I boss sindacali, tutti maschi, non le difendono, cercando sempre compromessi al ribasso. Loro capiscono il gioco, non ci stanno e iniziano uno sciopero ad oltranza, che metterà in ginocchio la Ford interrompendo tutti i settori della produzione (senza le cuciture dei sedili è difficile fare auto). Scatta il ricatto occupazionale, con le pressioni psicologiche dei maschi e quelle, in alto, dei capi della fabbrica (arrivano a minacciare di trasferire la produzione). Ma le donne tengono duro, riuscendo ad ottenere la parità salariale, grazie anche ad un accordo con il Ministro del lavoro dell’allora governo laburista di Harold Wilson, Barbara Castle (la rossa, non solo di capelli).
Protagonista di We Want Sex è in particolare Sally Hawkins, mingherlina ma combattiva leader delle lavoratrici (era la protagonista anche di La felicità porta fortuna, uno dei migliori film del decennio scorso, di Mike Leigh), anche se si può definirlo un film corale, con dei bei caratteri a colorare un’epoca.
Cole dimostra un equilibrio ed una bravura rara a non cadere nel semplice vintage (colonna sonora non eccessivamente connotata), con rimandi al passato (il dramma della guerra) e luci sul futuro (occhio ai titoli di coda, con le vere protagoniste della lotta). Regista anche di L’erba di Grace e Calendar Girls, qui è al suo miglior film.
Impossibile non pensare alle analogie con lo sciopero della Fiom, alla quale dedico questa recensione. I protagonisti, sesso a parte, sono identici a quelli di oggi. Le contraddizioni capitale/lavoro si ripetono. Corsi e ricorsi storici, si dice. E chi s’inventa che la Storia è finita, dice cazzate in malafede…
tra i film ora nelle sale forse quello che m'interessa di più... e la tua rece me lo conferma.
RispondiEliminamooolto carino "la felicità porta fortuna"!
Mi hai dato uno spunto per il week end!
RispondiEliminaGrazie! ottima segnalazione, anche io ne farò tesoro per il weekend!
RispondiEliminaCiao!
Ce lo andiamo assolutamente a vedere Diego! Te e Roby siete una miniera d'oro, bella recensione, vuol dire che il film merita per davvero! E poi mi fido ciecamente di te :-) Grazie!
RispondiEliminaSono lieta che ti sia piaciuto e della dedica alla Fiom.
RispondiEliminaChi dice che la Storia non si ripete, dice cazzate in malafede...
Mi è sfuggito al cinema, ma lo recupererò. Sally H. mi è rimasta impressa dopo "la felicità porta fortuna" di Mike Leigh.
RispondiEliminaA proposito: il prossimo weekend esce il suo nuovo film "Another year".
Mai visto...Ma mi hai fatto venire voglia!
RispondiEliminaAl diavolo, lo scarico.
RispondiElimina@robydick
RispondiEliminaC'è un bel giro di film in questo momento, dopo le schifezze di natale. Mi sto riprendendo: grande "Qualunquemente", grande "Vallanzasca", grande questo "We Want Sex" ...
@Eva
Sono sicuro che non i deluderà.
@Minerva
Benvenuta nella palude ...sì, merita una visione in sala.
@nico
Grazie, troppo onore (Roby però, è incontenibile, e rivede film del passato, che purtroppo io rivedo poco ...).
@Berica
Mi ricordo la tua segnalazione, all'uscita del film, e la mia promessa di vederlo. Ho fatto bene a mantenere la promessa, e quanto alla Fiom è il minimo (le analogie, sono molte, del resto la Storia gira).
@Lucien
Io l'ho recuperato grazie alla tessere del cineclub, fatta per la prima volta quest'anno. Sally Hawkins è bravissima, come in quel film di Leigh. Ormai, posso dire,è la mia attrice preferita ... "Another year" è in lista.
@VioletPussy
Meglio levarsi la voglia.
@Sara
Consiglio la visione in sala, ma se proprio non riesci a trovare una sala vicina con il film ...
E c'è anche chi mistica il Sessantotto come ha fatto Ferrara per difendere il suo principale.
RispondiEliminaops, mistifica volevo dire
RispondiEliminaSì, è in atto, contro il Sessantotto, una vergognosa revisione, per sottrarre i diritti e le conquiste di quel meraviglioso periodo (in Italia durato fino al '77). Si vuole tornare indietro, a prima del film, pure troppo.
RispondiEliminaUn modo come un altro per dire che vogliamo il pane ma anche le rose?
RispondiEliminaGuarderò di certo il film.
Ciao Ally.
Ciao Ross. Sì, ho pensato pure io al desiderio inscindibile di pane e rose ;)
RispondiEliminafacciamo un altro sessantotto contro i campioni del "69".
RispondiEliminacomunque il film mi intriga proprio.
Film che mi sembra molto interessante e mi piacerebbe vederlo con mia madre che ha lavorato per 30 anni in fabbrica.
RispondiEliminastasera kill me please e live dei noguro, ma ora so già cheffarò domani pomeriggio ;-)
RispondiEliminathanks ally!
@Harmonica
RispondiEliminaSembra proprio che un nuovo '68 sia nell'aria, in tutto il mondo. Ottima battuta sui campioni del '69 ... comunque il '69 è nostro, quello delle lotte operaie, dopo il '68 studentesco. Ora tutto in un movimento, ancora più legato di allora. Sì, il film prende...
@and
Credo sia una idea stupenda, anzi un pensiero stupendo.
@LaMentePersa
Appena puoi vai a vederlo, ti piacerà.
@iggy
Fine settimana pieno, gran bella cosa: noguro e We Want Sex ... vai!
grazie per questa bellissima recensione che - oltre a interpretare magistralmente un film che mi riprometto di andare a vedere prestissimo - riesce a dire in poco tantissimo sul mondo in cui siamo.
RispondiEliminaBravo! :-)
hh
RispondiElimina@'povna
RispondiEliminaChe aggiungere? ...
:-*
@Anonimo
hh? Helenio Herrera? Allenatore dell'Inter nel '68 (anche prima e dopo,l'ho letto su wikipedia); oppure la targa di Amburgo?... città dove suonarono i Beatles agli esordi.
vrrrr
RispondiEliminaviva viva l'olio d'oliva
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminavrrrrrom...
@gigio
Non c'è niente come la dieta mediterraneo.
Lo terrò a mente per la prossima volta che andrò al cinema...E poi con la tessera del DSU Toscana il biglietto si paga 3 euro e 50! :)
RispondiEliminaSilvia, ti piacerà ...già, il cine, non costa molto rispetto a tante altre cose, quindi volate al cinema.
RispondiElimina