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venerdì 25 marzo 2011

Intervista agli Zabrisky

Circa tre anni fa, esattamente il 24 marzo del 2008, erano sul blog, ora, coraggiosamente, riprovano l’esperienza (allora era solo la seconda volta della blogintervista, quasi un esperimento). Sono gli Zabrisky, gruppo veneziano dal suggestivo nome e dalla giusta tensione. Rock delle indie italiche, quelle originali, niente fuffa. Gli Zabrisky sono in giro da più di quindici anni, e tra palchi, demo autroprodotti, sbattimenti, sudore/polvere hanno sfornato tre cd: Orangegreen (2002), Northside Highway (2008) e Fortune Is Always Hiding.

Fortune Is Always Hiding, nuovo gioiellino dal sapore di rock’n’roll delle origini, è targato, come il precedente, Shyrec (con il supporto di Rambla e JamEventi), label indipendente che sta scrivendo dei bei capitoli della nostra musica più amata dal sapore di zolfo (gli ultimi, passati di qua, sono stati i GuruBanana). Dieci pezzi per soli venticinque e rotti minuti d’intese emozioni, questo nuovo album, ma sembra più lungo. Denso, stratificato, ti perdi ad ascoltarlo, come nel volto da duro dal cuore tenero della copertina. Chi è? Sarà una delle domande dell’intervista che va ad incominciare … pronti Zabrisky?

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86 commenti:

  1. Bentornati nelle palude Zabrisky ...

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  2. Perfetto, ora anche con il nome ...l'anonimo di prima eravate voi, l'anonimo veneziano?

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  3. Bene, allora, visto che vi siete ricordati al volo come si fa, direi di partire ...

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  4. Vado, faccio partire il cd e vado con la prima domanda ...

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  5. … sono ancora “… un quartetto veneziano con una malattia congenita comune: la passione maniacale per un certo tipo di pop anglosassone...” Cambiato qualcosa?

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  6. Hai usato il termine "malattia" a proposito. Al massimo possiamo dire di avere cronicizzatola nostra manìa per il pop di fine anni 80. Quanto al guarirne, ce ne guardiamo bene.

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  7. E fate bene. Il termine "malattia" l'ho preso dall'intervista dell'altra volta ;)

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  8. ... pop di fine '80 ma anche qualcosa prima. Ma ci arriveremo.

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  9. Perché questo nome? … l’altra volta non ve l’avevo chiesto e mi è rimasta la curiosità.

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  10. Il nome deriva dal film “Zabriskie Point” di Antonioni. Ci piaceva perché, oltre che evocativo di un capolavoro cinematografico, poi il film ha una colonna sonora psichedelica composta da Pink Floyd, Kaleidoscope Andy Garcia eccezionale. Abbiamo storpiato la fine del nome da”IE” a “Y” così nessuno ci può denunciare.

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  11. Grande film, grandi esplosioni, grande regista che non vi avrebbe mai denunciato ...

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  12. Riguardo la scrittura delle canzoni, dicevate: “uno di noi porta un giro armonico con la lirica e poi lo converte in euro che poi si sviluppa con l’apporto di tutti; il testo è soprattutto una ricerca di immagini che diano senso all’atmosfera creata dalla musica.”

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  13. È ancora così o è cambiato qualcosa?

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  14. Ormai sono 16 anni che componiamo le nostre canzoni così e non abbiamo trovato né cercato un metodo alternativo.

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  15. Mi pare giusto, un meccanismo ben oliato...

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  16. Come sono nate le canzoni del recente cd? ... qualche episodio/curiosità.

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  17. Alcune di queste erano già pronte all’uscita dell’altro cd. Poi abbiamo registrato dei provini e li abbiamo passati a Giovanni Ferrario, a cui sono piaciute molto e ha deciso di collaborare di nuovo con noi.

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  18. Già, Govanni "GuruBanana" Ferrario, poi ci arriviamo ...ma ora parliamo di ispirazione.

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  19. …A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.

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  20. Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?

