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giovedì 3 febbraio 2011

Ciao Maria

Mi piace ricordarla in Ultimo Tango a Parigi, film amato da molti cinefili, odiato da altri, ma indiscutibilmente vittima di una censura ingiusta, simbolo in un’italiaetta retrograda e bacchettona che lo condannò al rogo (sì, al rogo) umiliando Bertolucci, maestro come pochi. Maria Schneider rimase ingabbiata in quel personaggio e nonostante la partecipazione ad altri film importanti (da Professione Reporter a Notti selvagge), il pensiero torna a quella pellicola dalla fotografia sgranata, con un Marlon Brando invecchiato, la famosa scena del burro … abbiamo visto e sentito molto di più dopo, ma Ultimo Tango a Parigi rimane nell’immaginario collettivo come lo scandalo assoluto. È invece una profonda riflessione sul cinema, la vita, la morte, per me un vero e proprio cult-movie (non a caso l’ho messo nel mio profilo tra i film preferiti, non a caso è il primo). Magari ne scriverò in un'altra occasione. Oggi il ricordo va a Maria Schneider prematuramente scomparsa. Senza di lei il Tango sarebbe stato diverso.

18 commenti:

  1. Mi associo al saluto, non ho mai amato il film, ma al rogo ci avrei mandato i censori e poi Maria era proprio bella.

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  2. Concordo con le ultime due cose che hai detto. Ciao Maria.

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  3. Nelle interviste mi è sempre sembrata una donna triste. Eppure era così piena di fascino.

    Un abbraccio

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  4. Ciao Maria, rimarrai nella storia del Cinema e nella nostra memoria.

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  5. se n'è andata com'è nata: troppo giovane. Schiacciata e mai riemersa. Le ultime parole di Bertolucci a lei rivolte son il più bel commiato che io abbia mai ascoltato! :(

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  6. Confermo e sottoscrivo, mi segnai a Tango (io che a ballare sono negatissima) anche e soprattutto per "quella" musica e per "quelle" scene.

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  7. @Kyle
    Non ricordo di aver visto sue interviste (ma guardo poco o niente la tv), però ho sentito e letto pure io di questa tristezza. Ma il fascino da allegria? Chi lo sa? ...
    @Alberto
    Direi Storia con la S maiuscola, Memoria con la M maiuscola, di Maria...
    @petrolio
    Sì, ha fatto sempre tutto prima. Con Bernardo Bertolucci ci furono dei problemi e delle incomprensioni dopo il Tango. Dopo tanti anni, i miei, spero siano in pace.
    @Maraptica
    Quelle scene? ...brava. E poi hai doppiamente ragione, colonna sonora indimenticabile.

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  8. I perturbazione cantano "se ciò che ci distingue dalle bestie è un bagno doccia e un po' di burro in culo".
    Una recensione mi ha fatto ridere parecchio: In Butter, per esempio, Elda gioca a fare la Maria Schneider che in un finale in stile Lesbians On Ecstasy appella l'ipotetico Marlon Brando "amorino pacioccone" ("chubby cherub", tra l'altro nome d'uno dei peggiori videogame mai prodotti per Nintendo).
    Essere ricordati solo per un latticino, che tristezza.
    Spread butter on me...

    e.

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  9. Sì, sono molte le suggestioni rock di questo film e della stessa Maria Schneider . Già, la vostra "In Butter" ...spero che torneremo a parlarne presto.

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  10. Hai ragione: la censura di Ultimo tango fu così ingiusta e ora fa così ridere rispetto a tutto un insieme di mondo che è diventato così più sottilmente, o smaccatamente a seconda dei casi, censurabile...
    Molta tristezza, e un saluto omaggio anche da parte mia...

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  11. Sì, siamo andati oltre... oltre "Salò", altro mio film-culto, anticipatorio per molti versi (pensa ad un remake ambientato ai giorni nostri; ma forse l'hanno già girato con il telefonino e lo vedremo presto in Rete).

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  12. mi associo, piena di fascino eppure triste.

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  13. Sei riuscito a vedere tutto Salò ? io non ce l'ho fatta, ho dato forfait alle scene del cortile
    e.

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  14. Be' allora hai visto "Salò" fin quasi alla fine, se non ricordo male. Io l'ho visto tutto, guardo sempre tutto e non mi giro mai davanti a niente ... ho un livello di sopportazione che voi umani non potete immaginare. Mi ha dato fastidio Hannibal che cucina il cervello direttamente da un uomo vivo e detesto le violenze sugli animali.

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  15. Grande Adriano ...e io concordo con te :)

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  16. Facciamo un concordato ... no, non mi piace la parola. Facciamo un concord.

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