Questa sera è di scena l’entusiasmo, la forza, il torcesi ed urlare del rock. Come vedete dalla copertina del disco di Thee Jones Bones, per la prima volta in palude, qui si vola alto. Stones of Revolution (cosa c’è di più rock delle pietre e della rivoluzione?), uscito per Il Verso del Cinghiale Records, è un concentrato del meglio della musica del diavolo che abbiate mai sentito, pezzi originali che sembrano dei classici già al primo ascolto. E questo è un pregio, se fatto con la giusta forza e il giusto impegno.
La forza e l’impegno di quattro giovani di Brescia a partire da Screaming Luke Duke, voce e chitarra, Frederick Micheli, chitarre e voce, Brian Mec Lee, percussioni e batteria, Paul Gheeza, basso, scanzonati e ridanciani nell’interno copertina, mentre si bevono dei calici di rosso nello studio di registrazione. Sembrano brindare al loro disco, e non hanno torto: 11 pezzi per mettere a dura prova la mia coda. Non sembrano italiani, non sembrano della nostra epoca, per questo stanno arrivando al trotto in palude. Occhio ai cavalli, e se siete pronti partiamo …
PERCONOSCERLI MEGLIO
Non sapete dove lasciare i cavalli?
RispondiEliminaPaura della palude?
... o dell'alligatore? Dite ai cavalli che non mordo...
RispondiElimina...ciao
RispondiElimina...forse dovremmo esserci
RispondiEliminaCiao, benvenuto in palude Luke...
RispondiEliminaSì, ci siamo, i cavalli sono a posto ... possiamo partire?
RispondiEliminacavalli, legati.... ma nella palude non vedo alligatori...
RispondiEliminaCome? ... ne è infestata ;)
RispondiEliminaah ok! ...qui siamo in ritardo su tutto...
RispondiElimina... e allora vado con la prima domanda, mentre parte il cd.
RispondiEliminaCome è nato “Stones of Revolution”?
RispondiElimina...bene... io sto ascoltando Allman Brothers...
RispondiElimina... e io “Stones of Revolution” ;)
RispondiEliminaCome è nato?
RispondiElimina...è un po' la teoria del caso... Nel 2011, Frederick, il batterista con cui suono dal 2006 si è spostato alla seconda chitarra, ed è entrato con noi “Meco”, batterista dei puntoG, che si è portato il bassista… e così le idee iniziali, nate per essere suonate sostanzialmente in due, hanno preso una forma totalmente diversa, spingendomi a ripercorrere i territori da cui sono musicalmente nato: il rock di fine ’60 primi ’70, con influenze southern, blues, soul… potrei dire che Stones Of Revolution, è nato in maniera abbastanza imprevista, ma alla fine resta il disco alla quale mi sento tuttora più legato.
RispondiEliminaNato dal cambiamento di PuntoG ;)
RispondiEliminaPerché questo titolo? … molto forte.
RispondiEliminaSe ne è andato dopo la mia ferddura (:
RispondiEliminaci piaceva la parola “revolution” all’interno del titolo, dato che per quanto riguarda i TheeJB questo album segnava una sostanziale rivoluzione e Zeus (l’amico che ha contribuito a scrivere la gran parte dei testi) ha suggerito appunto questo, e ci è piaciuto molto… delle pietre miliari del rock’n’roll da scagliare verso i potenziali ascoltatori! ...poi dopo qualche "birra" le cose prendono sempre dei significati imprevisti!
RispondiElimina....no, no, non me ne sono andato, ma son lento coi compiuter!
RispondiEliminaNon sei lento con la chitarra però ...bella questa idea di queste pietre miliari (e rotolanti) da scagliare ...
RispondiEliminaCome è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiElimina...sai, spesso l'umiltà di certi "musicisti" porta a non prendere troppo sul serioi propri lavori... ritengo Stones of Revolution un titolo impegnativo, ma alla fine suona bene per il progetto che è, per noi
RispondiElimina... it's only rock n roll but i like it
RispondiEliminaCome ogni altro disco fatto, siamo partiti da pezzi che si cominciavano a suonare dal vivo e che davano una direzione diversa alla nostra proposta musicale… in questo caso la mia intenzione era quella di dare al gruppo una svolta “blues”, dopo anni di rock’n’roll all’ennesima potenza… l’ingresso di Meco alla batteria ha poi dato una svolta importante all’interpretazione dei pezzi. Frederick, il mio storico batterista, ha sempre suonato molto veloce, mentre il nuovo batterista è un metronomo allo stato puro… direi che i pezzi dei JB nascono prevalentemente dal ritmo, e in questo caso i tempi più scanditi e dritti l’hanno giocata alla grande… l’ingresso poi di un bassista ha sconvolto del tutto le idee di partenza, costringendomi a rivedere i concetti di base da cui ero partito, in favore di un arrangiamento più “classico”, cosa che è sempre stata parte della mia natura, come musicista…. Assestata la line up, ho poi realizzato una sorta di demo, con gli arrangiamenti dei vari pezzi che i ragazzi hanno poi reinterpretato secondo la propria indole. Dopo due mesi di prove, il risultato è quello finito sul disco.
