Simona finge di non vedermi di fronte alla porta della mia baracca nella palude. Ma ormai è tutto pronto, lei è qui e non può scappare. Non immagina la rapidità dell’Alligatore. Con una voce così poi, la troverei in capo al mondo. Ascolto e riascolto il suo disco d’esordio da un bel po’ (pure ora), e quello che mi colpisce è la voce: particolare, unica, inconfondibile. Non sto facendo la pubblicità ad un superalcolico, ma è quello che sento veramente. Poi le parole, tipo quelle di un grande libro di una giovane scrittrice alla sua prima prova. Senti l’urgenza, appunto.
Il disco è uscito sul finire dello scorso anno, suscitando pareri positivi e meraviglia: così giovane, così brava. Un nuovo talento da una regione capace di liberarne molti (la invidio), ma lei viene da lontano, con esperienze in band punk non superficiali ed è molto colta. Nasce così una nuova cantautrice intimista, con la rabbia del rock e la poesia del folk. Gretchen pensa troppo forte, dato alle stampe con la Discodada di Lorenzo Montanà e Gianluca Lo Presti (già ospite sul blog, alias Nevica su quattropuntozero), è questo ma anche molto altro (cito solo il violino di Nicola Manzan, mai così vivo).
Coraggio, entra pure, qualche volta mordo, ma in compenso non sparo mai freddure alla Vespa. Se vuoi possiamo dare inizio alla conversazione, sarà bello, perché anche a me piace pensare troppo forte. L’adoro …
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/simonagretchen
Il disco è uscito sul finire dello scorso anno, suscitando pareri positivi e meraviglia: così giovane, così brava. Un nuovo talento da una regione capace di liberarne molti (la invidio), ma lei viene da lontano, con esperienze in band punk non superficiali ed è molto colta. Nasce così una nuova cantautrice intimista, con la rabbia del rock e la poesia del folk. Gretchen pensa troppo forte, dato alle stampe con la Discodada di Lorenzo Montanà e Gianluca Lo Presti (già ospite sul blog, alias Nevica su quattropuntozero), è questo ma anche molto altro (cito solo il violino di Nicola Manzan, mai così vivo).
Coraggio, entra pure, qualche volta mordo, ma in compenso non sparo mai freddure alla Vespa. Se vuoi possiamo dare inizio alla conversazione, sarà bello, perché anche a me piace pensare troppo forte. L’adoro …
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/simonagretchen
Simona entra, non temere ...
RispondiEliminaeccomi qua... buonasera Alligatore
RispondiEliminaWow, temevo una fuga intorno alla palude...ciao Simona.
RispondiEliminanon scappo, non scappo :)
RispondiEliminaUna grande entrata in scena, benvenuta nella palude...
RispondiEliminaAllora, visto che sei qui, possiamo cominciare ...
RispondiEliminaè un piacere. il clima mite. la palude sembra affatto ostile.
RispondiEliminaAllora, se ti senti a tuo agio, vado con la prima: chi è Simona Gretchen?
RispondiEliminauna un po’ matta. che voleva fare la giornalista musicale. ed è finita a suonare in giro la sua musica.
RispondiEliminaBella fine ... anzi bell'inizio...
RispondiEliminaCome nascono le tue canzoni?
RispondiEliminaPrima la musica e poi le parole o è il contrario?
RispondiElimina(il mondo in cui ci si muove è sempre quello; l'artista e il critico son due facce della stessa medaglia...e forse sarà una banalità, ma uno non ha gran dignità senza l'altro)
RispondiEliminaGià, la palude è sempre quella...
RispondiEliminapossono accadere entrambe le cose. ci sono brani nati come testi lirici, innanzitutto, cui poi è stato adattato uno sfondo musicale. e ci sono, al contrario (cosa, però, più rara nelle canzoni di “Gretchen pensa troppo forte”), brani che si sono sviluppati a partire da un riff di basso o di chitarra.
RispondiEliminaSi sente ... ora sto ascoltando "O nostre pelli" ... nata sicuramente come testo prima.
