Ritorna nella palude una voce di donna, e che voce! Solo quella basterebbe per mettere sul lettore i suoi cd, ma aggiungeteci i contenuti: delle canzoni della nostra storia irraggiungibili, delle canzoni meno note, ma che insieme alle altre non sfigurano. Be’, meglio cominciare a fare alcuni nomi. Lei è Etta Scollo, ragazza di Catania in giro per il mondo a suonare. Da Amburgo a Berlino, Torino, Vienna, Palermo …queste solo alcune città toccate nel suo percorso artistico, tra musica classica e pop, cantautori, riscoperte.
Ora vive tra la Sicilia e Berlino (chissà da dove sarà collegata questa sera?), ed è qui per parlare di Cuoresenza, cd uscito recentemente per Trocadero, pieno zeppo di canzoni. C’è per esempio Canzone dell’amore perduto di De Andrè, per me la canzone d’amore più bella in assoluto, c’è Se telefonando, pezzo che ha segnato un’epoca, La cura di Battiato, altra epoca, Der Novak dal forte testo cantato in tedesco …e poi Modugno, Jannacci, Conte. Un viaggio nel tempo e nello spazio, che ora fa tappa anche nella mia palude. Pronta? Pronti? Pronto …
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si sono quà... a Berlino
RispondiEliminaCiao, allora benvenuta nella palude...
RispondiEliminaWow, da Berlin.
RispondiEliminaChe tempo fa a Berlino?
RispondiEliminama... così così..grigio ma non freddo, è già un lusso. L'anno scorso di questi tempi era molto natalizio
RispondiEliminaMagari con la neve.
RispondiEliminainfatti, anzi no, solo il gelo. Dunque adesso è un gran lusso. C'è il sole quasi tutti i giorni e si può andare in bicicletta senza guanti, ancora...
RispondiEliminaSe non esistesse la Musica, che cosa farebbe Etta Scollo? Quale altra professione o arte?
RispondiEliminacosa si dice li dell'Italia?ridono ancora di noi?o ci hanno già dimenticati?
RispondiEliminaBenvenute nella palude, ah, ah, ah
RispondiEliminaWow, allora città fredda da riscaldare con la musica, abbiamo capito ... se sei pronta faccio partire il cd e vado con la prima domanda.
RispondiEliminase non ci fosse la Musica Etta farebbe qualcos'altro, boh...la sognatrice, la tassista..quì non si ride affatto dell'Italia, forse si piange o ci si stupisce. Proprio in questo momento il circolo berlinese "Mafia nein danke!" fa una serata-dibattito su Peppino Impastato. Dunque si pensa e si parla, quì a Berlino
RispondiEliminaPartiamo pure... ma una domanda alla volta ;))
RispondiEliminaPerò, bella cosa ...grande Peppino, mi piace.
RispondiEliminaSi, stano ma quì c'è attenzone per questi temi, forse perchè c'è una grande presenza di giovani italiani, consapevoli, politicizzati...
RispondiEliminaBene, fa piacere, da Berlino un messaggio di speranza.
RispondiEliminadecisamente
RispondiEliminaE allora vado con la prima ...
RispondiEliminavai
RispondiEliminaCome è nato “Cuoresenza”?
RispondiEliminaNasce dal una crisi personale… dalla fine di una lunga relazione sentimentale
RispondiEliminaCapisco...
RispondiEliminacosa...? ;)
RispondiEliminaAnzi, posso capire ...
RispondiEliminaHo fatto questo album e gli ho dato questo titolo perchè (nel bene e nel male) non è mai il cuore a “tradire” i sentimenti, o ad abbandonare una situazione, la persona..., ma è il corpo, la testa, i conflitti che ci coinvolgono, sconvolgono e travolgono i nostri piani, i nostri programmi di vita e di convivenza. Il cuore dunque resta solo nel tentativo di sopravvivenza, di integrità. Mentre aspettavo la tua risposta ho letto il tuo commento sul film di Almodovar che condivido pienamente... anche se non ha nulla a che vedere con il mio album, o forse si..per il motivo di cui sopra
RispondiEliminaSì, in effetti lo chiamiamo cuore, ma è la testa e il corpo che entra in tutto ... e anche Almodòvar qualcosa ne sa, e può entrare benissimo in questo argomento.
RispondiEliminaCome mai un disco di cover? Come le hai scelte?
