Un discorso a parte meritano gli italiani. «Le classi superiori d’Italia sono le più ciniche di tutte le loro pari nelle altre nazioni. Il popolaccio italiano il più cinico dei popolacci». Il cinismo degli italiani ha avuto, tuttavia, il merito di aprire loro per primi gli occhi di fronte «all’apparir del vero», contro le illusioni e gli inganni della tradizione. Questo vantaggio iniziale, però, si è poi tradotto in un freno verso la formazione di un costume nazionale. «Gl’italiani hanno piuttosto usanze ed abitudini che costumi». E queste, «che si possono e debbono dire provinciali e municipali, sono seguite piuttosto per sola assuefazione».
Le classi superiori, come definizione mette già i brividi, mentre la difinizione di popolaccio mi da la sensazione di una parvenza di unità, e anche in questo caso ho i brividi...in poche parole è meglio coprirsi per non rischiare di esser colpiti dai virus deleteri che abbondano in questo paese.
RispondiEliminaIl film...lo vedrò per assuefante appartenenza...:-)
Saluti
Il film non mi ha deluso, ma più che la trama o qualsiasi altra cosa volevo rivedere Albanese in uno dei suoi migliori personaggi :)
RispondiEliminaNo Ally, questo non è un film da vedere. E' un documentario da vedere.
RispondiEliminal'ho visto proprio ieri sera. Concordo con Ross ormai è un documentario, si ride anche meno proprio per questo perchè si passa il tempo del film a scuotere la testa dicendo a quello vicino che succede proprio così.
RispondiElimina@Mark
RispondiEliminaBenvenuto nella palude ...
:)
@Maraptica
Hai detto bene: è uno dei suoi migliori personaggi e non mi ha per nulla deluso. Concordo con te su tutta la linea. ;)
@Ross
Ragazza terribile, ne sai una più dell'Alligatore ...è vero, ho sb... doc. ;) ... nel cinema dove l'ho visto io è scattato l'applauso alla fine. A memoria, festival esclusi, è scattato l'applauso solo una volta (per il film della Guzzanti "Draquila").
@Ernest
Già, si esce così :!)
Ha fine proiezione è scattato l'applauso. A memoria, l'applauso a fine film l'ho sentito solo per "Draquila" della Guzzanti, e in qualche festival.
io non l'ho ancora visto, ma so già che mi piacerà vedere questo documentario...ehm...film!
RispondiEliminaPer rimanere in tema con il tuo nick, è un Viaggio in Italia ...;)
RispondiEliminaTi piacerà.
..ma sei proprio un comunista del cazzo ;)) Ciao Diego
RispondiEliminaGrazie Re, complimenti così ti risolvono la giornata... ;)
RispondiEliminaMe lo stanno dicendo tante persone che conosco che é un film intrigante.
RispondiEliminaSì, sì Adrien ... intrigantemente. Fidati, vola al cine, non fare cip...
RispondiElimina"vola al cinema" è di berlusconiana memoria :)
RispondiEliminaah,ah,ah ... mi hai smascherato ;)
RispondiEliminaCiop...
AHAHAHAH, se non l'hai ancora fatto guarda "Benvenuti al sud" e poi il film a cui è ispirato "Giù al nord", scrivi una recensione comparativa ;)
RispondiEliminaRiguardo agli artisti da intervistare ho solo un consiglio per gli acquisti concertiferi caro Ally, se sei in zona Firenze verso fine marzo, Jamiroquai :D Costa na cifra, ma sò soldi spesi bene :3
*°*Bacini*°*
@MaryA
RispondiEliminaCiao dolce MaryA. Visti i film che citi e molto apprezzati. Una mia piccola e favorevole rece a "Benvenuti al sud", in parte contestata simpaticamente dai cinefili del blog, la trovi in un post cinema del 14 novembre 2010.
Jamiroquai è troppo mainstream per i miei gusti, anche se nel suo genere è bravo e completo. Grazie per il consiglio.
Quindi ha fatto il pieno di alligatorini? Non è così che voti i film? :)
RispondiEliminaGià Baol, ha preso il massimo, cioè i tre alligatori, che stanno a significare COLPO DI CODA ... tra l'altro, mi sono dimenticato di metterlI sotto la locandina del film. Provvedo subito, grazie per avermelo ricordato...
RispondiEliminaEcco fatto ;)
RispondiEliminaandro' a vederlo, mi avete convinto!
RispondiElimina@indierocker
RispondiEliminaNon puoi mancarlo ... troverai molte analogie con quel personaggio che fa alzare i contatti del tuo blog e non solo ...
Albanese non poteva fare di meglio nel ritrarre, ahimè, la realtà del nostro stivale. Starebbe a tutti gli italiani, una volta tanto, avere il coraggio di guardarsi allo specchio con un minimo di spirito autocritico e fare qualche passo indietro. Per il bene del Paese di cui quest'anno, con una faccia tosta incredibile, andiamo a festeggiare il 150° compleanno.
RispondiEliminaGrazie per essere passato dal mio "neonato" blog! ;)
@Spippy
RispondiEliminaBenvenuta nella palude Spippy. Già, Albanese ha fatto un doc. perfetto, come hanno osservato già altri amici del blog. Potrebbe essere un vero compleanno, se ci liberassimo di lui e di tutti quelli come lui ... lui, lui ;)
Concordo, un film da vedere. Un film da ricordare.
RispondiEliminaDevo dire però che non sono riuscita a ridere, il film per me è stato tristissimo.
Felice di conoscerti!
Un s lauto
Kemi
@Kemi
RispondiEliminaSono risate amare, che lasciano l'amaro in bocca, se ci sono ... il piacere è tutto mio ;)
Visto! Già, risate amare...
RispondiEliminaFantastica la scena della ricevuta nella pizzeria! :D
Silvia, ne parlavo ieri con degli amici, proprio in pizzeria ... e la cosa più triste è che tutto quello che si vede nel film, a detta degli autori, è vero, non c'è nulla di inventato, ma sono episodi raccolti in giro per l'Italia.
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