Questa sera si fa la storia o si muore. Anzi, si fa la Storia, punto e basta, perché ritorna nella palude la prima band passata di qui per la blog-intervista (nel lontano febbraio 2008), i Phidge. Tanto tempo è passato da allora, ma ho ritrovato un gruppo con la voglia di fare, con un piacere del rock nelle vene, nonostante gli anni e i cambiamenti effettuati in questo periodo (per esempio, hanno un nuovo batterista). Sono cresciuti dall’esordio It’s All About Tell di quattro anni fa, ma sono rimasti fedeli a loro stessi, soprattutto nella volontà di fare e nell’entusiasmo di stare insieme; per dirvi, questa sera hanno organizzato una cena in occasione della blog-intervista.
Questo nuovo disco s’intitola We Never Really Came Back (con Back scritto storto, come tutto il titolo dell’album di Nordgarden, che sia una tendenza del 2012?), ed è uscito, come il precedente, con la bolzanina Riff Records. I Phidge sono tornati, dicono con questo titolo, sono loro, ma non lo sono completamente: amori, delusioni, battaglie vinte, battaglie perse … la vita, la vita ha inevitabilmente creato degli altri Phidge. La copertina, ispirata da un Amleto televisivo di Carmelo Bene (dopo mi spiegheranno), con le figure dei quattro Phidge in movimento, sembra alludere a questo cambiamento continuo. C’è energia in questa immagine, come nella loro musica. La sento dal cd, la sento dal tavolino in movimento. Non è una seduta spiritica, ma la blog-intervista in partenza. Se ci siete battete un colpo…
VAI AL LORO BLOG http://phidgeband.blogspot.com/
eccoli
RispondiEliminaPuntualissimi, si vede che siete già passati di qui ...
RispondiEliminaBentronati nella palude.
RispondiEliminasiam di casa, dai
RispondiEliminacome stai, alligator?
Non mi lamento dai, e voi? Avete cenato?
RispondiEliminasiamo pieni di cibo abruzzese
RispondiEliminaBene, saranno felici di saperlo i lettori del mio blog che vengono da quella regione ... com'è il cibo abruzzese?
RispondiEliminaCarne, formaggi, pane ...
RispondiEliminaguarda, più che altro 'ndurciullun, che poii se vuoi ne parliamo
RispondiEliminaDopo ne parliamo, dai, intanto che la digerite ...
RispondiEliminacon sugo di costine
RispondiEliminaSapevo degli arrosticini, da quelle parti, se non sbaglio ...
RispondiEliminaUna cosa così? ...
RispondiElimina... e vino?
RispondiEliminaabbiamo anche aperto una bottiglia di testarossa!
RispondiEliminaFantastico, mi dice bene, brindiamo a questa nuova blog-intervista, dopo la prima volta, la prima volta assoluta con voi nel febbraio 2008.
RispondiEliminaAvete il primato ...
RispondiEliminain alto i calici!
RispondiEliminaE se volete, partiamo con le nuove domande musicali ... pronti?
RispondiEliminasiamo nati pronti
RispondiEliminaBene, allora faccio partire il cd e vado con la prima domanda ...
RispondiEliminayeah!
RispondiEliminaCome è nato “We Never Really Came Back”?
RispondiEliminaHo visto il vostro concerto al locomotiv, bologna, siete grandi!!!!!
RispondiEliminaè nato dalle ceneri di ciò che siamo stati, sotto cui abbiamo trovato braci ancora ardenti
RispondiEliminaCiao Anonimo al concerto al Locomitv.
RispondiEliminaC"ero anche io a bologna, bravi e karini! Alice
RispondiEliminametà dei pezzi nasceva durante il mixaggio del primo disco, che è un modo per sottolineare come non fossimo ancora soddisfatti
RispondiEliminaCiao Alice ... siete rinati con un sacco di fans... e siete perfezionisti.
RispondiEliminaIl titolo nasce da un estratto del testo di Blind Diving, che raccontava di un viaggio i cui protagonisti, da quel viaggio, in un certo senso non erano mai tornati
RispondiElimina...poi, a registrazioni concluse, abbiamo notato come quelle parole potessero attagliarsi alla nostra istuazione di quel frangente
RispondiElimina...e in ogni caso, grazie ad Alice!
RispondiEliminaAlice nella palude ... sembra il titolo di una canzone ;)
RispondiEliminaCome mai la scritta Back è storta?
RispondiEliminaScelta puramente estetica? ...
RispondiEliminauna canzone di De Gregori feat. Vasco Brondi!
