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martedì 27 aprile 2010

Intervista a TheTransisters

Questa sera ho l’onore di avere sul blog i veneti Transisters, appena tornati da un tour in Germania e pronti a far uscire il loro secondo cd: How To Irritate People. Sarà ufficialmente fuori la settimana prossima, ma io l'ho già ascoltato parecchio e la coda mi batte bene. Sì, perché sono 9 pezzi per venticinque e rotti minuti di musica autenticamente sbatticoda, dove non si tira mai il respiro. Sembra quasi siano davanti a te a suonare, a divertire, a divertirsi … a pensarci bene, sembrano pure più di quattro (almeno sei), tanto e tale è la varietà di suoni e voci prodotte.
Le influenze dichiarate sono varie e molto importanti: dai Joy Division ai Gang of Four, dai Wire ai Pere Ubu, ma il piatto forte sono i Monty Python, ispiratori dei titoli e dei testi delle loro canzoni. E poi ci sono i Velvet Underground (quelli di White Light - White Heat, in particolare), W.S. Burroughs, i Sonic Youth…insomma tanta buona gente per dar vita a tanta altra buona musica. Non a caso a produrre c’è la label indipendente ScrivereMale, da sempre accanto a band vive.
I Transisters vivi lo sono di sicuro. Il disco è stato registrato e mixato con sola strumentazione analogica (e si sente). Lo ascolto in questo momento per la ventesima volta e non vorrei interrompermi, ma l'intervista deve iniziare (rimarranno in sottofondo). Ci siete?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/thetransisters

99 commenti:

  1. the transisters in the house

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  2. Ciao Ragazzi, scusate il ritardo, questa sera sono successe tutte...

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  3. Pecorella Scompiglio27 aprile 2010 alle ore 22:07

    Ciao Ally!
    Ciao ragazzi!
    Io ci sono: ero in pausa cioccolata =)

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  4. no problem...
    spara la domanda

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  5. La più difficile: chi sono i Transisters?
    Ciao Pecorella.

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  6. The Transisters sono una band da Treviso che suona post-punk new-wave.

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  7. Per non prendersi troppo sul serio, siamo discepoli dei Monty Python. In realtà quando abbiamo iniziato a suonare eravamo delle ragazze..

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  8. Avete cambiato sesso allora...io pensavo di intervistare dei ragazzi di venezia e mi ritrovo con delle rgazze di Treviso...forse per me è meglio così...

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  9. ciao ally, ciao pecorella, ciao transorelle!

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  10. Ci vuole un po' di situazionismo punk.

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  11. Ciao de la squeva, già ti conosco...

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  12. Come nasce un vostra canzone? Prima le parole o prima la musica? ...ispirate direttamente dal genio dei Monthy Python, dicevamo ...

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  13. Le canzoni nascono da sole, noi siamo più che altro degli spettatori del nostro subconscio. Ma le parole vengono suggerite dal Monty Python’s Flying Circus, e da William Borroughs

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  14. più che altro una soft machine

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  15. A proposito di Monty Python, alcuni anni fa i Mosquitos dedicarono a Brian di Nazareth un mini-album di cover.

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  16. Non so se l’avete mai sentito…voi quale film dei Monthy Python omaggereste? E con quali cover?

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  17. Bhè sicuramente “The meaning of life”. E’ il loro film migliore, forse il loro apice, è filosofia trascendentale, è Kant che vomita in un secchiello. Il disco si potrebbe chiamare “The Transmeaning of life” e le cover si potrebbero scegliere tra le molte canzoni dei Python, tipo “Every sperm is sacred”, “Never be rude to an arab”, “Sit on my face” e “Decomposing Composer”.

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  18. Concordo sul film, veramente un cult assoluto (come ogni loro film del resto). Bella l'idea e bello il titolo.

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  19. Come sono nate le canzoni di “How To Irritate People”, questo vostro secondo album?