RispondiEliminaLui in quanto artista e omosessuale credo si ponga molto tutti quei dubbi e i desideri inerenti all'identità dell'essere umano, credo..
RispondiEliminaCerto, nella sua totalità ... in questo caso molto significativa la locandina spagnola.
RispondiEliminaForse sì è persa: come mai un disco di cover? Come le hai scelte?
RispondiEliminaUhps... sono un po lenta nelle risposte "incrociate", penso troppo? Comunque: per me non esistono i cover, esiste la musica. Se avessi scelto di registrare “Vaga Luna” di Verdi, mi si chiederebbe …forse…come mai mi dedico alla musica classica. Ma nessuno definirebbe questo brano un “cover” di Verdi…anche se ..lo sarebbe! ;) Ma ...devo ammettere che ho sentito la forte necessità di cantare canzoni che fanno parte del mio trascorso, della mia crescita personale e musicale, e che dunque sento mie, con il dovuto rispetto e gratitudine per chi le ha composte.
RispondiEliminaVai bene, ogni tanto ci si incorcia ... è il bello della diretta (G. Minà).
RispondiEliminasi..
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale sei più fiera, o che senti più tuo?
RispondiEliminaSento molto “Dinuovoedinuovo” perché positivo e solare nel bel testo di Marthia Carrozzo, adoro il testo di Stefano Benni “E se non ti basta” (Io ti amo) e “La cura” di Battiato autentica dichiarazione d’amore. De André poi… è stato il primo cantautore che ho imparato a suonare alla chitarra.
RispondiEliminaSì, poi di De André hai scelto un pezzo molto bello, tra i suoi più belli. Una delle canzoni che ho ascoltato di più ...
RispondiEliminaMi ha colpito molto il trittico "Nina te ti ricordi", "La donna riccia" e "Der Novak", 3 "lingue" diverse, 3 epoche ... e nell'economia del disco ci stanno alla grande.
RispondiEliminadiciamo che è un classico. Uno di quei brani che anch'io ascoltavo da ragazzina con l'orecchio appiccicato al giradischi. Ma De Andrén ne ha composti talmente tanti e tutti stupendi che in realtà ho scelto questo perchè legato alla mia storia.
RispondiEliminami piaceva molto sentirti cantare "agnese"di Ivan Graziani,Ti ricordi?
RispondiEliminaMi chiededo dove fosse finita Giovanna. Riesci a seguirci o andiamo troppo veloci?
RispondiEliminaperfetto!come averVi qui(quasi)
RispondiEliminaAnche il trittico "Nina te ti ricordi", "La donna riccia" e "Der Novak" è autobiografico. Questo CD è in qualche modo un diario. Forse per questo non "stonano" ma si armonizzano. Nina è del periodo in cui mi occupavo della canzone impegnata (avevo 14, 15 anni) "la donna riccia" ce la cantava mio padre, suonando la chitarra, Il Novak è del mio periodo viennese. "Agnese" me la ricordo...
RispondiEliminaBene,Giovanna citava "Agnese", appunto, classico di Graziani, allora io ti chiedo ...
RispondiEliminaC’è qualche altro pezzo che avresti voluto mettere, ma per qualche motivo non sei riuscita ad inserire?
RispondiEliminaciao,ho sempre considerato de Andrè difficile da cantare, essendo genovese anzi per me De ANdrè può essere cantato solo da uomini, invece Etta Scollo mi ha mostrato che anche una voce femminile può "quasi"superare il maestro:-)
RispondiElimina…Migliaia! Di cui alcuni in inglese: “Wath are you doing the rest of your Life” di Alan e Marilyn Bergman, oppure “They can’t take that away from me” di George e Ira Gershwin, ma questo cd sarebbe diventato un’insalata gigantesca…, una torta nunziale..., ho preferito circoscriverlo a quello che mi sembra essenziale, necessario.
RispondiEliminaCiao Lucia ... De André, argomento gigantesco, difficile da affrontare senza cadere nella retorica. Io lo consco poco, sono molto ignorante in materia, però la versione di Etta de "Canzone dell'amore perduto", di sicuro è molto vicina all'orignale (che ho ascoltato tanto, ma tanto, è il suo pezzo che conosco meglio).
