Pagine

lunedì 5 dicembre 2011

Due parole con i Luminal

Un grande e attesissimo ritorno quello dei Luminal, dopo la prima volta circa due anni fa con l’esordio Canzoni di Tattica e Disciplina. Questa sera parleremo del nuovo cd, uscito la scorsa primavera, quasi in contemporanea con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia (o presunta tale). Uscito come il precedente con l’indipendente Black Fading records, alla quale si è aggiunta Action Directe, è un disco che mette il piede nel piatto dell’Unità del nostro paese. Un paese senza rivoluzioni (se non importate), rivoluzioni tradite, sconfitte, gattopardismi assortiti. Non a caso il cd s’intitola, con vero spirito punk, Io non credo.

Avuta la fortuna di sentirlo in anteprima in marzo, avevo suggerito al gruppo di mettere Monicelli che parla della rivoluzione in quella famosa intervista (vedi il mio post del 29/11/11) prima della title-track. Purtroppo il cd era già pronto, altrimenti l’avrebbero inserito di sicuro. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta di questo album acido e indignato, autentico post-tutto italico. Un album importante, più ermetico del precedente, ma sempre luminal-style con le voci femminile/maschile ad alternarsi nel cantato, tante chitarre, testi belli forti. Per questo gli ho voluti sul blog adesso, che il gioco si è fatto duro. Molto più duro. Pronti?

VAI AL LORO BLOG http://luminalband.blogspot.com/

93 commenti:

  1. Ciao alligatore, è sempre un piacere :)

    RispondiElimina
  2. Ciao Donna Luminal, la mia donna preferita.

    RispondiElimina
  3. è un po' come tornare a casa (ma con i capelli biondi ora non posso più indossare il cappello con la tua pelle.)

    RispondiElimina
  4. Buonasera a tutti, sono sintonizzata!
    Lucia Rehab

    RispondiElimina
  5. Ah, ah, ah, è vero, allora non mi mordi più.

    RispondiElimina
  6. buonasera!
    Alessandro luminal

    RispondiElimina
  7. Ciao Alessandro Luminal, benvenuto anche a te ... ci siamo tutti?

    RispondiElimina
  8. Allora, se siete pronti, faccio partrire il cd e vado con la prima.
    @Alessandra
    La speranza è l'ultima ...

    RispondiElimina
  9. E' nato portando a compimento il discorso iniziato con 'Canzoni di tattica e disciplina' per quanto riguarda lo stile dei testi, e le tematiche. E' un disco introspettivo ed incentrato sulla follia tipica dell'uomo moderno. A diferenza di 'Canzoni di tattica e disicplina' però si comincia a vedere la vita che accade al di fuori del cervello e del cuore di un individuo, e da lì inizia la metafora con la situazione italiana, di cui siamo tutti vittime e colpevoli.
    Musicalmente è ancor di più figlio della tradizione musicale italiana, in molti pezzi è forte l'eco dei nostri cantautori preferiti, e abbiamo ascoltato e riscoperto molte cose prima e durante la nascita di quest'album, che ci hanno influenzato in fase di scrittura e realizzazione.

    RispondiElimina
  10. Io non credo è una presa di posizione. E' un sigillo, è un pensiero al quale ritornare ogni volta che ci perdiamo. E' un grido. Noi non crediamo nei dogmi di questo paese, nelle sue regole civili, politiche, cattoliche. Non crediamo nel senso di colpa, nella paura. Nell'individualismo inteso come modo di preservare solo ed esclusivamente la propria famiglia e a morte tutti quelli che non ci servono. Noi non crediamo in chi fa politica sull'antipolitica, in chi vive negando, e non fa nulla per cambiare quello che ha intorno.

    RispondiElimina
  11. Questi signori hanno dei signori contenuti!
    Lucia Rehab

    RispondiElimina
  12. E anche il vostro pubblico ... vedo una marea di contatti provenire dal vsotro blog, che soddisfano la mia ansia da prestazione ;)

    RispondiElimina
  13. Anzi, da vostro facebook .... vediamo se qualcun altro entrerà in contatto diretto.

    RispondiElimina
  14. Buonasera :))) Cultori dello Zonzo :))

    RispondiElimina
  15. Chi c’è sulla copertina? Perché questo personaggio disegnato così? Di chi è opera?

