Da ragazzino ho avuto una cotta pazzesca per i libri di Gabriel Garcia Marquez. Leggevo tutto di lui, tutto quello che trovavo (Cent’anni di solitudine in testa), poi basta, altri innamoramenti, altre pagine… Questa sera trovo un gruppo che ha lo stesso nome dello scrittore colombiano, forse per omaggiarlo (sarà una delle domande), forse no. Di sicuro la loro scrittura mi affascina, come quella di un bravo romanziere, e le musiche mai banali mi conquistano altrettanto.
Ho ascoltato molto in questo periodo le canzoni del gruppo di Cesena, quelle del nuovo album Il rumore migliore (dal 12 marzo scorso in digital download gratuito, da sabato prossimo, 24 aprile, in edizione limitata già preordinabile online). Dodici pezzi che sembrano dodici singoli, con degli attacchi perfetti, un cantato in italiano convincete, dei testi tra i migliori del pop-rock di casa nostra da far invidia a Perturbazione e Baustelle. Vi invito ad andare su loro sito per ascoltarli, poi mi direte se ho preso una cantonata sotto l’effetto di pessimo peyote oppure sono ancora lucido e ho sentito giusto …
Intanto io provo a sentire se i Marquez sono pronti. Gabo?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/wearemarquez
VAI AL LORO SITO http://www.marquezonline.com/
Ho ascoltato molto in questo periodo le canzoni del gruppo di Cesena, quelle del nuovo album Il rumore migliore (dal 12 marzo scorso in digital download gratuito, da sabato prossimo, 24 aprile, in edizione limitata già preordinabile online). Dodici pezzi che sembrano dodici singoli, con degli attacchi perfetti, un cantato in italiano convincete, dei testi tra i migliori del pop-rock di casa nostra da far invidia a Perturbazione e Baustelle. Vi invito ad andare su loro sito per ascoltarli, poi mi direte se ho preso una cantonata sotto l’effetto di pessimo peyote oppure sono ancora lucido e ho sentito giusto …
Intanto io provo a sentire se i Marquez sono pronti. Gabo?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/wearemarquez
VAI AL LORO SITO http://www.marquezonline.com/
Yuu-uuh. C'è nessuno?
RispondiEliminaOlè!
RispondiEliminaBenvenuti nella palude...
RispondiEliminaGrazie...siamo abituati all'umidità, in effetti
RispondiEliminaAllora non avrete problemi qui.
RispondiEliminaMa ditemi, prima di iniziare, siete tutti insieme?, c'è uno che risponde per tutti? ...lasciamo il mistero?
RispondiEliminaCredi di no
RispondiEliminaNel senso che potrebbero esserci dei Marquez pronti a connettersi, ma per il momento parli con Andrea
RispondiEliminaVa bene Andrea, voce e chitarre della band...allora possiamo cominciare.
RispondiEliminaVado con la prima ...
RispondiEliminavai...
RispondiEliminaL'hai detto ...
RispondiEliminaChi sono i Marquez?
RispondiEliminaQuattro amici che militano in una band fuori dal tempo, suppongo
RispondiEliminaPerché questo nome?
RispondiEliminaPassioni letterarie come le mie d’adolescente?
RispondiElimina…per quel grande scrittore che era una moda e forse ora non lo è più?...ma è rimasto grande.
RispondiEliminaVoleva essere un omaggio, si; ho letto la tua apertura e posso dire di aver avuto la stessa infatuazione per il nostro Gabriel Garcia
RispondiEliminaNon ci avevo pensato...non è più tanto di moda in effetti. Chissà, una motivazione plausibile potrebbe essere quella del linguaggio che in qualsiasi sua declinazione si è ormai allineato al modo della comunicazione di massa. Marquez è un narratore imponente, ma parla la lingua di un altro tempo forse...
RispondiEliminaLo vorrei rileggere oggi, dopo tanti anni e vedere se mi dice quello che mi diceva allora. Passata la "moda", forse sull'onda del nobel, è rimasta la sostanza.
RispondiEliminaMa restiamo in tema di scrittura...la vostra.
RispondiEliminaSarebbe un'esperienza da fare, vero. È indubbio che di sostanza tra quelle pagine ce ne sia comunque tantissima
RispondiEliminaCome nasce un vostra canzone?
RispondiEliminaL'esperienza era quella sopra eh...
RispondiEliminaPrima le parole o prima la musica?
