Esauriti quasi tutti i gruppi dell’underground terrestre, ho deciso di andare ad ascoltare quelli di altri pianeti. Ecco perché questa sera sul blog dell’Alligatore ci saranno i Vandemars, letteralmente L’Avanguardia di Marte. Sono scesi tra noi decidendo di stabilirsi sul versante senese del Monte Amiata, da dove si collegheranno con le loro antenne. Come i gruppi del nostro pianeta, sono composti da voce, chitarre, basso e batteria, ma in certi momenti senti la loro provenienza aliena. Girano, per loro stessa ammissione, in un cerchio vorticoso, dove confluiscono magma e acqua, l’aria con la roccia.
Ho ascoltato molto in questi giorni il loro recente cd autoprodotto, Blaze, ricco di momenti suggestivi sopra ad un alternative-rock con una bella voce di donna. Intrecci di chitarre infiammanti, il basso a dare ordine e la batteria il giusto ritmo, come da noi, lo zampino del mitico Paolo Benvegnù (ho sempre pensato venisse da Marte), che assieme a Stefano Bechini l’ha prodotto artisticamente. Difficili da definire: pop?... rock? … progressive?… noise? … ci daranno loro, la giusta definizione. Intanto una cosa l’ho imparata: c’è vita su Marte. Pronti Vandemars?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/vandemars
Qui Terra, pronti da Marte?
RispondiEliminaDifficoltà sul collegamento inter-planetario ;)
RispondiEliminaPronti! Eccoci qua. Adesso ci logghiamo tramite wordpress
RispondiEliminaAnche su Marte ci sono i blog?
RispondiEliminaLoggiatevi pure su wordpress ... noi di blogspot siamo compatibili.
RispondiEliminaIntanto faccio ripartire "Blaze" ...
RispondiEliminaProcediamo pure anche in finto anonimato :-)
RispondiEliminaMi fido, sento che siete voi ...
RispondiEliminaE' di buona compagnia 'Blaze'?
RispondiEliminaDirei di sì... l'ho ascoltato molto in auto in questi giorni... regge sia in auto che a piedi. Non è da tutti.
RispondiElimina... anche da fermo ;)
RispondiEliminaVoi siete fermi? Pronti?
RispondiEliminaBene,bene! Ne siamo davvero felici.
RispondiEliminaPronti , comodi e in ascolto :-)
RispondiEliminaAllora parto con la prima: chi sono i Vandemars?
RispondiElimina5 Anime diverse unite dallo stesso amore viscerale per la musica che hanno scelto insieme, ormai da un po’ di anni, di custodire e realizzare un progetto.
RispondiEliminaPerché questo nome?
RispondiEliminaPerché ci piaceva il suo suono e poi con il tempo, crescendo come gruppo, ci siamo resi conto che aveva un significato ben preciso, che ci calzava a pennello: “l’Avanguardia di Marte”. Al di là di questo significato letterale, ‘Vandemars’ é per noi la voglia di esprimersi liberamente, come hanno sempre fatto gli avanguardisti, é la necessità di trovare un proprio posto nel mondo,
RispondiEliminao se vuoi nell’Universo :-)
un posto che sia davvero nostro.
Bello questo ...
RispondiEliminaPer farlo usate le canzoni ... a proposito come nasce una vostra canzone?
RispondiElimina:-) Grazie!
RispondiEliminaDal nostro incontro, dalla voglia di raccontarci e di ascoltarci. Quasi sempre le nostre canzoni sono frutto dell’improvvisazione in sala prove. Spesso partono da una linea di batteria e voce e poi seguono gli altri strumenti. Magari succede che una canzone rimanga identica nella forma per un bel po’…Poi però arriva l’arrangiamento definitivo che le dona un’identità precisa.
RispondiEliminaCome sono nate quelle del vostro recente cd “Blaze”?
RispondiEliminaEsattamente così! :-) Le canzoni erano lì con noi pronte ad essere incise, con le loro strutture definite. Ma in questo caso, proprio per la presenza e continua collaborazione e confronto dei nostri due produttori artistici, Paolo Benvegnù e Stefano Bechini, gli arrangiamenti definitivi, comprensivi anche di altri strumenti come piano e fiati, sono nati in studio, dopo aver registrato le linee principali di batteria, basso e chitarre ritmiche.
RispondiEliminaDove trovate l’ispirazione?
RispondiElimina…A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
RispondiEliminaMai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaNiente quaderno, né registratore. Arriviamo gravidi in sala prove e ci aiutiamo a partorire vicendevolmente :-) … A parte “supercazzole” varie, nasce davvero tutto dal nostro incontro quando suoniamo insieme, improvvisando, e dall’interplay che si crea nelle varie occasioni. Credo di poter dire che finora “la cosa grandissima” di cui parla Vedder ce la siamo ispirata a vicenda, in presenza l’una degli altri.
