Ritorna sul blog Grillo, Guido Maria Grillo, nuovo cantautore di talento, ed è un vero onore averlo per la seconda volta nella palude. Ritorna dopo pochi mesi con il nuovo disco, del quale avevamo accennato la scorsa estate. Allora era ancora in una fase embrionale, ora è pronto e Guido lo sta portando in giro in questi giorni con un bel tour in molto teatri italici (occhio al myspace). Teatri belli e accoglienti come il suo MATERIAoff di Parma, dove è stata scattata la foto qua sopra. Non è quasi mai quello che appare s’intitola, e come l’esordio è prodotto da AMP Productions di Bologna, con il sostegno promozionale di ABuzzSupreme.
Non è quasi mai quello che appare è un complesso gioco di emozioni, dove ricordi personali e drammi collettivi vengono trasmessi con forza unica da Grillo. Penso alla densa e commovente Il Tango dei naufraghi (schiavi di dio e della fame), canzone di un attualità sconvolgente (sentite i suoi versi e capirete), o L’età dell’oro nero, o l’omaggio all’amato De Andrè con la cover di Il sogno di Maria. A De Andrè Guido ha pure dedicata la sua tesi di laurea in filosofia (Lotta politica e sentimento religioso ne La buona novella di F. De Andrè il titolo della tesi). Insomma, un sacco di ottimi motivi per ospitare nella palude Guido Maria Grillo … Grillo, sei pronto?
VAI AL SUO MYSPACEhttp://www.myspace.com/guido_maria_grillo
pare di si
RispondiEliminaBene, ci sei ...
RispondiEliminaBenvenuto nella palude ...vedi che è come l'altra volta?
RispondiEliminanon sembra difficile, ma temo sempre un po' l'alligatore
RispondiEliminaNiente da temere Guido ... ho già cenato ;)
RispondiEliminaio no, anzi, lo sto facendo ora
RispondiElimina... il classico spuntino con l'intervista.
RispondiEliminacerto, da veri vip, rucola e pomodori, ne vado ghiotto
RispondiElimina... e da bere?
RispondiEliminavino, ovviamente. con l'acqua ho un rapporto un po' conflittuale, la birra l'ho eliminata quasi un anno fa' quando ho iniziato a sollevarmi da terra per il gonfiore. mi rimane solo il vino, vecchio fedele compagno
RispondiEliminaOttimo compagno ...
RispondiEliminaChe dici, faccio partire il cd e vado con la prima domanda?
RispondiEliminaquasi un fidanzato, anche piuttosto geloso, restio a lasciarmi andare
RispondiEliminasi, vai
RispondiEliminaVado ...
RispondiEliminaChi è Guido Maria Grillo? … è ancora “Un appassionato viscerale di musica, melodia, poesia, probabilmente in quest'ordine. Uno che da quando ha scoperto la musica non l'ha più mollata e vorrebbe continuare così…,” come mi avevi detto l’altra volta?
RispondiEliminaVogliamo aggiungere qualcosa?
RispondiEliminapiù o meno tutto come l'altra volta, solo un po'più vecchio e con qualche consapevolezza in più. con maggiore esperienza della difficoltà e con qualche punto in più alla voce "reazione"...salvo cadere di nuovo al primo inciampo
RispondiEliminaL'importante è poi rialzarsi.
RispondiEliminaRiguardo la scrittura delle canzoni, dicevi: “a volte nascono prima le parole, a volte prima la musica, non c'è uno schema”. È ancor così?
RispondiEliminaci si rialza, qualche volta, il problema è stabilire fino a che punto arriva la nostra capacità di assorbire i colpi. ora sono nella fase della consapevolezza e della reazione, dopo la catarsi del primo disco. rimangono strascichi probabilmente infiniti che giorno per giorno fanno capolino e modificano gli umori, nebbiosa, assolata o piovosa che sia la giornata
RispondiEliminaè ancora così, ma sempre più spesso appoggio musiche su parole già scritte, magari pensieri sparsi che scrivo su foglietti vari e postit appesi alle pareti di casa. poi un bel giorno ne trovo il nesso, diventano l'espressione di un pensiero unico e diventano una canzone. ho un approccio molto istintivo alla scrittura. la ritengo una fortuna perchè preserva la spontaneità sono contro qualsiasi forma di preconfezionamento della musica. lo considero un altro mestiere
RispondiEliminaQuesto è un bene, e si sente ...
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni del recente cd “Non è quasi mai quello che appare”?
