Oggi, 14 dicembre 2010, mi sembra la serata giusta per parlare con i Love In Elevator, nome emblematico della nostra scena rock, uscito sul finire di quest’anno con un nuovo cd, Il giorno dell’assenza, presso la E&F/Go Down Records. Il giorno dell’assenza. Niente metafore politiche, per carità (abbiamo già dato per ora), qui c’è il rock italico degli ultimi dieci anni e forse più, sapientemente miscelato, rigirato e tenuto in piedi da ritmiche possenti, una voce di donna tra la riot-grrrl e le migliori interpreti della canzone italiana, da staffilate chitarristiche non da poco.
Prodotto dal terzetto (la formazione è ora composta da Anna Carazzai, Christian Biscaro e Roberto Olivotto) insieme a Marco “Jennifer Gentle” Fasolo, con il quale l’hanno pure registrato e mixato in analogico presso l’Ectoplasmic Studio di Polesella (RO), luogo mitico quanto nebbioso. Si sente l’atmosfera acidula del padrone di casa, ben mischiata con una certa elettronica e del buon vecchio noise-rock … senza esagerare con nessuno di questi elementi però; equilibrio, sì, l’equilibrio, è il tratto distintivo di questo cd, il terzo della loro storia. Ma ho sbrodolato troppo, lascio la parola a loro: Love In Elevator. Salite a bordo …
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/amoreinascensore
Prodotto dal terzetto (la formazione è ora composta da Anna Carazzai, Christian Biscaro e Roberto Olivotto) insieme a Marco “Jennifer Gentle” Fasolo, con il quale l’hanno pure registrato e mixato in analogico presso l’Ectoplasmic Studio di Polesella (RO), luogo mitico quanto nebbioso. Si sente l’atmosfera acidula del padrone di casa, ben mischiata con una certa elettronica e del buon vecchio noise-rock … senza esagerare con nessuno di questi elementi però; equilibrio, sì, l’equilibrio, è il tratto distintivo di questo cd, il terzo della loro storia. Ma ho sbrodolato troppo, lascio la parola a loro: Love In Elevator. Salite a bordo …
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/amoreinascensore
hello! è abbastanza insolito fare un'intervista così comodamente da casa dopo aver cenato. son bei momenti.
RispondiElimina...è il bello della palude.
RispondiElimina...a proposito, benvenuti nella palude.
RispondiEliminagrazie. gli altri due ascensori non sono presenti al momento, ma fingerò bene.
RispondiEliminaGià, Chris, lasciamo il dubbio fino alla fine ...
RispondiEliminaNo, sono tradito, ho detto Chris :)
RispondiEliminaAllora, visto che sei comodo possiamo cominciare ...
RispondiEliminaprego...
RispondiEliminaChi sono i Love In Elevator?
RispondiEliminaallora, vediamo. sono tre persone che quasi per caso si sono trovate a suonare assieme dopo varie peripezie e che continuano a fare strani giochi di prestigio per continuare a fare le prove per esempio. viviamo tutti piuttosto distanti l'uno dall'altro e abbiamo la sala prove a metà strada (circa) per tutti.
RispondiEliminadirei che questo sono i love in elevator.
... be', avete un bel mezzo di trasporto per incontrarvi.
RispondiEliminaSalite con quello?
RispondiEliminahahaha, no purtroppo. niente di così pratico ed economico :)
RispondiEliminaAllora perchè questo nome?
RispondiEliminaè la fusione dei nomi di due band: i Love e i 13th floor elevator
RispondiEliminaUna bella fusione, che ha dato vita ad un nome molto suggestivo...
RispondiEliminaCome nasce una vostra canzone?
RispondiEliminaspesso e volentieri ci scambiano per una cover band degli Aerosmith...
RispondiEliminaAnna: Generalmente da una melodia di voce accompagnata da un riff molto scarno di chitarra, poi assieme si cerca di focalizzare un'ipotetica direzione del pezzo e ci lavoriamo arrangiandolo. Sembra un processo breve, ma è lunghissimo, a volte ci vogliono mesi per chiudere un pezzo!
