Gran ritorno in palude per
Johnnie Selfish e the Worried Men, band di Lambrate al terzo disco, Kauntri
Muzik, ambizioso prodotto di culto a partire dalla copertina, che sembra
l’inizio di un film dei fratelli Coen. Come i mitici fratelli del cinema, i
Johnnie Selfish & the Worried Men, hanno il gusto per la citazione e
l’amore per il meglio del passato. Per questo loro nuovo album sono andati alle
radici della nostra musica più amata, a Nashville, Tennessee, dove sotto la
guida di John Wheeler, leader degli Hayseed Dixie, lo hanno registrato, con
ospiti di tutto riguardo, quali Hank Williams Jr e Mike Daly.
Quattordici
tracce che profumano folk-combat-country-rock, passione per la Storia, la politica e un
sacco di riferimenti alti (ma anche bassi, perché no?), tra i quali spicca la
citazione diretta di Woody Guthrie nella splendida This Machine Kills Fascists, la
cover di Letter to the Censors dei Mano Negra e un classico tirato a lucido
come Buffalo Skinners. Salti musicali nel tempo, una strumentazione classica,
dal banjo all’ukulele, washboard, armonica, chitarre acustiche e chitarre
elettriche, per far sentire questa palude ancora più palude. Un gran bel disco,
che uscirà in ottobre, ma sta già ottenendo un sacco di critiche positive. Un
vero onore averli qui … pronti?
ciao ci sono
RispondiEliminaCiao, benvenuti in palude ...
RispondiEliminagrazie
RispondiEliminaCome va? siete tutti? Uno, due, tre?
RispondiEliminasiamo in due: johnnie e luca (guitarist)
RispondiEliminaBene Johnnie e Luca ... il cd è partito, perchè lo trovo irresistibile, è già partita la storia di Bengasi .... e se siete pronti vado con le domande.
RispondiEliminastiamo ascoltando 'setting the woods on fire' di hank williams...
RispondiEliminavaaai
RispondiEliminaAllora grande musica da voi come da me ;)
RispondiEliminaCome è nato “Kauntri Muzik”? Come è nato il disco che sto ascoltando ... ora "Western Civilization" ...
RispondiEliminaAbbiamo deciso di registrare un disco con una serie di canzoni che avevamo suonato live in giro per l'Italia. In più abbiamo inciso una seconda versione di 2 pezzi vecchi, tra cui appunto Western Civilization e This machine kills fascists. Ovviamente questo era lo schema prima di decidere di andare a produrlo a Nashville...
RispondiEliminaQuindi un disco nato in buona parte sui palchi, ma poi ...
RispondiElimina... ma poi, ci arriviamo poi, scusate il bisticcio di parole.
RispondiEliminaAlla fine del 2011 abbiamo suonato al Bloom di Mezzago con gli Hayseed Dixie, gruppo rockgrass di Nashville, e abbiamo conosciuto il cantante John Wheeler. Appena lo abbiamo incrociato, abbiamo subito capito che avremmo dovuto fare un disco con lui. Dopo alcuni mesi, siamo riusciti a contattarlo e ad organizzare il nostro viaggio in Tennessee.
RispondiElimina... e allora raccontatemi come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminasì, siamo sempre stati affascinati dal roots americano e della musica country che, come ha detto hank williams, rappresenta i sogni, le speranze e le preghiere della gente che lavora. con l'uscita di "committed" nel 2010, però, ci siamo sentiti un po' confinati in questo genere, come se farlo fosse un mero esercizio di stile. Abbiamo quindi deciso di far virare la nostra musica verso altre influenze, ed è qui che l'aiuto di John come produttore si è rivelato fondamentale: ha saputo appianare le differenze tra le varie canzoni e dare uno stile inconfondibilmente roots all'album.
RispondiEliminaIn realtà ascoltandolo si sente una cosa nuova per l'Italia, per oggi, e nonostante non ci sia un genere solo toccato dai 14 pezzi, sento un disco con una compatezza decisa ...
RispondiEliminaMa perchè questo titolo "Kauntri Muzik"
RispondiElimina"Kauntri muzik" è una storpiatura "europeizzata" di "country music". Il titolo cerca di simboleggiare il nostro amore per la country music e al tempo stesso la nostra volontà di apportare dei cambiamenti a questo genere, che per troppo tempo è rimasto ancorato agli stereotipi di un'America provinciale e bigotta.
RispondiEliminaGià, questo è un ottimo proposito ... direi riuscitissimo (non a caso sto ascoltando "Machine Kills Fascists").
RispondiEliminagrazie amico
RispondiEliminaCompagno ;)
RispondiEliminaAvete registrato questo disco a Nashville, Tennessee nello studio di John Wheeler, leader della bluegrass band più spericolata d’America, gli Hayseed Dixie. Come avete lavorato con lui ...