RispondiEliminaGravidi in sala prove ... bella espressione. Delle amiche hanno da poco finito un cd e mi hanno scritto "Finalmente abbiamo partorito..."
RispondiEliminaIl fatto di avere donne nel rock femminilizza anche il linguaggio ... bello, mi piace.
RispondiEliminaEh già! La nostra sensazione é stata proprio la stessa...Un parto plurigemellare direi! :-)
RispondiEliminaMai abbastanza però! (Silvia) :-)
RispondiEliminaSpero sempre di più ;)
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta il vandemars-sound?
RispondiEliminaLo spero anch'io! ;)(Silvia)
RispondiEliminaSe dovessimo scegliere una sorta di nostro ‘manifesto’ sarebbe "My Cage".
RispondiEliminahey...tutte queste chicche su come è nato blaze mi ricordano le chiacchierate con silvia per i vicoli di siena quando la beccavo per caso e la tenevo mezz'ora...mi piace questo! la tempestavo di domande, come fa l'Alligatore qui, perché è naturale chiedersi come facciano a "partorire" cose tanto belle...comunque li seguo dal 2007, e fino a questo momento ne è valsa assolutamente la pena..un abbraccione a tutti i vandemarziani (annalisa, dell'uni)
RispondiEliminaCiao Annalisa, benvenuta nella palude ...
RispondiEliminaCiao Bellissima! GRAZIE MILLE! UN ABBRACCIO FORTE DA TUTTI NOI
RispondiEliminaMy Cage, non a caso messo all'inizio del cd ... sì, è molto rappresentativa... c'è molto di voi.
RispondiEliminaSe “Blaze“ fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaSul fuoco che ci portiamo dentro, sulla fiamma che arde dentro ognuno di noi. E che è anche la parte più viva di ognuno di noi, tormentata, forte, rabbiosa, fragile, ma soprattutto un’ instancabile amante della vita e della sua bellezza. Quella stessa fiamma che ci spinge alla ricerca di un dialogo con l’Altro, con il Mondo e con i nostri diversi sé che ci accompagnano nel mondo.
RispondiEliminaBella questa fiamma ... molto rock.
RispondiEliminaIl cd è un’autoproduzione.
RispondiEliminaÈ stato facile farlo? Lo consigliereste anche ad altri giovani con un cd pronto?
RispondiEliminaCOMUNQUE IL TUO AVATAR è UNA MERAVIGLIA! (Stefano)
RispondiEliminaE’ stata una gioia immensa esserci riusciti, ma non é per stato per niente facile. Senza l’appoggio e la collaborazione di persone che ci hanno aiutato, lavorando gratuitamente, ‘Blaze’ non sarebbe mai nato. Credo che sarebbe decisamente meglio, soprattutto nel caso di un primo album, essere sostenuti almeno finanziariamente da qualcuno che creda nel tuo progetto o anche semplicemente che lo veda come un buon investimento, ma che comunque ti dia la possibilità di esprimerti fornendoti i ‘mezzi’ che a te mancano.
RispondiEliminaScusate, mi sono perso nell'ascolto dell'ultimo pezzo dell'album, ricco di suoni e di cambi di ritmo...
RispondiEliminaPrende molto ...
RispondiEliminaGrazie per l'avatar, Stefano ... è nato nel 2003, ma non ho mai scoperto chi è l'autore.
RispondiEliminaTornado a "Blaze", tra i collaboratori del cd, in vari ruoli, c’è un mito vivente dell’underground italico, Paolo Benvegnù. Come siete entrati in contatto e come è stata la collaborazione con lui?
RispondiElimina'Waiting for the drummer'...:-)Fra, il nostro batterista non arrivava più, era uscito dalla sala per una telefonata ed è nata 'Waiting' :-)
RispondiEliminaUn incontro, una coincidenza. Nell’estate del 2008 ci siamo esibiti sul palco del festival Plug&Play di Arezzo, e il caso ha voluto che lui si occupasse dei gruppi selezionati per questo contest. E' rimasto folgorato dalla nostra esibizione, così quel 'filo rosso' che lega le passioni ci ha fatto intrecciare e da un brano per la compilation del festival siamo finiti a registrare un intero album insieme :-). Un'esperienza molto intensa e vissuta fino al midollo. Un intervento a cuore aperto.
RispondiEliminaIncontro in diretta con Paolo Benvegnù... in carne ed ossa. Niente web, niente mail ...
RispondiEliminaMa, con Internet che rapporto da utenti?...