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  20. Jhon Cleese insegna

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  21. Le canzoni nascono da un intenso periodo di composizione, molti pezzi sono stati studiati appositamente per la fase di registrazione. Volevamo fare un disco che suonasse diverso da come siamo nel live, nei concerti tendiamo ad essere più punk come attitudine. Volevamo lavorare di più in studio, per divertirci un pò e non fare una sessione prettamente live. Abbiamo lavorato molto sul mix, sugli effetti, per esempio abbiamo usato 8 canali solo per gli effeti sulla voce, cosa per cui chiunque fonico ti darebbe del pazzo

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  22. Il disco è stato registrato e mixato in analogico. Una cosa che fa notizia.

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  23. Sì, abbiamo registrato all’”Inside Outside studio” di Montebelluna, casa dei Mojomatic, con Nene, fonico di altissimo livello ma anche musicista, suona con i “Movie Star Junkie” e con i “ Vermillion Sand”, due gruppi eccezionali. Ci siamo trovati splendidamente con lui, primo perché ha un talento infinito, poi perché è sempre entusiasta a provare metodi di registrazione e mixaggio sperimentali, per non dire assurdi. La registrazione analogica non ha niente a che vedere con il digitale. A parte il suono, che nell’analogico è molto più caldo e pastoso, la differenza sta anche nel fatto che in uno studio digitale hai uno schermo di un computer con le tracce, e la musica la vedi, mentre in analogico hai solo il nastro, e la musica la ascolti. Questo cambia notevolmente l’approccio nel mix. E poi il mixaggio è live, cioè non puoi salvarlo, e se va bene va bene se va male devi rifarlo da capo. Il che è molto emozionante

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  24. Già, è molto più vivo e reale, senti il precipizio davanti...lo senti nel disco.

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  25. sì esatto, il nostro precipizio interiore

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  26. Se “How To Irritate People” fosse un concept su cosa sarebbe?

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  27. L’inquisizione spagnola in un autobus

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  28. Mi fate incazzare il pastore tedesco.

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  29. No, il mio gatto... crede di essere un pastore tedesco e nega sia mai esistita l'inquisizione spagnola.

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  30. esiste davvero un "coso" con quel nome buffo?
    e magari suona pure post rock?

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  31. the transratzinger

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  32. Si sente che siete stati in Cermania...

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  33. ja very wunderbar

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  34. ... a proposito di scrittura e ispirazione, mi piace citare Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.

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  35. Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?

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  36. Sì abbiamo un quaderno dove scriviamo le cose per non dimenticarcele, ma non ci ricordiamo più dove lo abbiamo messo

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  37. the transratzinger
    l'ennesima band transorella?
    :D

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  38. ormai siamo in tanti...

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  39. C’è una canzone che rappresenta meglio il vostro sound?

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  40. intendevo noi trans...

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  41. Forse “Walking on a Blackhole” è il pezzo a cui siamo più affezionati, perché è uno dei primi che abbiamo scritto e abbiamo deciso di registrarlo di nuovo. Compare anche nel primo disco, “UnderControl”, e venne registrato da Geoff Turner, membro dei New Wet Kojac, side project dei Girls against Boys. Fu lui il nostro primo produttore/fonico, Geoff viene direttamente da Washington Dc, dalla scena punk della Dischord records, vedi Fugazi. Forse anche per questo “Walking on a Blackhole” è un nostro classico, è un pezzo pieno di esperienze e di ricordi

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  42. Gira ora sul mio lettore cd...molto denso, rombante e libero. Un perfetto sbatticoda per me.

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  43. “How To Irritate People” esce con la label indipendente veneta ScrivereMale. Come vi siete incontrati? Come prosegue il rapporto con loro?

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  44. felice di accontentarti allygator

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  45. Con la ScrivereMale ci troviamo molto bene, sono ragazzi in gamba e speriamo di proseguire la collaborazione per un lungo periodo. Ci siamo conosciuti durante un’intervista per il corriere della sera, per un articolo che parlava della scena musicale in veneto. Schiele ed Elettrofandango fanno parte della scuderia

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  46. Conosco, conosco, gli Elettrofandango sono già passati di qui.

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  47. Dopo aver suonato molto in sud Italia, siete stati in tour in Germania. Come mai questa scelta? Come siete stati accolti dai tedeschi? Sorpresi di non trovare la solita musica italiana? …o il rock italico è ormai accettato e conosciuto?