RispondiElimina[colpito & affondato]
RispondiEliminanon solo: "O Nostre Pelli" è la prima canzone del disco che ho scritto.
A sì?...come sono nate le canzoni di tutto il cd, a partire da O "Nostre Pelli"?
RispondiElimina"O Nostre Pelli" racchiude in sé il senso primo e profondo di ciò che dico nel disco. quello, come gli altri brani, son nati dopo un anno da dimenticare. ora dimenticarlo sarà molto difficile; ma in compenso ha assunto dei significati positivi. con il senno di poi e il disco alle spalle … soprattutto.
RispondiEliminaSoffrire è un buon modo per scrivere...creare. Passata la sofferenza resta la "cosa" creata.
RispondiEliminaSe la "cosa", -Gretchen Pensa Troppo Forte - fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminain qualche modo potrebbe anche esserlo. è l’elaborazione di un lutto, più o meno. in cui lo scopo non è l’esorcizzazione, quanto la catarsi.
RispondiEliminain fondo, forse, molte opere (letterarie o musicali che siano) portano in sé, più o meno esplicitamente, questa dimensione.
Capisco profondamente quello che dici.
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta il simonagretchen-sound?
RispondiEliminaChe bello il simonagretchen-sound …
RispondiEliminaDirlo riempie la bocca.
RispondiEliminaper definire quel sound (quel sound allo stato di "Gretchen Pensa Troppo Forte", per lo meno) forse dovremmo affiancarne almeno due: “Le mie fate” e “Fockus”. due brani complementari e distanti anni luce.
RispondiEliminaA volte gli estremi si toccano ... e fanno scintille.
RispondiEliminaMa torniamo all'ispirazione.
RispondiEliminaDove trovi l’ispirazione?
RispondiElimina…A proposito di scrittura e ispirazione mi piace citare Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima... che rabbia.
RispondiEliminaMai capitato?
RispondiEliminaGiri con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaVedder ha ragione, per quanto mi riguarda. a me le idee migliori vengono quando sto per addormentarmi. a volte il giorno dopo le ricordo, altre no. a volte, poi, ho la forza di prendere il cellulare o un foglio e di lasciar scritto qualcosa come promemoria. così nascono i pezzi di Gretchen, in gran parte.
RispondiEliminai riferimenti son sempre alla vita reale, quasi sempre mia e in sporadici casi altrui. e a qualche sogno. ma la realtà spesso supera di gran lunga il mondo del sonno per livelli di assurdità e di nonsense intrinseci.
Non ho dubbi in proposito.
RispondiEliminaIl cd è uscito con Disco Dada Records? Come vi siete trovati? Come prosegue la collaborazione con loro?
RispondiEliminaTra l'altro, presenti come musicanti pure nel cd...
RispondiEliminaavevo in passato lavorato al Lotostudio di Gianluca Lo Presti (che quindi già conoscevo), il quale, insieme a Lorenzo Montanà, ha poi fondato la label. G. Lo Presti mi ha presentato a L. Montanà, che è diventato produttore artistico di “Gretchen pensa troppo forte”. continuo a lavorare con loro e Disco Dada; si tratta di produttori/artisti con cui è un piacere collaborare, oltre che persone che stimo e con le quali mi piacerebbe proseguire il mio percorso artistico.
RispondiElimina(sì, nel disco, oltre a me, hanno suonato sia Gianluca Lo Presti sia Lorenzo Montanà, oltre a Nicola Manzan, che direi non necessiti di presentazioni, e Valentina Grotti, un'amica pianista)
RispondiEliminaGià, Gianluca Lo Presti/Nevica su quattropuntozero è già stato nella palude in estate ... sotto un temporalone da paura.
RispondiElimina(eheh, quella sera mi hanno annullato il concerto e la serata è finita con una gomma a terra in un parcheggio)
RispondiEliminaSerata indimenticabile...
RispondiEliminaPer te e per me ...
RispondiEliminaTemevo saltasse il pc sotto qualche lampo ...
