Per la prima volta su questi schermi Nicoletta Noè, che di sicuro saprà come salvarsi nelle acque limacciose della palude. La sua calda e calma voce mi ha conquistato fin dal primo ascolto, come il suo piglio da nuova donna del rock, che con fare sicuro imbraccia la chitarra per raccontare le sue storie. Rock, blues, pop, a tratti classicheggiante, beat, voce da boom, questo ho sentito nei ripetuti passaggi sul mio lettore cd dell’esordio Il folle volo, in uscita ad ottobre per Liquido Records. Undici pezzi con il tema del volo come collante.
Un talento naturale quello di Nicoletta, fin da piccola attratta dalla musica, e poi anche dal teatro e dalla danza, frequentati a partire dai 15 anni. Forse per questo Il folle volo sembra uno spettacolo nuovo ad ogni ascolto. Fin dal primo pezzo mi ha preso bene, mi ha fatto dire “questa ragazza la voglio in palude”. Sarà stato il vino rosso, protagonista proprio nella prima canzone La verità stretta, sarà la sua indubbia capacità di legare tematiche personali ad altre più sociali, sarà una bella chiacchierata … pronti?
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ciauuuuuuuuu
RispondiEliminaCiao Nicoletta, benvenuta in palude ...
RispondiEliminaTi sento bella carica ...
RispondiEliminaGrazie per l'ospitalità
RispondiEliminaE' la mia prima blog intervista in una palude
RispondiEliminaGrazie a te di essere venuta, portando pure del vino rosso ;)
RispondiEliminaDa questo capirai, chesto già ascoltando il tuo nuovo disco ...
RispondiEliminauaoo !
RispondiElimina... prima volta di una blog-intervista in palude, non è una cosa da tutti i giorni in effetti.
RispondiEliminaSe ti senti pronta, vado con le domande ...
RispondiEliminaPronta alle sabbie mobili...
RispondiElimina;) ... bene!
RispondiEliminaCome è nato “Il folle volo”?
RispondiEliminaIl Folle Volo è nato dall'esigenza (urgenza) di raccogliere parole e musica, di (re)inventare ed ereditare suoni, realtà vissute, sublimate o semplicemente immaginate. E’ la realizzazione concreta di quello che desideravo fare: portare allo scoperto pezzi di realtà, momenti di bellezza.
RispondiEliminaE’ il primo disco della mia vita e io lo amo
Sì sente da come lo dici, presenti, e da come suona ...
RispondiEliminaUn disco d'amare ...
RispondiEliminaPerché questo titolo?
RispondiEliminaAlcuni brani secondo me non si possono non amare...
RispondiEliminaConcordo, sto ora ascoltando "17 anni" ...
RispondiElimina... e prima "Non mi ricordi più" due pezzi che già amo, ma ci arriviamo dopo...
RispondiEliminaPerchè "Il folle volo"?
RispondiEliminaIl Folle Volo è il titolo di un brano presente nel disco e simbolizza il principio di ciò che da sempre anima e nutre la conoscenza dell’uomo, ossia la curiosità, lo spingersi oltre.
RispondiEliminaIl Folle Volo è un grande salto. Nel brano descrivo degli uccellini appena nati, avvolti in un’atmosfera gelida, quasi notturna, dove il vento agita gli alberi su cui loro trovano asilo. Da un momento all’altro si scoprono costretti a spiccare il volo…un volo irrazionale, folle, come la vita stessa che richiede queste prove di sopravvivenza, prove di curiosità. Metafora dell’essere impreparati alla vita, questo brano come altri nel disco, sono un tentativo di evocare,di raccontare per immagini, la fragilità e l’istinto dell'essere umano
Tentativo molto ambizioso, mi piace ...
RispondiEliminaIl filo conduttore de "Il Folle Volo" lega i brani da un punto tematico e sonoro.
RispondiEliminaAscoltando i provini chitarra e voce, in parte risultava già tutto chiaro su cosa e come avremmo voluto suonare…tuttavia molto è stato sperimentato in studio, in fase di registrazione.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di questo cd?
RispondiEliminaIn studio, quando sperimentavate ... o prima...
RispondiEliminaAlcuni di questi li ho scritti all'età di 17 anni, altri nel corso degli anni, altri ancora l'anno scorso, poco prima di andare in studio a registrare...
RispondiEliminaIn studio, di notte, i ragazzi suonavano sopra ai provini e per il feeling che si era creato, era quasi sempre un "buono alla prima"
RispondiElimina... c'è stato quindi un clima ottimo per creare e sperimentare.
RispondiEliminaArrangiare i brani è sempre un'operazione delicata, perchè devi sempre rispettare l'identità del brano,il suo testo, i suoi accordi.
RispondiEliminaI ragazzi con cui ho suonato,che mi hanno prodotto il disco, sono stati molto sensibili, acuti e originali nel seguire me, il mio mondo
Mi sono fidata molto di loro,li conoscevo appena. E' andata bene
RispondiEliminaI ragazzi sono Max Messina, Vince Pastrano, Antonello D'Urso ... che hanno curato arrangiamenti, registrazioni, mixagggio e anche l'artwork ....