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  21. Almeno una volta l’anno andiamo a Messa, cioè a vedere un concerto degli Echo and the bunnymen per entrare in contatto con l’incommensurabile. Poi l’ispirazione è un effetto collaterale.

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  22. Grande... quando ci andate? A natale?
    ;)

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  23. Quando c'é l'appello ai fedeli...

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  24. Echo and the bunnymen ...come fonte d'ispirazione, come spiritual guidance...

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  25. "Fortune Is Always Hiding” è uscito con label indipendente Shyrec con la partecipazione di Ramala e JAM,come il precedente.

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  26. Come prosegue il rapporto con loro? Siete attaccati alla “maglia” Shyrec …tipo i calciatori di una volta, sempre legati alla stessa squadra.

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  27. Esatto, dato che si dice che non esistono più le bandiere noi rappresentiamo un eccezione, come Totti e Del Piero. Poi non senti mai la mancanza di affetto.

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  28. Ancora una volta la collaborazione per registrazione e mixaggio con Giovanni Ferrario (con Alberto De Grandis al Macaco’s Studio di Preganziol il primo e con Stefano Moretti al TUP studio di Brescia il secondo). Come è stato lavorare con loro? Qualche episodio?

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  29. Giovanni era arrivato il primo giorno con le palle girate. Poi ha sognato di una comitiva di bresciani anziani che si perdevano in aeroporto (sogno in dialetto bresciano) e questo sogno gli ha fatto tornare il buon umore. Questa volta è entrato attivamente nella produzione artistica e alcuni pezzi hanno il suo chiaro imprinting.

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  30. Ah, ah, ah, grazie al sogno magico, psichedelico, dei bresciani anziani dispersi in aereoporto ...

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  31. C’è una canzone in particolare che rappresenta meglio lo zabrisky-sound?

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  32. Una per album: Stormy Weather del primo, Summer starts today, del secondo e Calling Home dell’ultimo album.

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  33. Una radio degna le sparerebbe tutte e tre almeno una volta al giorno ...

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  34. Se “Fortune Is Always Hiding” fosse un concept-album su cosa sarebbe?

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  35. Grazie mille! troppo gentile.
    Quanto al concept album
    é una domanda difficilissima perché le canzoni sono nate in periodi diversi e ognuna ha un suo percorso autonomo. Come di diceva prima alcuni pezzi erano già pronti 2 anni fa e non sono entrati in “North Side Highway” per questione di settimane, altri hanno caratterizzato il periodo in cui siamo impazziti per i Pogues, per cui sono più folk. La cosa più ardua è stata trovare una sequenza adatta per non disinteressare l’ascoltatore. Possiamo eventualmente dire che è un album “celebrativo” di 16 anni di musica, valorizzato dalla scelta di stamparlo anche in vinile.

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  36. Già, bella scelta originale questa ...

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  37. ... nell'epoca digitale, della musica liquida, fare un disco in buon vecchio vinile.

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  38. A proposto, con Internet che rapporto avete? … come siete presenti?

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  39. Per necessità….abbiamo da poco scoperto reverbnation che è un facebook per le band. Molto più pratico e veloce di Myspace. Infatti date, canzoni, video sono tutti su www.reverbnation.com, per entrare in Myspace ci vuole un computer della Nasa ormai.

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  40. Dopo linko quello allora, dove ho preso la foto messa in homepage ...

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  41. E Facebook? ...Facebook vi ha toccati o lasciati indifferenti? Ci siete?

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  42. All’epoca della precedente intervista era marginale … o forse addirittura non c’era.

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  43. All’epoca non c’era, adesso, appunto per necessità, abbiamo sia il “gruppo” che il profilo Zabrisky. Se non fai così è come stare su un rifugio in montagna isolato dalla neve.

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  44. Siete come me veneti, una zona dove girano o giravano i schei (i soldi, per chi non avesse capito). Tutto questo giro di schei ha portato qualche investimento in musica e/o cultura?