RispondiEliminaA proposito, con Internet che rapporto hai da utente?
RispondiEliminaultimamente un ottimo rapporto, direi. considera che ho eliminato la tv e i giornali politicizzati (cioè praticamente tutti). in casa mia ora puoi trovare solo una connessione veloce, qualche rivista musicale e tanti libri.
RispondiElimina… e da musicante, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminautilizzo la rete e i social network, ma c’è chi sa farlo certamente in maniera più efficace di me. credo la mia conoscenza in termini di nuove tecnologie sia alquanto lacunosa, anche se non per pigrizia.
RispondiEliminaIn realtà c'è troppa carne al fuoco, difficile concentrarsi su tutto, anzi impossibile: Myspace ... Facebook?
RispondiEliminaAnzi, la solita: Myspace ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
RispondiEliminaogni social ha potenzialità intrinseche che andrebbero sfruttate al massimo in quanto tali. io ho una pagina Myspace e non è solo una vetrinetta, rischierebbe di diventarlo però, oggi come oggi, se fosse l’unico mezzo a disposizione. dicevi bene, prima. Facebook lo supera quanto a velocità ed efficacia a livello divulgativo. ma ha un’estetica e possibilità che Facebook non offre (di cui Facebook non si interessa neppure, e giustamente!). ma sto dicendo banalità, cose molto semplici da intuire se conoscete minimamente il mondo dei social.
RispondiEliminaMa, non direi banalità, qui sui social ogni musicante la pensa in modo diverso ... alla fine, meglio myspace di fb. Almeno è la mia idea.
RispondiEliminaFacebook ...
RispondiEliminaFb,prima criticato perché contro la privacy, contro le libertà, ora mezzo usato per manifestazioni, quindi demonizzato dal potere (che come sempre non capisce le nuove tecnologie). Ora, forse, in declino, sostituito da altri.
RispondiEliminatu ci sei? Come lo usi?
RispondiEliminaio sono presente come semplice profilo (Simona Darchini) e come artista (Simona Gretchen). uso il primo per mantenere contatti di ogni tipo (dagli amici più stretti a questioni artistico/lavorative), il secondo per aggiornare i fan a proposito delle novità, delle interviste, delle recensioni e dei live, con link, foto e ciò che mi salta in mente. è di certo il social che finora mi è stato più utile in assoluto. non solo, non fosse stato per Facebook non avrei mai conosciuto davvero tante persone (anche altri artisti) cui sono molto legata, oggi. è un mostro, per certi versi. ma per altri (molti di più) devo ringraziare chi l’ha inventato.
RispondiEliminaEbbene, interrompo la trasmissione.
RispondiEliminaUn saluto dalla romagna, alla romagna!
:D
Ciao Diego, la voce della tua ospite è notevole.
[grazie Stefania; la mia voce è grezza, e affatto educata, allo stato attuale ... ringrazierò le congiunzioni astrali]
RispondiEliminaCia Stefania ... non siete molt lontane. Che tempo fa in Romagna vostra?
RispondiEliminaQui, serata fresca, cielo stellato.
RispondiElimina:)
[qui niente stelle, e fa fresco, parecchio]
RispondiEliminaQui piove un poco, sempre più fortunati in Romagna ...
RispondiEliminaA proposito, tu Simona vieni dall’Emilia-Romagna, terra fertile per la musica e la cultura in genere.
RispondiEliminaSe uno non suona in una band, scrive libri, oppure fa del cinema o corre con la moto… io, abitante in una regione vicina, ma molto diversa, ho sempre invidiato questa vitalità.
RispondiEliminaÈ un bene per un giovane musicante nascere dove sei nata tu, oppure è indifferente? O un male …
RispondiEliminahai una visione un po’ distorta della realtà emiliano-romagnola, temo :) la Romagna non è esattamente volta all’arte e alla cultura, anche se in essa spiccano perle rare. la provincia di Ravenna è molto più desolata e desolante di quanto si possa immaginare, a livello artistico-culturale. Bologna e Cesena son ancora due isole (quasi) felici. Ravenna si distingue per il teatro sperimentale e una scena hardcore abbastanza viva. resta il fatto che ogni volta che passo da Roma o da Milano capisco che non fosse per questioni economiche me ne andrei subito da qui, e senza neppure pensarci troppo su.