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  48. In Germania ci siamo trovati benissimo. Lì ci trattano da rockstar e sanno bene come organizzare un concerto. Tutti i locali in cui abbiamo suonato sono fantastici, sempre pieni di gente completamente folle che mentre suoni ti spacca le casse spia da quanto si spinge. Siamo appena tornati da un tour di 8 date in giro per la Germania, ed è stata una delle esperienze migliori della nostra vita. Per quanto riguarda il rock italico, noi siamo poco italici, siamo più post-punk

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  49. Con Internet che rapporto avete da utenti?

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  50. Direi che Internet è un ottimo mezzo per divulgare la propria musica e per trovare agganci in giro per il mondo. Ora è molto più facile suonare in giro e mantenere i contatti con le persone. Una volta era impensabile una cosa del genere

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  51. Quindi voi lo usate molto per la vostra attività di muscanti?

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  52. Myspace è stato importante per la nostra band, ci ha aiutato a farci conoscere in giro, anche facebook non è male. E’ bello suonare in giro e il giorno dopo avere messaggi di complimenti da persone sconosciute

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  53. Siete come me veneti, una zona dove girano o giravano i schei (i soldi, per chi non avesse capito). Tutto questo giro di schei ha portato qualche investimento in musica e/o cultura? Domanda retorica? …o era meglio nascere da qualche altra parte per “fare gli artisti”?

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  54. Ogni posto è buono per fare gli artisti. L’ispirazione la puoi trovare ovunque, soprattutto in una bottiglia di cabernet

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  55. Allora più cabernet, meno internet...

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  56. Il primo disco/cassetta della vostra vita? Quello acquistato intendo.

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  57. Almeno uno, per tutti, che rappresenti tutti, anche se è difficile...

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  58. La colonna sonora di Rambo. Primo disco acquistato, in vinile

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  59. Mi riferivo alla domanda che forse si è persa: il primo disco/cassetta della vostra vita? Quello acquistato intendo.

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  60. Del resto il primo lo è sempre, o quasi....

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  61. Tra Joy Division e The Fall, tra Pere Ubu e The Clash, Stooges, … questo a leggere alcune recensioni e a sentirvi suonare.

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  62. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo sentite? Altri, più nascosti e imprevedibili?

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  63. Te la consiglio. Anche se adesso preferisco quella di 1997 Fuga da New York di Jhon Carpenter

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  64. Be', Carpenter, quella me la ricordo (l'ha scritta lui stesso, se non sbaglio).

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  65. Per quanto riguarda le influenze i Fall e i Joy Division sono i nostri genitori, gli altri sono per lo più conoscenti. Comunque nominerei anche i Sonic Youth, un classico

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  66. Sì Carpenter scriveva sempre le sue colonne sonore, musica elettronica minimale horror

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  67. Bhè i Velvet Underground non li ho detti perchè erano scontati

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  68. E allora: perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?

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  69. Il secondo album "White Light/White Heat" è supremo

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  70. Noi facciamo musica perché non abbiamo voglia di lavorare, credo

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  71. Il famoso: sempre meglio che lavorare... fantastico, propongo un brindisi.

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  72. Marzullata finale: una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna ...

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  73. Domanda: Cosa vi aspettate per il futuro?
    Risposta: Nobody expect the Spanish Inquisition!

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  74. Grazie Transisters, è stato un vero onore.

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  75. grazie ally
    alla prossima!

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  76. Grazie a voi e grazie anche a Pacorella Scompiglio (come farei senza di lei e senza il Teroldego?) e all'amico de la squeva ...

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  77. Buonanotte e buonafortuna Transisters...

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  78. Buonanotte a tutti
    un grazie dai Transisters

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  79. vengo dall'ascoltarli su myspace e, in tutta franquezza, debbo dire che mi piacciono ;-)
    thanks ally

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  80. @drunkenbutterfly
    Mi sembra avete capito tutto...prova funzionante.
    @iggy
    Meno male, altrimenti cancellavo il tuo messaggio ;-)

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