RispondiEliminaVis à vis, ad Arezzo. All'interno di un circolo culturale che ospitava le bands che avevano vinto il contest e che avrebbero dovuto preparare una cover per il live al festival, proprio con l'aiuto e supervisione di Benvegnù
RispondiEliminaA questa domanda ti rispondiamo singolarmente noi 3 riuniti qui:
RispondiEliminaSilvia -> Buono, più o meno quotidiano, più o meno leggero, a seconda che si tratti di motivi di ricerca o per pura curiosità.
Francesco -> per quanto mi riguarda io non guardo la tv da più di un anno,vivo con internet sia per guardare video che per leggere.
Stefano -> Anche nel mio caso è un utilizzo quotidiano. Ormai indispensabile per motivi lavorativi e di informazione. E poi è un piacevole passatempo.
… e da musicanti, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminaSilvia -> Ben venga qualsiasi spazio, che per quanto ‘cyber’ sembra essere comunque più libero e aperto di quello che ci circonda, da poter usare come veicolo per proporre la nostra musica e fruirne in quantità illimitata.
RispondiEliminaFrancesco -> Ognuno ora come ora può avere una sua finestra verso il mondo, bisogna solo vedere se quello che proponi è interessante oppure no...Quindi da questo punto di vista è confortante ma non è solo con Internet che si vive.
Stefano -> Io la vedo come un’ opportunità sia per chi fa musica, ma soprattutto per chi ascolta musica. Fino a 15 anni fa mi ricordo attese interminabili per ordinare un disco e poi una volta arrivato e acquistato neanche mi piaceva. Oggi hai la possibilità di ascoltarlo per intero un disco prima di comprarlo e trovo che ciò sia finalmente a vantaggio del “consumatore”.
Myspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook? Anche se ormai Facebook non è più la moda del momento …
RispondiEliminaPiù che le mode ci interessa la comunicazione della nostra musica. Il web è un ottimo modo per arrivare ad un’altra “realtà” quando fisicamente non lo si può fare. Un mezzo in più per far conoscere la nostra musica e il nostro mondo, per far circolare il verbo vandemarsiano :-).
RispondiEliminaMyspace è diventato ingestibile, tantomeno fruibile.
La nostra pagina facebook (Vandemars) insieme al nostro sito ufficiale
(www.vandemars.wordpress.com) sono i portali che aggiorniamo quotidianamente, dove tutto quello che succede sul mondo Vandemars viene documentato; una sorta di diario di bordo, un'agenda tutta nostra.
Francesco -> Tornerei sul myspace volentieri perché come social network era decisamente più personalizzabile, solo che ora è diventato così lento che rende il suo uso troppo macchinoso.
RispondiEliminaSì, condivido le considerazioni su myspace ... un peccato.
RispondiElimina... e bello il vostro blog, curato e aggiornato, non è da tutti.
RispondiElimina...ma torniamo al territorio.
RispondiEliminaVenite dalla provincia di Siena, Toscana felix, piena di esperienze importanti per la scena underground. Voi che ne pensate? … è un bene essere nati o vivere nella vostra zona per fare musica?
RispondiEliminaGrazie mille! Ci fa davvero piacere! Per il nostro blog e per tutto quello che riguarda il lavoro di Press & Promotion svolto dall' Ultraviolet Blossom, dobbiamo ringraziare Giulio Bartolomei, un altro Vandemarsiano, che di fatto incarna la 'Ultraviolet Blossom' :-) Nome che abbiamo dato alla nostra autoproduzione
RispondiEliminaEcco qua il nostro chitarrista e bassista pronti a risponderti sulla 'Toscana Felix' :-)
RispondiEliminaStefano -> Per iniziare a fare musica diciamo di sì. Buone scuole di musica e tanta gente con voglia di suonare. Quando le cose diventano serie, la bassa Toscana può essere comoda per spostarsi perché è nel centro dell’Italia, 2 ore da Roma, 1ora e mezzo da Firenze. Ma se speri di trovare più di 3-4 locali che propongono musica seriamente nella provincia di Siena (a parte i festival estivi s’ intende) stai fresco!
Francesco -> La cosa importante è venire da luoghi che riescano a proporti cose nuove in continuazione, sia di musica, teatro, sport e quant’altro. Solo in quel modo magari si allarga la mente verso altri aspetti che possono appunto portare ad esprimere la propria arte. Comunque sia nessun luogo può darti tante ispirazioni, se non hai immaginazione.
Manco Marte ...
RispondiEliminaAvete rapporti con altre band e/o musicanti della vostra città? Di altre …
RispondiEliminaAbbiamo un bellissimo rapporto pluriennale, con tanto di esperienze condivise sui plachi con i Dondolaluva e gli Autoblastingdog, entrambi provenienti come noi dal Monte Amiata
RispondiEliminaCom’è la vita del musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie?
RispondiEliminaPochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …
RispondiEliminaSono davvero delle persone vere e belle, ma soprattutto dei grandi musicisti dalla creatività genuina.
RispondiEliminaDondolaluva e gli Autoblastingdog ... me li segno ;)
RispondiEliminaDifficile! Non ancora ricca di soddisfazioni, perché, almeno per noi, è abbastanza difficile trovare spazi in cui poter suonare e sicuramente non è una vita redditizia :-)… Ma sinceramente sapevamo già che non lo sarebbe stata e non abbiamo scelto la musica, tanto meno la nostra musica, per “imborghesirci” ancora di più. Però sarebbe bello essere riconosciuti da questa società e potersi comprare il pane o pagare l’affitto con i guadagni del proprio lavoro come tanti altri professionisti.
RispondiEliminaGrande! Segnateli e se ti andrà, verranno volentieri anche loro a trovarti per fare due chiacchiere :-)
RispondiEliminaSituazione comune a molti ... situazione complicata dalla quale uscire in Italia e non solo.
RispondiEliminaGemelaggio palude - Monte Amiata...
RispondiElimina;)
Speriamo almeno che questa recente ventata di cambiamento, non sia il solito modo 'all'italiana' di cambiare tutto per non cambiare niente!!!
RispondiEliminaQUANDO VUOI CARO ALLIGATORE!!! E gemellaggio sia! Sei il benvenuto nelle calde acque termali amiatine :-)
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della vostra vita?...quello acquistato, intendo. Di alcuni, di chi c'è e/o vuole ...
RispondiEliminaSilvia -> Se non ricordo male la mia prima cassetta è stata ‘Siamese Dreams’ degli Smashing Pumpkins, il mio primo vinile “Live Through This” delle Hole ed il mio primo cd ‘Pearl’ di Janis Joplin.
RispondiEliminaStefano -> A 8 anni ho pianto parecchio per farmi regalare ‘BimboMix’ (c’era dentro, oltre a Madonna e Francesco Salvi, anche il ‘Materasso’ di Renzo Arbore). La prima cassetta “seria” o acquistata con cognizione di causa, alle scuole medie, è stata ‘Master of Puppet’ dei Metallica.
Francesco -> Ricordo le Spice Girls :-) Giuro!
C'è per tutti una prima volta vergogna ... io da piccolissimo il vinile di Nikka Costa ... meglio non dire ;)
RispondiEliminaPerché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminadavvero la coerenza degli alternative in Italia è da ammirare perché alla fine l'Italia è un paese abbastanza strano nella considerazione di ciò che è arte, perché per questa creatività indipendente farsi strada è una sfida, laddove ci sono orde di affamati di minuti che affollano provini e tv ogni momento, gente che sfascia il proprio gruppo per arrivarci. Perciò tanto più bravi vandemarsi, dondoli, autoblasting, e spero proprio che qualcuno veda in questa musica la via, e investa sul live...vogliamo vederli di più insomma (sempre annalisa)
RispondiEliminaGrazie di cuore Annalisa! :-)
RispondiEliminaPerché è un bisogno! Perché ci fa bene all’anima. Perché ci permette di giocare con i nostri demoni e sicuramente perché abbiamo scelto di dare qualcosa di noi agli altri. Se poi gli “altri” hanno voglia di regalarci il loro ascolto allora sì, ci sentiamo anche amati!
RispondiEliminaFrancesco -> Potrei farci un poema in 6 libri + un inedito! :-)
RispondiEliminaBrava Annalisa, ottimi interventi ...
RispondiElimina@Francesco
RispondiEliminaMandali con calma ;) qui è sempre aperto.
Una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna …
RispondiEliminaNe abbiamo due di domande abbi pazienza!
RispondiEliminaSì?
RispondiEliminaMa voi siete i VandeRmars?
RispondiEliminaNOOOOOOOOOO!!! La ‘R’ , NO!!
RispondiEliminaMa ai vostri live viene anche quella gran figliola della Lina Vandemars?
RispondiEliminaNO! Però la vera risposta per 4/5 dei Vandemars è MAGARI!!
RispondiEliminaInteresante questa ...
RispondiElimina:-) E con questa leggerezza nel cuore ti mandiamo un grande abbraccio Caro Alligatore
RispondiEliminaGrazie Vandemars.
RispondiEliminaGrazie a voi e anche ad Annalisa.
RispondiEliminaGRAZIE A TE!!! Tanti dolci sogni e mi raccomando quando vuoi venire da queste parti a farti un bagnetto ti aspettiamo :-) BUONANOTTE
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna Vandemars.
RispondiEliminaGrazie di cuore Annalisa.
RispondiEliminaBuonanotte da tutti noi Vandemars
Grazie, me lo segno ...
RispondiElimina