RispondiEliminaAh, qui ci starebbe la canonica "dipende, non c'è una regola"; in realtà da queste parti succede quasi sempre di partire dalla musica, tranne qualche raro caso.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni del vostro recente cd "Il rumore migliore"?
RispondiEliminaCome sempre, come tutte le precedenti. C’è sempre un esigenza di fondo, un momento in cui loro chiedono di venire fuori e io con un processo più o meno doloroso quasi sempre le assecondo.
RispondiEliminaCome un parto, come far nascere un bambino.
RispondiEliminaIspirazione? Dove trovate l'ispriazione per fare questo bambino?
RispondiElimina...ini.
RispondiEliminaDue dei nostri Marquez hanno due bimbini meravigliosi; credo di poter dire che il mio di parto è un evento dall'importanza decisamente minore...
RispondiEliminaNon sono totalmente d'accordo...ma non concosco i bambini in questione.
RispondiEliminaAhahahaha, ecco perchè!
RispondiElimina…A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
RispondiEliminaMai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaAh si, è capitato certo. Capita costantemente in realtà; a me gira sempre qualcosa di musicale in testa durante la giornata e solamente in pochissimi casi riesco a recuperare il tempo, le condizioni e la memoria necessarie per tradurre questa sensazione in musica e/o parole. L’ispirazione è ovunque, ma forse è bello che a volte possa anche rimanere per aria. Niente quaderni, tantomeno registratori.
RispondiEliminaSe "Il rumore migliore" fosse un concept, su cosa sarebbe?
RispondiEliminaBè volendo semplificare si potrebbe dire che "Il rumore migliore" è la storia di uno schianto non tanto forte da uccidere e che dunque rende più forti. Poi c'è altro in verità
RispondiEliminaC'è la storia di un cammino faticoso verso una maturità possibile, la presa di coscienza che esiste una forza dentro alla solitudine...
RispondiEliminaInsomma è molto deprimente... adesso ci vorrebbero dei pop corn!
RispondiEliminaSembra quasi una tematica da giovane cinema italiano itimista.
RispondiEliminaAnche il titolo, “Il rumore migliore”, che è un verso della canzone “Mia felicità” sembra il titolo di un film di Soldini o Mazzacurati o di qualche altro bravo ggggiovane regista italico, forse non più tanto giovane...
RispondiEliminaBè si; probabilmente le tematiche sono abbastanza note alla nostra generazione tutta
RispondiEliminaFiniamo di essere giovani troppo tardi in questo paese; quando ne prendiamo coscienza (ammesso che questo succeda) la faccenda si complica un bel po'
RispondiElimina"Quello che Federica non sa"...la sto ascoltando proprio ora.
RispondiEliminaIntensa, bella, la vedo nella scena clou di qualche giovane film...
RispondiEliminaBè si...mi fa piacere che questo disco tu lo stia capendo così a fondo; Mazzacurati sopracitato mi piace, è sempre così nebbioso.
RispondiEliminaAnche lui potrebbe trovarsi a suo agio in questo ambiente palustre
RispondiEliminaSì, credo proprio sia il suo ambiente.
RispondiEliminaC’è una canzone che rappresenta meglio il marquez-sound?
RispondiEliminaCiao a tutti. Sono un altro Marquez (Michele)...scusate il ritardo, ho finito adesso di lavorare...
RispondiEliminaAhahahah, ecco Michele
RispondiEliminaCiao Michele, ben arrivato.
RispondiEliminaOh, questa è una domanda difficilissima...
RispondiEliminaTi puoi inserire come e quando vuoi... hai mangiato?
RispondiEliminaDico a Michele.
RispondiEliminaProbabilmente noi siamo affezionati in particolar modo a "Quello che Federica non sa", ma non saprei dire se è quella che meglio ci rappresenta.
RispondiEliminaHai mangiato Michi?
RispondiEliminaMi sa che sta mangiando adesso!
RispondiElimina...è un classico. La Antolini digiunò per l'intervista.
RispondiEliminaComuqnue concordo su "Quello che Federica non sa" ...vi rappresenta molto.
RispondiEliminaMic s'inserisca quando vuole, io continuo.
RispondiEliminaMICHELE
RispondiEliminaè difficile rispondere effettivamente, credo che serva tutto il disco per rappresentare il nostro suono
PS ho mangiato una pizza che si chiama Porto Verde
Ah la porto verde! quindi eri al "dalla... alla..."
RispondiEliminaPorto Verde... e con che ingredienti sarebbe?
RispondiEliminaDalla alla? Jalla Jalla!
RispondiEliminabianca con asparagi, pomodorini secchi, salsiccia..