RispondiEliminaho notato un certo barcollamento dell'uso della punteggiatura, deve essere un vino non buono. sappi, caro alligatore, che d'ora in avanti dovrai mettere tu virgole e punti per scovare il senso
RispondiEliminale canzoni sono nate in maniera spontanea. questo è il fondamento. non mi sono messo mai a tavolino con l'idea di far nascere una canzone. il più delle volte, a far così, viene fuori un obrobrio, o una falsità, o un'imitazione, o una canzonetta di cui non si sentiva la mancanza
RispondiEliminaNon preoccupati della punteggiatura, andiamo con il flusso di pensieri ...
RispondiEliminail dettato automatico è insieme l'abisso in cui si può cadere e la vetta che si può raggiungere. niente di più bello e rischioso. ci sono canzoni, una in particolare, nata proprio così
RispondiEliminaQuale?
RispondiElimina... è di questo album? :)
RispondiEliminaCanzone per me. una notte non riuscivo a dormire, una melodia mi ronzava in testa. alle 4 mi sono infilato le scarpe e sono uscito con carta e penna. c'era la nebbia. ho iniziato a scrivere in maniera automatica, in uno sfogo naturale mai fatto prima. è una canzone terribilmente autobiografica ma "malata" perchè non racconta solo la mia vita, ma anche quella delle persone a me più vicine. è come se avessi spontaneamente unito in un'unica storia 2, 3 o 4 stroie che nella mia vita hanno avuto un'influenza determinante. la genesi della canzone, raccontata così, sembra leggenda ma è esattamente la verità
RispondiEliminasono tornato a casa alle 10 e mezza, la canzone era finita.
RispondiEliminane ho appena girato un video, nel giro di pochi giorni sarà online
RispondiEliminaLa sto ascoltano ora ... sembra un classico italiano da cantautore "malato" ... e c'è anche del Nick Cave oscuro. Hai consumato le scarpe a scriverla ...
RispondiEliminaSe il precedente cd lo avevi definito uno sfogo senza filtri, canzoni nate non con l’idea di finire su di un cd, questo è più meditato? Canzoni nate per diventare questo disco?
RispondiEliminami piace il tuo commento. c'è quello che dici ma nessuna ricerca particolare, come dicevo, appunto, è nata in un paio d'ore di sfogo personale. evidentemente c'è nick cave e mille altre "cavernosità" in me che devono venir fuori. hanno scelto di farlo in un momento di impotenza, cioè in un momento in cui io, consapevolmente, non avevo nessuna possibilità di frapporre tra loro e me un filtro. è una canzone a cui sono molto legato
RispondiEliminaquesto disco è nato per essere un cd. ciò non significa che musica e parole non siano spontanee. la differenza lampante il primo disco, non essendo nato per essere tale, rappresentava uno sfogo totale intorno ad un unico tema, ad un'unica ragione. proprio perchè serviva a me stesso, aveva un ruolo catartico. il secondo disco, invece, è più "aperto", affronta anche tematiche diverse dal mio "io", è uno sguardo al mondo che non dimentica me stesso. ma, dopo la consapevolezza di me raggiunta, è diventato più consapevole anche dell'intorno
RispondiEliminaCerto, c'è la guerra, il dramma dei naufraghi ... ma poi magari ci arriviamo.
RispondiEliminami piace la critica introduttiva che hai fatto del disco. bravo alligatore!
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta meglio il grillo-sound in questo nuovo disco?
RispondiEliminaci arriviamo quando vuoi
RispondiEliminano, ci sono tanti grillo-sound perchè a grillo piacciono sound diversi. questo forse ha fatto, e fa, storcere un po' il naso a quelli che avevano gradito l'omogeneità del primo disco, ma io mi sento in continua evoluzione ed i mesi che intercorrono tra l'inizio e la conclusione di un disco vivono necessariamente la mia evoluzione
RispondiEliminaoggi alcuni critici apprezzano l'evoluzione, altri la considerano una dispersione. non si può accontentare tutti
RispondiEliminaè già passata un'ora, alligatore, con te il tempo vola
RispondiEliminaIl tempo si dilata ...
RispondiEliminaIl cd è uscito con la label AM PRODUCTIONS, con ABuzzSupreme a promuovere, come il primo cd. Come prosegue il rapporto con loro? Sei attaccato alla “maglia” AM … tipo i calciatori di una volta, sempre legati alla stessa squadra.
