Me brüsa tanto 'l cü ..., così diceva a fine gara Luigi Ganna, muratore di Varese, vincitore del primo Giro d'Italia nel 1909. Frase tratta dal libro Pedalare, la grande avventura del ciclismo italiano. Il ciclismo come metafora della storia del nostro paese, visto da uno straniero, John Foot. Da appassionato di bici, direi che è perfetta per descrivere gli effetti dopo tanto pedalare, ma anche per quelli che sentiremo dopo l'attuale manovra approvata dal governo. Un consiglio: prepariamoci, andando tanto in giro in bici, magari su strade come quella della foto ... e buone vacanze italiani.
L'austerity necessaria, ma al contrario
Come sempre grande Alessandro Robecchi, su il manifesto della domenica e poi sul suo blog con questo pezzo esilarante
... e su il manifesto di ieri, mercoledì 17 agosto, un pezzo di Guido Viale, che faccio mio La chimera di una crescita che non ci sarà
Hai scelto un giro efficace e divertente....Il ritmo della bici... lento, in salita, ma costante: adeguato alle asperità del tragitto... Con questa intelligenza si supera tutto....A me brusa tanto il cul ma a piedi posso fare tanta strada..! (non trovo i puntini)
RispondiEliminaio penso di regalarlo a mio padre questo libro...
RispondiEliminabuone vacanze Ally!
and
Mi fai pensare alla mia amica M., appassionata di bici, ricordo ancora la sua faccia quando arrivò per la prima volta al rifugio sul Morrone. Soddisfazione e sconvolgimento nel medesimo momento. Io in bici vado solo in piano ;) Per i km da macinare a piedi, non c'è problema!
RispondiEliminaquand'ero bambino lo disse anche una vicina di casa chiappona dopo essersi seduta sul sedile della nostra 127 rovente per il sole... "Ahi, me brusa 'l cu!"... divenne un tormentone...
RispondiEliminaadesso rischia di bruciarci per altri motivi. per risanare i conti, i nostri politici dovevano scegliere fra due possibilità:
A) azzerare i privilegi della casta suinide;
B) inculare la gente.
chissà come sono rimasti a lungo indecisi, prima di scegliere casualmente la soluzione B...
quanto hai ragione... buone vacanze a te!
RispondiEliminaMai cognome di straniero fu più eloquente... :-)
RispondiEliminaBaci
Conosco gli antefatti, di cui, da appassionato del vecchio ciclismo ti ringrazio, ma percepisco purtroppo, e sino in fondo, il bruttissimo presente.
RispondiEliminaIl ciclismo è rimasto uno sport di sacrificio, per coloro che riescono a non cedere alla tentazione del doping.
RispondiEliminaHo letto e sentito qualcosa della manovra, per allenarsi come si deve mi sa che bisogna togliere anche il sellino...
RispondiEliminaNel mio dialetto si aggiunge solo la l al termine della parola che identifica il nostro lato b.
RispondiEliminaMi sa che dovrò rispolverare la bici davvero...
Un bacione e buona serata!
@mrHyde
RispondiEliminaA piedi, in bici,con i puntini o senza puntini, senza il cambio (di sistema) continuerà a bruciare il nostro cü ...
@and
Anonimo and ... io il libro non l'ho letto, ho solo letto una rece sul penultimo Alias, l'inserto del sabato de il manifesto... grazie, ma non sono in vacanza, il mio augurio agli italiani era sarcastico (mentre sono in vacanza, al governo preparano il clistere).
@Maraptica
Belle le salite in bici, danno soddisfazione ... anche a piedi, se è per questo. Per niente belle quelle in politica economica (sempre a quelli le fanno fare, noi ...).
@Zio Scriba
Capisco l'incazzatura nei confronti della classe politica, ma il problema non credo semplicemente sia solo quello di azzerare i privilegi ingiusti della politica, ma cambiare l'economia. Quarant'anni di privatizzazioni, riduzione della spesa sociale, taglio delle tasse ai ricchi (vedi ad esempio la tassa di successione), guerre, guerre, guerre, ci hanno portato a questo. Continuare a fare la stessa politica economica è suicida (o dietro c'è un progetto di dittatura ormai compiuta). Mettici pure vent'anni scarsi di malgoverno berlusconiano inframmezzato da qualche oliva, e il peggio del peggio è qui...
@formichina
Purtroppo abbiamo ragione noi ... dovrebbero ascoltarci. Buone vacanze a te, le mie sono finite da un pezzo.
