Pagine

giovedì 5 luglio 2012

Due parole con i Margareth


Ritornano in palude i Margareth, giovani veneziani che posso dire di aver visto crescere. Apprezzati fin dai primi ep autoprodotti (passarono di qui nel 2009, con un bel dischetto di quattro sole canzoni e una copertina malinconica), dopo alcuni assestamenti nella loro formazione sono usciti nel 2010 con il loro primo lungo, White Lines, per Macaco Records degli amici Grimoon, e in questo 2012 hanno fatto il bis con Fractals, disco tra il mistico e il sensuale, senza perdere di vista l’ironia. Sempre prodotto dalla label veneziana, sempre in progressione. La copertina di questo disco mi ricorda quella frase dei Blues Brothers: io ho visto la luce! …
In realtà, ad ascoltare Fractals si rischia veramente di vedere la luce. Registrato in presa diretta con la produzione artistica dell’ottimo Giovanni Ferrario, sono nove pezzi che crescono ascolto dopo ascolto, elettrici e vibranti, con un’anima romantica e un pop virato verso gusti acidi. Un disco ben calibrato, da giovani musicanti ormai maturi. L’esperienza e la mano di Ferrario, uno dei migliori produttori della scena underground (per non dire in assoluto), si sente. Fractals, frattali: oggetti geometrici che si ripetono nella loro struttura allo stesso modo su scale diverse … chissà che non sia una perfetta metafora del cd. Forse sbrodolo in critichese, forse no … meglio iniziare. Pronti?      

76 commenti:

  1. Ciao ragazzi, bentornati in palude ...

    RispondiElimina
  2. Ciao Alligatore, grazie per la nuova ospitalità...

    RispondiElimina
  3. Grazie a voi per aver accettato ... ma il blog che ho segnalato, lo seguite direttamente voi?

    RispondiElimina
  4. Dico quello che ho messo nell'intro, se cliccate su PER CONOSCERLI MEGLIO ...

    RispondiElimina
  5. Lo segue il sottoscritto (paul, il cantante-chitarrista), con tanta dedizione. Ma ogni tanto si inseriscono anche gli altri. Per lo più comunque sono miei deliri.

    RispondiElimina
  6. Sì, dal link si passa direttamente alla sezione 'band', ma il blog è bello ricco, oramai c'è un sacco da leggere..!

    RispondiElimina
  7. Bene, il blgo è un qualcosa che raccoglie deliri, me ne intendo ;)

    RispondiElimina
  8. Vi sento pronti, che dite, faccio partire il cd e vado con le domande?

    RispondiElimina
  9. Partiti ...come è nato “Fractals”?

    RispondiElimina
  10. Fractals è il frutto di un periodo di tempo durante il quale tutto ha funzionato bene all'interno della band, dalla scrittura alle idee in fase di arrangiamento alla prima visione completa dell'album. Le canzoni nuove sono state sviluppate con estrema cura ed è stato trovato uno splendido vestito a un nostro vecchio pezzo (Beautiful Witch). Siamo anche usciti assieme più spesso.

    RispondiElimina
  11. Magnifico, si sente questa energia positiva ...

    RispondiElimina
  12. E' importante che si senta la forza della nostra unione come band. Della condivisione. Sennò è semplicemente un disco palloso.

    RispondiElimina
  13. Per quanto riguarda il titolo, ti dò una spiegazione ad ampio respiro. Ti rendi conto che la tua condizione è totalmente influenzata dalla tua percezione della realtà. La tua percezione dipende da tutto ciò che conosci. Perciò il 'tuo' infinitamente grande influenza il 'tuo' infinitamente piccolo. L'universo ha la stessa forma dei tuoi atomi, e la civiltà si sviluppa come la mappa dei tuoi neuroni. Sei parte del tutto, uguale a tutto. Sei tutto. Questo, a posteriori, abbiamo ritenuto essere il tratto d'unione dell'album.

    RispondiElimina
  14. Un po' stringata come spiegazione, ma con un po' di vino in corpo si va avanti una serata...

    RispondiElimina
  15. Si possono partire per molte direzioni e tutte molte buone direi ...

    RispondiElimina
  16. Bukowskiani anche voi, come i Black Eyed Dog ospiti lunedì?

    RispondiElimina
  17. Direi di no, nessuno di noi è un grande appassionato di Bukowski. Non ci odiare/mangiare.