    RispondiElimina
  16. credo di sapere chi si nasconde dietro zonzo :D

    per rispondere alla domanda, (poco) in breve:

    La copertina ritrae Giuseppe Garibaldi, una delle figure più controverse della storia del nostro paese, un rivoluzionario con una carriera talmente impressionante da destare ammirazione in tutto il mondo durante l'arco della sua vita, da Dumas a Lincoln.. ma in Italia non siamo in grado di uscire dalle dinamiche deliranti di sciovinisti vs. revisionisti, ed un'analisi obiettiva e condivisa è difficile da trovare (consigliamo la Storia d'Italia di Montanelli, che per lo meno ha il pregio di essere scritta divinamente, e con distacco). Sta di fatto che comunque la si pensi Garibaldi incarna uno spirito poco comune in questo paese, e che storicamente purtroppo qui da noi attiene ai pochi piuttosto che ai molti. Andare in una sola vita contro la frammentazione, i dominatori stranieri, il Vaticano, il restare con le mani in mano perché non si può cambiare nulla, tutto questo combattendo in mezzo mondo in nome di quello in cui si crede. Non è esattamente una cosa comune, anzi, è proprio il modo di pensare rivoluzionario che in Italia viene avversato. Perché nessuno crede ci sia una cosa chiamata collettività oltre quella della "famiglia", e perché nessuno riesce a credere che qualcuno voglia fare qualcosa per migliorare ciò che ci circonda, dev'esserci sempre un secondo fine. Non per niente, ancora oggi si può dire che l'ideale di Mazzini e Garibaldi è stato abbondantemente tradito. L'Italia è una nazione solo di nome. Non abbiamo nulla dello spirito unitario delle grandi democrazie europee, come la Francia, la Germania o l'Inghilterra. Manca ancora oggi l'unità vera.
    Nella copertina disegnata da Marco Filippetti (www.marcofilippetti.it) c'è tutto questo. Il suo volto bianco e simile ad un fantasma è stato dipinto su quattro giacche nere inchiodate al muro del suo studio. Dopo di che queste giacche sono state indossate per il libretto interno al cd. Quale modo migliore per realizzare simbolicamente e materialmente l'unità ideale e la frammentazione reale di questo paese?

    RispondiElimina
  17. Se “Io non credo” fosse un concept-album su cosa sarebbe?

    RispondiElimina
  18. Su quanto sopra, sull'individuo lontano dalla collettività e sull'individuo che prova a far parte della collettività. Non è un concept album ma neppure una raccolta di canzoni come era il nostro primo album. Tutti i brani sono stati scelti in base al contenuto dei testi ed all'atmosfera, di modo che ogni cosa contribuisse a creare un'immagine precisa.

    RispondiElimina
  19. Certo, e rimanendo in tema: cosa non credere in questa Italia dopo 150 anni di unità?

    RispondiElimina
  20. Verrebbe da dire "in niente." perché questo paese ha dimostrato nel bene e nel male di essere imprevedibile, soprattutto nel male purtroppo. La cosa in cui è più difficile credere è proprio l'unità.

    RispondiElimina
  21. già, ripercorrendo la storia, passata e presente, questo balza in evidenza ... e allora...

    RispondiElimina
  22. Crediamo nel coraggio. Crediamo nella volontà. Crediamo nella solitudine. Nell'intelligenza. Crediamo in chi si fa il culo per riemergere dal buio, o chi decide di restarci, con tutte le scarpe. Crediamo in chi è come noi, sempre disperato o sempre al settimo cielo. Crediamo in chi si sente sempre fuori posto. Crediamo in chi propone delle idee, nel paese in cui se lo fai "ti prendi troppo sul serio". E ora tutti sull'attenti!

    RispondiElimina
  23. "Imprevedibile, soprattutto nel male purtroppo..." STRAQUOTO!
    Lucia Rehab

    RispondiElimina
  24. Forse si è persa: c’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo nuovo cd?

    RispondiElimina
  25. per quanto riguarda i pezzi preferiti..
    E' una metafora usatissima ma sempre calzante: è come chiedere ad un genitore quale figlio preferisce, ognuno dei brani del disco ha qualcosa che ai nostri occhi lo rende unico, abbiamo lavorato molto su ogni pezzo, non ci sono riempitivi, e in un certo senso non ci sono singoli, perché è come se fossero tutti singoli.

    RispondiElimina
  26. Certo, capisco, e ascoltando il cd, quindi dall'altra parte, dico che è difficile.

    RispondiElimina
  27. Il cd è uscito con, come il precedente, per Black Fading? Soddisfatti della collaborazione con loro dunque? Come prosegue

    RispondiElimina
  28. ... c’è anche Action Directe. Chi sono?

    RispondiElimina
  29. Io ho conosciuto i Luminal grazie al disco al disco per intero :) ma se proprio mi capita di scegliere scelgo Niente di Speciale .
    Gerardo senza Protocollo :)

    RispondiElimina
  30. Ciao Gerardo, vediamo se altri dicono la loro.

    RispondiElimina
  31. Sì, anche Niente di speciale, trale preferite.