RispondiEliminaSì, sento che c'è un ritmo deciso e regolare, la mia coda non riesce a stare ferma, ma si muove perfettamente coordinata ...
RispondiEliminaQualche episodio che vi è rimasto impresso nella memoria durante la lavorazione del cd?
RispondiElimina…non saprei… forse la registrazione delle catene su “leave this city”; abbiamo provato tramite un’amico proprietario di una ferramenta, vari tipi di catena, dal diametro al materiale, e dopo svariate ore di prove, tra mani e fondi diversi su cui farle cadere siam riusciti a inquadrare il suono…. Questa è stata una cosa imprevista, calcolando che in studio avevo a disposizione una decina di chitarre e ne ho utilizzate solamente due… posso assicurare che la catena da 5mm di diametro su mattonella in cotto, ha un risultato “molto” caldo!
RispondiElimina...sennò per il resto, le session sono state molto regolari, negli studi di Rumore Bianco a Esine; non abbiam suonato in diretta, purtroppo, ma il disco come dicevo - e peraltro la band- sono state delle cose imprevedibili
RispondiEliminaAh, ah, ah catena da 5mm di diametro su mattonella in cotto ... molto blues.
RispondiElimina...si, intraprenderemo fra poco il Mura-Tour...
RispondiEliminaSe “Stones of Revolution” fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaIl Mura Tour ;)
RispondiEliminaadesso me la tiro... ...sulla rivoluzione dell’anima!
RispondiEliminaBella mira, mi hai preso ...
RispondiEliminaSulla rivoluzione dell'anima, decisamente rock'n'roll ...la rivoluzione che parte dal nostro intimo, per espandersi nell'univeso cosmico ... direi che ci può stare.
RispondiElimina...alla fine, i concetti son quelli; gli stati d'animo che vanno dalle incazzature, all'amore, alla rivalsa e al sogno... i classici del rock
RispondiEliminaCerto, un disco molto classico in questo ...
RispondiEliminaClassico rock ...
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo cd?
RispondiElimina...la svolta che ha preso, come dicevo è stata per me inaspettata...
RispondiElimina...molto zen questo.
RispondiEliminaOgnuno ha il suo…. Io personalmente sono più legato ai pezi più “classic rock” oriented, tanto per tornare all'argomento, tipo Help Me coi fiati o Thinkin’ about con la sua atmosfera alla Black Crowes…. Poi c’è Woody’s Walk, nato comne un tributo a Keith Richards, e trasformato in un a biografia su Woody… il massimo per uno Stoniano come me!
RispondiElimina...il massimo come intento... ok? :-)
RispondiEliminaDirei di sì ... a me piace un sacco pure "All for the Money" e "Lost Cause" ...
RispondiElimina...a seconda dei live, anche ame ;-)
RispondiElimina...come in ogni disco, ognuno ha le sue preferenze...
RispondiEliminaA produrre il cd Il Verso del Cinghiale Records …come vi siete incontrati? …come vi siete riconosciuti? Come è lavorare con loro? …
RispondiElimina...e la cosa bella è che l'importante sia la musica... "for the money" parla di chi pensa solo ai soldi ecc.. enoi li mandiamo a fare in c... mentre "Lost..." potrebbe essere un pezzo (come testo) dei motley Crue ecc...
RispondiEliminaGrande, attitudine, opere, pensieri rock sporco ... il migliore ;)
RispondiEliminaIl verso del cinghiale produsse tra i suoi primi lavori uno split in vinile degli Hellekin Mascara e degli Angioletti Trio, il gruppo di Frederck e suo fartello… non vorrei tornare all’argomento, ma dopo un paio di serate a cui eravamo stati invitati live, e un paio di “birre” e scattato naturale l’idea di una collaborazione… è la solita alchimia che scaturisce dall’incontro di gente “semplice” ma rispettosa e convinta della forza e dell’importanza della musica; ne è uscito il progetto “Electric Babyland”, il nostro terzo album, stampato in vinile con la replica della cover di Electric Ladyland del Jimi, che ha portato belle sorprese ad entrambi!
