Tre ragazze e un ragazzo questa sera immersi nella palude. Sono La Metralli, concentrato di emozioni folk sperimentale e musica pop(olare) autentica. Delle voci e dei suoni che conquistano ad ogni ascolto. “Le loro suggestioni sono dei Balcani e del Mediterraneo … Colore rosso rubino, odore speziato di incenso e liquirizia, il loro sapore: pieno, sapido, armonico”. Così li descrive Mara Redegheri (una che se ne intende), così li sento pure io.
Da un po’ di tempo m’incanto ad ascoltare Del mondo che vi lascio, un disco uscito per Amigdala, pieno dei colori del mondo. Difficile parlarne, quanto facile sorbirlo, con naturalezza e felicità nell’animo. Mi vengono solo parole alte quando sento la voce di Meike, o i suoni del kazoo (sì, non lo usa solo Paolo Conte), gli intrecci di chitarre elettriche o acustiche di Meike, Matteo e Marcella, il contrabbasso di Serena …
È jazz? … musica popolare?... world music? È musica vera, direbbe Celentano, scritta e pensata con la testa fatta con il cuore …ma ora mi rendo conto di sbrodolare troppo io. Sbrodoliamo insieme La Metralli. Pronti?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/lametralli
Meike e Matteo...pronti !
RispondiEliminaBenvenuti nella palude ...
RispondiEliminaSicchè siamo un pò emozionati...
RispondiEliminaNormale per chi arriva nella palude la prima volta ... poi vi ambienterete ;)
RispondiEliminaLe Transfert c'est l'amour...diceva J. Lacan.
RispondiEliminaCosì tanto per dire e rompere il ghiaccio.
Ho visto che per l'occasione vi siete fatti un bel blog, già pieno di cose interessanti ...
RispondiEliminaE' il mio blog personale, quello come insegnate di canto, di canto sensibile..poi compaiono anche gli altri progetti. Soprattutto La Metralli, che più che un progetto è una vicenda, come dice Matteo.
RispondiEliminaBene, cominciamo a parlarne di questa vicenda allora ...pronti?
RispondiEliminasì come un accordo nella monodia medievale... a proposito grazie davvero dei complimenti chi ci hai fatto...
RispondiEliminaGrazie ...allora faccio partire il vostro cd e vado con la prima domanda...
RispondiEliminabien sur
RispondiEliminaChi sono i La Metralli?
RispondiEliminaLa Metralli nasce a Modena dall'incontro di me, Meike Clarelli – cantante, autrice – e Matteo Colombini, compositore e chitarrista. Alla sezione ritmica si sono aggiunte la contrabbassista Serena Fasulo e la chitarrista Marcella Menozzi.Hanno collaborato con noi alla realizzazione dell'album Del mondo che vi lascio il batterista e amico Jonathan LaThangue,e il fisarmonicista e talentaccio Davide Fasulo. Fratello di Serena.
RispondiEliminaPerché questo nome?
RispondiEliminaIl nome Metralli è nato dall'amore per l'amicizia. Così un senso di fiducia immenso mi ha fatto cedere alla stranezza ed alla bellezza di questo nome, che porta in sé la saggezza della medicina antica cinese, il mistero del metallo, polmone, guerra e difesa, vita e morte, trasformazione alchemica, misura del non misurabile. Metralli fonde in sé più parole legate alla scienza della trasmutazione. Porta in sé il senso di una circolarità, come quella delle stagioni, dei cinque movimenti essenziali alla composizione del reale.
RispondiEliminaMetralli è il cognome di una signora anche, una bellissima e malinconica signora, la signora Metralli, che non ha più parole per dire... e non le rimane altro che cantare. Una signora che ride di tanto in tanto, che invecchia o gioca, una signora antica e popolare, e futura perché antica. Una donna che resiste.Una donna innamorata della vita senza essere ricambiata...
Tante cose insieme ...
RispondiElimina...come diceva Nietzsche la verità non è mai dritta, ma circolare, abbiam dovuto intrecciare diverse geografie, orizzonti poetici e parodie de-significanti, insomma un'alchimia, un meticciato dall'identità umana...molto umana
RispondiEliminaMolto attuale.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni di “Del mondo che vi lascio”?
RispondiEliminaPrima le parole poi la musica...prima la musica poi le parole... in realtà ogni brano è una nascita insondabile. Alcune cose sono nate intimamente, altre non hanno mai avuto intimità...da subto. Come un figlio più timido e l'altro meno. Insomma...Matteo trova le parole senza le parole che io non ho ed io trovo la musica senza musica che lui non dice. E' stato un incontro speciale . (special meeting..! siamo dementi anche..)
RispondiEliminaIspirazione: dove trovate l’ispirazione?