RispondiEliminami lego a chi si lega a me. spesso finisco per avere un rapporto di dipendenza emotiva. mi rassicura lavorare con chi sono certo abbia stima sincera nei miei confronti. col tempo i legami puri si rafforzano. mi piacerebbe portare avanti una squadra, mi sento solo all'inizio di un lungo percorso (lungo a prescindere dalla bontà effettiva dei frutti). bisogna, però, essere in gradi di fare pasi avanti, anche uno per volta, spero di riuscirci con questa formula
RispondiEliminaDalle presone alle macchine ...con Internet che rapporto hai da utente? Sempre complicato?
RispondiEliminaho ceduto alla legge di facebook solo per promuovere la mia musica. ora inizio ad entrare del meccanismo ma ho molti filtri e diverse perplessità. cerco di trarne il meglio, ciò che mi porta vantaggio con il minimo sforzo, non voglio perdermi nel tutto che equivale al niente, nella ricerca affannosa di un senso virtuale. preferirei trovarlo nella mia realtà, quella fatta di persone, cose, concerti, dischi, parole.
RispondiEliminaconvivo con internet perchè ne riconosco i vantaggi, sperando in un futuro di minore dipendenza collettiva che ci faccia recuperare il senso più vero delle cose...a questo punto oserei dire più "materiale"
Usiamola pure questa parola "materiale" ... ne sento il bisogno.
RispondiEliminaTorniamo al territorio...
RispondiEliminasembra assurdo ma andrebbe recuperata. noi che alimentiamo da sempre lo spirito, oggi abbiamo bisogno di recuperare il senso della materialità. sono le nostre contraddizioni.
RispondiEliminaInteressante questa contraddizione... che viene fuori.
RispondiEliminaTornando al territorio, vivi sempre a Parma? Sempre stimolante musicalmente l’Emilia? La grassa ...
RispondiEliminavivo sempre a parma perchè qui ho messo radici, mi sono costruito un lavoro, il MATERIAoff., che ormai è diventato un punto di riferimento per un certo tipo di musica indipendente ed emergente. l'emilia che ho intorno non è affatto stimolante, non c'è nulla di nuovo, o pochissimo, padroneggia la sterile imitazione, il cantautore come..., la band come..., non esiste alcuno che somigli a nessuno. almeno io, che organizzo qualcosa come 100 concerti a stagione, ne ho incontrate veramente poche di cose "nuove". è un limite generalmente italiano, anche perchè c'è tanta roba, le produzioni sono tantissime, le nuove uscite innumerevoli e i pochi che hanno qualcosa da dire, con un linguaggio nuovo, si perdono in questo oceano. sono molto critico su questo, e sto parlando da organizzatore di concerti, ci vorrebbe maggiore consapevolezza di se' ed autocritica. saremmo tutti spinti a fare di meglio.
RispondiEliminaOltre alla musica, tua passione che segui è il teatro. Ci sono novità in merito? Sempre più attivo MATERIAoff in quel di Parma, mi pare di capire ...
RispondiEliminasi, il MATERIAoff. è un teatrino per intento e conformazione ma in realtà è dedito maggiormente ai concerti rispetto all'attività teatrale. il teatro di ricerca è una mia grande passione che purtroppo sto coltivando poco. al MATERIAoff., invece, ospito il meglio della musica indipendente italiana, ho possibilità di scambio, conoscenze, collaborazioni. è un ambiente molto stimolante, ma non l'Emilia, nè Parma, soltanto il piccolo mondo che mi sono creato intorno in cui passo la maggior parte delle ore di tutte le mie giornate. vedo poco il sole e poco la gente, amici, musicisti, artisti vengono a trovarmi lì dentro e ci dissetiamo di un arricchimento reciproco. è un'oasi.
RispondiEliminaHai contatti con altri musicanti della tua città? Di Salerno, di Parma o di altre ... qualche nome di musicanti venuti a dissetarsi al MATERIAoff?
RispondiEliminacontatti con musicisti a vagonate. con tutti quelli che passano. sono tanti, per 2 o 3 giorni alla settimana da ottobre a giugno. sarebbe un elenco infinito, e nominandoli a caso farei torto a molti. posso dirti i nomi di quelli che sono approdati al MATERIAoff. nelle ultime settimane. Giancarlo Onorato, Carlot-ta, Ofelia dorme, ad esempio, con tutti ho un rapporto di stima e di scambio.
RispondiEliminaCiti dei bei nomi, Carlot-ta e Ofeliadorme passati già di qua ... hanno fatto dei bei cd anche loro.
RispondiEliminaIo sono molto ottimista sull'attuale musica. Ci sono molti cd, forse non troppe novità, ma la qualità è buona.
