Ritornano in palude i Devocka e l’atmosfera si fa calda, incandescente, molto più calda del normale. Copertina e foto del libretto interno che sembrano uscire da un film del loro conterraneo Michelangelo Antonioni, sulla difficoltà dei rapporti umani e sull’incomunicabilità, per un cd con al centro la paranoia nella quotidianità dell’individuo (forse non è un caso, sapendo la passione cinefila del gruppo). Questo il tema portante di La morte del sole (anche il titolo è antonioni-style), album uscito da qualche settimana con ottime recensioni per I Dischi del Minollo, label abruzzese dal gran fiuto.
Undici pezzi che spaccano dentro e fuori, più dentro che fuori del solito però: il noise dei primi due dischi, lascia spazio ad un post-punk più diretto e forse ancora maggiormente micidiale, con una formazione rimasta sempre quella, che suona insieme come un solo uomo. Questa è la sensazione più forte ascoltando la band di Ferrara, con l’inossidabile Igor (voce), la ritmica pulsante di Ivan (batteria) e Bonus (basso) e le chitarre distorte di Matteo. Un power-quartetto che spacca con dolcezza. Ma bando alle sbrodolature, i Devocka non li tengo più, vogliono partire con la blog-intervista …via!
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Ci siamo, io ho già fatto partire il cd a palla ;)
RispondiEliminahai fatto benissimo! ciao Alligatore!
RispondiEliminaCiao Devocka, benvenuti in palude ...
RispondiEliminagrazie mille, pronti a farci addentare!
RispondiEliminaAllora andiamo subito ad addentare ...
RispondiEliminaCome è nato “La morte del sole”?
RispondiEliminaDopo l'esperienza positiva a livello di critica di “Perchè Sorridere?!” e anche per l'importante produzione artistica in studio, ci aspettavamo di fare un buon numero di concerti nel 2009, ma non è stato così. Questo ci ha fatto riflettere molto sul perchè fare musica e sulle prospettive di questo gruppo. Abbiamo registrato dieci provini già nel 2010, ma abbiamo poi deciso di rifare tutto e ripartire da zero, cercando di recuperare il nostro istinto compositivo. La morte del sole ha così avuto una gestazione piuttosto lunga, nelle stesse sessioni di registrazione (fatte quindi in totale autonomia) ci siamo confrontati molto tra di noi e con Samboela che ci ha registrato il disco, gli stessi testi sono certamente meno "arrabbiati" rispetto ai precedenti lavori, e più dimessi; un modo diverso insomma di esprimerci. Alla fine siamo comunque veramente contenti del risultato finale.
RispondiEliminaDei nuovi Devocka, sempre loro ma con qualche anno di più, due dischi, quindi più rilassati ... spaccano fuori e dentro senza ansia da prestazione.
RispondiEliminaPerché questo titolo?
RispondiEliminapiù rilassati non saprei... ma certamente soddisfatti del lavoro in studio!
RispondiEliminaperchè questo titolo? Credo si sposi perfettamente con il mood del disco, sia per quanto riguarda le atmosfere cupe, sia per i testi crudi e pessimisti.
RispondiEliminaDecisamente...
RispondiEliminaCome ti dicevo abbiamo composto una decina di brani dopo “Perchè Sorridere?!”, ne abbiamo registrati i provini, poi però non erano ciò che volevamo sentire, e così abbiamo ricominciato da capo e scritto nuovi brani che hanno da subito indossato abiti scuri e anche i testi hanno preso quella direzione. Successivamente l'abbiamo registrato al Freddy Krueger studio con Samboela, che ha messo anche qualche sua idea in questi brani.
RispondiEliminaFreddy Krueger perfetto come nome di studio per registrare il vostro cd...
RispondiEliminaanimale notturno, incubo della notte come pochi.
esattamente! è lui la nostra vera fonte di ispirazione :)
RispondiEliminaAdoravo quei film ...
RispondiEliminaSpiritual Guidance Freddy Krueger ;)
RispondiEliminabeh Krueger è un vero mito!
RispondiEliminaQualche episodio che vi è rimasto impresso nella memoria durante la lavorazione del cd?
RispondiEliminaAbbiamo registrato in orari assurdi anche alle 4 di notte, proprio perchè non volevamo essere disturbati, ma non è bastato, qualche curioso o qualche amico veniva incredibilmente a trovarci in studio!
RispondiEliminaNottambuli come me e Freddy
RispondiEliminaSe “La morte del sole” fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaCertamente sulla morte dell'Io, sulla regressione dello spirito umano inteso come fallimento della propria espressione, perchè parte di uno schema.
RispondiEliminaMolto filosofici ... e anche attuali (ma forse la morte dell'io lo è sempre, forse...).
RispondiEliminadirei di si, forse però mai come in questo momento storico!
RispondiElimina...mi hai rubato le parole di bocca ;)
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite?
RispondiEliminaQualche pezzo del quale andate più fieri di questo cd?
RispondiEliminaPersonalmente adoro “Morte annunciata dell'Io”, “Non Solamente un'apertura mentale” e “Carne”, ma, ovviamente a noi piacciono tutti quanti!
