Proprio perchè c'è crisi, e i soldi in tasca sono sempre meno, ho rinnovato anche quest'anno il mio abbonamento a il manifesto (e fatto per la prima volta quello a Il Mucchio Selvaggio web). Viviamo in una crisi democratica impressionante, e quello che più impressiona è che sembra tutto normale. Viene in mente la banalità del male, forse oggi la potremmo chiamare la normalità del male. Leggete l'articolo qua sotto, difficilmente lo troverete in altri quotidiani italiani. Scritto con forza, da un intellettuale italiano fine e pacato, ho rinnovato l'abbonamento anche per questo ...
Una questione di democrazia
Marco Revelli (il manifesto 28.01.2012)
Ancora la Val di Susa. Ancora la resistenza contro il Tav. Il blitz - così lo chiamano giornali e tv - di giovedì all'alba è caduto in un paese segnato dalla crisi e attraversato da ventate di rivolta a cui non si era più abituati, dai "forconi" siciliani agli autisti dei tir. E già prende corpo l'idea di una manovra repressiva ad ampio raggio, che affianchi all'autoesclusione della democrazia parlamentare la chiusura degli spazi di mobilitazione dal basso nel quadro di una modernissima forma di dispotismo della ragione economica e dell'emergenza finanziaria.
In effetti, ci si sarebbe aspettati che in un momento in cui si raschia il fondo del barile per far cassa, e si spremono persino i pensionati per ridurre il debito pubblico, si dedicasse non dico un encomio solenne al valor civile, ma quantomeno un minimo di ascolto a chi da anni si batte per evitare che una ventina di miliardi di euro vengano gettati in un buco inutile e dannoso. E che il peso di quell'opera folle fosse sollevato dalle spalle degli italiani. Invece i 26 arresti, le perquisizioni a tappeto, gli ordini di custodia cautelare. Perché tanto accanimento? E perché ora, a sette mesi dai fatti contestati?
Con tanta inopportunità nei tempi, nei modi e nelle dimensioni dell'azione repressiva? Credo che le ragioni siano due, entrambe estranee a un qualche piano generale di cui questa classe politica, per quanto male se ne pensi, non sembra né in grado né interessata. La prima attiene alla natura dell'opera. Tutto ciò che riguarda il Tav è destinato ad assumere dimensioni abnormi. Parossistiche. L'intreccio di interessi che ruotano intorno ad esso è tale che qualsiasi contestazione, dubbio, ostacolo assume il carattere dell'attentato. Qualsiasi gesto di resistenza subisce lo stigma di un atto di guerra. Vale davvero per il Tav quello che vale per le linee dell'alta tensione: «Chi tocca i fili muore». Chi pone ostacoli alla Torino-Lione rischia di fulminarsi: non per nulla il cantiere di Chiomonte è stato dichiarato, con atto sconsiderato, «strategico», come le basi Nato in Afghanistan. Gli arresti di giovedì sono stati invocati, a gran voce, da politici di ogni colore, in forma rigorosamente bipartisan, con toni imperativi da crociata, con l'appoggio di pressoché tutte le grandi testate giornalistiche.
La seconda ragione è più banale. Mi viene un solo termine: ottusità. Non conosco tutti gli arrestati. Ma quelli locali sì. C'è un barbiere di paese, amato e stimato da tutti, in solidarietà del quale si sono mossi in blocco i commercianti di Bussoleno. C'è un consigliere comunale che al momento dei fatti era azzoppato e si sosteneva con due stampelle, una delle quali figura, con raro sprezzo del ridicolo, come corpo del reato, novello Enrico Toti del nord-ovest. C'è un vecchio anarchico, Tobia Imperato, che tutti noi conosciamo: uno che da anni entra ed esce di prigione ad ogni manifestazione, come i suoi antenati ai tempi delle visite del Duce, ma che non farebbe male a una mosca. E poi un ex Br, quasi settantenne ormai, basta vedere la fotografia, difficile immaginarlo a fare guerriglia sui dirupi scoscesi della Maddalena. Più probabile che sia stato messo li, nella lista, per abbellire il quadro con un pizzico di terrorismo scaduto.
Sette mesi di lavoro di intelligence per arrivare a questo? A mandati di cattura senza flagranza di reato? E per reati che, se comprovati, sarebbero da considerarsi comunque "minori"? Nutro una grande stima personale per il procuratore Caselli. Conosco il suo impegno non solo nella battaglia alla mafia ma anche nel volontariato. Mi ha fatto davvero male vederlo mettere la propria faccia e la propria parola in quest'occasione. Ma forse l'amara conclusione è questa: anche se guidata da un eroe civile, la macchina burocratica-repressiva possiede un'ottusità di fondo inemendabile, che vanifica ogni spirito di giustizia.