RispondiEliminaCerto, condivido il pensiero, ma tu parli sempre di birre, ma vi vedo bero pure vino sull'interno copertina ... che vino è?
RispondiElimina...onestamente, non ricordo... personalmente preferisco la birra...
RispondiEliminaNon si può dire ;)
RispondiEliminaCopertina molto strana, da rock anni ’60-’70, ma anche da B-Movie dello stesso periodo.
RispondiEliminaChi l’ha fatta? È nata prima la copertina o prima il cd? …o insieme?
RispondiElimina...ok, più o meno ci piacciono tutti gli alcolici... anche le acque fangose delle paludi!
RispondiElimina... e allora sei nel posto giusto ;)
RispondiEliminaCopertina ...
RispondiEliminaLa cover è stata una mia idea… ed è piaciuta a tutti… mi son svegliato una mattina e ce l’avevo lì… e data l’evoluzione stilistica dell’album, sembrava proprio giusta! …è nata comunque a fine lavorazione dell’album, due settimane prima di andare in stampa… e mi è toccato (per via del capello lungo) farla “a me” in pieno inverno!
RispondiElimina...lo scatto e relativo fotomontaggio sono opera di Paolo Tresoldi di Stilemio... la cavalla si chiama Demi Light, ed è di mio cugino
RispondiEliminaBe', dai è venuta uno schianto ... molto Eric Clapton anni '70.
RispondiElimina...io pensavo più a a Marc Farner dei Grand Funk :-) ...comunque è decisamenet "HippY"...
RispondiEliminaDecisamente ...
RispondiElimina...beh, voi delle paludi, 'ste "gentaglia" siete abituata ad averci a che ffare...
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album?
RispondiEliminaL’album è stato presentato a Febbraio al Lio Bar di Brescia… attualmente avremo fatto una trentina di serate, tra belle e brutte, mentre a ottobre toccheremo la germania
RispondiElimina...giusto tra mezzora partiamo per due serate in Abruzzo!
RispondiElimina.... infatto ti sento molto attivo. Leggeremo nei tuoi spazi web le prossime mosse.
RispondiElimina... infattoi abbiamo anticipato per darti la possibilità di partire, e ti ringrazio per aver trovato la serata. Ora vado con l'ultima.
RispondiEliminaPer finire: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a prendere il furgone … visto che abbiamo finito presto?
RispondiElimina...siamo stati veloci.... giusto il tempo del disco!
RispondiEliminadomanda/risposta... Vale la pena suonare rock nel 2012? …. Certamente si, ‘cause rock’n’roll is a lifestyle!
RispondiEliminaGuarda, il cd è finito ora .. direi tempismo perfetto.
RispondiEliminaDalla palude è tutto, grazie Luke.
RispondiEliminaAgli amici abruzzesi in ascolto, segnalo le due date domani e dopodomani ...
...io invece mi stavo ascoltando il fillmore concert degli Allman e son ben lontano dalla fine... ascolteremo poi in viaggio!
RispondiEliminaSarà un gran bel viaggio allora ...
RispondiElimina...e direi che la temperatura delle acque paludose sono sempre accoglienti! ...come disse il caro Bill Haley, "see you later Alligator... after while the crocodile!"...
RispondiEliminaRoseto degli Abruzzi (TE) domani e poi? ...
RispondiElimina... sono già partiti ;)
RispondiElimina...sabato saremo al borgo medievale di Pizzoli, vicino a l'aquila per una serata nel "Castello" assieme agli amici Link Pretara & The Rudimentals! ...sarà un party di selvaggio rock'n'roll!
RispondiElimina... e allora, buonanotte e buonafortuna ai Thee Jones Bones.
RispondiElimina...e forse Domenica un Secret Show, sempre nel teramano.. ma essendo "secret" non se po' dire nulla :-)
RispondiElimina...buona notte a te Alligatore, e che il rock'n'roll ti accompagni sempre tra le torbide acque del Delta!
RispondiEliminaGrazie ... alla prossima.
RispondiElimina... I cavalli non mi spaventano Alli, è la mia tenuta al"caldo" che mi impesierisce....
RispondiElimina... nessun problema,sono pieno di ghiaccioli, il caldo è solo una questione mentale.
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