RispondiEliminaAbbiamo passato una settimana nel suo studio (in realtà era praticamente casa sua) lavorando alacremente. Durante i primi 3 giorni abbiamo registrato tutte le backing tracks (chitarra, basso e banjo/ukulele), poi nei giorni successivi ci siamo dedicati a chitarra elettrica, voci e percussioni varie. Abbiamo sfruttato il polistrumentismo di John che si è sbizzarrito suonando maracas, piano, violino, batteria e contribuendo anche alla stesura definitiva dei testi. E' stata una settimana di fuoco.
RispondiEliminaQuasi la settimana più indimenticabile della vostra vita ;)
RispondiEliminaOne of the best... :)
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di “Kauntri Musik”? Di questa settimana di fuoco ...
RispondiEliminaUna delle migliori della vostra vita ...
RispondiEliminaQuando abbiamo registrato "Buffalo Skinners": stavamo suonando dalla mattina e ormai era mezzanotte, ma John voleva ancora registrare la batteria. Ha fatto un paio di prove, ma non ci convinceva. La canzone non si prestava per la batteria, quindi ci siamo messi a cercare dappertutto delle pentole, pezzi di metallo o qualsiasi altra cosa per ottenere un effetto tamburo tribale. Alla fine John ha tirato fuori un set di due tamburi e ha iniziato a suonarlo come un pazzo. Quando ha finito, ha detto: "Penso che abbiamo trovato quello che ci voleva. Ora andiamo a prendere delle birre!" In effetti, è una delle nostre canzoni preferite del disco.
RispondiEliminaPer non parlare di quando John ci ha portato a sparare nei boschi con una calibro 44 ....
RispondiEliminaSembrano episodi da film dei frateli Coen ... veramente. Ah, ah, ah ...tra mito, umorismo e poesia.
RispondiEliminaTipo 'Fargo' ambientato più a Sud
RispondiEliminaSe questo vostro cd fosse un concept-album, su cosa sarebbe?
RispondiEliminaGià "Fargo" ... mitico quel film epocale.
RispondiEliminaBe', in effetti è stato come vivere nel "Mucchio Selvaggio" per due settimane...Johnnie è Ernst Borgnine, Luca è William Holden
RispondiEliminaUn cinema crepuscolare ...
RispondiEliminaSe questo vostro cd fosse un concept-album, su cosa sarebbe? ... la ripeto perchè forse si è persa.
RispondiElimina... è il bello della diretta, direbbe Gianni Minà ;)
RispondiEliminaSarebbe un album che torna a trattare di un grande tema completamente dimenticato dalla musica italiana alternativa attuale (per non parlare del mainstream...): quello della morte. La musica country ha sempre trattato la morte come un ospite di riguardo: in molte canzoni di hank williams, guthrie o cash il tema della morte è trattato a volte con ironia e leggerezza, a volte con una sincerità quasi commuovente. Nel nostro album ci sono diversi riferimenti espliciti: da "The funeral" (che nonostatnte il titolo è un pezzo decisamente allegro), a "Uprising" che denuncia i crimini sanguinosi del dittatore siriano Bashar al-Assad. La morte è un argomento difficile da trattare se non devi averci a che fare tutti i giorni, per questo nella triste scena contemporanea sono in pochi ad affrontarlo. La title del track del disco, ad esempio, parla di un soldato russo sul fronte della seconda guerra mondiale che, diventato cieco e abbandonato da tutti, prega il Signore di poter ricevere una morte rapida, unica via di uscita per chi vive nella disperazione.
RispondiEliminaTematica decisamente forte, trattata da pochi, in effetti ... ma parliamo allora delle canzoni.
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “Kauntri Muzik”?
RispondiEliminaOltre al già, da voi citato "Buffalo Skinners", a me piacciono un sacco (ma faccio fatica a scegliere tra tutte), “Western Civilization” (chi è la voce all’inizio?), “Tender Heart”, “This Machine Kills Fascists”, “The Funeral” “Radioactivity” …
RispondiElimina"Buffalo skinners" per il tema trattato (il capitalismo) e per la radicalità con cui è trattato: il testo parla di un gruppo di bianchi che alla fine dell'800 vengono mandati ad Ovest ad uccidere i bufali, fonte di sostentamento degli indiani; durante il viaggio decidono invece di uccidere e scuoiare il loro "datore di lavoro". Poi "Zaporozhe" perché rappresenta bene il passaggio da musica country a musica folk in generale (parla di una banda di cosacchi impegnati a sbronzarsi e a fare guerra a chiunque abiti vicino a loro). Infine, "Nothing to sing about" e "Tender Heart" per le splendide melodie di steel guitar, suonata da Mike Daly, già membro della banda di Hank Williams Jr.