RispondiEliminaCome sono nate quelle del vostro recente cd “Il giorno dell’assenza”?
RispondiEliminaOh, ma c'è anche Anna?
RispondiEliminaSalve, sono un vostro fan, mi chiamo Andrea (ma va?), come già vi scrissi sulla bacheca di Facebook, non so se vi ricordate ancora di me, ma ci siamo conosciuti tempo fa al Traffic di Roma, io sono il ragazzo con gli occhiali che Anna abbracciò appassionatamente e a cui faceste la proposta di bere qualcosa insieme e io dovetti rifiutare per l'ora tarda (Ma la prossima volta giuro che accetterò senza indugi). Oltre a dirvi che siete bravissimi e che i pezzi nuovi spaccano (come voi, del resto), volevo sapere se potevo farvi anch'io qualche domanda. Magari non subito, tipo fra mezz'oretta quando ce le avrò tutte già pronte (così non faccio perdere tempo a nessuno).
Complimenti ancora, sia ai LIE che a questo blog (di cui avevo già seguito l'intervista coi Luminal). ;)
Anna: Negli ultimi due anni ho avuto molto tempo per stare in completa solitudine con un 4 piste analogico, piano, chitarra acustica...e ho abbozzato la maggior parte delle canzoni così. Abbiamo tenuto e sviluppato solo quelle che convincevano tutti e tre, il materiale che non ci convinceva è stato scartato un po' in sala prove e un po' in studio di registrazione. “Consigli d'un bruco” è nata scherzosamente da una jam schizofrenica su un riff di Roberto, mentre “Mancubus” e “Messalina” sono scaturite da idee e registrazioni home-made di Chris.
RispondiEliminaChris: è un procedimento abbastanza complesso e laborioso, per via della distanza. abbiamo passato l'anno precedente alle registrazioni del disco, a mandarci brandelli di registrazioni fatte con qualsiasi supporto.
Ciao Andry, quando vuoi, fai pure le tue domande, penso che i LIE saranno lieti di rispondere ... Anna c'è e non c'è....
RispondiEliminaciao Andrea!! certo che ci ricordiamo! :)
RispondiEliminaspara pure le domande!
Allora, intanto che Andry si prepara, continuo io ...
RispondiEliminaDa quello che ho capito, importanti le nuove tecnologie per realizzare il cd ... ma ci arrivo dopo, ora ti chiedo dell'ispirazione.
RispondiEliminaDove trovate l’ispirazione? …A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
RispondiEliminaIo ricordo soprattutto l'abbraccio, di cui mi vanterò nella mia futura auto-biografia. :D
RispondiEliminaVado subito con quelle che servono a me e poi con quelle un pò più generali! :D
Io sarei un polistrumentista dilettante, ma principalmente sono un chitarrista e, come già vi dissi quella volta al Traffic, voi siete sia stilisticamente che musicalmente parlando il mio ideale di gruppo. Quindi, la mia domanda è: che strumentazione usate?
(e per strumentazione intendo che basso, che chitarra, che pedali sia per basso che per chitarra... se lo sapete anche che batteria!) :D
RispondiEliminaCi siamo accavallati ... è il bello della diretta.
RispondiEliminaAndate pure con la domanda che preferite LIE ...
RispondiEliminaGià, già. Ma io non ho fretta, quindi, fate con calma. Mi scuso per l'accavallamento. Spero che comunque sia tutto abbastanza chiaro. :D
RispondiEliminai pezzi de "il giorno dell'assenza" sono tutti abbastanza diversi fra loro. ognuno è stato composto e pensato per uno stato d'animo differente. poi, per carità, più di un tot non riusciamo a distaccarci da un certo atteggiamento un po "agrodolce" direi.