    RispondiElimina
  18. Ah, ah, ah ... nessuno è perfetto ;)

    RispondiElimina
  19. Continuando: come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

    RispondiElimina
  20. Le canzoni dell'album sono nate in condizioni di oscurità spirituale, e sono state sviluppate stando attenti a ogni dettaglio. Per la prima volta abbiamo lavorato con un produttore artistico, Giovanni Ferrario, iniziando a collaborare con lui già 6 mesi prima della registrazione del disco, avvenuta nello studio di Marco Tagliola a Nave (BS). Abbiamo registrato in presa diretta non dandoci particolari regole sugli overdubs. Abbiamo fatto il massimo che potevamo fare, e probabilmente anche qualcosa di più, ma sapevamo che il disco se lo sarebbe meritato. Siamo molto felici del prodotto finale, è una bella testimonianza della nostra esistenza, una traccia significativa. E probabilmente irripetibile.

    RispondiElimina
  21. Comprendo ... ora sto ascoltando un'intensa, intensissima "Beautiful Witch" ...

    RispondiElimina
  22. Svelo una cosa: quella non ha overdubs. E' tutta dal vivo.

    RispondiElimina
  23. (grazie per l''intensissima', comunque...)

    RispondiElimina
  24. Però, che vibra, che dilatazione, si può immaginare da questo ...

    RispondiElimina
  25. Qualche episodio che vi è rimasto impresso nella memoria durante la lavorazione del cd?

    RispondiElimina
  26. La cosa più curiosa è un piccolo litigio (subito sistemato) avvenuto tra Ferrario e Tagliola, non per ego ma per il fine comune della migliore realizzazione possibile del disco, tant'è che io ho detto loro che mi ha fatto molto piacere che abbiano litigato. Sono ancora amici e si vogliono ancora bene, comunque. Altra piccola curiosità: durante la lavorazione del disco abbiamo dormito in una canonica, con tanto di croce di legno ad altezza umana appoggiata a un muro del corridoio. Metal.

    RispondiElimina
  27. Avete dormito lì dopo il litigio? ;)

    RispondiElimina
  28. Ehehe... No, da subito... Dopo il litigio abbiamo ri-capovolto la croce sperando nella benevolenza di Qualcuno-Lassù.

    RispondiElimina
  29. Se “Fractals” fosse un concept-album su cosa sarebbe?

    RispondiElimina
  30. Facile: sulle correlazioni tra infinitamente grande e infinitamente piccolo.

    RispondiElimina
  31. Un vero concept-album zen ...ma vi è venuta subito questa idea?

    RispondiElimina
  32. No, no. Il titolo è arrivato solo alla fine, cercando di sintetizzare in una parola tutto. Per un concept dobbiamo avere minimo 35 anni.

    RispondiElimina
  33. (e noi viaggiamo ancora sui 27-28-29)

    RispondiElimina
  34. Ah, ah, ah ... allora io sarei pronto ...

    RispondiElimina
  35. C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo cd?

    RispondiElimina
  36. Personalmente, non c'è un pezzo preferito, però mi sento di dare a Beautiful Witch una menzione d'onore, perché son 6 anni che l'abbiamo tra i nostri pezzi, ed è stata arrangiata, abbandonata, ri-presa, ri-arrangiata, ri-abbandonata, ri-presa, ri-mollata, ri-fatta, ri-gettata. Eppure qualcosa ha fatto sì che la si ri-prendesse per l'ennesima volta, però nel frattempo le nostre accresciute esperienze come musicisti hanno sentito il pezzo in maniera completamente diversa a prima, ed è stato come suonarla per la prima volta. E spacca.

    RispondiElimina
  37. Tra i miei appunti per questo pezzo ho scritto "Cosmico" ...

    RispondiElimina
  38. Parla di un sogno. I sogni potrebbero essere universi paralleli. Ottimo commento.

    RispondiElimina
  39. Sì, concrdo ... poi mi piacciono molto "Rosmary Calls", "Flakes", "It Will Be Alright" ...e il gran finale "Mind Eyes"...

    RispondiElimina
  40. Il cd è stato prodotto ancora una volta da Macaco records. Come mai ancora con loro? Come si sviluppa il lavoro con l’etichetta madre dei Grimoon?