RispondiEliminasia estetica che semantica! Sottolinea il non ritorno ed è difficile da leggere, è un modo di scendere a patti con qualcosa che non va
RispondiEliminaCome è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale? Qualche episodio …
RispondiEliminaGuarda, le registrazioni sono state all'inizio del 2011, e ci abbiamo inaugurato la nuova sede del Vacuum Studios: quindi un piccolo velo di emozione non mancava!
RispondiEliminaSiete sempre i primi voi ;)
RispondiEliminaLo studio tra l'altro è in un vecchio casolare nella prima campagna bolognese, per cui era immerso nella nebbia e rendeva l'atmosfera unica
RispondiEliminaPoi, certi racconti su un famoso venditore di materassi... ma qui siamo costretti a mantenere il riserbo! :)
RispondiEliminaSento odore di spy-story...
RispondiEliminanon possiamo poi dimenticare gli ospiti che ci sono venuti a trovare in studio e che hanno lasciato un segno indelebile nel sound del disco
RispondiEliminaChe sto ascoltando ora con piacere ... è un disco che sale, a dirla alla ciritichese. Chi è venuto?
RispondiEliminaspiacenti, ma nessuna info su GM verrà estorta...
RispondiEliminaAh, gli ospiti: intanto, la conferma del Maestro Elia Penna, che si è occupato dei synth e del piano acustico in ben cinque pezzi
RispondiEliminapoi, Matteo Dicembrio degli Eveline e dei Crzay Crazy world of Mr. Rubik, all'organo in Invisible Colors e al piano in reverse in Hot Water Beach
RispondiElimina...e infine Alessandro Tumscitz alla tromba nel finale di Nobody Tries
RispondiEliminaUltima nota di colore: durante le registrazioni abbiamo deciso di piantare l'orto fuori dal casolare!
RispondiEliminaBei nomi, personaggi del rock italico che apprezzo molto.
RispondiElimina... e l'orto fa molto neo-grunge ;)
RispondiElimina...a che traccia sei nell'ascolto, Alligator?
RispondiEliminaLa n. 8
RispondiEliminaNon stai parlando dei Nickelback, vero? :)
RispondiEliminaCard With A Wish, se non sbaglio...
RispondiEliminaAh, Card with a wish!
RispondiEliminano che non sbagli!
RispondiEliminaBene, ora sono alla 9 ...il cd avanti bene.
RispondiEliminaPoi arrivo ai pezzi, e ora, continuando ...si parla di nuovo inizio con questo disco. Perchè? Cosa è successo ai Phidge in questi anni?
RispondiEliminaaltro che "we never really came back"... siete tornati e alla grande! un abbraccio ai Phidge e un saluto all'Alligatore. Giambo
RispondiEliminaè prevista una recensione? anzi, ti andrebbe di sbilanciarti in una first impression? Non osiamo chiederti un voto...
RispondiEliminaSe si può sapere o è topo secret come il GM.
RispondiEliminaIntanto un abbraccio al nostro primo tecnico del suono (sempre a proposito di debutti!)
RispondiEliminaSono sempre Alice, mi interessava l"orto, mi invitate?
RispondiEliminaCiao Giambo ... e Alice, l'invitate?
RispondiEliminaBeh, tanto per cominciare un mese dopo l'uscita del primo disco rimanemmo senza batterista!
RispondiEliminaE dopo un po' di infruttuose peregrinazioni, siamo arrivati a Oscar Astorri, che dall'aprile 2009 pesta come nessuno
Lo sento bene, da il ritmo alla mia coda.
RispondiEliminaPoi è successo quello che succede lungo una vita: c'è chi ha messo su famiglia, chi ha perso affetti cari, chi ne ha trovati di insostituibili
RispondiEliminaCiao ragazzi, proprio una bella intervista?
RispondiEliminatutte esperienze che nel disco sono presenti eccome, e svettano
RispondiEliminaSì, è un disco con molte emozioni.
RispondiEliminaAlice, ti invitiamo se ci dimostri che sei Alice!
RispondiEliminaAlice, dimostra che sei Alice. Raccontaci del gatto con gli stivali.
RispondiElimina(per la cronaca, è cambiato il phidge alla tastiera)
RispondiEliminaInvitatemi e ve lo dimostrero"?
RispondiEliminaNel senso di chi scrive ....
RispondiElimina... è cambiato chi scrive.
RispondiEliminaAlice, bello questo gioco. Almeno parlaci del cappellaio matto.
la serata si impenna! bella regaz. vale
RispondiEliminaMa tu sei vale che conosco io? Dimostramelo...
RispondiEliminaNiente, difficile ..
RispondiEliminaQuesto “nuovo inizio” quanto ha influito sulle vostre canzoni? Sullo scriverle come sull’eseguirle?
RispondiEliminaDifficile anche questa ...