RispondiElimina@ Alligatore
RispondiEliminaAnna: Ognuno di noi scrive e compone in separata sede, in questi anni ci siamo scambiati diversi file mp3 via mail, dato che non viviamo nella stessa città. Sappiamo però scegliere cosa portare in sala prove, sappiamo distinguere qual'è il materiale “Love in Elevator”, ed è in sala prove che lavoriamo alle canzoni. A volte mi è capitato di canticchiare delle melodie che reputavo particolarmente “geniali” camminando per strada...e averle dimenticate dieci minuti dopo. Per i riff invece siamo abbastanza veloci e attrezzati per registrarli con qualsiasi mezzo a disposizione (anche un cellulare) e non dimenticarli più.
@ Andry:
RispondiEliminaeh, mi fai proprio una domanda semplice :D
io uso un basso rickenbacker 4003, che entra in un sans amp para-driver, un big muff russo, un delay boss dd-3; testata sovtek, doppia cassa Ashdown 4x10 e 1x15.
ultimamente sto usando anche un precision bass fender per le canzoni con accordatura diversa.
anna usa: fender jaguar (o gibson les paul, dipende dall'accordatura) dentro un POG electro harmonix, un t-rex mudhoney, un rat, un delay ibanez DE7. ampli: fender bassman del 66
di batteria non ricordo cosa usi roby :P
Vado con la mia, poi se vuoi vai con la tua Andry, alternadoci, se vuoi ...
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta il loveinelevator-sound?
RispondiEliminaAnna: Non direi, ne abbiamo scritte ormai un bel po' in questi anni e tutte molto diverse fra loro, scritte e suonate con musicisti di volta in volta diversi, c'è molta varietà.. sicuramente c'è un filo conduttore sonoro grezzo e spontaneo che lega tutti le nostre canzoni dal 2004 ad oggi. E sicuramente ci sono brani ai quali siamo più affezionati, di questo disco io mi sento particolarmente legata a “Il Sesso delle Ciliegie”
RispondiEliminaChris: non mi è mai piaciuta l'idea di suonare "un genere". anche con il mio vecchio gruppo o con le esperienze da solo, ho sempre cercato di fare cose diverse. poi "il marchio di fabbrica" deve vedercelo chi ci ascolta. è una cosa che richiede tempo per essere individuata. noi cerchiamo di suonare sinceramente quello che ci piace.
A proposito di questo, come sono nati i Love In Elevator? e come siete finiti ad essere in questa formazione dopo tanti cambiamenti?
RispondiEliminai love in elevator sono nati verso fine 2001. la formazione era quasi tutta femminile. c'erano giulia alla voce, michela al basso, anna alla chitarra e tommaso alla batteria.
RispondiEliminapoi un po alla volta, disco per disco, la formazione è cambiata. io e roberto siamo entrati a luglio 2008 per portare in giro "repulsion" che non aveva ancora avuto delle vere e proprie date promozionali a causa della defezione di tutti gli elementi. anna è sempre stata l'elemento fisso.
Produzione artistica di Marco “Jennifer Gentle” Fasolo, registrazione e mixaggio completamente in analogico senza l'ausilio di alcun mezzo digitale presso l’Ectoplasmic Studio di Polesella (RO). Perché questa scelta. Come vi siete trovati con Marco.
RispondiEliminaHo dimenticato i punti di domanda.... ?...?
RispondiEliminacon marco ci conosciamo da diversi anni ormai e c'è venuto abbastanza spontaneo chiedergli di aiutarci a dare vita al disco, avendo noi grande stima della musica e del suo modo di concepire la musica e "il suono".
RispondiEliminala scelta dell'analogico è stata in un certo senso "obbligata" per raggiungere un dato risultato.
anche i dischi precedenti erano stati registrato su nastro ma non totalmente. c'erano comunque stati interventi digitali.
per "il giorno dell'assenza" abbiamo deciso di misurarci con l'arduo compito di non poter lasciare nulla al caso. è stato un procedimento quasi maniacale in certi momenti. però siamo convinti che fosse l'unico modo per far risaltare tutte le sfumature dei pezzi nuovi, che non sono fatti di sola nevrosi sonora.
