Da abbonato ricevo il manifesto tutti i giorni regolarmente (le poste sono migliorate in questo senso), ma ho il brutto vizio di leggerlo in ritardo. Butto da una parte i giornali e li leggo tutti insieme, magari il sabato o la domenica. Ieri mi è capitato di leggere un'intervista veramente bella a Roberto Citran, sui tagli alla cultura da parte di questo Governo. Non per una polemica di bottega, ma semplicemente perchè dice delle cose veramente belle, ve la segnalo. Inoltre potrà essere utile alle alleanze democratiche del prossimo futuro, per non sbagliare strada: c'è quella voglia di cultura, di fare cose per il piacere di farle, di interessarsi non per interessi economici, ma per il proprio piacere (pure quello altrui, perché no?), di impegnarsi in modo libero e vero come il Sessantotto aveva insegnato. Insomma, per farla breve, leggetela, non ve ne pentirete. Vi sentirete bene e poi andrete alla ricerca di quel piacere perduto ...
Il piacere (perduto) di nuove emozioni
Il piacere (perduto) di nuove emozioni
C'è una cazone per te, da me.
RispondiElimina:)
Questo è quello che vuole questa classe politica per mantenere i propri privilegi: tenere le persone, specialmente le più giovani nell'ignoranza e nell'abbruttimento.
RispondiEliminaPotrà accadere qualsiasi cosa ma è un piacere che non perderò mai.
RispondiElimina@Stefani248
RispondiEliminaOra vengo a sentire ...
@Harmonica
Un piano iniziato negli anni '80, che però non è ancora del tutto completato (manca un pelo).
@Lucien
Il pelo è quello della tua barba e della mia e di qualche altro...
Prima lettura domenicale... E devo dire che è un bell'articolo, hai ragione... Però come dice Harmo è proprio così...
RispondiElimina@Il rospo dalla bocca larga
RispondiEliminaCerto che è così, ma si può sempre invertire la corrente ...anzi si deve.
@LaMentePersa
Cosa comune a molte città, molte associazioni, molti centri di cultura, visti come fumo negli occhi del potere... da sempre e oggi ancora di più (fatti fuori con la scusa della crisi, mentre sappiamo che spesso sono scelte amministrative).
Vado a leggere.
@Stefani248
RispondiEliminaGrazie per la dedica musicale, "Com'è profondo il mare", nella doppia versione: l'originale di Dalla e la cover dei Lecrevisse ... consiglio a tutti di andarle a sentire/vedere. Questa è cultura.
La cultura, intesa come SAPERE..sapere che non è solo quello dei libri, SAPERE che è TRADIZIONI, VALORI, IDEOLOGIE, CREDI (non credenze), è cibo per la MENTE e per l'ANIMA.
RispondiEliminaI cuori sono già bulimici, vogliamo far diventare ANORESSICI i nostri cervelli ?
Io, NO ! :)
la situazione è a dir poco tragica, siamo ogni giorno e ogni ora un po' più nel gorgo della nuova Lobotom-Italy, però mi viene anche il dubbio che finanziamenti statali (distribuiti col criterio con cui vengono distribuiti qui a Mafiopoli) possano addirittura peggiorare le cose invece di migliorarle. Tempo fa leggevo che il nostro new minculpop (il ministero dei peni cul-turali, cioè dei cazzi che vanno in culo agli artisti e alla popolazione) aveva nominato film d'interesse culturale nazionale (con successiva elargizione di denari a pioggia) l'ultimo cinepurgone natalizio! Forse, per assurdo, noi artisti avremo più stimoli sapendo di avere lo stato CONTRO, che non avendolo così mafiosamente e untuosamente CON... Con chi poi? Coi grandi produttori miliardari che fanno solo film per mongoloidi? Coi colossi della gomorra editoriale cui interessa solo fare soldi con le mocciate e i libri VESPAsiani?
RispondiEliminaSia chiaro che non lo dico in polemica con te né con l'ottima e stimolante intervista che proponi. E' solo una mia personalissima riflessione sul vuoto pneumatico che ci circonda...
@Grace
RispondiEliminaConcordo con buona parte del tuo scritto ...io, da non credente mi fermo a cibo per la MENTE, lascio l'ANIMA a te, madre santa :)
@Zio Scriba
Quello che scrivi è molto in sintonia con l'intervista a Roberto Citran e a tutte quelle che il manifesto sta facendo agli attori del nostro cinema ridotto in braghe di tela. La situazione è oltre il livello di guardia per la nostra cultura, la stampa, la scuola ...minano le basi del sapere. Citran, e questo in particolare mi è piaciuto dell'intervista, ricorda il suo impegno culturale libero e disinteressato, con Mazzacurati e Monteleone, altra pasta rispetto ai cinepanettoni ...
non chiederti cosa può fare il tuo pease per te, ma cosa puoi fare TU per il tuo paese...
RispondiElimina...JFK, circa 1961...
RispondiElimina(beh, sto vedendo No Direction Home, e viene citato...)
ciao!!!
@indierocker1
RispondiEliminaBella frase, ci sapevano fare con le parole i politici del secolo scorso ...
@indierocker2
Bel filmetto quello che stai vedendo... racconta un'epoca magica da dove potremmo ricominciare il discorso (del resto siamo tornati indietro su molte cose).
Sottoscrivo!
RispondiElimina@Ernest
RispondiEliminaSottoscrivere è il minimo ...bravo.