RispondiEliminascusate, il pc aveva preso fuoco
RispondiEliminaAh, ah, ah ... serata di misteri e cose strane.
RispondiEliminacomunque, vabè, sulla vale e sull'alice lasciamo dirimere te; per le canzoni nuove possiamo dirti che, a prescindere dalle sfighe e dagli sconvolgimenti vari (la vitcha è dura, dice qualcuno che vende un sacco di dischi, lui sì), volevamo cose che fossero molto immediate da suonare anche live...hai notato che adesso si capisce quasi sempre in che tempo stiamo suonando?!
RispondiEliminaLa rece sta venendo bene, la scrivo praticamente in diretta ... a volte non riesco, mi devo chiarire le idee dopo, a volta viene bene... ora viene bene. Sento che è un cd che cresce, canzone dopo canzone.
RispondiEliminaCerto, c'è una precisione tecnica molto marcata, mi sembra ci sia un bravo direttore d'orchestra dietro.
RispondiEliminaP
RispondiEliminaP come Phidge.
RispondiEliminai studio ci ha aiutato molto Bruno Germain, il nostro producer; nella fase di pre produzione ci hanno aiutato le idee chiare...dopo tutto quello che è successo, dubbi sulla musica non ce ne erano più
RispondiEliminaSui pezzi preferiti possiamo scegliere separatamente?
RispondiEliminaCerto, come no ...
RispondiEliminaMi sembra anche giusto ...
RispondiEliminaDoddy: Nobody tries; perchè è dispari, ma non sembra
RispondiEliminaL'ho capita...
RispondiEliminaOscarone: On the whole; per il finale. Che s p a c c a .
RispondiEliminaPhidge is awesome!!
RispondiEliminaCerto, spacca eccome se spacca.
RispondiEliminawelcome, dudeeeeeeeeeeeeee!!!!!
RispondiEliminaWe're going to play in Bozen, february 4th!
Ciao Sudeep ... benvenuto nella palude.
RispondiEliminaNick, detto Veergio: Card with a wish; è evocativo al punto giusto
RispondiEliminaAnche qui, capisco ... un pezzo che sale, direi. Liquido e corale.
RispondiEliminaFedro: considero le prime tre un'intro da greatest hits
RispondiEliminaConcordo, in un disco bello tutto, tra le mie preferitie c'è "Awoken" e "Door Selected" e anche "Hot Water Beach" ....la prima, la terza e la quinta.
RispondiEliminaE a questo punto manca solo l'Alligatore...Phidge ad honorem
RispondiEliminaVado con i numeri dispari ;)
RispondiEliminaEccolo! Hai praticamente fatto un accordo maggiore
RispondiEliminaBe', stpenda anche "Our Lungs Are Blind", che è la sesta ...
RispondiEliminaPer la cronaca, la colonna sonora dell'intervista per noi, al moomento, è http://www.youtube.com/watch?v=JEIxfbfJE38
RispondiEliminaBella, bella, veramente una bella colonna sonora pure voi ... io sono al secondo ascolto di certi Phidge.
RispondiEliminaquindi? sei su Awoken?
RispondiEliminaNo, sono già a "Blind Diving".
RispondiElimina“We Never Really Came Back” va avanti come un treno... e, se questo cd fosse un concept-album, su cosa sarebbe?
RispondiEliminama E' un concept album, tanto che c'era l'idea di farne un romanzo con le canzoni come capitoli
RispondiEliminala cosa strana è che il concetto è venuto fuori dopo che il disco era stato scritto; ma non è un pretesto, nè una trovata..è proprio l'intento che è fiorito dall'esito
RispondiElimina(continua)
Spesso succede, una cosa molto zen ...
RispondiEliminatutto è partito dalla fine, al contrario; dalla copertina, con il back al contrario
RispondiEliminaCerto, c'è anche questa allusione all'Amleto di Carmelo Bene ...
RispondiEliminane parlavi dell'introduzione della copertina, no?
RispondiEliminaEcco, qui http://www.youtube.com/watch?v=GGosk02j1qA&feature=fvst a 21:50 arriva l'ispirazione
Oppure ho colto male?
RispondiEliminaNo, no, ho colto bene, ho colto bene... ora me lo guardo con calma e poi ne parliamo ;)
RispondiEliminaCarmelo Bene, una grande rockstar.
RispondiEliminatutti i vari cazzi che hanno fatto venir fuori il disco si possono sintetizzare in un macro concetto di "Solitudine", intesa in senso molto lato (se vuoi ci torniamo dopo)..e noi uno così solo come Carmelo in quell'inquadratura lì non l'avevamo mai visto
RispondiEliminaBe', che volti, che corpi, una solitudine molto fisica, se non altro.
RispondiElimina"bere è bello"
RispondiEliminaOscar Astorri
Sottoscrivo.
