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venerdì 28 gennaio 2011

CINEMA: We Want Sex di Nigel Cole

Siamo nell’anno di grazia 1968 (si sente), maggio. Le operaie inglesi della Ford sono pagate meno dei loro colleghi maschi, lavorano in un fabbricato fatiscente in condizioni impossibili, con un caldo pazzesco (rimangono spesso in reggipetto e mutandine, ma non è per fare bunga-bunga).

I boss sindacali, tutti maschi, non le difendono, cercando sempre compromessi al ribasso. Loro capiscono il gioco, non ci stanno e iniziano uno sciopero ad oltranza, che metterà in ginocchio la Ford interrompendo tutti i settori della produzione (senza le cuciture dei sedili è difficile fare auto). Scatta il ricatto occupazionale, con le pressioni psicologiche dei maschi e quelle, in alto, dei capi della fabbrica (arrivano a minacciare di trasferire la produzione). Ma le donne tengono duro, riuscendo ad ottenere la parità salariale, grazie anche ad un accordo con il Ministro del lavoro dell’allora governo laburista di Harold Wilson, Barbara Castle (la rossa, non solo di capelli).

Il film è molto appassionante. Mostra la vera essenza del Sessantotto, cioè felice spontaneismo, rottura di un sistema vecchio, liberazione della donna, (favorita pure da un interclassismo, ben mostrato dalla pellicola), liberazione sessuale (che non è, semplicemente, andare a letto con chi mi pare), libertà e (è) partecipazione.

Protagonista di We Want Sex è in particolare Sally Hawkins, mingherlina ma combattiva leader delle lavoratrici (era la protagonista anche di La felicità porta fortuna, uno dei migliori film del decennio scorso, di Mike Leigh), anche se si può definirlo un film corale, con dei bei caratteri a colorare un’epoca.

Cole dimostra un equilibrio ed una bravura rara a non cadere nel semplice vintage (colonna sonora non eccessivamente connotata), con rimandi al passato (il dramma della guerra) e luci sul futuro (occhio ai titoli di coda, con le vere protagoniste della lotta). Regista anche di L’erba di Grace e Calendar Girls, qui è al suo miglior film.

Impossibile non pensare alle analogie con lo sciopero della Fiom, alla quale dedico questa recensione. I protagonisti, sesso a parte, sono identici a quelli di oggi. Le contraddizioni capitale/lavoro si ripetono. Corsi e ricorsi storici, si dice. E chi s’inventa che la Storia è finita, dice cazzate in malafede…

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26 commenti:

  1. tra i film ora nelle sale forse quello che m'interessa di più... e la tua rece me lo conferma.
    mooolto carino "la felicità porta fortuna"!

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  2. Mi hai dato uno spunto per il week end!

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  3. Grazie! ottima segnalazione, anche io ne farò tesoro per il weekend!
    Ciao!

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  4. Ce lo andiamo assolutamente a vedere Diego! Te e Roby siete una miniera d'oro, bella recensione, vuol dire che il film merita per davvero! E poi mi fido ciecamente di te :-) Grazie!

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  5. Sono lieta che ti sia piaciuto e della dedica alla Fiom.
    Chi dice che la Storia non si ripete, dice cazzate in malafede...

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  6. Mi è sfuggito al cinema, ma lo recupererò. Sally H. mi è rimasta impressa dopo "la felicità porta fortuna" di Mike Leigh.

    A proposito: il prossimo weekend esce il suo nuovo film "Another year".

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  7. Mai visto...Ma mi hai fatto venire voglia!

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  8. @robydick
    C'è un bel giro di film in questo momento, dopo le schifezze di natale. Mi sto riprendendo: grande "Qualunquemente", grande "Vallanzasca", grande questo "We Want Sex" ...
    @Eva
    Sono sicuro che non i deluderà.
    @Minerva
    Benvenuta nella palude ...sì, merita una visione in sala.
    @nico
    Grazie, troppo onore (Roby però, è incontenibile, e rivede film del passato, che purtroppo io rivedo poco ...).
    @Berica
    Mi ricordo la tua segnalazione, all'uscita del film, e la mia promessa di vederlo. Ho fatto bene a mantenere la promessa, e quanto alla Fiom è il minimo (le analogie, sono molte, del resto la Storia gira).
    @Lucien
    Io l'ho recuperato grazie alla tessere del cineclub, fatta per la prima volta quest'anno. Sally Hawkins è bravissima, come in quel film di Leigh. Ormai, posso dire,è la mia attrice preferita ... "Another year" è in lista.
    @VioletPussy
    Meglio levarsi la voglia.
    @Sara
    Consiglio la visione in sala, ma se proprio non riesci a trovare una sala vicina con il film ...

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  9. E c'è anche chi mistica il Sessantotto come ha fatto Ferrara per difendere il suo principale.

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  10. Sì, è in atto, contro il Sessantotto, una vergognosa revisione, per sottrarre i diritti e le conquiste di quel meraviglioso periodo (in Italia durato fino al '77). Si vuole tornare indietro, a prima del film, pure troppo.

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  11. Un modo come un altro per dire che vogliamo il pane ma anche le rose?
    Guarderò di certo il film.
    Ciao Ally.

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  12. Ciao Ross. Sì, ho pensato pure io al desiderio inscindibile di pane e rose ;)

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  13. facciamo un altro sessantotto contro i campioni del "69".
    comunque il film mi intriga proprio.

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  14. Film che mi sembra molto interessante e mi piacerebbe vederlo con mia madre che ha lavorato per 30 anni in fabbrica.

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  15. stasera kill me please e live dei noguro, ma ora so già cheffarò domani pomeriggio ;-)
    thanks ally!

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  16. @Harmonica
    Sembra proprio che un nuovo '68 sia nell'aria, in tutto il mondo. Ottima battuta sui campioni del '69 ... comunque il '69 è nostro, quello delle lotte operaie, dopo il '68 studentesco. Ora tutto in un movimento, ancora più legato di allora. Sì, il film prende...
    @and
    Credo sia una idea stupenda, anzi un pensiero stupendo.
    @LaMentePersa
    Appena puoi vai a vederlo, ti piacerà.
    @iggy
    Fine settimana pieno, gran bella cosa: noguro e We Want Sex ... vai!

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  17. grazie per questa bellissima recensione che - oltre a interpretare magistralmente un film che mi riprometto di andare a vedere prestissimo - riesce a dire in poco tantissimo sul mondo in cui siamo.
    Bravo! :-)

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  18. @'povna
    Che aggiungere? ...
    :-*
    @Anonimo
    hh? Helenio Herrera? Allenatore dell'Inter nel '68 (anche prima e dopo,l'ho letto su wikipedia); oppure la targa di Amburgo?... città dove suonarono i Beatles agli esordi.

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  19. @Anonimo
    vrrrrrom...
    @gigio
    Non c'è niente come la dieta mediterraneo.

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  20. Lo terrò a mente per la prossima volta che andrò al cinema...E poi con la tessera del DSU Toscana il biglietto si paga 3 euro e 50! :)

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  21. Silvia, ti piacerà ...già, il cine, non costa molto rispetto a tante altre cose, quindi volate al cinema.

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