    RispondiElimina
  32. Riguardo Cristiano: L'etichetta di Cristiano Santini ha due nomi perché in realtà lui è schizofrenico. Scherzo. (risate). In realtà Action Directe è la divisione di Black Fading che si occupa dei gruppi che cantano in italiano. Cristiano è un produttore che in studio ti fa sentire sempre a tuo agio. Ha le idee molto chiare ma al tempo stesso ti lascia libero di essere te stesso. Ci ha capiti dal primo ascolto, ora un ottimo amico. Siamo stati fortunati.

    RispondiElimina
  33. Vediamo se c'è qualcuno che dice qualche altro pezzo preferito ... e voi, riguardo i miei pezzi preferiti, avete qualcosa da dire?

    RispondiElimina
  34. Come sono nati?, come li avete suonat? ... o di altri.

    RispondiElimina
  35. Alessandro, che ho sentito poco ...c'è ancora?

    RispondiElimina
  36. Io ho un pezzo preferito per disco. Nel primo era la lunga corsa. In questo il giorno sulla collina. Credo abbiano qualcosa in comune. Ogni giorno della mia vita me ne sono andata. Ogni giorno è stato diverso da quello precendente. Ogni giorno ho detto addio a qualcosa. Per merito mio o per colpa di qualcun altro.

    RispondiElimina
  37. Come e dove avete presentato “Io non credo”? ... e in futuro?

    RispondiElimina
  38. Vedo anche la Germania nel vostro futuro.

    RispondiElimina
  39. direi "l'ultima notte" e "non è ancora finita, babyblue"

    RispondiElimina
  40. Abbiamo presentato questo disco in giro per l'Italia. Un sacco di bella gente conosciuta e città incredibili che ci sono rimaste negli occhi (e il limoncello di Catania nello stomaco e una montagna del cilento nel cuore). In Germania siamo stati a fine Settembre per quattro date e ci torneremo a Marzo per un tour di più giorni. Andare all'estero è stato come prendere una porta in faccia mentre hai gli occhiali e la bocca spalancata. Ha fatto male. Ma è stato magnifico. Un pubblico splendido e caloroso. Non vediamo l'ora di ripartire.

    RispondiElimina
  41. Esperienza alla Sacher-Masoch allora ;)

    RispondiElimina
  42. la sofferenza viene se pensi all'italia e a tutte le cose che non funzionano qui quando basterebbe così poco..

    RispondiElimina
  43. Per finire: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna ...

    RispondiElimina
  44. cos'è un'esperienza alla Sacher-Masoch? :)
    Lucia Rehab

    RispondiElimina
  45. anche se è presto, avete detto tutto in poco tempo, siete stati perfetti. Organizzazione prussiana ;)

    RispondiElimina
  46. Sacher-Masoch, "inventore" del masochismo.

    RispondiElimina
  47. L'ho pensato, Lucia, quando Alessandra ha scritto: Andare all'estero è stato come prendere una porta in faccia mentre hai gli occhiali e la bocca spalancata. Ha fatto male. Ma è stato magnifico.

    RispondiElimina
  48. (l'organizzazione prussiana, masochisti non eccessivamente)

    RispondiElimina
  49. No, troppo semplice. sono mesi che mi faccio domande e non dormo la notte. Adesso una domanda te la becchi tu. Cos'è che ami e cosa odi del rock italiano.

    RispondiElimina
  50. Nel rock italiano odio quello mainstream, che una volta arrivato diventa banale e buonista, integrato nel sistema (come in altri paesi, del resto, ma forse non come da noi).

    RispondiElimina
  51. Amo i Luminal, in particolare Donna Luminal ;)

    RispondiElimina
  52. W l'underground, abbasso i gattopardi.

    RispondiElimina
  53. W l'underground, abbasso i gattopardi mi piace MOLTO. Anche noi ti amiamo ;)

    RispondiElimina
  54. Grazie a te Alligatore. Si sta bene nella palude in tua compagnia.

    RispondiElimina
  55. Grazie a te Donna Luminal, a Carlo e ad Alessandro ...a tutti i graditi ospiti che avete portato.

    RispondiElimina
  56. Buonanotte e buonafortuna ai Luminal.

    RispondiElimina
  57. ciao alligatore!
    Lucia Rehab

    RispondiElimina
  58. Chissà a quale lavoro si riferisce. Buah ...

    RispondiElimina
  59. Con le classiche tue "due parole" riesci a presentarci benissimo i vari gruppi musicali ed incuriosire per un'ulteriore conoscenza
    ciao Ally
    ^___^

    RispondiElimina
  60. @Rita
    Grazie, queste sì sono soddisfazioni.
    ^___^

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...