliminaSpero di vedervi presto in giro da queste parti!
Eh, sì, Marchino, guarda, stiamo stappando la quarta Tennent's per te!!
RispondiEliminaGrazie Marco, del tuo intervento dall'estero ...e se ti viene in mente qualche racconto sul disco, ripassa pure in palude a raccontarcelo.
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, una appello, un saluto, una cosa da dire assolutamente, un tazebao … quello che volete.
RispondiEliminaGuarda, una cosa da dire è che dovremmo tornare tutti a "suonare" ma per davvero. Troppe volte si è parlato d'altro di recente ma mai del piacere di andare su un palco e cercare di comunicare qualcosa a chi magari ti sta ascoltando. Noi cerchiamo di fare questo, il disco l'abbiamo inteso come qualcosa di comunicativo ed è certamente l'obiettivo primario che ci prefiggiamo.
RispondiEliminaMi sembra la cosa migliore ... vi lascio ai vostri strumenti ... grazie King of the Opera.
RispondiEliminaGrazie a te! Buonanotte a tutti!
RispondiEliminaGrazie a voi, grazie a Marco Olivi, e grazie a Sfera Cubica per essere rotolata in palude ...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a King of the Opera.
RispondiEliminaEhm. Perdona il parziale off topic. E' che rimango sempre impressionata da come sai usare i colori nei caratteri del testo rendendolo bello e non pacchiano. :-)
RispondiEliminabellissimo sound, son convinto anc'io che questo loro album sarà un successone
RispondiElimina@Adri
RispondiEliminaGrazie... il segreto è: improvvisare all'ultimo momento, di corsa, prima che inizi l'intervista, il più trafelato possibile ;)
@Enio
Concordo sul "bellissimo sound ..." Sul successone, lo spero, perchè il bello trionfi nella società (una volta tanto...).
Ah, ah, bene, prenderò spunto... :-)
RispondiEliminaPer intanto ho deciso di citarti come esempio di questo nel corso su social network e blog che tengo ad Alba in queste settimane...
Fantastico, grazie Adri ... e dopo il corso, tagliatelle con tartufo e Barbera senza sosta ;)
RispondiElimina