Quando domenica ho letto su di un blog della morte di Renato Nicolini, mi sono precipitato subito sul sito de il manifesto, e ho visto questa copertina che non avrei mai voluto vedere: ancora una dolorosa scomparsa in questa lunga estate calda.
Renato Nicolini è stato assessore alla Cultura del Comune di Roma nel periodo 1976 – 1985, nelle Amministrazioni di sinistra di Giulio Carlo Argan, Luigi Petroselli ed Ugo Vetere, giovane architetto messo lì perchè si temeva la sua verve e forza dirompente, rese la cultura come un catalizzatore di reale cambiamento, dando al suo assessorato quel senso che prima non aveva. L'Estate Romana è la sua creatura più nota, poi copiata a livello mondiale.
Che sia scomparso oggi, quando nella sua città governa una giunta mai così poca attenta alla cultura, mentre nel governo del paese si taglia tutto, a partire dalla cultura, è un segno dei tempi. Lo chiamavano l'assessore dell'effimero, ma è stato molto più concreto di altri suoi compagni di partito nell'affermare vere idee di sinistra. Forse per questo è stato tenuto alla larga dal potere.
Nato di marzo come me (il 1 marzo del 1942), non lo conoscevo di persona (mi sembra di averlo visto alla Mostra del cinema di Venezia nel 1996, quando presentarono il film Bahia de todos os sambas, che ricordava il passaggio di grandi artisti del samba a Roma negli anni '80), ma mi era molto simpatico, e mi sentivo molto in sintonia con lui.
Su il manifesto di domenica, tanti articoli di chi lo conosceva bene qui e qui
Sul sito di FRIGIDAIRE un bel ricordo di Vincenzo Sparagna qui
Sul sito di FRIGIDAIRE un bel ricordo di Vincenzo Sparagna qui
Un calorosissimo saluto a Renato Nicolini, un viso che difficilmente si dimentica! Grazie Diego
RispondiEliminaGrazie a te Nico, per questo tuo saluto vero a Renato Nicolini... sì, un volto che difficilmente si dimentica.
RispondiEliminaera simpatico anche a me, e le sue iniziative per aprirsi alla cultura non devono andare perdute
RispondiEliminaDegno, calibrato ricordo! Solo ora realizzo che, pur avendo solo letto delle sue iniziative dell'epoca, se ne va un pezzo della mia gioventù...
RispondiElimina@Felinità
RispondiEliminaIspirava simpatia al primo colpo, e poi credo che le sue "invenzioni" siano entrate nell'immaginario così fortemente che nessuno riuscirà a distruggerle ... anche a chi usa la crisi come una clava per cancellare diritti e cultura in Italia (leggi governo Monti) o in Europa.
@Adriano
Grazie, come sempre troppo gentile ... se ne va, ma allo stesso tempo resta, con blog come il tuoi, il mio, quello di Felinità, Nico e molti altri, nel suo spirito ...
Ciao Alli.
RispondiEliminaNon trovo più la tua mail.Avrei bisogno di contattarti per conto dell'Orablù, l'associazione culturale di cui sono socio ( trovi il link sul mio blog ). La mia intenzione era di sondare se grazie al tuo contributo sia possibile organizzare qualche evento culturale, magari coinvolgendo Smemoranda o qualcuno degli artisti che passano dal tuo blog.
Grazie per l'attenzione e perdonami se ho invaso questo spazio.
Ciao
Nick
La mia mail :
Foreveryoung@fastwebnet.it
Ho visto ieri un bellissimo documentario su Rai Storia, in cui Nicolini racconta insieme ad altri come è nata l'estate romana. Davvero molto interessanti le sue piccole perle di saggezza dette con la massima pacatezza.
RispondiElimina@Blackswan
RispondiEliminaCiao Nick, credo che Renato Nicolini sarebbe felice di sentire che si parla di associazioni culturali e cose da fare, in un post dedicato a lui ... poi ti scrivo e mi dici bene cosa hai in mente.
p.s. la mia mail è al solito posto, nel mio profilo sotto l'immagine ;)
@Nico
Era un beat dentro, e anche fuori, diceva cose importanti, con semplicità ... mancherà molto a tutta la sinistra. Purtroppo non guardo più la tv ...ogni tanto qualcosa da vedere fanno.
Ciao, Diego!
RispondiEliminaHai fatto bene a dedicargli un post. Non so molto di lui ma il suo sorriso e il suo sguardo ispiravano fiducia e simpatia.
Un'altra grave perdita... solite frasi , solite parole servono a pochissimo. Mi spiace veramente!
RispondiElimina@giacy.nta
RispondiEliminaSì, magari non era notissimo a chi non segue la politca, ma credo pure io che il suo sorriso dica molto di quello che era ...
@Nella
Lo so, non sai in questa lunga estate calde quante persone scomparse, tra conoscenti e personaggi noti ...e non ci restano che le frasi di circostanza.
Avevo letto la notizia qualche giorna fa e tra l'altro hai fatto molto bene a ricordarlo.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Una volta un amico che lo conosceva personalmente mi disse che Nicolini gli aveva raccontato di quella volta che andò a Cuba, insieme a un gruppo di colleghi universitari, ad incontrare il Che. Erano arrivati dinnanzi al Comandante pieni di emozione e voglia di fare e gli avevano detto: "Che, noi siamo pronti per la Rivoluzione!". Guevara li aveva guardati un attimo, poi gli aveva chiesto: "Cosa fate in Italia?", "Studiamo Architettura!", rispose Nicolini. "Tornate a studiare allora. La Rivoluzione lasciatela fare a chi sa farla!". Ma poi Renato forse una piccola rivoluzioncella è riuscita a farla lo stesso.
RispondiElimina@Cavaliere oscuro del web
RispondiEliminaGrazie Cavaliere ... volevo che chi non l'aveva conosciuto, avessero modo di farlo ...ne vale la pena.
@JAENADA
Concordo, Renato una rivoluzione l'ha fatta ... piccola ed effimera, quanto si vuole, ma l'ha fatta... mi fa piacere che sei ritornato oggi.
Un grande, hai fatto bene a ricordarlo Ally
RispondiEliminaUn grande e grosso, con il cervello fino ... grazie George.
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