Questa sera per la prima volta in palude i Die Stille, ma non preoccupatevi non ho cambiato genere, niente musica classica o agresti sinfonie tedesche, qui si continua a parlare del suono delle città, anche se sotto forme diverse. I Die Stille sono un power trio dolce e a tratti pop (Diego, Eugenio ed Emanuela), con un disco di post-rock delizioso come la copertina lascia intuire, dato alle stampe da poco per Happy/Mopy, label capace di presentare sempre dischi diversi, ma sempre interessanti. E questo Black Holes from Dummies interessante lo è parecchio.
Undici pezzi ironici e scanzonati, ma a tratti duri e malinconici, tra dediche a Giovanni Allevi e odi a Briteny Spears (già, pure quelle …) dal nonsense ai passi della bibbia (il passo e breve, direbbe qualche amico), con un gusto per il pop di marca british e momenti di autentico alternative-rock. Proveniente da varie esperienze musicali dell’underground partenopeo Diego (c’è un fermento in questa città, mai così tante band napoletane in palude), di Napoli ma ora a Roma per studiare musica la batterista Emanuela, come Eugenio, nato con lo studio del violino ha poi virato verso la chitarra elettrica ed è finito in palude con i suoi tre amici. Pronti?
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Die Stille presenti! Ciao Alligatore!
RispondiEliminaCiao Diego, qui Diego ;)
RispondiElimina... al 100% ;)
RispondiEliminadoppio Diego!
RispondiEliminaCon doppio malto ;)
RispondiEliminaBe', tornando serio, benvenuti in plaude Die Stelle ...
RispondiEliminagrazie a te dello spazio! e grazie anche delle belle parole che precedono questa blog-intervista!
RispondiEliminaQuesta sera, il pc, quando scrivo i commenti si rallenta, spero si risolava presto ... per voi Die Stille, tutto bene?
RispondiEliminasi tutto ok! il mio pc per fortuna regge, anche se ha i suoi annetti ...
RispondiElimina... e allora faccio partire il cd e se siete pronti, o pronto (sarai tu, questa sera, a rappresentare la band?), parto anche con le domande ...
RispondiEliminaio sono pronto! gli altri saranno in agguato ... spero che si liberino in tempo per partecipare!
RispondiEliminaBene, allora fatto partire il cd vado con la prima ...
RispondiEliminaCome è nato “Black Holes For Dummies”?
RispondiEliminaBlack Holes For Dummies è nato in varie fasi.
RispondiEliminaDopo un primo EP, ne è venuto un secondo... a partire da questo, con altri brani che sono nati successivamente abbiamo raggiunto una quantità e qualità di materiale che ci convinceva e quindi abbiamo iniziato a pensare a un disco "vero"
... ah, ah, ah, serata magica in palude, spariscono i nostri commenti ;)))
RispondiEliminasi! la psichedelia si impossessa di noi e del blog!
RispondiEliminaPerfetto, cd che racchiude i primi anni di esperienze della band ...dicamola così.
RispondiEliminadiciamo che come accade spesso per i primi dischi di una band, ci sono brani che coprono un arco di tempo molto ampio, circa 3 anni
RispondiEliminaanche se il materiale dei primi 2 anni è parzialmente sul primo EP, il resto è inedito o rimane nei nostri cuori :D
RispondiEliminaScusami, ma non so perchè i tuoi commenti finiscono nello spam ... serata strana veramente ... ma non ti preoccupare, li rimetto a posto io, come ho fatto ora.
RispondiEliminaContinuando: perchè questo titolo?
RispondiEliminaMi viene in mente il noto fumetto underground di Charles Burns, Black Hole ...
RispondiEliminaci sono varie chiavi di lettura, black holes (buchi neri) che sono degli oggetti misteriosi e affascinanti, "for dummies" che richiama quei libri didattici per principianti (tipo "english for dummies" o cose del genere), insieme è un nonsense ma che alla fine dà l’idea di una cosa immensa e importantissima, come è per noi la musica, ma con un approccio scanzonato e senza prenderci troppo sul serio
RispondiEliminanon conosco il fumetto, ma indagherò!
RispondiEliminaMolto bello, qualcosa teoverai nel mio blog, digitando "Black Hole" ... è una serie in 3 albi giganti, parla di adolescenza, rock, cose strane e misteriose, il corpo che cambia ...
RispondiEliminaCi sono state varie fasi, dopo una prima registrazione c’erano 9 brani, poi dopo l’incontro con Happy Mopy, quando abbiamo deciso di collaborare insieme, nel frattempo avevamo altri pezzi che ci convincevano e che avremmo voluto inserire nel disco ...
RispondiEliminaalla fine ne abbiamo registrati 3 nuovi, tolti 2 della prima stesura, e alla fine siamo arrivati alla forma finale.