RispondiEliminaSe fosse un concept-album su cosa sarebbe? … forse lo è…
RispondiEliminaUn episodio che mi piace ricordare è..aver trovato in studio, durante la registrazione di "non mi ricordi più" , un carion di fine Ottocento... me ne andai di testa completamente... catturai subito quel suono...ed eccolo qui ... Sapevi fosse un carion?
RispondiEliminaNon lo sapevo ... è uno dei miei pezzi preferiti, con un fascino incredibile, forse dato anche da questo ...
RispondiEliminaRiascolto il pezzo ora, e lo sento girare ...magia pura.
RispondiEliminaI miei compagni di viaggio sono stati e sono (live) Max messina, vince Pastano, Antonello D'Urso, Giuseppe Bonomo, Tommaso Tam.
RispondiEliminaAndrea Costa, violinista dei Quintorigo, ha contribuito a impreziosire questo lavoro. E Tiziano De Siati, il basso nero.
Tornando al disco, piuò essere un concept-album? ... anche senza volerlo.
RispondiEliminaHo timore reverenziale a usare la parola concept album...mi vengono in mente dischi come quelli dei PInk floyd...degli Who , i Genesis e mi faccio la cacca addosso... diciamo che c'è stato il tentativo da parte mia di legare e tenere unite nell'album, delle tematiche a me care come la solitudine, la malinconia, la rabbia, il dionisiaco, il mistero, e la solarità... Ma non ho la pretesa di aver già fatto un concept album...
RispondiEliminaBella risposta sincera ... anche se un filo rosso c'è...
RispondiEliminaMa parlami delle canzoni ... a quali sei più legata?
RispondiEliminaIl concetto del volo l'ho espresso prima, rimanda simbolicamentea al principio di conoscenza di tutte le cose...lo spingersi fuori, oltre.
RispondiEliminaMa potrebbe anche significare semplicemente "pronti via, si parte..."
Ne amo molte di questo disco. Ma quella che mi fa venire i brividi ogni volta che l'ascolto è "non mi ricordi più"
RispondiEliminaSì, è una gran bella canzone, tra le mie preferite assieme a "17 anni", "Oh padrone", "Non è tardi" ...
RispondiEliminaTi ringrazio, sono molto felice che le apprezzi
RispondiEliminaIl cd è uscito con Liquido Records, come vi siete incontrati, e come avete lavorato insieme?
RispondiElimina... anzi, uscirà ;)
RispondiEliminaHo conosciuto Max una sera a Modena, mi ha sentito chitarra e voce e mi ha chiesto se avevo bisogno di un batterista..."avrei bisogno di un produttore" risposi. Mi fece conoscere anche Vince e Antonello, furono tutti d'accordo nel propormi produzione artistica e, (considerato il mio budget...)esecutiva. Credo si incuriosirono ascoltando i provini e immaginando come potevano unirsi il mio e il loro mondo
RispondiEliminaQuindi è stato un incontro rigorosamente dal vivo, niente web ...
RispondiEliminaA proposito di live, come e dove presenterai il cd? … che ufficialmente uscirà…
RispondiEliminaSi, dal vivo
RispondiEliminaAl Bar Wolf di BOlogna il 23 Ottobre ore 21, ci sarà la presentazione ufficiale...
RispondiElimina... e poi seguiremo i tuoi spazi web per altri appuntamenti. Ovviamente ci saranno i ragazzi ...
RispondiEliminaI ragazzi non possono mancare...
RispondiEliminase volete seguirmi: www.nicolettanoe.com
Lo faremo ...
RispondiElimina... e per finire: una domande che non ti ho fatto, un appello, un saluto, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente.
RispondiEliminaStanno arrivando altre date, terrò aggiornato il sito
RispondiElimina... troppe cose?
RispondiEliminaForse si è persa, o forse ci stai pensando, allora la ripeto: per finire, una domande che non ti ho fatto, un appello, un saluto, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente ...
RispondiEliminaPer quanto riguarda il disco, ringrazio i ragazzi della Liquido records e li saluto. Un grazie particolare a Giuseppe Bonomo, musicista chitarrista,arrangiatore d'eccezione,per la sua preziosa presenza e per avermi fatto ascoltare una miniera di dischi d'oro.
RispondiEliminaGrazie ai miei genitori.
Vorrei ringraziare quell'agenzia di booking che domani mi contatterà fissando tante date per me in tutta Italia...(?!) E' un appello...speriamo!
Grazie a te e alla tua palude floreale, sono onorata
Grazie a te Nicoletta, che sei rimasta così a lungo ... e quasi mezzanotte.
RispondiEliminaE allora, buonanotte e buonafortuna a Nicoletta Noè.
RispondiEliminaBuonanotte e grazie
RispondiEliminaAltra interessantissima proposta dalla palude. Complimenti miao
RispondiEliminaGrazie, miao miao ...
RispondiEliminaMolto interessante quest'artista!
RispondiEliminaBe', direi di sì ...grazie Adri del tuo sostengo.
RispondiEliminabrava Nicoletta!
RispondiEliminaCiao Anonimo ...sì, mi piace molto.
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