    RispondiElimina
  41. Siamo felici di contribuire alla diffusione del nome Macaco, perché è un'etichetta che fa le cose per arte, senza farsi influenzare da alcun tipo di logica del profitto, lasciandoci completamente liberi in ogni aspetto della realizzazione di un lavoro discografico. Sono stati i primi a credere nella nostra musica e a promuoverla da un punto di vista discografico. Speriamo non siano gli ultimi. Da un po' stiamo ricambiando, diventando parte dell'etichetta, organizzando eventi e promuovendo le attività della Macaco al meglio delle nostre possibilità. Dovrebbero esistere più persone come loro. Ci piacerebbe comunque progredire, fare nuove esperienze anche con altre etichette 'sane', e chissà se mai le faremo, ma se le faremo, una parte di noi rimarrà macaca.

    RispondiElimina
  42. Mi sento un po' così pure io, pensate ;) ... sono dei grandi artisti in ogni cosa che fanno, felice di contribuire a diffondere il vero macachiano ...

    RispondiElimina
  43. Copertina molto particolare, mistica e sensuale, con queste nubi e una luce che le illumina in alto…mi viene in mente Belushi e il suo Tu hai visto la luce… io ho visto la luce”.

    RispondiElimina
  44. C’è qualche parentela o vado fuori tema? Chi l’ha fatta? È nata prima la copertina o prima il cd? …o insieme?

    RispondiElimina
  45. Nessun riferimento ai Blues Brothers (non che non se lo meritino), solo un'immagine comune che richiama il concetto di geometrie frattali e che fa capire quanto vicine e quotidiane sono queste regole fisiche. La copertina è nata a disco finito, ed è frutto del lavoro di uno studio grafico che si chiama Officina 3AM (officina3am.wordpress.com), 3 nostre bravissime amiche.

    RispondiElimina
  46. La risposta è sopra, in queste nuvole ;) ho tagliato in diretta il mio commento, così viene bene il tutto ;)

    RispondiElimina
  47. Ah, ah, ah, anche tu hai tagliato qualcosa, ora è perfetto ...

    RispondiElimina
  48. Nel frattempo mi sono segnato il link delle amiche che vi hanno fatto questa copertina ...frattale.

    RispondiElimina
  49. Come e dove avete presentato/presenterete l’album?

    RispondiElimina
  50. La presentazione è avvenuta a Mestre, presso l'auditorium del centro culturale Candiani, il 27 gennaio di quest'anno. Una serata magica. La partecipazione del pubblico è andata oltre le nostre aspettative, sia numericamente che empaticamente. Avevamo due batterie, non capiterà credo mai più.

    RispondiElimina
  51. Per altri concerti seguiremo i vostri sapzi web ...con o senza doppia batteria.

    RispondiElimina
  52. Approfitto: margareth.it ha i link per tutto il nostro mondo.

    RispondiElimina
  53. Hai fatto bene ... io ho linkato il solo blog per simaptia della materia ...

    RispondiElimina
  54. Per finire: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna … anche se è presto ma abbiamo detto tutto.

    RispondiElimina
  55. Visto che tu non ce l'hai chiesto (GRAZIE, per inciso) e ce lo chiedono tutti, eccoti l'unica domanda che conta per i curiosi e molti giornalisti di solito: "Perché non cantate in italiano?" Perché se volessimo essere fedeli alla logica che ci porterebbe a cantare in italiano ("dite le cose in modo che le persone più vicine a voi le capiscano"), dovremmo cantare in veneziano. E noi non vogliamo cantare in veneziano.

    RispondiElimina
  56. Però, una bella cover di qualche brano storico da godolieri un giorno in un vostro disco la voglio ;)

    RispondiElimina
  57. La facciamo solo per te. Tu però la DEVI ascoltare e devi fare un articolo. Avviso: la canzone potrebbe durare anche (che ne so) 4 ore.

    RispondiElimina
  58. Faremo questo esperienza alla Biennale d'arte un giorno (dentro una grande gondola di vetro ...Ok!

    RispondiElimina
  59. ... e con questo abbiamo detto tutto.

    RispondiElimina
  60. Direi che abbiamo toccato il fondo della palude. Grazie Alligatore per non averci morso e poi fatto il caratteristico gesto atletico della torsione su te stesso per staccare l'arto intrappolato... Notte!

    RispondiElimina
  61. Grazie Paul, grazie Margareth! ... sto ora ascoltando per la seconda volta la fine del cd ...gran finale davvero.

    RispondiElimina
  62. Buonanotte e buonafortna ai Margareth.

    RispondiElimina
  63. Adoro queste interviste, sono interessanti e mi fai scoprire o ri-scoprire nuovi orizzonti!

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...