@giacy.nta
Scusa ma non l'ho capita ...comunque sia baci anche a te.
@Adriano Maini
Sintetico, chiaro ed appasionato. Grazie a te.
@pensierini
Sul doping ci sarebbero da dire tante cose, ma uscirei dall'argomento. Mi piace andare in bici e quando riesco mi appassiono a qualche tappa del giro o del tour. Detesto la parola sacrificio, e se per me andare in bici fosse sacrifico la butterei nel fosso: è un divertimento fisico totale andare sotto il sole per km e km fino a perdersi ... forse sono un masochista.
@Baol
Commento stupendo, perfetto, che viene da uno che di economia se ne intende ...non aggiungerei altro.
@Kylie
Ovviamente anche nel mio dialetto si aggiunge la l, molto simile al tuo ... quanto alla bici, saremmo costretti a rispolverarla tutti se passa questa politica economica in Europa e in particolare in Italia. Come dice sopra l'amico Baol, senza sellino ...
@giacy.nta
RispondiEliminaJohn Foot, ora ho capito ... dopo qualche giorno ci arrivo ;)
John Foot (che conosco) è un fichissimo: questo è un gran bel libro, ma tutte le sue cose hanno questo taglio, che sa rendere militante anche la storia del costume (non per niente è un allievo di Paul Ginsborg).
RispondiEliminaBello!
vado a leggere l'articolo
Ineccepibile 'povna, spero che l'articolo di Alberto Burgio ti sia piaciuto ... quello sul libro del fichissimo John Foot è su Alias di qualche sabato fa, e non mi pare ci sia una versione web.
RispondiEliminaper me la bici è solo un mezzo di trasposto che uso in città... per il resto troppo faticoso :). in effetti deve essere una grande soddisfazione raggiungere una vetta! ciao
RispondiEliminaBella cosa Elena usarla come mezzo di trasportoin città, in quelle rispettose dei ciclisti e dove non si rischia di venire schiacciati, come nella mia città ...spero la tua sia ricca di ciclabili e/o percorsi per ciclisti. Sul raggiungere una cima, be', direi meglio del sesso ;)
RispondiEliminae va be' dai... adesso non esaggggeriamo!!!! ;)
RispondiEliminaper la città... quella che hai descritta esiste??? se si... non è la mia! qualche pista cicabile c'è ma ogni 2 o 3 incroci sparisce magicamente e ricompare due o tre vie a destra o a sinistra... insomma bisogna conosce la mappa delle piste ciclabili per seguirle...ma soprattutto non bisogna farsi stirare! ;)
Sì, forse ho un po' esagerato ;) poco però ... quanto alla descrizione che fai sembra Verona, ma vedo che non è la sola quanto a ritardi e poco rispetto per ciclisti. Ne conosco altre più vicine all'ideale ciclabile: Trento, per esempio, dove vado spesso, ma anche di Parma, ho un buon ricordo.
RispondiEliminaprova prova prova "me brusa tanto 'l cu..."
RispondiEliminaAh, ah,ah perfetto!
RispondiEliminaConfermo ciò che penso di te Ally! Sei un grande caro Diego! Non potevi fare paragone migliore fra il didietro dopo tanti chilometri in bicicletta e quello che sta succedendo con questa manovra da cui come sempre gli evasori resteranno fuori! Tassare quelle ridicole somme rientrate con uno scudo iniquo? Ma figurati, ci si può pensare!!! Cosa che dovrebbe essere fatta a prescindere! Sai che ti dico, credo proprio che il sellino a cui ti riferisci sia quello durissimo dei corridori di una volta! :-) Grazie Ally, un abbraccio
RispondiEliminaGrazie a te Nico, confermo le tue conferme ...e faccio una piccola aggiunta, rubata dal nostro caro amico Baol: la finanziaria estiva è come andare in bici per km senza sellino ;)
RispondiEliminaSì, e a pedalare abituiamoci anche durante il "fine settimana" dato che ponti per salire e scendere dagli aerei pare non ne saranno più!!!
RispondiEliminaBaciii!
Grande Baol! ;-) Se lo merita!
RispondiElimina@Eva
RispondiEliminaPare che anche l'idea di sopprimere le feste non religiose se la stiano rimangiando ... litigano su tutto, hanno paura di scontentare quacluno e la coperta è cortissima. Comunque, alleniamoci ...
@Nico
Già, uno così merita di essere il primo con la bella Maraptica ;)