RispondiEliminaCara Lucia, hai fatto bene a scrivere "quasi" che è già un grande complimento!!! :) Infatti non è stato facile! E... non è stato facile cantare QUELLA canzone di De Andrè così stracantata. Ma soprattutto ho voluto cantarla a voce bassa, volutamente su un registro "quasi maschile" poichè è una canzone sommessa, mentre purtroppo molti la cantano a squarciagola, in quel ..."sarà la prima che incontri per strada..." mentre questa è una situazione in cui tutti in qualche modo inciampiamo...che ci accomuna
RispondiEliminaormai mi sono scoperta..credo ;) questo è, per me, un concept-album
RispondiEliminaIn effetti ne abbiamo parlato fino ad ora ... questo è un concept-album.
RispondiEliminaNon ci piove.
RispondiEliminaHo capito solo ora che devo riaggiornare, altrimenti non riesco a seguire....
RispondiEliminaLa malinconia di De Andrè è resa benissimo dalla voce della Scollo,quell'amore diventa ancora più "perduto" dell'originale.
Mi piace molto lavorare su un tema, il filo conduttore tra un brano e l'altro, come fosse un libro, un film, un racconto..
RispondiEliminaognuno lo perde a modo suo,diciamo la verità.Ma Etta canta,interpreta e recita contemporaneamente
RispondiEliminaMi sono fermato un attimo a riascoltare "Canzone dell'amore perduto" ... in effetti è cantata senza enfasi, come dovrebbe essere, se ci pensiamo bene.
RispondiEliminaMorgan alcuni anni fa, aveva rifatto completamente un disco di De André, “Non al denaro non all'amore nè al cielo”. C’è qualche disco del passato che ti piacerebbe rifare? Di De Andrè, o di altri …
RispondiEliminaLucia, qualcuno una volta mi disse "in fondo non ci si lascia mai", io credo che ci si lasci sempre, nelle piccole cose quotidiane, il difficile è tenere il tutto insieme, l'abbandono che continua a legare due persone così come l'unione in cui in fondo ognuno va per la sua strada...
RispondiEliminaHai mai pensato di fare un disco in tedesco? Per il pubblico italiano ovviamente!
RispondiEliminaNo.. all'inizio non ci ho pensato a fare un album in tedesco, perchè non mi ci sentivo a mio agio. In realtà basta stravolgerla e lavorarci con un po di incoscienza, (come fece la prima Nina Hagen) e questa lingua cambia... si reinventa
RispondiEliminaCaro Alligatore, sinceramente ..non ci avevo pensato fino a qualche anno fa,…E personalmente trovo l’album di Morgan davvero molto bello! Trovo che solo un artista così in gamba come lui, così musicalmente preparato e dalla personalità così “forte” può permettersi un tale rischio, e lui ha superato “la prova del fuoco” alla grande! Comunque si, ultimamente ho pensato di fare un’album dedicato al “suo” autore, ma di più non ti dico, per non rovinarti la sorpresa quando tra qualche annetto ci riscriveremo (…spero!).
RispondiEliminaSono curioso ma voglio lasciare il mistero ... e poi io sono sempre qui, quando sarà pronto avvertimi.
RispondiEliminaProduttore e arrangiatore assieme a te è Peter Hinderthür (fondatore del gruppo Culture Perls), con il quale hai già collaborato.
RispondiEliminaCome è stato lavorare con lui a questo cd? Qualche episodio?
RispondiEliminaSi ti avverto volentieri :) e a proposito dell'enfasi: è difficilissimo cantare "semplicemente"...
RispondiEliminaÈ stato semplicemente entusiasmante! Appassionante! Peter Hinderthür è un creativo, ha competenza e fantasia. E ovviamente una grande musicalità che esprime pienamente negli arrangiamenti, soprattutto quelli orchestrali (ad es. “Sopra i vetri” e “Io ti amo”). Bisogna solo mettergli un freno, poiché ha fin troppa energia e troppe idee. Ed è stato davvero uno spasso lavorare insieme.
RispondiEliminaPer questa produzione abbiamo deciso di comune accordo che avremmo lavorato non più come “partner” di produzione (in genere curo le registrazioni, l’editing e gli arrangiamenti) ma nello stile classico produttore-artista. Dunque io ho fatto un po..per dirla con un'immagine..la parte di Nana Mouskouri e lui quella di Quincy Jones dell’Album in New York “The girl from Greece sings”. Lui mi aspettava con il tappeto rosso steso sul pavimento e un mazzo di fiori e lo champagne davanti al microfono (ovviamente tutto immaginario ;) )
Però, bella immagine, che rende l'idea.