RispondiEliminaMai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaSono nate negli ultimi tre anni di vita mia e di matteo, gli autori dell'album. Ma chissà da quanto erano lì.
RispondiEliminaC'è un piacevole intrecciarsi di domande e risposte ... è il bello della diretta, direbbe Minà.
RispondiEliminaIo lavoro molto con uno zoom a casa, a casa però. non c'è un modo preciso in sostanza. Non riesco a specificarlo per lo meno.
RispondiEliminaIndubbiamente rovistare tra le proprie ferite ha prodotto almeno 3 canzoni di questo cd. Ispirazione ?
Forse bisogno di farne "altro" del proprio dolore .
Un modo per eleminare le tossine.
RispondiElimina...e poi l'ironia. La capacità poi di riderne, di "raccontanrlo" con ironia quel dolore..con semplicità. E rideri sopra. Cuore quantico ad esempio...la musica , il testo...è tutto così melanconico ed ironico allo stesso tempo...
RispondiEliminaC’è una canzone che rappresenta meglio il lametralli-sound?
RispondiEliminaOltre "Cuore quantico"...
RispondiEliminaSull'ultima vertebra, Cuore quantico...Altrove ..sono l'anima popolare...
RispondiEliminaAnchora, D'arteria ..sono l'anima più sperimentale e contaminata. Il valzer per Sophie racconta questa doppia identità: futura ed antica
Se “Del mondo che vi lascio” fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiElimina.sulle ferite dei popoli e sulle facce di cuoio degli anziani .
RispondiEliminasulla gratitudine a Dino Campana, alle notti con la nebbia sotto i portici e noi un po' ubriachi,
a Erik Satie ad Achille Claude Debussy, ad Arturo Benedetti Michelangeli a Sergiu Celibidache, grazie a Tristan Tzara, a Giuseppe Ungaretti, ad Artaud, a George Battaille, a Django Reinhardt, a Herbert Marcuse, a Gilles Deleuze, ad Albert Camus, grazie ad Adorno, grazie alla mistica, grazie a Carmelo Bene, a Pier Paolo Pasolini, a Jacques Lacan, a Pina Baush.
E infine...
... agli amici ed ai compagni di viaggio,
ai brusii della notte
allo stridore dei corpi
ai tetti assolati
alle finestre lontane
al sale
a quello che non finisce mai
al sonno stretto tra le braccia
al tabacco sulle labbra
alle parole mai dette
alla fame di verità
alle cucine piene di musica
all’amaro
all’amore.
Forse abbiamo esagerato. Saremo brevissimi da ora in poi a rispondere.
No, no, non trattenetevi ... avete citato un sacco di personaggi, idee, pensieri, azioni molto cari alla palude e a chi la frequenta.
RispondiEliminaUn bel concept-album.
RispondiEliminaè una calda palude la tua..ci viene da abbracciarti
RispondiEliminaE anche questo modo dilatato/dilatante della blog-intervista di questa sera è molto bello.
RispondiEliminaGrazie e a proposito di abbracci, parliamo di amici/complici/compagni di viaggio ...
RispondiEliminaIl cd è uscito con Amigdala con il sostegno di ABuzzSupreme e Trovarobato.
RispondiEliminaCome vi siete incontrati con questi personaggi del vero underground italico? Come prosegue il rapporto con loro? ... questi amici/complici/compagnidiviaggio
RispondiEliminaAmigdala è un'Associazione culturale con la quale avevo collaborato come musicista per Periferico, festival di Arti contemporanea di modena. fderica e Alice hanno creduto in noi.
RispondiEliminaL'incontro con Andrea Sbaragli di A Buzz Supreme è stato un incontro karmico. Oppure un colpo di c... .
Non dimenticherò mai la sera in cui, mentre inviavo mail a "raglio" , ovvero indiscriminatamente, questo gentile signore (Andrea) mi rispose tardi nella notte immediatamente, dicendo che aveva ascoltato e gli era piaciuto il materiale.
Al momento A Buzz Supreme e Trovarobato si stanno occupando della promozione dell'Album. A Buzz è anche il nostro editore....e noi abbiamo una fiducia incondizionata verso Andrea.
Quindi un incontro in Rete ...
RispondiEliminaChe rapporto con Internet da utenti?
RispondiEliminaInternet permette di avere accesso ad una pluralità inimmaginabile di conoscenze, ma rimane un sapere orizzontale, inoltre è uno strumento d'indagine feroce del nuovo ordine mondiale...comunque è un mezzo post-moderno e come tale, disincantati, lo utilizziamo...
RispondiElimina... e da musicanti, il vostro rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminaNe usufruiamo abbondantemente. Permette a degli sconosciuti come noi di poter essere ascoltati. Conosciuti. Ma anche di poter vedere un intervista di Pier paolo Pasolini che non avremmo mai potuto vedere. Certo, ne godiamo, ne usufruiamo. Vorremmo anche utilizzare più elettronica, per quanto riguarda la musica. delicatamente...
