"Le grandi domande esistenziali non mi interessano. Chi siamo e dove andiamo sono cose su cui non mi sono mai soffermato. Quelle bischerate là servono solo ad alimentare l'angoscia"
mi lascia un po' perplesso leggere tutta questa ammirazione per il gesto del suicidio di Monicelli. E' un gesto tragico che merita rispetto. Ammantarlo di epicità offende lo stato d'animo dell'uomo nel momento della scelta.
@Harmonica La più vera. @Grace Sul tuo blog si sarebbe divertito, anzi, si è divertito, in incognito veniva ...:) @Ross Sottoscrivo le tue parole, dalla prima all'ultima... @Web Runner Già, un Maestro anche in questo. @Manfredi Bentornato sul blog, anche se in una così triste ricorrenza. Già, è un gesto che merita rispetto, ma nell'Italietta morbosa vergognosamente persa da mesi sul caso Scazzi, che ti aspettavi? Io lo ricordo come un uomo libero, capace di indignarsi, farci ridere, piangere, eccitare.
Grande Mario, hai voluto morire come cazzo ti pareva e piaceva, alla faccia dei Casini e delle altre merdacce di turno che stanno spopolando ultimamente! Un genio anche nell'ultimo atto! Chapeau, tanto di cappello! Grazie Alli!
Io non chiammerei neanche suicidio il capire, con la saggezza dei vecchi elefanti, quando è il momento di andarsene. Altra lezione d'intelligenza e libertà, anche senza cinepresa. Ciao grandissimo!
Grande uomo di cultura, di arte e di vita. Mi piace ricordarlo un giovanotto di 90anni con la sua busta della spesa, che cammina verso casa, nel quartiere Monti a Roma.
@patèd'animo Sintetica, ma c'è tutto. @Kylie Già, un grande della commedia (e non solo, anche drammi nei suoi capolavori)... @Berica Sì, un amico mio, anzi di più, un compagno. @Nico Grazie a te... un padre, per dirla con le parole del tuo recente post. @Zio Scriba Saggezza, intelligenza, libertà, cinepresa ...è il suo ritratto. @Virginia Fortunata tu a ricordarlo così... io dal vivo l'ho visto solo due volte: una a Venezia, come giurato alla Mostra, e uno come ospite di un piccolo festival della mia città.
@Maraptica Hai ragione da stravendere, i 3 alligatorini sono lì solo a rendere omaggio. Ne servirebbero troppi di alligatorini, che occuperei tutta la memoria di blogspot... @petrolio Ottima idea, anche perchè i film di Mario, le idee, le zingarate, le sberle al treno, gli sberleffi, le incazzature rimangono, sono patrimonio dell'umanità.
Hai ragione Gio', io ho pure un ricordo particolare, alla Mostra di Venezia (1996?): una maschera voleva farlo sloggiare, lui che era seduto su una sedia quasi come un barbone; incredibile, non sapeva neanche chi era. Mario, un modesto, come solo i grandi sanno essere. "Sono della giuria," disse mostranado il cartellino attaccato alla giacca.
Difficile per altri ricreare dei contesti per cui si potevano avere scambi di battute, attualissimi all'epoca e di valore storico sotto il profilo del costume, oggi, come il seguente, ambientato in unom scalcinato dancing: "Lui:-Balli?-. Lei:- No, ho fatto un fioretto!-"
@Ernest Ormai abbiamo detto di tutto e di più, SuperMario ne sarebbe felice. @LaMentePersa Non l'ho rivisto in questi giorni. Sicuramente una polemica vera e non una stupida litigata come quelle di oggi. Chi era più avanti? Monicelli o Moretti? Credo che sia dura dirlo ora. Due cineasti con una certa idea sul cinema e la vita, due generazioni diverse. Io sono legato ad entrambi dal punto di vista cinematografico. Politicamente più con il SuperMario degli ultimi anni, con il manifesto sotto al braccio.
@Hol Sì, va sicuramente rispettato, e poi è vero, Monicelli era un cantante, anzi, vista la sua forza fino all'ultimo, una vera rockstar senza volerlo.
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un'altra voce libera che ci ha lasciato. un grande uomo.
RispondiElimina"Le grandi domande esistenziali non mi interessano. Chi siamo e dove andiamo sono cose su cui non mi sono mai soffermato. Quelle bischerate là servono solo ad alimentare l'angoscia"
RispondiEliminaMario Monicelli
:-(
Libero, nella vita e nella decisione della morte.
RispondiEliminaAddio Mario. Grazie per la tua intelligenza.
"Non c'è libertà senza uguaglianza, giustizia, diritto al lavoro".
RispondiEliminaM.M.
Ciao maestro.
mi lascia un po' perplesso leggere tutta questa ammirazione per il gesto del suicidio di Monicelli. E' un gesto tragico che merita rispetto. Ammantarlo di epicità offende lo stato d'animo dell'uomo nel momento della scelta.
RispondiElimina@Harmonica
RispondiEliminaLa più vera.