RispondiEliminaQualche episodio? Per registrare “Der Novak” abbiamo scelto una mattina piovosa, dopo una nottata di lavoro (a registrare le percussioni in "La cura" in una vecchia fabbrica adattata a studio) . Ricordo che fumai una sigaretta (puah!) alle 10 di mattina, prima di cantare… per entrare meglio nel ruolo della donna perduta…, ci divertimmo un mondo.
RispondiEliminaIl distacco si accompagna all'amore. E ad ogni nuovo inizio lo aspettiamo, almeno, io mi chiedo sempre quando arriverà. Per questo la triste quasi dolce consapevolezza di De Andrè mi colpisce tanto.
RispondiEliminaUn tema universale, tradotto mangificamente Lucia. Per questo colpisce ad ogni latitudine e qualsiasi sesso.
RispondiEliminaIl cd è uscito con la label Trocadero. Come è avvenuto l’incontro? Come hai collaborato con loro?
RispondiEliminauna sigaretta per fare la donna perduta!Meglio uno spinello......
RispondiEliminaAh, ah, ah ...in effetti.
RispondiEliminaSi Lucia..., e mi torna in mente un libro, "Frammenti di un discorso amoroso", che rilessi varie volte...bellissimo
RispondiEliminaDevo andare a dormire, a proposito di distacco e rispondo a singhiozzo, questo blog ancora non mi è familiare. Grazie per la simpatica occasione:-)Aspettiamo il disco in tedesco, voglio dire, lo ha fatto Milva, con tutto rispetto...
RispondiElimina... se fumo uno spinello alle dieci di mattina mi riaddormento davanti al microfono... non ho il fisico per queste cose. Diciamo che reggo poco le dddroooge ;) o forse sono "drogata" di natura, e non mi serve il fumo per sentirmi "fuori", ci vado anche senza.
RispondiEliminaL’incontro con Trocadero? Era inevitabile. La sede della label è proprio sotto lo studio di Peter Hinderthür. Al più tardi ci saremmo incontrati quando uscivano a portare fuori il cane….e poi noi lavoravamo con le finestre aperte e in cortile si sentiva eccome, la musica. Essendo Trocadero una label sensibile a prodotti particolari e un debole per la musica italiana, diciamo che … insomma, era nel destino che lavorassimo insieme. Già al primo incontro Rüdiger Ladwig chef di Trocadero disse “si” a tutte le mie proposte. Il suo cane mi prese in simpatia, mi scodinzolava quando mi vedeva, dunque era cosa fatta!
Ciao Lucia, grazia di essere passata di qui. Buonanotte.
RispondiEliminaCara Lucia, buona notte :) si ci penso al cd in tedesco.. ma tu sai che "dobbamo fare qualcosa prima .." noi due vero? ;) A presto
RispondiEliminaE' cosi' Etta,la Tua è "un'attraenza"naturale
RispondiEliminaScusa, mmi sono assentato un attimo, causa una leggera scossa di terremoto in diretta ... non so se si sia sentita anche a Berlino. Forse siamo troppo distanti.
RispondiEliminamamma mia!tutto a posto?
RispondiEliminaTornando calmo dopo un bicchiere d'acqua ...
RispondiEliminaSì, sì, è leggerissimo, per fortuna, ma viene dopo uno stesso colpo di qualche giorno fa. Terribile. Scusate.
RispondiEliminadiciamo che mi attraggono cose "forti" da cui mi lascio coinvolgere volentieri. Con Lucia stiamo lavorando ad esempio, ad un audiolibro molto molto bello. È una novella di Vincenzo Consolo...ecco cosa mi coinvolge ed appassiona!
RispondiEliminaA Berlino... ci siamo ancora?
RispondiEliminaLunaria ...
RispondiEliminauna scossa di terremoto..?? ..
RispondiEliminaSi, Lunaria! A proposito di scosse, è "quasi" in tema! Mamma mia...
RispondiEliminaA Berlino da casa mia, non si sente nulla, se non i ragazzi giù del ristorante che se la contano...prima di chiudere...
RispondiElimina... l'Italia è un paese simico del resto. Sì è trattato di una scossetta, come sempre sgradvole. Sul lago di Garda ogni tanto succede.
RispondiEliminaQuelli che parlano del grande Peppino Impastato?
RispondiEliminane so qualcosa (vero Giò?) venendo dalla Sicilia, l'Etna ci ha fatto spesso brutti scherzi
RispondiEliminaAnche noi stiamo chiudendo... ultime due domande mie.