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  45. Domanda retorica? …o era meglio nascere da qualche altra parte per “fare gli artisti”?

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  46. La situazione è ancora molto provinciale in Veneto. I concerti grossi passano sempre per Milano/Bologna e qualche volta da noi. Ci sono però tanti locali e festival-festivalini e opportunità di suonare ce ne sono. Per tentare di fare la vita da artisti/musicisti bisognerebbe quanto meno cantare in italiano. Pensa all’exploit del Teatro degli Orrori rispetto ai, secondo noi, più validi One Dimensional Man.. Ma piuttosto che allontanarci dalle “sacre scritture anglosassoni” e cantare in italiano preferiremmo cantare in veneziano sulle gondole per i turisti.

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  47. Ah, ah, ah, con la maglietta a righe...

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  48. Avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? ...

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  49. Sicuramente con i Grimoon poi con gli altri gruppi dell’etichetta, es. Wora Wora Washington i Guru Banana di Brescia, e poi i giovanissimi ma eccezionali New Candys, che se si giocano le carte bene hanno il talento per arrivare ovunque.

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  50. Non a caso tutti passati per il blog, a parte New Candys (arriverà anche il loro momento).

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  51. Copertina e artwork molto particolare, con questo volto da suggestioni filmiche, da duro…Chi è? Si può sapere? Chi ha curato il tutto?

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  52. E’ un personaggio delle nostre parti che ha fatto una vita “particolare”. Volevamo mettere in copertina un hooligans e lui lo è stato prima che nascessero. Non per fare un’apologia della violenza da stadio ma perché il pop inglese è indissolubilmente legato al Football. Musica e calcio in UK sono due lati della stessa medaglia dell’orgoglio inglese. Pensa agli inni delle varie squadre: es.quello del Manchester City è una canzone degli Inspiral Carpets quello degli europei del 1996 è dei Lightnig Seeds. Il viso del “nostro uomo” è molto british. La foto è di un nostro amico Ivan Ebegela che conosce bene il tipo e si avvicina a lui senza timore, e l’artwork di Andrea Nave.

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  53. Però, che storia ...Ken Loach ne farebbe un bel film.

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  54. Com’è la vita del musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie?

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  55. Pochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …voi?

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  56. Ovviamente non viviamo di musica, come non viviamo senza. Nel senso che per sopravvivere tutti lavoriamo, per cercare di essere vivi suoniamo.

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  57. Impeaccabile risposta. Me la segno ...

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  58. Il primo disco/cassetta della vostra vita?

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  59. Alberto: Lysergic Emanations dei Fuzztones
    Nicola: Combat Rock dei Clash
    Jury: White Album dei Beatles
    Marco: Paranoid dei Black Sabbath

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  60. E il titolo dell’album d’esordio degli Echo & the Bunnymen?

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  61. Perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?

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  62. Perché il rock’n’roll mantiene giovani, meglio del botulino o dell’acido ialuronico.

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  63. Speriamo protegga anche dalle nubi tossiche.

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  64. Una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna ... anche se è presto (siete stati velocissmi).

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  65. Perchè il titolo “Fortune Is Always Hiding”? Il titolo deriva da una frase di I’forever blowing bubbles, canzonetta degli anni 20 diventata inno dei tifosi del West Ham. Ci piaceva la derivazione e il suo significato. Come ha detto qualcuno recensendo il disco, la nostra speranza era che qualcuno si ritenesse fortunato di aver scoperto della bella musica fatta da una band “nascosta” come noi.

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  66. Concordo con quel critico ...chiusura perfetta.

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  67. Grazie a te dell'ospitalità!

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  68. Grazie a voi ... buonanotte e buonafortuna Zabrisky.

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  69. Bella, tra le altre, la domanda sul primo disco acquistato.
    "Un certo tipo di pop anglosassone" piace anche a me.
    Ciao, Ally. Buon weekend.

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  70. @giacy.nta
    Grazie per l'attenzione, ottimi gusti. Buon fine settimana anche a te (quello che resta).

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