@Grace
Sul tuo blog si sarebbe divertito, anzi, si è divertito, in incognito veniva ...:)
@Ross
Sottoscrivo le tue parole, dalla prima all'ultima...
@Web Runner
Già, un Maestro anche in questo.
@Manfredi
Bentornato sul blog, anche se in una così triste ricorrenza. Già, è un gesto che merita rispetto, ma nell'Italietta morbosa vergognosamente persa da mesi sul caso Scazzi, che ti aspettavi? Io lo ricordo come un uomo libero, capace di indignarsi, farci ridere, piangere, eccitare.
:(
RispondiEliminaUn regista bravo e simpatico.
RispondiEliminaDi recente avevo visto una sua intervista.
Non avrei mai pensato arrivasse al suicidio.
un altro grande italiano ci lascia...
RispondiEliminarestano quelli piccoli...
condoglianze a tutti
Grande Mario, hai voluto morire come cazzo ti pareva e piaceva, alla faccia dei Casini e delle altre merdacce di turno che stanno spopolando ultimamente! Un genio anche nell'ultimo atto! Chapeau, tanto di cappello!
RispondiEliminaGrazie Alli!
Io non chiammerei neanche suicidio il capire, con la saggezza dei vecchi elefanti, quando è il momento di andarsene. Altra lezione d'intelligenza e libertà, anche senza cinepresa.
RispondiEliminaCiao grandissimo!
Grande uomo di cultura, di arte e di vita.
RispondiEliminaMi piace ricordarlo un giovanotto di 90anni con la sua busta della spesa, che cammina verso casa, nel quartiere Monti a Roma.
@patèd'animo
RispondiEliminaSintetica, ma c'è tutto.
@Kylie
Già, un grande della commedia (e non solo, anche drammi nei suoi capolavori)...
@Berica
Sì, un amico mio, anzi di più, un compagno.
@Nico
Grazie a te... un padre, per dirla con le parole del tuo recente post.
@Zio Scriba
Saggezza, intelligenza, libertà, cinepresa ...è il suo ritratto.
@Virginia
Fortunata tu a ricordarlo così... io dal vivo l'ho visto solo due volte: una a Venezia, come giurato alla Mostra, e uno come ospite di un piccolo festival della mia città.
In questo caso tre alligatorini non bastano, lo so lo so, è il massimo... ma lui era uno dei "top". Ciao Mario
RispondiEliminafacciamo tre alligatorini e un paio d'ali, perché si continuerà a volare alto con lui e con i suoi film e con il suo pensiero! :)
RispondiElimina@Maraptica
RispondiEliminaHai ragione da stravendere, i 3 alligatorini sono lì solo a rendere omaggio. Ne servirebbero troppi di alligatorini, che occuperei tutta la memoria di blogspot...
@petrolio
Ottima idea, anche perchè i film di Mario, le idee, le zingarate, le sberle al treno, gli sberleffi, le incazzature rimangono, sono patrimonio dell'umanità.
Hai ragione Gio', io ho pure un ricordo particolare, alla Mostra di Venezia (1996?): una maschera voleva farlo sloggiare, lui che era seduto su una sedia quasi come un barbone; incredibile, non sapeva neanche chi era. Mario, un modesto, come solo i grandi sanno essere. "Sono della giuria," disse mostranado il cartellino attaccato alla giacca.
RispondiEliminaDifficile per altri ricreare dei contesti per cui si potevano avere scambi di battute, attualissimi all'epoca e di valore storico sotto il profilo del costume, oggi, come il seguente, ambientato in unom scalcinato dancing: "Lui:-Balli?-. Lei:- No, ho fatto un fioretto!-"
RispondiEliminaSì, di assoluto valore storico sotto il profilo del costume, come la migliore commedia (all'italiana, ma non solo).
RispondiEliminalibero uomo!
RispondiElimina@Ernest
RispondiEliminaOrmai abbiamo detto di tutto e di più, SuperMario ne sarebbe felice.
@LaMentePersa
Non l'ho rivisto in questi giorni. Sicuramente una polemica vera e non una stupida litigata come quelle di oggi. Chi era più avanti? Monicelli o Moretti? Credo che sia dura dirlo ora. Due cineasti con una certa idea sul cinema e la vita, due generazioni diverse. Io sono legato ad entrambi dal punto di vista cinematografico. Politicamente più con il SuperMario degli ultimi anni, con il manifesto sotto al braccio.
Ci penso e te lo dico dopo Gio' :)... anzi, quando sarò vecchio :)))
RispondiEliminaHo già la barba, ma non è ancora bianca :))))))))))))))))
Mi mancherà moltissimo. Monicelli era come un cantante che aveva perso la voce, il suo gesto è estremo ma lo rispetto.
RispondiElimina@Hol
RispondiEliminaSì, va sicuramente rispettato, e poi è vero, Monicelli era un cantante, anzi, vista la sua forza fino all'ultimo, una vera rockstar senza volerlo.