Paolo è giovane, ma musicalmente di strada ne ha fatta. Un sacco di collaborazioni, come quella con la Banda Elastica Pellizza, con la reunion dei Syndone, con il cantautore Francesco Stabile, con Freak Antoni … sì, dopo tutte queste esperienze è nato il suo progetto solista, e poi il primo cd a suo nome Corpi Celesti. Si tratta di un buon album autoprodotto, dove il sarcasmo sulla nostra società viene aiutato dall’uso del pc, che diventa quasi un altro strumento musicale (provate ad ascoltare Scheda Madre, premiata non a caso con La musica elettronica italiana nel 2061). Pop cantautorale elettronico, come definizione potrebbe andare… comincio a mettere a fuoco Paolo, forse perché si è avvicinato. E allora può partire la blog-intervista …pronto?
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/paolorigotto
Ciao Alligatore! Sono qui!
RispondiEliminaCiao Paolo, benvenuto nella palude.
RispondiEliminaComincio a vederti bene ora ...
RispondiEliminaNon so nuotare...
RispondiEliminaNessun probelema, l'acqua è bassa e limacciosa ...
RispondiEliminaTocchi con i piedi, sei fuori almeno dal collo in su per rispondere ...
RispondiEliminaBella storia l'intervista via blog... posso fare finta di parlare tramite un palmare da Formentera?
RispondiEliminaOttimo...
RispondiEliminaCerto Anonimo, questo ed altro ...
RispondiEliminaTi sento pieno di energia, di ottime vibrazioni Paolo ... direi di partire.
RispondiEliminaSe ti senti pronto ...
RispondiEliminaOk, sono pronto, spero lo sia anche il mio pc...
RispondiEliminaAllora faccio partire il cd e vado con la prima ...
RispondiEliminaA bruciapelo: chi è Paolo Rigotto?
RispondiEliminaSono innanzitutto un essere umano, da molti riconosciuto come tale. Un musicista autodidatta che ha cominciato giovanissimo a maltrattare sintetizzatori e registratori. Poi ho studiato batteria, perchè non si devono imparare le scale. Questo mi ha aperto la conoscenza di musicisti di varie astrazioni e mi ha permesso di imparare molte cose. Che ho in gran parte dimenticato.
RispondiEliminaL'importante è imparare cose, tenerle dentro e rielaborarle ...come mi pare fai tu.
RispondiEliminaCome nascono le tue canzoni?
RispondiEliminaPrima la musica e poi le parole o è il contrario?
RispondiEliminaQualcosa del genere, sì... Spesso mi tornano utili cose che nemmeno mi ricordavo di conoscere...
RispondiEliminaSecondo me è come chiedere se nasce prima l'uovo o la gallina. Una frase (letteraria) di un certo tipo chiama inevitabilmente una melodia e un arrangiamento che la evochi. Di solito quando invento (o scopro) una canzone, so già che suono complessivo dovrà avere. Infatti alla fine sarà totalmente diversa da come l'avevo immaginata.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni di”Corpi celesti”?
RispondiEliminaA raffica, nell'ordine in cui appaiono nel disco e in un lasso di tempo molto breve. Avevo voglia di divertirmi con la musica, e sicuramente io mi sono divertito...
RispondiEliminaCi si diverte molto pure ad ascoltarlo.
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta il paolorigotto-sound?
RispondiEliminaEh Eh ... figo... allora ci sono riuscito...
RispondiEliminaIn “Corpi Celesti” c'è in effetti un pacco di roba, ma, se parliamo di sound, credo che “Il Capo” e “La fine del mondo” musicalmente mi identifichino molto. Sono uno fricchettone anacronistico e la puzza di psichedelia prog non me la leverò mai di dosso.
RispondiEliminaBelle, difficile prenderne una ... ora sto ascoltando "Madama Dorè", molto attuale come testo.
RispondiElimina... e anche per l'uso dell'elettronica.
RispondiEliminaIn realtà ho preceduto la storia... pochi ci credono ma gli eventi nazional popolari di cui parlo nel testo in gran parte non si erano ancora manifestati quando la scrissi...
RispondiEliminase si è troppo attuali si rischia di passare di moda in fretta... :)
RispondiEliminaProfeta psichedelico...
RispondiEliminaSe “Corpi celesti” fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaL'ho scoperto dopo averlo finito. È un disco che parla di ambizioni umane. Nelle accezioni positive e negative del termine. Carriera, benessere, predominio eccetera... fino all'inevitabile Fine del Mondo...
RispondiElimina... sì, potrbbe essere una giusta lettura del cd.
RispondiEliminaDove trovi l’ispirazione?