RispondiEliminaCopertina molto elegante, con tu che guardi direttamente in camera. Sul retro ci sono delle scarpe. Di chi sono?
RispondiEliminaPerché questa scelta? …
RispondiEliminaSono le scarpe di quella mattinata passata in giro a scrivere “Canzone per me”?
RispondiEliminaanch'io sono ottmista se penso ai "prodotti". lo sono meno se penso al travaglio che devono affrontare per avere un minimo di visibilità, per procacciarsi date (in locali occupati da tribute band o gruppi locali scelti perchè portano più pubblico).
RispondiEliminaesistono produzioni di ottimo livello che rischiano di restare dilettantismo a vita perchè la terra non è pronta e preparata ad assorbirli, perchè c'è un ingorgo, perchè c'è scarsa professionalità. ecco, uno dei problemi dell'Italia in questo ambito è la scarsa professionalità che, negli anni, ha prodotto la scarsa competenza. così ti trovi ad assistere a concerti validi, meritevoli, in posti che non li meritano davanti ad un pubblico impreparato, se presente, o inesistente. non c'è la mentalità e a pagarne lo scotto maggiore sono, ovviamente, coloro che potenzialmente potrebbero fare strada.
mi accascio frastornato e addolorato alla vista di locali strapieni con le tribute band. questa è l'amara verità. non c'è voglia di scoprire, non c'è la cultura del nuovo, è poco diffusa la cultura della musica. si considera un intrattenimento o, nella migliore delle ipotesi, una velleitaria attitudine artstica di classe B.
RispondiEliminascusa, mi ero perso la domanda. le scarpe sono ovviamente mie. i lacci rossi sono un vezzo che mi porto dietro da anni. le foto sono di un bravissimo fotografo, Jacopo Lorenzo Emiliani, il progetto grafico di un altrettanto bravo Salvatore Verazzo. entrambi amici e collaboratori fidati.
RispondiEliminasono le scarpe di quella nottata/mattinata passata in giro, nella nebbia, a scrivere Canzone per me. le conservo come sacre reliquie.
RispondiEliminaSacre....;)
RispondiEliminaCom’è la vita del musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie?
RispondiEliminaio non solo non vivo di musica ma non guadagno nemmeno un centesimo. per fortuna sono riuscito a crearmi intorno un lavoro strettamente legato alla mia attività di musicista. non vivo il baratro che divide l'espressione artistica, e i suoi derivati, dal dovere del lavoro e dei suoi limiti. vivo immerso nella musica e nell'arte, a contatto con musicisti, attori, artisti. per me il lavoro è fuso con la musica, nascono da lì collaborazioni, scambi, contatti per concerti ecc. è una grande risorsa, spero duri a lungo. l'italia non permette di vivere di musica a questo livello, i cahet sono bassi, la considerazione lo è ancora di più, il riconoscimento del pubblico stenta (perchè gli appassionati sono numericamente poco incisivi, in termini economici, anche se sufficienti, per quanto mi riguarda, in termini di soddisfazioni). l'italia avrebbe bisogno anche di una riforma della musica, oltre che di tutte quelle che i governi non fanno.
RispondiEliminaSì, questo è un dato, desolante, che raccolgo spesso ...
RispondiEliminaC’è una cover di De Andrè nel cd, “Il sogno di Maria”. Perché questa canzone? Faresti un cd tutto di cover? Magari un rifacimento di un disco di De Andrè, tipo l’operazione fatta da Morgan qualche anno fa?
RispondiEliminal'operazione di Morgan è aberrante. il rifacimento, pressochè identico, di un disco è una cosa che trovo assolutamente senza senso. tanto quanto le tribute band. meglio omaggiare un artista, manifestando il proprio amore nei suoi confronti, trattando la sua materia in modo personale. facendo proprie le sue parole, le sue musiche (perchè se le si ama, le si fa proprie, nel metabolizzarle non le si lascia esattamente come sono, le si filtra con la propria sensibilità e con l'apporto che le emozioni suscitate restituiscono). lasciandole come sono si cade nell'imitazione. io ho scelto di omaggiare quello che è per me il più grande cantautore italiano (ma anche eccezionale intellettuale e pensatore) rielaborando una delle canzoni a mio gusto più belle. l'ho fatto con la mia voce, con le mie sonorità. il risultato è che la canzone, posso dirlo senza timore di smentita, è calata perfettamente nel contesto del disco.
RispondiEliminaSì, confermo. L'hai fatta tua ...