RispondiEliminaDi chi è la voce recitante all'inzio di “Western Civilization”?
RispondiElimina... io intanto sono quasi alla fine del secondo ascolto, ho appena concluso di ascoltare "Zaporozhe", ed effettivamene si sente quello che avete appena scritto.
RispondiEliminaAh, grande che l'hai notato. E' un monologo di Malcolm X, che dice sostanzialmente: "L'uomo bianco vive nel senso di colpa per la condizione in cui ha ridotto il negro, per la violenza brutale che ha usato, finché i neri non si sveglieranno."
RispondiEliminaGrande, mi pareva una voce conosciuta ;)
RispondiEliminaAnche questo rientra nel tema generale del disco: la violenza e la morte che oscurano la vita dell'uomo. La musica è l'unica vera catarsi, l'unica possibilità di salvezza.
RispondiEliminaMi viene in mente che questi, spesso sono pure temi dei film dei Coen ... ecco che ritorna la copertina...
RispondiEliminaCopertina molto in linea con la vostra musica direi...
RispondiEliminaCome è stata pensata? È nata prima o dopo il cd? … o durante?
RispondiEliminaGià. Be' la copertina non è stata pensata da noi, è stato un nostro fido collaboratore, il grafico Riccardo de Franceschi, a trovare questa foto scattata chissà dove e a farcela vedere. Quando l'ho vista, ho pensato: "E' lui, è il protagonista di Kauntri muzik". E poi mi piaceva molto il fatto di mettere un uomo sulla copertina e una macchina sul retro. Questo binomio uomo/macchina sarebbe piaciuto molto ai Kraftwerk...
RispondiEliminaL'idea della grafica ovviamente è del tutto successiva alla realizzazione dell'album.
RispondiElimina... a proposito, quel cavallo di legno all'interno, da dove viene? ... e quelmacchianrio strano? Anche qui umano e macchina, in un certo senso ...
RispondiEliminaAbbiamo visionato un archivio di foto di un fotografo italiano; abbiamo scelto le più significative, fra cui quella del cavallo di Troia. Non sappiamo assolutamente dove e quando sia stata scattata...
RispondiEliminaPensavo fossero foto fatte nei dintorni della casa di John Wheeler.
RispondiEliminaAhahaha, no assolutamente. Penso che se John vedesse qualcosa del genere fuori da casa sua utilizzerebbe tutta la sua potenza di fuoco per eliminarla!!!
RispondiEliminaChe cinema! Ah, ah, ah ...
RispondiEliminaCome e dove presenterete l’album? …
RispondiEliminaChe uscirà ufficialmente ad ottobre, giusto?
RispondiEliminaSì, il 19 OTTOBRE al BLOOM di MEZZAGO. Ecco il link appena sfornato della serata, che vedrà presenti oltre a noi anche JOHN WHEELER con il suo nuovo progetto solista, e due special guests d'eccezione: il REVERENDO MAURO FERRARESE e l'ottimo DIEGO DEAD MAN POTRON. Tutti insieme per rappresentare la buona musica italiana.
RispondiEliminahttp://www.bloomnet.org/musica/eventi/1-600-venerd-19-ottobre-kauntri-muzik-release-party-johnnie-selfish-twmb-john-wheeler-from-hayseed-dixie.html
Seratona, come questa in palude, che sta per chiudersi ... ma prima...
RispondiEliminaPrima, fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna ...
RispondiEliminaQual'è il luogo in cui vi piacerebbe maggiormente suonare? il GRAND OLE OPRY degli anni 50..
RispondiEliminaQual'è il luogo che più vi rappresenta? LAMBRATE
E con questa cazzata direi che abbiamo concluso. Grazie mille Alligatore
RispondiEliminaAh, ah, ah, non è una cazzata ... grazie a voi.
RispondiEliminaHo appena concluso l'ascolto di "Duna River Blues" ... terzo ascolto del cd. Avrò molto da scrivere ;)
RispondiEliminaE allora, buonanotte e buonafortuna ai Johnnie Selfish e the Worried Men.
RispondiEliminaGrazie, caro. Un saluto a tutti i nostri fan, ma soprattutto alle nostrE fan!!!! Ciao!
RispondiEliminale foto sono opera del talentuoso fotografo Alberto Sinigaglia (http://www.albertosinigaglia.net/), e sono state scattate in varie realta' rurali in giro per il Vecchio Continente
RispondiEliminaGrazie di questa nota Riccardo ... come dico spesso, la blog-intervista è sempre viva. Ora vado a vedermi il sito di Sinigaglia.
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