RispondiEliminaBe', come numero di gruppi, è una regione molto ricca,rispetto ad altre realtà dello stesso livello. Roma e Milano sono altre realtà ... comunque capisco quello che dici.
RispondiEliminaHai rapporti con altre band e/o musicanti delle tue città? Di altre ...
RispondiElimina[certo, verissimo, fra l'altro, quanto alla "densità"]
RispondiEliminacon moltissimi artisti e band, ma non molti di Faenza. l’unico progetto degno di nota nella mia città che vedo, ora come ora, son i Junkfood (http://www.myspace.com/junkfoodquartet). almeno uno di loro (Simone Calderoni, al basso) è di Faenza. ultimamente, poi, ho seguito il più possibile l’attività live degli Zeus (di Imola, ma pur sempre “vicini” di casa, in un certo senso, http://www.myspace.com/zeuspower).
Com’è la vita del giovane musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie?
RispondiEliminaPochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …
RispondiEliminaio non sempre me la vedo bene. nonostante ciò stringo i denti e per ora continuo. fortunatamente le mie bollette non son troppo salate e non mangio quasi nulla. né bevo. né ho vizi troppo dispendiosi in genere. divido un appartamento con un’altra persona e cerco di barcamenarmi dignitosamente in una battaglia persa in partenza, ma che mi affascina ancora come sfida. penso al presente. il futuro è comunque una beffa, se perdi troppo tempo a pensarci su.
RispondiEliminaAllora pensiamo al passato...
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della tua vita?...quello acquistato, intendo.
RispondiElimina“Mellon Collie And The Infinite Sadness” degli Smashing Pumpkins e l’“Mtv Unplugged” dei Nirvana sono i primi due dischi che ho acquistato. credo in quest’ordine.
RispondiElimina[invece il primo disco che ho “ascoltato” era un Greatest Hits di Simon & Garfunkel, di mia madre]
RispondiEliminaBe', delle prime volte molto belle. Complimenti.
RispondiEliminaPerché fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amata? Perché ti piace?
RispondiEliminaper “gestire meglio” i miei demoni interiori, mettiamola così.
RispondiEliminaa farlo mi son utili meditare e far musica, soprattutto. più un altro paio di cose che qui non è il caso di approfondire.
...lasciamo il mistero.
RispondiEliminaGiovanni Lindo Ferretti e Cristina Donà, i Marlene Kuntz e Le Luci della Centrale Elettrica, Ginevra Di Marco …sono le solite masturbazioni mentali della critica o qualche contatto c’è. Altri più nascosti?
RispondiEliminala critica ben poche volte si masturba mentalmente. a volte ha intuizioni geniali, e neppure ha la faccia tosta di metterle in mostra. Giorgio Moltisanti di Rumore, che recensì il mio disco, in una conversazione di poco successiva alla consegna della sua recensione, mi chiese, peraltro temendo apparentemente una mia pessima reazione, se al di là di tutti i riferimenti più scontati ci potesse essere, fra i miei ascolti, il primo Branduardi: credevo di non aver sentito bene: aveva fatto centro più di molti altri e non aveva neanche accennato, nella recensione, a possibili miei influenze e riferimenti. immense risate.
RispondiEliminaBuonasera Alligatore e ciao Simona.
RispondiEliminaUn saluto,
C'est Disco
Ciao Anonimo. C'est Disco?
RispondiEliminaIl primo Branduardi?...interessante. Ti vedo tutta riccia, sì, in effetti.
RispondiEliminaNon ci avevo pensato, ma potrebbe essere.
RispondiEliminaAnche Nico e i Velvet Underground, però ... ho letto da qualche parte che farai (o hai fatto) una cover per un cd da collezione. Una chicca da collezione. È vero?