RispondiEliminaSì, è vero ...io ho una fifa terribile.
RispondiEliminaAllora, cercando di ricompormi ...
RispondiEliminaCome e dove presenterai “Cuoresenza”? Qualche data …
RispondiEliminaverissimo!anche se io mi fido dell'Etna,non so perchè.Forse perchè sto a Torino?(battutaccia)
RispondiEliminaHo dato in anteprima un concerto in Sicilia, nell’ambito del Film Festival MITO a Milazzo. E ho nuove proposte di concerti, sempre in Sicilia, tra Catania e Palermo, ma nell'ambito di altri progetti. Al momento non ci sono date per Cuoresenza. Ho appena finito il tour in Germania. Forse per la prossima estate ..vedremo
RispondiEliminaGiovanna...non ti smentisci mai ;)
RispondiEliminaAltra scossetta... chiapperi, mi tocca chiudere qui.
RispondiEliminaPer finire: una domande che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna …
RispondiEliminaAnche se questa notte dormirò a fatica ;)
RispondiEliminaadesso vado sull'ANSA,sto cominciando a preoccuparmi
RispondiElimina...una domanda te la faccio io: quando esci dalla tua palude e vieni a farti una nuotatina nella Sprea? Ti auguro che queste scosse finiscano subito! E anche se ti sarà difficile... buona notte!
RispondiEliminaBella domanda ...Berlino è una città molto bella, con della bella gente, da quello che sento e ho sentito questa sera.
RispondiElimina..anch'io cerco adesso l'ultimo notiziario..buona notte.
RispondiEliminaBuona notte e ricordateVi,anche se non ci si fa caso,Torino "è di passaggio",oltre ad essere una città bellissima.E poi ci siamo i triscollo.Buona notte
RispondiEliminaberlino ti piacerà. Ti aspetto
RispondiEliminaGrazie, grazie di essere passata di qui... tu e le tue amiche che hanno riavvivato il blog.
RispondiEliminaHo apprezzato molto la vostra presenza ...
RispondiEliminaGrazie a Etta, a Giovanna e Lucia.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a Etta Scollo.
RispondiEliminagrazie della chiaccherata... Etta
RispondiEliminaHo letto con piacere l'intervista a un'artista che,sono mortificato,non conoscevo.Ma ho fatto ammenda e oggi mi sono ascoltato tutto quello che ho potuto su youtube.Brava,brava,bravissima!E una voce sublime.Spero che Berlino apra gli occhi su un'Italia diversa,che è talento,cultura,capacità di sognare ancora.Grazie Alligatore e grazie Etta.
RispondiElimina@Blackswan
RispondiEliminaL'ho cominciata ad ascoltare da poco, ma penso non la mollerò più ... e sulle tue considerazioni finali concordo: anche a Berlino un'Italia diversa c'è ...
@LaMentePersa
RispondiEliminaGrazie ... è solo storto, come sono io di solito. Adesso è quasi tornato sano, grazie anche alla buona musica.
Adoro Etta Scollo! Ho avuto la fortuna di sentirle aprire un concerto di Franco Battiato, e... WOOOW!
RispondiEliminaAdriana
RispondiEliminaCapisco e... WOOOW! ;)
Ciao Alli, mi permetto una proposta di correzione per il tuo Blog: all'inizio nomini erroneamente il titolo dell'ultimo CD di Etta Cuorescenza, in realtá si chiama Cuoresenza (una "c" di troppo).
RispondiEliminaTanti saluti da Berlino
Anonimo Berlinese
@Anonimo Berlinese
RispondiEliminaNon lo vedo ;)
@Anonimo Berlinese
RispondiEliminaIn realtà avevo sbagliato ... e hai fatto bene a dirmelo. A volte si legge e rilegge lo scritto e non ci si accorge di certi errori/orrori. Grazie, dal cielo sopra Berlino ci si vede bene ;)
Era quasi un dovere conoscendo Etta e avendo letto il Blog gradevolissimo ...
RispondiEliminaSpero che nel frattempo Mercalli (o Richter) si sia calmato e che la terra stia buona buona sotto il piede giá guarito ... ;-)
Ciao & Buonanotte
La terra non trema più da quella sera (è stato l'incontro con Etta a farla tremare?) e il piede sta cominciando a cammianre come si deve, grazie del "gradevolissimo" ... sei un angelo wendersiano.
RispondiElimina