RispondiEliminaPersonalmente sei Igor, voce della band, in procinto di fare le prove ... ci siete tutti dietro al pc, o gli altri arriveranno?
RispondiEliminasi sono igor, c'è con me Matteo. La sezione ritmica sta invece aspettandoci in sala prove :)
RispondiEliminaBene, allora andiamo avanti ...
RispondiEliminaVi dico solo che a me piace anche la title-track, e poi "Carillon" e "Teconologici" oltre a quelle da te citate ...
RispondiEliminaci fa piacere! "Carillon" è pezzo preferito di Ivan, il batterista!
RispondiEliminaIl cd è stato prodotto da I dischi del Minollo.
RispondiEliminaCome vi siete incontrati con questa giovane e brillante label? Come è stato lavorare insieme?
RispondiEliminaIn realtà con Francesco Strino de I Dischi del Minollo abbiamo preso contatti già all'epoca di “Perchè Sorridere?!” e fondamentalmente si doveva uscire già allora con la sua label, poi abbiamo preso strade diverse, ma fortunatamente questa volta è andato tutto in porto e ne siamo felicissimi.
RispondiEliminaSì, state bene insieme ...
RispondiEliminaIntanto dico, che, giusto per rimanere in tema "disco notturno", un pippistrello ha cominciato a girarmi intorno (io sono sul balcone, con l'arietta della collina a rinfrescarmi).
RispondiEliminaVoi siete dentro, al caldo?
RispondiEliminal'abbiamo mandato noi!
RispondiEliminaDisco notturno, per animali notturni ;)
RispondiEliminaNessun problema, l'alligatore convive bene con i pippistrelli ...
RispondiEliminaCopertina post-industriale, quasi da film di Antonioni. Direi molto vicina alla vostra musica.
RispondiEliminaChi l’ha fatta? È nata prima la copertina o prima il cd? …o insieme?
RispondiEliminaCondivido quello che dici! La copertina è opera di Marco Zanotti, un grandissimo fotografo ferrarese che stimiamo molto! Da tempo l'idea di avere come copertina del disco una sua foto ci balenava in testa. Registrato il disco l'abbiamo sottoposto a Marco, il suo talento ha prodotto questo splendida immagine che rispecchia perfettamente il suono dell'album.
RispondiEliminaFerrarese anche lui, come voi e il Maestro ... è l'aria di Ferrara così.
RispondiEliminaPoi voi siete cinefili da sempre, a partire da Stanley Kubrick, da dove deriva il vostro nome (leggermente storpiato, lo dico per chi non ha letto le precedenti interviste).
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album?
RispondiEliminasintesi perfetta. adoriamo anche lynch, cronemberg e greenaway
RispondiEliminaPresenteremo il disco al Bagno Corallo del Lido di Spina a Ferrara l'11 di Agosto, in spiaggia quando il sole muore, ma contiamo di portarlo in giro anche in altre location a breve.
RispondiEliminaBe', allora staremo collegati sui vostri spazi web per sapere dove trovarvi ... ovviamente suonerete a notte fonda.
RispondiEliminaovvio!! :)
RispondiEliminaSiamo stati bravissimi e velocissimi, abbiamo detto quasi tutto in 50 minuti ...
RispondiEliminaQualcosa da aggiungere?
RispondiEliminaNon potevo scrivere il classico "fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna"
RispondiEliminaTroppo presto, anche il pippistrello avrebbe riso ;)
RispondiEliminanulla, se non invitare i lettori a visitare il ns sito ed ascoltare i pezzi in streaming... e speriamo non ci sia una domanda marzulliana alla fine :)
RispondiElimina;) ... come vedete, visto il tempo, la marzulata finale l'ho saltata.
RispondiElimina... anzi marzullata ...
RispondiEliminagrandissimo! ci dai sempre soddisfazione! :)
RispondiEliminaQueste sì sono soddisfazioni, grazie del grandissimo ;)
RispondiEliminaGrazie a voi invece ...
RispondiEliminaGrazie Igor, grazie Matteo, ora potete andare in sala prove ... a spaccare dentro e fuori.
RispondiEliminaun saluto a te e ai lettori del tuo blog! noi andiamo a scrivere qualche nuovo pezzo in sala... grazie ancora!
RispondiEliminaVolgio un pezzo che parli dell'alligatore e del pippistrello ;)
RispondiEliminaVolgio, vuol dire volgio ;)
RispondiEliminaL'intervista volge al termine.
Buonanotte e buonafortuna ai Devocka ... anche se la notte è ggggiovane.
RispondiEliminaSiete stati anche troppo veloci!! Buonanotte :)
RispondiEliminaOggi è stata tutta una tirata, prima in bici, poi, dopo la doccia e una fugace cena ecco il gruppo, e vai con l'intervista ...poi loro di corsa in sala prove. Che vita frenetica in palude ;)
RispondiElimina...ah, buonanotte a te Elle, anche se la notte è ancora ggggiovane in palude ;)
RispondiEliminaSì ma pure qui: giovane e buona. Insomma superattivo! e io che immaginavo la palude viscida e lenta, invece si scatta!! :)
RispondiElimina... è una rock-palude, e come insegna Celentano, o sei lento o sei rock ;)
RispondiEliminaBellissima intervista ! Bravi ragazzi!
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