I migliori concerti sono quelli visti per caso, senza programmazione, trascinati da una forza interiore misteriosa, direi zen. Prendete l’altra sera, ero andato a vedere un reading di Capossela (del quale forse scriverò in un altro post) e poi, gironzolando con l’amico di Parma in libera uscita, sono finito nei locali dell’Associazione Culturale Esposta, uno dei pochi luoghi di cultura viva della mia città.
Sapevo di un concerto di Mattia Coletti, giovane musicante underground della scena radical più sperimentale e coraggiosa (in questo la sua esibizione non ha deluso le aspettative), ma non sapevo delle Rising Appalachia, altre ospiti di Esposta della notte.
Ospiti a sorpresa, arrivate lo stesso giorno per qualche concerto in giro, senza una vera e propria programmazione (se le vedete nella vostra città non perdetevele), si sono rivelate una novità piacevole, un’apparizione mistica e sensuale.
Due sorelle colte e stravaganti come le Cocorosie, ma, sulla lunga distanza, meglio. Due belle voci intense, personalità e colore, banjo e violino, che volentieri si scambiano e un ragazzo dietro a loro seduto su di una scatola, che è pure il suo strumento a percussione (l’altro è la bocca, a dettare il ritmo grazie a dei giochi con il microfono). Tutto questo per creare immagini di un America folk e primitiva, tra fiumi e montagne. È l’America del mito e del miscuglio culturale, quella positiva e pacifista. Quella che piace a me.
Segnatevi il loro nome: Rising Appalachia, le sorelle Leah e Chloe Smith, dalla Lousiana. Tatuaggi e braccialetti, abbigliamento tra l’orientale e il cinema exploitation, un sogno sentirle a due passi da me nell’intima e buia cornice dell’Esposta. Del ragazzo, componente aggiunto, non conosco il nome. Una versione moderna di James Dean. Al bar ci siamo fatti qualche birra insieme, alla faccia dei limiti alcolici (negli States, dicono, molto ma molto più severi dei nostri; incredibile e assurdo, come si fa?).
PER ASCOLTARE
MATTIA COLETTI http://www.myspace.com/zenomattia
RISING APPALACCHIA http://www.myspace.com/risingappalachia
ESPOSTA: http://www.myspace.com/esposta,
Sapevo di un concerto di Mattia Coletti, giovane musicante underground della scena radical più sperimentale e coraggiosa (in questo la sua esibizione non ha deluso le aspettative), ma non sapevo delle Rising Appalachia, altre ospiti di Esposta della notte.
Ospiti a sorpresa, arrivate lo stesso giorno per qualche concerto in giro, senza una vera e propria programmazione (se le vedete nella vostra città non perdetevele), si sono rivelate una novità piacevole, un’apparizione mistica e sensuale.
Due sorelle colte e stravaganti come le Cocorosie, ma, sulla lunga distanza, meglio. Due belle voci intense, personalità e colore, banjo e violino, che volentieri si scambiano e un ragazzo dietro a loro seduto su di una scatola, che è pure il suo strumento a percussione (l’altro è la bocca, a dettare il ritmo grazie a dei giochi con il microfono). Tutto questo per creare immagini di un America folk e primitiva, tra fiumi e montagne. È l’America del mito e del miscuglio culturale, quella positiva e pacifista. Quella che piace a me.
Segnatevi il loro nome: Rising Appalachia, le sorelle Leah e Chloe Smith, dalla Lousiana. Tatuaggi e braccialetti, abbigliamento tra l’orientale e il cinema exploitation, un sogno sentirle a due passi da me nell’intima e buia cornice dell’Esposta. Del ragazzo, componente aggiunto, non conosco il nome. Una versione moderna di James Dean. Al bar ci siamo fatti qualche birra insieme, alla faccia dei limiti alcolici (negli States, dicono, molto ma molto più severi dei nostri; incredibile e assurdo, come si fa?).
PER ASCOLTARE
MATTIA COLETTI http://www.myspace.com/zenomattia
RISING APPALACCHIA http://www.myspace.com/risingappalachia
ESPOSTA: http://www.myspace.com/esposta,
Ciao Al;-)
RispondiEliminaCarine e brave! (Incuriosito ho ascoltato i brani sul loro myspace)
RispondiEliminaCome si fa? Per gli amanti della birra come me si incrociano le dita, specie le sere che si torna dal mare. Mica sono un ubriacone da pub, ma con un paio di birre medie sei già sotto arresto!
Vado ad ascoltarle anch'io. Sono anch'io incuriosito. Quante cose interessanti dove stai tu.
RispondiEliminaVado ad ascoltarle. certo che di cose interessanti ne succedono da te...
RispondiEliminaCi riprovo é il terzo commento che provo a lasciarti: vado ad ascoltarle. Certo che cose interessanti da te ne succedono...
RispondiEliminaCi riprovo é il terzo commento che provo a lasciarti: vado ad ascoltarle. Certo che cose interessanti da te ne succedono...
RispondiElimina@ReAnto
RispondiEliminaCiao Re :-D
@Lucien
Confermo: carine e brave ... da seguire.
Per gli amanti del bere bene (che non vuol dire bere tanto) è una tragedia. Come dici tu, con due birre medie sei già un criminale incallito. Assurdo...
@Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Grazie, in realtà non succedono poi così tante cose, ma ogni tanto qualcosa di buon passa (magari tutto nella stessa sera/notte).
p.s. grazie per tutti quesi messaggi, sono uno dei blog più postati...
Mi piacciono le "contaminationes": lo scrivo in latino così (almeno virtualmente) mi sento un po' magister, visto che...
RispondiEliminaBah, lasciamo stare!
Dicevo, le contaminationes: violino e banjo e microfono in funzione ritmica. Very good!
La musica è poi senz'altro il milieu ideale per stili musicali e culture differenti.
I divieti alcolici, invece, sono una follia e basta. Ma come si fa?! Una cultura proibizionista non fa che alimentare l'alcolismo, altro che combatterlo... vedi proibizionismo negli anni '20 o giù di lì.
@riccardo uccheddu
RispondiEliminaConcordo pienamente su entrambe le cose, che aggiungere Riccardo?
davvero interessante
RispondiEliminaun saluto
Benvenuto nel blog Ernest, mi fa piacere che lo trovi interessante...
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