RispondiEliminaanonimo ma noto :) ciao! felice di vederti vigile
RispondiEliminaNoto? ... allora forse lo conosco.
RispondiEliminavero, ho appena registrato una cover di "Venus In Furs". sarà inclusa in un sette pollici che uscirà in autunno, in edizione limitata e numerata. i Velvet Underground sono forse la band che ho amato e amo di più in assoluto. e Nico era una dea.
RispondiEliminaC'est Disco:
RispondiEliminaposso fare una domandina? :-)
Anche due ... se Simona accetta.
RispondiEliminase l'Alligatore è d'accordo ...
RispondiEliminaSe è Simona l'anonima poco sopra, dico di sì ... vai pure C'est Disco.
RispondiEliminaC'est Disco:
RispondiEliminache disco ci consiglia di ascoltare la Gretchen?
con un po' di coraggio e con l'umore giusto: "You Fail Me" dei Converge. non è il loro ultimo disco, ma quello che preferisco.
RispondiEliminaIo consiglio "Gretchen Pensa Troppo Forte" ...
RispondiElimina... e se l’anonimo non ha altre domanda, Simona, una domanda che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna, che è tardi.
RispondiEliminaok, vai con l'ultima domanda :)
RispondiEliminaDici a me o a lui?
RispondiEliminaa te, pare lui non ne abbia altre :)
RispondiElimina...e allora, una domanda che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna.
RispondiEliminaForse non sono stato chiaro, scusami: fai tu una domanda, fai un appello, un saluto ... quello che avresti voluto ti chiedessi.
RispondiEliminaLa domanda a piacere è sempre la più difficile ...
RispondiEliminaSta partendo il satellite ... satellite of love...
RispondiEliminasono qui ...
RispondiEliminabeh, non mi hai chiesto riguardo al futuro. e ne son lieta, in fondo, perché non avrei ben saputo cosa riponderti.
ho delle cose in mente, neanche poche. ma non so se, come e quando si concretizzeranno.
mi piacerebbe intanto ringraziare chi ha collaborato con me fino ad oggi, però. Lorenzo Soldano e Raffaele, per esempio, che mi han seguito nel tour fino a maggio. e Paolo Cola, il mio nuovo chitarrista/bassista, con cui spero di collaborare a lungo. magari anche su nuove idee.
Be', mi pare molto carino da parte tua...
RispondiElimina[Andrea Raffaele, volevo scrivere, eheh]
RispondiEliminada soli si fa ben poco.
RispondiEliminaGià, è poco ma sicuro...questa bella intervista da solo non l'avrei fatta. Grazie Simona.
RispondiEliminaSei stata molto gentile e paziente a trattenerti nella palude fino ad ora.... è quasi un record.
RispondiEliminagrazie a te. a chi è intervenuto e a chi ha letto o leggerà!
RispondiEliminaun saluto e buona notte.
S.G.
Grazie Simona... grazie anche a Stefania248 e C’est Disco.
RispondiEliminala notte è giovane. penso uscirò, ora :)
RispondiEliminaBuona notte e buona fortuna Simona Gretchen.
RispondiEliminaanche a te. arrivederci Alligatore :)
RispondiEliminaHai ragione, andrà a letto solo il vecchio Alligatore...ciao, buona uscita...
RispondiEliminaMi piace tanto Simona, e il suo pensiero e i suoi sogni ad alta voce… :)
RispondiEliminaDavvero brava. Fockus é straordinaria. Io peraltro la Gretchen la conoscevo già per avere sentito qualche tempo fa "Alpha Overture" di cui mi innamorai al primo ascolto.
RispondiElimina@petrolio
RispondiElimina... certo, certo, Gretchen pensa troppo forte, nel senso che lo fa ad alta voce, ma anche, e sopratutto (interpreto io), intensamente. Per questo (ci) piace.
@Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Sì, lo sapevo, me l'avevi confessata tempo fa questa tua passione viscerale per Simona ... del resto potremmo definirla una Rockpoetessa. O no?
Assolutamente. Davvero bravissima.
RispondiElimina