RispondiEliminaContinuando, intanto che ascolto il cd, vedo il film, faccio l'intervista, scrivo la recensione, nutro il gatto e bevo dello spumante per festeggiare ...continuando:
RispondiEliminaIl cd è uscito, come il precedente con Riff Records di Bolzano. Come mai? Come prosegue il lavoro con loro?
RispondiEliminaQuindi è un concept sulla solitudine, sul modo che ha di infilartisi dentro e sul modo in impari a conviverci; in senso lato dicevamo
RispondiEliminaCompriendo, compriendo ...
RispondiEliminaForse si è persa: il cd è uscito, come il precedente con Riff Records di Bolzano. Come mai? Come prosegue il lavoro con loro?
RispondiEliminaPotevamo lasciare un'etichetta che ha appena inaugurato il Riff store?!
RispondiEliminaAnzi, ti diciamo in anteprima semi ufficiosa che, prima del concerto di Bolzano del prossimo 4 febbraio, là dentro succederà qualcosa
Però! Un Riff Store in quel di Bolzano. Notizia bella.
RispondiEliminaQuindi inevitabile chiedervi come e dove presenterete il nuovo cd? ... e cosa succderà al Riff Store?
RispondiEliminaDobbiamo anche dire che il disco è uscito accompagnato da una serie di live che ci hanno dato un sacco di soddisfazioni: a parte il fantastico release party del Locomotiv - ma lì giocavamo in casa - i concerti di Prato e del Leoncavallo finiscono di diretti nel novero di "quelle serate là"
RispondiElimina... è vero, anche perchè il cd è uscito all'inizio dell'anno, e siamo riusciti a trovare una data buona solo oggi. Grandi concerti, in luoghi mito.
RispondiElimina... e in tre settimane ne avete già fatta di strada.
RispondiEliminaIn effetti, di meglio era difficile chiedere; dopo Bolzano ce ne andremo un po' in giro per il centro Italia, per tutto marzo
RispondiEliminaAh, al Riff store?
RispondiEliminaUna cosa del genere non sarebbe male
http://www.youtube.com/watch?v=1niYzTgh9iU
In effetti non sarebbe male ...
RispondiEliminaDa tenere d'occhio i vostri spazi web per i concerti, dal blog al faccialibro ...
RispondiEliminaah, nel caso volessi passare a trovarci..
RispondiEliminahttp://www.myspace.com/phidge/shows
Appunto ...
RispondiEliminaDopo Bozen, molta Italia di mezzo, ecco perchè avete mangiato abruzzese questa sera ... vi state preparando.
RispondiEliminaPer finire: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna … dite qualcosa che non abbiamo detto, un appello, un saluto, quello che volete.
RispondiEliminaSpazio libero.
RispondiEliminaNe chiediamo quattro
RispondiEliminaBene, mi piace scelta, andate con la prima ...
RispondiEliminaOscar: ribadisco. Bere è bello
RispondiEliminaLo so per esperienza diretta ;)
RispondiEliminaDoddy: vorrei tanto suonare a Torino e a Roma. E magari tornare in Sicilia
RispondiEliminaNick detto Veergio: un saluto a tutti gli aspettatori
RispondiEliminaLanciamo l'appello da qui alla Sicilia, molti artisti di quella città passati qui, chissà ...
RispondiEliminaFedro: arriverà anche il turno del gilet
RispondiElimina... che non hanno aspettato ivano.
RispondiEliminaCi siamo incartati nelle ultime domande/dichiarazioni, ma il discorso è parso così surreale ... altro da dichiarare?
RispondiEliminaAl direttore non piacciono le risse
RispondiEliminaChe aggiungere dopo questa constatazione amichevole?
RispondiEliminache Frank Zappa ha lasciato posto al Fuga da Alcatraz
RispondiEliminaPossiamo ringraziarti, Alligatore?
No, sono io che ringrazio voi.
RispondiEliminaGrazie ai Phidge e a tutti gli amici che avete portato nella plaude.
RispondiEliminaE' sempre un piacere..grazie di aver dato spazio alla nostra musica anche questa volta; dai, dillo, è molto meglio questo disco dell'altro, no?
RispondiEliminaSicuramente siete cresciuti, è un disco più maturo, da ascoltare tutto. Meglio, sì, meglio del precedente... ma non aggiungo altro.
RispondiEliminaAnzi, aggiungo questo; buonanotte e buonafortuna ai Phidge.
RispondiEliminaMolto misurato, sempre british l'Alligatore!
RispondiEliminaGrazie ancora, alla prossima!
...e una buonanotte a te!
RispondiEliminaGrazie, ciao ... alla prossima.
RispondiElimina