Prima ho letto che voi siete di città diverse. Per le prove come fate?
RispondiElimina(A proposito di quello che diceva Anna prima, io per non dimenticare le melodie che mi vengono in mente, di solito faccio finta di parlare al telefono e magari invece sto registrando con la voce la melodia della canzone che mi è venuta in mente per strada...) :D
@ Adry: pure io faccio così col telefono! :D
RispondiEliminasiamo io di rovigo, anna di feltre, roberto di treviso e marco (mr. sakee sed, che ci segue dal vivo come polistrumentista) è di bergamo.
Il cd è uscito presso E&F/Go Down Records. Come è avvenuto l’incontro con loro? Come prosegue?
RispondiEliminaAnna: E&F aveva già collaborato con noi e Jestrai per la produzione di Re-Pulsion, questo nuovo disco segna la loro prima produzione discografica come etichetta indipendente. Francesco Marchiori di E&F è una persona disponibile e di rara bontà, un grandissimo lavoratore, ci sostiene da molti anni. Go Down ci ha proposto subito la distribuzione, e noi ovviamente abbiamo accettato, hanno distributori in tutta Europa molto efficienti e Audioglobe per l'Italia è davvero buona.
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RispondiEliminaCon Internet che rapporto da utenti?...
RispondiEliminaPer ora non ho altre domande. Grazie per le risposte! :D
RispondiEliminaSe te ne vengono in mente altre, non esistare, grazie a te Andry.
RispondiEliminaCon Internet che rapporto da utenti?...
RispondiEliminaAnna: L'ho usato parecchio per il lavoro di traduzione, è importante avere internet perchè le informazioni si trovano più rapidamente che sui libri e nelle enciclopedie e nei dizionari..è divertente farsi dei giretti in google maps, posso parlare con mio fratello che sta in sud america con skype gratis. Poi però, ripensandoci, tutta questa velocità e comodità, non è nemmeno così indispensabile per le nostre vite e il nostro lavoro...anzi!
RispondiEliminaChris: ho avuto in periodo in cui potrei dirti che "ho vissuto su internet". nel senso che passavo le giornate a scaricare musica, guardare video, cercare informazioni di ogni genere, quasi sempre legate alla musica.
sono una locusta di queste cose. lo sono ancora, nei limi del fatto che ora ho una vita sociale :)
Ah, comunque, non ho ben capito però come fate per le prove se siete tutti e 3 di città diverse.
RispondiElimina… e da musicanti, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiElimina@ Andry:
RispondiEliminascusami.
abbiamo la sala prove a marghera (venezia). proviamo una volta a settimana. facciamo un turno di fabbrica praticamente. 8 ore chiusi in una stanza a suonare.
Forse si è persa … e da musicanti, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminaAnna: Non ho un buon rapporto con le tecnologie e lo sviluppo in genere, credo sia un po' un cane che si morde la coda. Mi piacerebbe poter tornare indietro e vivere in un romanzo di Thomas Hardy e respirare un po' di poesia. Le tecnologie rubano poesia e immaginazione alle nostre vite. Sono addirittura preoccupata per i figli che ancora non ho, perchè hanno il diritto all'immaginazione e sarà dura riuscire a garantirgliela in questo mondo. Da musicista, il rapporto con internet a volte è davvero imbarazzante, soprattutto per quanto riguarda la critica. I blog, facebook, etc..sono spazi nuovi dove tutti possono dire di tutto spesso in un mare di ignoranza e arroganza inquietante, spesso andando contro il fine giusto di diffondere contenuti. Troppe volte senza il rispetto umano. Sento profondamente la mancanza di una figura, quella del moderatore, perchè si sta diffondendo una critica narcisista e molto aggressiva che non ha nessun senso di esistere ed è totalmente incontrollata ed incontrollabile, spesso offensiva a volte addirittura violenta. Ci sono persone che vogliono a tutti i costi “esserci”, dire la propria su argomenti che probabilmente non appartengono loro. La critica deve avere la pazienza di argomentare e di spiegare, sennò non è critica, è solo immondizia, e non ne abbiamo bisogno, ne abbiamo abbastanza. Costanza e pazienza, ecco cosa ci serve.