RispondiEliminaMai capitato? Giri con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaBravo Vedder. Infatti se non avessi avuto un telefonino dotato di memo elettronico gran parte delle canzoni non avrebbero visto la luce (vedi ghost track). Cercare ossessivamente l'ispirazione porta gli stessi risultati che dà il cercare ossessivamente una donna. Non trovi mai quella giusta. Poi, quando meno te lo aspetti, è seduta al bancone del bar e se non la porti subito in spiaggia a fare l'amore è perduta.
RispondiEliminaAh, ah ... bisogna saperla prendere quando arriva...
RispondiEliminaL'ispirazione, dicevo ...
RispondiEliminaVale per entrambi i casi...
RispondiEliminaGià, metafora molto esplicita.
RispondiEliminaIl cd è stato da te autoprodotto. È stato facile farlo?
RispondiEliminaLo consiglieresti ad altri giovani musicanti?
RispondiEliminaL'autoproduzione è oggi l'unica via possibile. Bisogna spenderci molto tempo ed energie, bisogna documentarsi ed imparare ad usare software ed apparecchiature, ascoltare molta musica e confrontare il proprio lavoro con quello delle grandi produzioni. Ma alla fine hai realizzato il prodotto che volevi tu, e comunque penso che oggi le etichette, di fronte ad un prodotto già ben realizzato, siano più disposte ad interessarsi di te, se non devono spendere di tasca loro i soldi di una produzione discografica.
RispondiEliminaGià, e tu di esperienze, come dicevo nell'intro nei hai avute ...
RispondiEliminaQuesto cd rappresenta il tuo primo progetto solista. Tu sei coinvolto già in altri progetti, tra i quali ricordiamo la Banda Elastica Pellizza e i Syndone.
RispondiEliminaContinuerai a farlo, oppure questo disco è l’inizio di un nuovo percorso musicale da cantautore?
RispondiEliminaNon posso e non voglio fare a meno di collaborare con i nomi che hai citato, ai quali aggiungerei il talentuoso cantautore Francesco Stabile. Suonare in un gruppo mi gratifica e mi permette di confrontarmi con realtà musicali diverse dalla mia. E soprattutto pone un freno ai miei periodi di autismo autocelebrativo.
RispondiEliminaCerto, e con Internet che rapporto da utente?
RispondiEliminaVorrei intervenire dicendo che Rigotto è un gran bel figo, mi sembra che faccia pure il musicista ma non ne sono sicura... un bacio a Paolo e all'Alligatore.
RispondiEliminaE' un giocattolo straordinario, l'importante è non farne l'unico mezzo di comunicazione con il mondo. E' solo un mezzo, straordinario, ma il mondo, per fortuna, è ancora lì fuori. (scusate l'intrusione delle fans)
RispondiEliminaCiao Bilancina '81 ... benvenuta nella palude.
RispondiElimina… e da musicante, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminaCi sono tecnologie che mi incuriosiscono e catturano come una droga, tecnologie prevalentemente informatiche. In generale cerco di non farmi eccessivamente fagocitare da queste, o è la fine. Non posso rinnegare internet, questa intervista, ad esempio, è possibile grazie alla sua esistenza.
RispondiEliminaTorniamo al territorio allora ...
RispondiEliminaTu sei di Torino, città lontana dai grandi centri, però musicalmente e culturalmente viva.
RispondiEliminaCosa ne pensi di questo. È un bene per un giovane musicante crescere a Torino?
RispondiEliminaOggi sì, assolutamente. Credo che Torino sia in questo momento uno dei principali grembi della nuova musica alternativa degli anni 10. Un po' come la Genova degli anni '60 o la Bologna dei '70. il fermento creativo, la collaborazione artistica, specialmente tra i giovani, che vi si respira è troppo importante per passare inosservata. Bisogna far conoscere queste realtà, smuovere i media, mandare segnali di fumo, insomma, fare qualcosa.
RispondiEliminaHai contatti con altri artisti della tua città o regione? Di altre?
RispondiEliminaUn artista senza relazioni con altri artisti è un segaiolo dell'arte. Oltre alle collaborazioni di cui abbiamo già parlato, sono in buoni rapporti con Bologna ed in particolare con il maestro Freak Antoni degli Skiantos. Lode al Sommo.
RispondiEliminaLode a Freak Antoni ...meno internet, più cabernet.
RispondiEliminaSono il subconscio di Paolo Rigotto. Meglio che non vi dica ciò che so.
RispondiEliminaPerchè mai, svuota il tuo subinconscio ... svuota nella limacciosa palude.
RispondiEliminaLui non sa che sono qui. come al solito mi trascura. Fate come se non ci fossi.
RispondiEliminaCi proverò ...vado allora con una domanda molto materiale.
RispondiEliminaPaolo, sei fighissimo.