Sabato 28 gennaio, Torino piazza Carlo Felice ore 14.30 manifestazione nazionale NOTAV, in questa occasione anche in solidarietà agli arrestati
Grande post!.. Lucido, perfetto , non fa una grinza l’articolo di Revelli..Verità su verità. Da quando è successa l’ultima tragica barzelletta degli arresti, mi è girata in testa la parola ‘ottusità’, che ho riscontrato leggendo queste righe…Non riesco da aggiungere altro..’chi tocca i fili muore’ chissà quanti e chi sono quelli che riempirebbero le loro tasche con la realizzazione di di questa inutile mostruosità..E’ stato già succulento il primo assaggio intascato con la progettazione, l’aggiudicazione dell’appalto e compagnia bella!..
RispondiElimina..Per tornare alla barzelletta dell’arresto, mi diverto a pensare ai personaggi coinvolti (il barbiere, il br settantenne e i poliziotti, Caselli ecc..) in una qualche vignetta di Andrea Paz. Da morire dal ridere…
Concordo pienamente, quello di Revelli è un pezzo di una lucidità perfetta, che ti entra dentro il cervello scorrendo come l'acqua nei fiumi. Quanto alla barzelletta, concordo anche su quella, ho pensato pure io a Frigidaire leggendo di questa incredibile e ottusa, sì ottusa retata (mi aspetto vignette nei prossimi numeri).
RispondiElimina....quest'anno è il mio ventesimo con il Manifesto..... :)
RispondiEliminaComplimenti Lys ...
RispondiEliminaIo da lettore direi 25 (ho cominciato da ragazzino, rubandolo a mio fratellino maggiore) ... Abbonato invece lo sono dal 2003.
Funzione democratica, libertaria e sociale indiscutibile!
RispondiEliminaAdriano, come sempre hai detto tutto con una frase: "il manifesto" è così.
RispondiElimina@Adriano2
RispondiElimina... e poi, che fantasia a fare la prima pagina, come questa stupenda di oggi con "Napoli visionaria".
Con la scusa della crisi, qua ci fottono il futuro.
RispondiEliminaProssimo appuntamento No Tav il 25 febbraio in Valle tra Susa e Bussoleno. Siateci, dobbiamo farci tutti noi in prima persona materiale per altri pezzi così. :)
RispondiEliminaEncomio per chi vuol far risparmiare miliardi pubblici?
RispondiEliminaMa se stanno di nuovo rispolverando quel cazzo di ponte sullo stretto!!
Non dimentichiamoci mai che stiamo parlando di Mafialand, mica di un Paese Civile!
Ho visto e sentito l'intervista a Caselli a Rainews e concordo con Revelli sull'uso di una "faccia per bene" per dare una parvenza di legittimità all'azione repressiva. Sorge un dubbio: non sarà a sua insaputa?
RispondiElimina@Berica: escludo sia a sua insaputa. Caselli non è un ingenuo: è stato tra coloro che portarono avanti la prima offensiva giudiziaria contro il movimento No Tav, con l'inchiesta che nel 1998 portò alla morte di Sole e Baleno, e un paio di anni fa si è distinto per la veemenza messa nel processo contro il G8 universitario di Torino, con arresti e perquisizioni di studenti in mezza Italia. Non è nuovo insomma a simili attacchi ai movimenti.
RispondiEliminaBravissimo Alli, e non solo per aver rinnovato un abbonamento importante (io non posso fare abbonamenti visti i miei continui spostamenti, ma posso comprare), ma anche per aver riportato un articolo che dice tutto da sè! Portare a casa questa battaglia sarebbe vitale per questa gente...il potere però, come disse Lolli, continua a inseguire con le sue scarpe chiodate di paura :(
RispondiElimina@Harmonica
RispondiEliminaPotrebbe essere un buon slogan per un partito serio.
@Ross1
Sempre completa e informatissima, oltre che attiva e viva.
@ZioScriba
Già, la mafia in Italia è da un pezzo al potere e non tollera alternative.
@Berica
Non sono informato su tutta la sua carriera, e credo sbagliato incensare o demolire i magistrati, che devono fare solo il loro lavoro. Detto questo, vista la sua esperienza e fama, se fosse inconsapevole sarebbe gravissimo.
@Ross2
Ecco, vedi Berica? ...io sapevo solo di striscio di queste cose, ma mi rendono molto triste.
@Nico
Lolli è sempre attuale. Per l'abbonamento capisco, io sono invece sempre fermo, per me è l'ideale...
Salviamolo!
RispondiEliminaSalviamolo per salvarci Ernest ... è un bene comune.
RispondiEliminaArticoli così si leggono solo su il manifesto, per questo lo vogliono eliminare ...
RispondiEliminaInfatti George, se scompare il manifesto, la già precaria nostra democrazia sarà definitivamente finita.
RispondiElimina