RispondiEliminaChris: in parte la vedo come anna. internet, e in fattispecie i siti dove la gente "socializza" per modo di dire, sono delle paludi di utenti anonimi che si riempiono la bocca di un sacco di cose inutili.
però d'altro canto, vedo internet come un importante mezzo di comunicazione. noi personalmente, cerchiamo di condividere più cose possibili con chi decide di seguirci o di interessarsi a noi. dal nostro myspace sono scaricabili tutti i nostri dischi, dal nostro sito è possibile ascoltare il nostro ultimo disco in free streaming, ecc...
tentiamo di evitare il resto per non lasciarci risucchiare da vortici comunicativi poco sani, com'è successo ad altre band che ci hanno provato.
Ma quindi, se vi voglio aggiungere, uno per uno, su Facebook, non vi trovo? Solo Roby ho trovato! :(
RispondiElimina@ Adry: anna non ha facebook. io ce l'ho, ma lo tengo giusto per i contatti "stretti", e per gestire i contenuti della pagina dei love in elevator.
RispondiEliminaSì, è il bello e il limite della Rete ...pure io,che ci passo giornate intere, mi pongo delle domande come le vostre.
RispondiEliminaMyspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
RispondiEliminaAnna: Non so dire, so solo che sono ulteriori strumenti che ci tolgono poesia e immaginazione. Andrebbero presi per quello che sono, vetrinette appunto, ma invece nella ns società vengono presi molto seriamente, sono strumenti di omologazione volgare.
RispondiEliminaAllora torniamo al territorio ...
RispondiEliminaSiete come me veneti, una zona dove girano o giravano i schei (i soldi, per chi non avesse capito). Tutto questo giro di schei ha portato qualche investimento in musica e/o cultura?
RispondiEliminaDomanda retorica? …o era meglio nascere da qualche altra parte per “fare gli artisti”?
RispondiEliminaera meglio nascere altrove. ormai c'è rimasto ben poco del "nord est operoso" che tanto piace millantare ai polentoni. siamo messi possibilmente peggio di regioni che si pensa siano più svantaggiate.
RispondiEliminanon solo scarseggiano gli spazi, ma anche la voglia da parte delle persone di occuparli.
Capisco che in effetti Facebook o MySpace possono essere dannosi per chi vive nella stessa città, ma per far connettere persone di diverse città può essere utile... o no? Voi che ne pensate?
RispondiEliminamah si, è un po come dire che il cellulare è utile.
RispondiEliminapoi ti trovi davanti a scene come due persone che si danno appuntamento in una piazza, sotto un monumento e si chiamano da una parte all'altra "ciao dove sei? anche io son qui! non ti vedo! aspetta, faccio il giro della statua, non ti muovere". ti cadono i coglioni.
unire è bene. mischiare un po meno.
Sì, ci sono pro e contro, sarà banale dirlo ... io, nonostante tutto, sono ottimista: c'è sempre un uomo dietro il mezzo.
RispondiEliminaAvete rapporti con altre band e/o musicanti della vostra città? Di altre …
RispondiEliminaNon l'ho ben capita. Scusa, ma puoi ri-spiegare più dettagliamente? :D
RispondiElimina(dettagliatamente)
RispondiEliminaPenso che sia un argomento immenso, Andry, ma se i LIE vgliono dettagliare ;)
RispondiEliminalascia stare, faccio fatica anch'io a capirmi a quest'ora :)
RispondiEliminarapporti con altre band ne abbiamo si, ovviamente. come tutti.
i sakee sed prima di tutti, con cui condividiamo membri (marco suona con noi dal vivo, anna suona con loro). i cruels, i casanovas, i lucertulas...