RispondiEliminaDe Andrè, che tu conosci bene, per averne fatto argomento di una tesi, è stato un cantautore molto politico, nel senso alto del termine. Ti senti anche tu tale?
RispondiEliminanon avrebbe senso altrimenti. se la si imita, meglio ascoltare l'originale.
RispondiEliminaPenso alle canzoni citate prima …"Tango dei naufragati", ad esempio. Quando l’hai scritta? L’accenno ad aprile fa veramente impressione … ma a pensarci bene, tragedie così sono ormai consuete.
RispondiEliminaCi siamo un po' incartati ... :)
RispondiEliminasono storie senza tempo. secoli, decenni, ieri, oggi. quando avevo una decina d'anni, la costa salernitana fu invasa da albanesi, sbarcavano con barconi e li caricavano su vecchi camion. me li ricordo come fosse ieri. la canzone è nata quasi un anno fa', oggi è tristemente e casualmente attuale. la disperazione di chi nasce, suo malgrado, in terre sfortunate, nella povertà più assoluta, nella totale assenza di futuro, si manifesta nella necessità di fuga, nel bisogno del sogno. chi di noi può permettersi di negare o di considerare illegale, delinquenziale un sogno di questo tipo. solo l'arroganza dei potenti, dei ricchi, di chi si trova in posizioni privilegiate, può permetterlo. siamo tutti naufraghi in un mare senza valori, senza futuro, senza certezze. chi sceglie di rischiare la vita per venire da noi, è infinitamente più "naufrago" di noi.
RispondiEliminausciamo dall'incarto. no, non mi sento un cantautore "politico" anche se la politica, come interesse delle faccende pubbliche, è una cosa che mi coinvolge molto e verso cui sono molto attento
RispondiElimina... e con questo potrei chiudere, ma ti voglio chiedere da ultimo, come presenti “Non è quasi mai quello che appare” nel tour che ha già avuto un bel po’ di date? ... altre date.
RispondiEliminail concerto è in trio, chitarra-voce, batteria, piano-glockenspiel. è un live di forte impatto, emotivo e sonoro. ci sono sferzate rock che mancavano nel tour del primo disco, momenti di tensione e di riflessione. fino ad ora le date sono andate molto bene, con una grande empatia tra pubblico e musicisti. questa sarà una settimana intensa, ho 4 date consecutive, giovedì 14 all'Acropolis di Vimercate (MB), venerdì 15 al Localino del Giulietti a San Marino, sabato 16 al Loop cafè di Perugia e domenica 17 alla Sala 5x10 di Rimini. spero che la voce regga, e che ci sia tanta gente.
RispondiEliminaBe' dai, questa sera hai riposato la voce ...
RispondiEliminasi, ne avevo bisogno. sono canzoni molto impegnative nei live, la voce è stressatissima, spesso ai limiti
RispondiEliminaSi sente, nel disco si sentono questi giochi con la voce... farli live servirà un buon allenamento.
RispondiEliminal'allenamento da solo non basta, ci vogliono le condizioni, la spensieratezza, il divertimento, un pubblico partecipe. è una strana alchimia.
RispondiEliminaCredo ...
RispondiEliminaMezzanotte è passata Guido, vuoi aggiungere qualcosa, o pensi che abbiamo detto tutto?
RispondiEliminavorrei aggiungere, a proposito di internet e delle condizioni della musica in italia, che, per puro caso e indipendenti intenzioni, è nata spontaneamente una splendida fan page su facebook di Guido Maria Grillo. questo mi basta ad avere un pizzico di fiducia in più nel mezzo e a ripagarmi in termini di soddisfazioni, andando oltre le malate condizioni della musica indipendente. e poi che i luoghi, i luoghi-non luoghi, gli spazi in cui è possibile esprimersi in modo spontaneo, confrontarsi con interlocutori che hanno medesime necessità, inclinazioni, passioni, sono sempre di meno. Il blog dell'Alligatore è uno di questi. un piccolo miracolo.
RispondiEliminaGrazie ... colpito.
RispondiEliminaSì avevo visto la pagina di facebook, non banale, di certo. In linea...
RispondiEliminaGrazie Guido.
RispondiEliminagrazie a te, alligatore, è stata una chiacchierata interessante. continuiamo a galleggiare insieme.
RispondiEliminabuona notte, almeno stavolta non è stato un temporale ad interromperci bruscamente. alla prossima. non passerà molto tempo.
Già, però qui in palude pioveva ... aspetto buone nuove.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna Guido.
RispondiElimina'notte
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