Siamo arrivati in sala con degli arrangiamenti abbastanza minimali, in modo che il disco potesse rispecchiare quello che è la band live, e viceversa ci piace che chi acquista l’album ai live ritrovi su disco lo stesso “sapore”
sai, a volte senti una band live, e poi quando ascolti le registrazioni ti trovi davanti delle sorprese ... non sempre piacevoli! :D
RispondiElimina...e meno "sorprese" trovi, più è risucito ...
RispondiEliminaVoi ci siete riusciti, c'è immediatezza in ciò che ascolto ...
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di “Black Holes For Dummies”?
RispondiEliminadi sicuro tanti momenti assurdi e divertenti, con i ragazzi in studio si è creato un clima fantastico, sia a livello umano, sia musicale e professionale, infatti ci sono tanti interventi sui cori o sulle seconde voci, su qualche chitarra aggiunta prima del mix finale o su percussioni, tamburelli, interventi ai synth e strumentini vari. Cose che magari non saltano all’orecchio subito ma che sono fondamentali nell’economia globale. E per fortuna, come dicevamo prima, non snaturano l'immediatezza del sound live.
RispondiEliminaColgo l’occasione per ringraziare Antonio Fresa, Luigi Scialdone, Enzo Foniciello e Andrea Cutillo, i nostri eroi che hanno curato la registrazione, mix e master.
come episodio che devo citare, di sicuro le irruzioni mie e di Luigi, nei momenti di pausa … andavamo a fare cover in stile andino, chitarra e ukulele, nelle altre sale dello studio!!!
Troppi?
RispondiEliminaeh era complessa la risposta :D
RispondiEliminaCerto, ma qui in palude abbiamo tempi dilatati, va benissimo così ...
RispondiEliminaTorando allo specifico dell disco ...
RispondiEliminaTorando, vuol dire tornando ;)
RispondiEliminaSe questo vostro cd fosse un concept-album, su cosa sarebbe?
RispondiEliminaQuesta è un'altra domanda difficile … diciamo che nei testi c’è un po’ di tutto … anatemi contro i sandali, dediche a Britney Spears e a i suoi fan, riferimenti ironici ad Allevi, passi della bibbia … ma anche cose più personali e criptiche!
RispondiEliminaVista l’eterogeneità dei contenuti, direi che potrebbe essere un concept su una festa di amici a casa, tanta birra, musica, tv, youtube e tante chiacchierate dei più e del meno ...
un saluto a tutti i portatori di sandali! in particolare i maschietti, sul disco c'è un brano dedicato a voi amanti delle calzature primitive ;)
RispondiEliminaTra questi ci sono anche io ... non vedo l'ora venga caldo per infilarmi i miei sandali ;)
RispondiEliminaallora è dedicata anche a te!
RispondiEliminaBe', grazie ...
RispondiElimina... ma, prima hai accennato al contenuto dei pezzi, e allora ti chiedo, c’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero disco?
RispondiEliminastasera tutte domande difficili!!! è come chiedere a dei genitori quale dei figli è il preferito!
RispondiEliminasiamo legati a tutte per un motivo o un altro, di sicuro le tre che abbiamo registrato più di recente le sentiamo più fresche, Sandals (appunto), Allevi e Please Leave Britney Alone, che chiude il disco
in particolare poi hanno tutte e 3 dei testi molto atipici per il genere che facciamo, quindi credo che racchiudano bene anche il carattere del gruppo
RispondiEliminaPiacciono molto anche a me, in particolare "Please ...", ma la mia preferita è "Zephaniah" ...
RispondiEliminaForse mi sbaglierò, ma ci sento molto i Blonde Redhead, un gruppo che non sento citare quando parlano di voi, ma che in questo pezzo mi sembra a voi vicino...
RispondiEliminadi sicuro i Blonde Redhead piacciono a tutti e 3 i Die Stille, e hanno influenzato di sicuro tutti i gruppi della nostra generazione, almeno quelli che amano certe sonorità
RispondiEliminasi in effetti in Zephaniah c'è un aria rarefatta e un ritmo di batteria molto particolare, il paragone coi B.R. ci sta, anche se mooolto scomodo!
e comunque lo considero un "complimentissimo" quindi ... grazie!
RispondiEliminaCerto, i Blonde Redhead piacciono un sacco anche a me ...
RispondiEliminaIl cd esce con Happy/Mopy records, label di musicisti come voi. Come vi siete incontrati? Come avete lavorato insieme?
RispondiEliminaCon Dario ci conosciamo da tantissimo, condividevamo una sala al centro di Napoli, all’epoca io suonavo con i Nista, ed eravamo molto più giovani ed inesperti, mentre i Growing Ocean, dove Dario cantava e suonava la chitarra, erano più esperti e definiti su un genere post rock (così si diceva all’epoca!) di stampo molto americano … poi dopo anni che non ci siamo visti (io mi sono trasferito a roma 8 anni fa), ci siamo rivisti a Napoli alla presentazione del disco degli Stella Diana per Happy/Mopy, dove noi aprivamo il concerto. Lui rimase colpito dal nostro live, noi stavamo lavorando sul disco, e quindi decidemmo di collaborare.