Bei nomi, qualcuno è passato già da queste parti...
RispondiEliminaCom’è la vita del giovane musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie?
RispondiEliminaPochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …voi?
RispondiEliminaLove e 13Th floor sono stati colonna sonora dei miei 20 anni!
RispondiEliminaUn saluto a tutti.
:)
Ciao Stefy.
RispondiEliminaAnna: E' bellissimo essere giovani musicisti. E' un orgoglio essere indipendenti, quindi liberi. E' bellissimo avere la possibilità di fare tanti concerti e di conoscere persone stimolanti ed interessanti, simili a noi. Bisogna sapere vivere all'interno di questo mondo, ci vuole coraggio ed un tipo di energia che non tutti hanno: sapersi sdoganare da tutti i principi della vita borghese. Ovviamente dobbiamo fare lavori extra e sacrifici in più, ma guadagnarsi da vivere non significa essere borghesi. Ho capito che è l'atteggiamento borghese nei confronti della vita e che mi fa ammalare, cerco dunque di starne lontana. Ho smesso di soffrire se la maggior parte della gente che ci circonda si domanda come mai delle persone laureate come noi sono ancora in giro per l'Italia in un pulmino sgangherato a “suonare il rock”, invece di aprire un mutuo con il proprio compagno/a (laureato/a) e avere uno stipendio fisso. Come se fosse disdicevole! Ho smesso di dar peso ai giudizi in generale.
RispondiEliminaBrava Anna ...ti sposerei :)
RispondiEliminaPer guadagnarvi da vivere, oltre alla musica, che lavoretti extra fate?
RispondiEliminaio ho lavorato come barista/cuoco in un pub fino al mese scorso. anna come cameriera qua e la. roby fa mercato coi suoi.
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della vostra vita?...quello acquistato, intendo.
RispondiEliminaChris: "Homework" dei Daft Punk
RispondiEliminaAnna: Suede “Coming up”
Perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminaPer dare parola ad angeli e demoni interiori. Perchè ne abbiamo le palle piene di tante cose, e finchè avremo fiato, faremo musica per contrastare tutte le finzioni di questo mondo. Perchè abbiamo la sicurezza che quello che facciamo è vero. :)
RispondiEliminaIl fiato non vi manca, per fortuna griderete ancora a lungo ...
RispondiEliminaChi è la più grande truffa del rock’n’roll?
RispondiEliminaanna dice vasco rossi :D
RispondiEliminaio dico i sex pistols
Fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna ...
RispondiEliminaMa a Roma quando ce venite?
RispondiEliminaeehhh, chi è ca sa!
RispondiEliminaGià, vedo alcune date interessanti nei prossimi giorni ...
RispondiElimina@ Andry: a roma, spero in primavera, che è un'ottima stagione per suonare lì. tipo verso marzo o aprile sarebbe bello!
RispondiEliminasperiamo :)
Si, ma non una volta sola, eh? Dovete venì tante volte! :D
RispondiEliminaLa bella primavera romana ...arriverà?
RispondiEliminaL'Importante è che a Roma arrivino i LIE. U.U
RispondiEliminaVolete aggiungere qualcisa LIE? ...
RispondiEliminastaremo a vedere...
RispondiEliminaAllora vi dico grazie ...
RispondiEliminaGrazie Love In Elevator...
RispondiEliminagrazie a te alligatore, e a te andrea!
RispondiEliminabuonanotte a todos!
Io vi saluto. Devo dire che è stata un'intervista veramente molto interessante ed educativa. Buonanotte a tutti. Grazie all'Alligatore e ai LIE per la disponibilità e complimenti ad entrambi per ciò che fate. ;)
RispondiEliminaA presto!
Grazie a voi, e grazie ad Andry, per la partecipazione attiva e a Stefy per il passaggio.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna Love In Elevator.
RispondiEliminabuona fortuna a te per questo blog!
RispondiEliminayoooo!!!
OT: scusami, da me c'è il giveaway.
RispondiElimina:)