RispondiEliminaVenite dall’Emilia, terra fertile per la musica e la cultura in genere. Se uno non suona in una band, scrive libri, oppure fa del cinema o corre con la moto… io, abitante in una regione vicina, ma molto diversa, ho sempre invidiato questa vitalità.
RispondiEliminaÈ un bene per un giovane musicante nascere dove siete nati voi, oppure è indifferente? O un male …
RispondiEliminaPotremmo dire che è indifferente. Senza cattiveria. Forse sono semplicemente i tempi che sono indifferenti alla cultura, alla musica.
RispondiEliminaL'Emilia vivacchia...direbbe Carmelo Bene....vivacchia, in questi tempi difficili.
Avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Di altre? ...
RispondiElimina... Mara Redegheri, per esempio.
RispondiEliminaCerto. Ci capita di organizzare anche eventi in cui collaborare con altri musicisti. Ma in generale sentiamo che c'è molta reticenza a entrare in empatia . io avrei voluto conoscere Ella Fitzgerald e Matteo Django Reinhardt, anche se non sono Emiliani
RispondiEliminaMara è stata un grande supporto emotivo , soprattutto l'anno scorso.
RispondiEliminaE' stata tutor della Metralli, per il Premio Daolio.
...è stato importante il suo contributo nel brano Altrove e indifferente...
RispondiEliminaDjango Reinhardt ha origini modenesi, non lo sapevi Matteo ;)
RispondiElimina...dice Matteo che sa che un liutaio di Cento (ferrara) ha disceganto il modello della sua chitarra. La Maccaferri.
RispondiEliminaVedi, tutto torna ;)... in Emilia, tra la via Emilia e il West.
RispondiEliminaCome è nata questa copertina divisa in due? … è nata prima la copertina e dopo il cd o viceversa? O nello stesso periodo?
RispondiEliminaIl tema del doppio …antico e moderno …
RispondiEliminaLa copertina è nata dopo. Si è appoggiata come una coperta sulle spallucce dell'album. La bocca per ciò che dice, il fumo -nuvola per ciò che non dice.
RispondiEliminaIl bianco e nero per ciò che dice tacendo. Come la musica...
Nuvole di Andrea Nicoli, volto di Sophie Herin su progetto grafico di Alice Padovani ...
RispondiEliminaCom’è la vita del giovane musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie? Pochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …voi?
RispondiEliminaDomandona ... passiamo ad altro?
RispondiEliminaNo. non viviamo con La Metralli Ma La Metralli ci fa vivere.
RispondiEliminaLavoriamo come matti tutti e 4. e così i nostri collaboratori musici.
Mi chiedo a volte...indipendenti da cosa...? Si dal mercato ma
per "suonare liberamente"
vogliamo dire...che prezzo !
Scusaci...siam stanchi appunto...perchè si lavora tanto...
RispondiEliminaCapisco, la situazione è comune ...siamo alle battute finali.
RispondiEliminaCon un musicante di Trento sono stato collegato fino alle 2 e 30 passate ... è stato un record unico, folle, demnenziale.
RispondiEliminaLa terzultima...
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della vostra vita?...quello acquistato, intendo.
RispondiEliminaper me che son Matteo è stato un doppio acquisto schizofrenico: steve ray voughan e i carmina burana di Carl Orf,
RispondiEliminaper me che son meike...la colonna sonora di Dirty Dancing (forse...) o Ray Charles...mah !
RispondiEliminaPerché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminaPer continuare a parlare con quell'altrove e rimanere un pò indifferenti ad un quotidiano sempre più inabitabile.
RispondiEliminaCi siamo un pò citati .
Ma come mai ...ci spiace averti trattenuto tanto. non ce lo spieghiamo un tempo così dilatato.
RispondiEliminaE per finire: una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna…
RispondiElimina... è un piacere dilatare il tempo con voi.
RispondiEliminadilatare un tempo ormai ridotto alla condizione di homo faber, creare spazi a-temporali fa piacere anche a noi...
RispondiElimina... è una risposta che contiene la domanda, la supera, la dilata ;)
RispondiEliminaAltro da dichiarare?
RispondiEliminati ringraziamo profondamente di averci dato questo spazio e questa visibilità e speriamo di dialogare di persona con te tradendo il linguaggio e de-pensando il pensiero...perchè la musica inizia laddove il linguaggio si ferma...laddove non si può dire si suona...un abbraccio
RispondiEliminaGrazie dell'invito e di essere rimasti in palude fino ad ora Meike e Matteo ...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai La Metralli ...
RispondiElimina....bon nuit..
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