RispondiEliminaSì, citi dei nomi passati qui, e noto con piacere che c'è una bella scena a Napoli in questi anni ... con molte collaborazioni.
RispondiEliminaUna scena undergeround che cresce insieme, o almeno, questo mi sembra visto da lontano (ma non troppo).
RispondiEliminaper fortuna, anche tra le mille difficoltà, ci sono delle persone e delle realtà che si sono incrociate, e anche dopo anni cercano di collaborare per dare visibilità a dei progetti che valgono.
RispondiEliminanella musica indipendente i soldi sono pochi, e bisogna colmare tutto con la passione
... è il bello (e anche il limite, se vogliamo dirlo), dell'underground ...
RispondiEliminaCopertina ...
RispondiEliminaCopertina molto semplice e poetica, con questo panna e le scritte nere con riflessi arcobaleno … e un pennuto che si gode il panorama di montagna….
RispondiEliminaDi chi è questo progetto grafico. È nata prima la copertina o prima il cd?
RispondiEliminaLa copertina e l'artwork del disco è stato curato da Luigi 'Muhe' Cozzolino.
RispondiEliminaHa curato anche gli altri progetti grafici di Happy/Mopy e anche su questo si vuole proseguire con un filo conduttore.
Anche lui è un musicista e grande appassionato di musica, per cui abbiamo fatto un paio di chiacchierate al telefono per scambiarci le opinioni in merito ... e fin dalla prima bozza che ci ha mandato, ci ha messo tutti d'accordo. Credo che racchiuda bene il mood del disco e della band
anche qui, come per il titolo, si sono elementi astratti e reali, è semplice ma con tanti piccoli dettagli, tante chiavi di lettura
RispondiEliminaSì, e poi ricorda il nome della band, Die Stille ...domanda banale, ma da dove l'avete pescato questo nome teutonico?
RispondiEliminaCi piaceva il suono Die Stille (che si legge come si scrive, non come l'inglese), il significato, "la quiete" o "il silenzio" (che è d'oro, ricordiamolo) e il fatto che abbia tante assonanze con l'italiano (distillare, stile) e con l'inglese (die, style)
RispondiEliminainsomma anche qui tante chiavi di lettura
Come e dove avete presentato/presenterete il cd?
RispondiEliminaper ora abbiamo presentato il disco tra Napoli e Roma la settimana appena trascorsa.
RispondiEliminaper il futuro prossimo vedremo, la stagione è un pò atipica per i gruppi come noi che suonano nei club, quindi per adesso sfrutteremo tutte le occasioni che avremo a disposizione, e poi da settembre prossimo stiamo lavorando per portare in giro il live dovunque sia possibile, in tutto lo stivale e probabilmente facendo anche qualche puntatina fuori dall'italia ... per scaramanzia non diciamo nulla ... siamo sempre partenopei!
la stagione estiva ... che in napoletano si chiama appunto "LA stagione" :D
RispondiElimina...ah,ah,ah, be', altra carattestistica dei giovani gruppi partenopei, è quella di provare l'esperienza fuori dall'Italia, e mi sembra una bella cosa interessante, anche per far capire che musica si fa oggi in Italia...
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna …
RispondiEliminabeh si, poi cantiamo anche in inglese e bisognerebbe rivolgersi a tutta europa, anche se noi gruppi del Sud dobbiamo macinare qualche chilometro di furgone in più!
RispondiEliminaBeh ... ci hai chiesto quasi tutto!
RispondiEliminaA parte cose personali che non interessano a nessuno, ricorderei i riferimenti per chi fosse interessato a seguirci ... il nostro sito www.diestille.it, sul quale trovate i link al nostro facebook (www.facebook.com/diestille1) e agli altri social network, e i link dove acquistare il cd
Be', mi pare che abbiamo detto, se non tutto, molto, grazie Diego ...
RispondiEliminaGrazie ai Die Stille ...Die come Diego ;)
RispondiEliminagrazie a te, Alligatore e mio omonimo, per averci dato questo spazio, per aver scritto delle belle parole su di noi!
RispondiEliminaSperiamo che tu abbia apprezzato l'ascolto e la chiacchierata! Noi l'abbiamo apprezzata!
tra l'altro! Die come Diego, una delle tante assonanze!
RispondiEliminaCerto, apprezzato tutto molto ... alla prossima e ...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Die Stille.
RispondiEliminabuonanotte! grazie e buona fortuna anche a te!
RispondiEliminala palude è un posto molto intimo, io sotto casa non ho una palude ma un piccolo stagno, non ci sono alligatori ma dei rospi! forse è per questo che mi sembra intimo!