RispondiEliminaEliza
Ciao Eliza, benvenuta nella palude.
RispondiEliminaGrazie Eliza. Spero di rivederti presto.
RispondiEliminaAl prossimo concerto Eliza.
RispondiEliminaDomanda concreta ...seria.
RispondiEliminaCom’è la vita del giovane musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie? Pochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …
RispondiEliminaè un bel casino. Ho fatto l'educatore in comunità psichiatrica fino a poco tempo fa, e non escludo di ricominciare un giorno a farlo. Tirando la cinghia, rinunciando a vacanze, abbonamenti sky e legna per il riscaldamento sto cercando di fare solo il musicista. Se avrò troppo freddo ricomincerò a lavorare con i mattacchioni.
RispondiEliminaGrande, così si fa ... concedersi al sogno, senza riserve (e con un posto di riserva dietro l'angolo).
RispondiEliminaLa canzone "Due di notte" è autobiografica?... si basa sulla tua esperienza in ospedale?
RispondiEliminaCome paziente? no, no... ho solo voluto fare il verso a certa musica d'autore con cui sono un pò in dissenso. Insomma, è il brano con cui vorrei che i miei ascoltatori facessero all'amore. Il musicista ha un destino da voyeur.
RispondiEliminaPerò la donna che lavora alla pressa è ispirata ad una mia amica. Ciao Nadia.
RispondiEliminaCiao Nadia.
RispondiEliminaIn copertina, come nel libretto interno ci sono delle sculture di Tiziana Adorni, ironiche, forse, come le tue canzoni. È un caso?
RispondiEliminaÈ nata prima la copertina o prima il cd?
RispondiEliminaNell'ordine: è nato prima il titolo, poi le canzoni, poi l'idea della copertina. Sono sculture che lasciano la libertà di farsi interpretare come si vuole, spesso sono abbozzi di idee sfociate in qualcosa di totalmente diverso, proprio come le mie canzoni. Per questo mi piacciono.
RispondiEliminaA nove anni ho comprato “Aqualung” dei Jethro Tull. Tra i miei compagni di scuola ero un emarginato culturale.
RispondiEliminaGrande, Jethro Tull a nove anni ... così poi si diventa cantautori. Era la fine degli anni '80. Ottima scelta.
RispondiEliminaPerché fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amato? Perché ti piace?
RispondiEliminaDevo dire che i gusti di mio fratello mi hanno un tantino influenzato... il secondo disco, sempre a nove anni... è stato Lizard dei King Crimson..
RispondiEliminaFaccio musica perchè è la cosa che in assoluto mi piace di più fare. Quando ti dedichi a qualcosa (nel mio caso scrivere e registrare canzoni) e dopo un po' guardi l'orologio e scopri di essere al lavoro da sei-otto ore, evidentemente quello è ciò che devi cercare di fare nella vita.
RispondiEliminaPaolo Rigotto come Jim Morrison in palude.
RispondiEliminaEliza
p.s.
bacio anche ad Alligatore.
Bacio anche ad Eliza ... è quello che mi capita al pc. Capisco.
RispondiEliminaPaolo Rigotto come Jim Morrison in palude, già Eliza... l'intervista sta per finire.
RispondiElimina... e allora una domanda che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna.
RispondiEliminanon mi hai chiesto se c'è qualcosa di nuovo all'orizzonte...
RispondiEliminaLa risposta è sì: oltre ai live che sto portando in giro con i miei musicisti (Felice Sciscioli, Silvio Vaglienti, Francesco Borello e Roberto Cannillo) c'è un nuovo disco, già registrato e pronto per la ricerca di una produzione discografica “ufficiale”. Ho dedicato più di sei mesi alla sua realizzazione e credo che meriti di vedere la luce. Datemi un'etichetta, ma non etichettatemi.
RispondiEliminaC'è qualcosa di nuovo all'orizzonte?
RispondiEliminaMi sembra ci sia ...e spero che questa blog-intervista ti porti fortuna.
RispondiEliminaEtichetta per Paolo, ma non etichette ;)
RispondiEliminaLo farà! Grazie mille a te, Alligatore. E' stato un vero piacere!
RispondiEliminaGrazie Paolo. Abbiamo detto tutto?
RispondiEliminaio sono un chiacchierone, se non mi fermi...
RispondiEliminaUn grazie a Paolo, e a chi è passato di qua Anonimo, Bilancina '81, Eliza ...
RispondiEliminaE ovviamente al mio subconscio. A volte lo noto.
RispondiEliminaCome dimenticarlo?
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a Paolo Rigotto e al suo subconscio.
RispondiEliminaIo non dormo mai. Notte.
RispondiElimina;) questo è vero.... e allora solo buonafortuna al subconscio.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna al conscio.