RispondiEliminaspacchesimo!
Continuando...il cd è autoprodotto. È stato difficile farlo? È difficile farlo girare, o il fatto di non avere una label alle spalle oggi, con la Rete, è indifferente? …Abuzz Supreme?
RispondiEliminaVeramente notevole...
RispondiEliminaÈ stato difficilissimo, ed è altrettanto difficile se non di più farlo girare, ma credo che l’autoproduzione in questo momento storico sia l’unica soluzione plausibile per proporsi perchè la musica vista in primo luogo come un esigenza, come credo venga vista da ogni singolo Marquez, non ha al momento grosse alternative.
RispondiEliminadalla...alla...è una pizzeria che in realtà si chiama "Dalla padella alla Brace" solo che nel logo in vetrina al posto delle parole Padella e Brace ci sono i rispettivi disegni, percui leggi solo Dalla...Alla
RispondiEliminaecco...
La rete è una grossa risorsa perchè a differenza di qualche anno fa offre una serie di possibilità e permette di allacciare facilmente contatti.
RispondiEliminaEcco tu Michi sdrammatizza, facciamo così.
RispondiEliminachiusa la parentesi gastronomica
RispondiEliminaPubblictà alla pizzeria ... se vengo dalle vostre parti me la segno.
RispondiEliminaRitornando alla musica, al cd, lo fate girare in modo molto originale...un download in rete gratis, delle copie ordinabili sul web. Non è da tutti.
RispondiEliminaMah, io credo che ormai la discografia debba necessariamente riconsiderarsi, riconsiderare perlomeno il proprio fallimento. La cosa è a tutti gli effetti un bene per la musica, quella che si ascolta dal vivo. Usciamo da un ventennio di musica "da guardare"
RispondiEliminaA proposito, con Internet che rapporto avete da utenti?
RispondiEliminaPer me è l'autoproduzione in senso lato; la libertà da cui tutti noi siamo partiti duplicando musicasette, ritagliando copertine e così via.
RispondiEliminaInternet è una risorsa straordinaria alla quale attingere con attenzione e un po' di parsimonia. Personalmente ne faccio un uso abbastanza importante...
RispondiEliminaultimamente la uso molto per lavoro, poco per il cazzeggio...non scarico musica o film tra l'altro...
RispondiEliminaprobabilmente perchè a casa ho ancora il 56k :-)
... e da musicanti, il vostro rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in generale?
RispondiEliminanel senso che potrei perderci meno tempo...
RispondiEliminaLa uso per informarmi un pochino e mi capita anche di acquistarci la musica dalla rete, ma molto raramente; evidentemente per questo sono già troppo vecchio.
RispondiEliminaMyspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
RispondiEliminaAnche se ora FB appare ridimensionato, non è più la moda del momento, fa pure cose impegnate, manifestazioni...
RispondiEliminaSono anch’essi strumenti e in quanto tali possono avere grande utilità. Siamo dalle parti dell’effimero però, le manifestazioni credo che debbano essere fatte nelle piazze e credo anche che ce ne sia tanto bisogno.
RispondiEliminaCerto, ma per organizzarsi possono essere ottimi strumenti. Il virutale che incontra il reale ...come con la musica, per trovare posti dove suonare e poi suonare.
RispondiEliminaMy space è comodo per ascoltare al volo i pezzi di un gruppo e farsi un'idea...Non credo serva ad altro.
RispondiEliminaMichele: sto rispondendo dal mio account Blogger adesso
RispondiEliminaSono d'accordo; può essere una prima fase diciamo...l'importante è che si riesca ad andare il monitor. Ormai ne abbiamo uno ovunque!
RispondiEliminaVedo, vedo, che ricorda anche il nome dell'altra tua band, gli Aidoru, già ospiti sul blog...
RispondiEliminaMi riferivo, ovviamente a Michele Aidoru...
RispondiEliminaVenite dall’Emilia - Romagna, terra fertile per la musica e la cultura in genere. Se uno non suona in una band, scrive libri, oppure fa del cinema o corre con la moto… io, abitante in una regione vicina, ma molto diversa, ho sempre invidiato questa vitalità. È un bene per un giovane musicante nascere dove siete nati voi, oppure è indifferente? O un male …
RispondiEliminaGià...ero presente! piacevole intervista...
RispondiEliminaIn effetti si tratta di una terra fertile cosa importante per il confronto e la condivisione di ciò che si produce. Nascere in una terra che sforna arte in quantità è sicuramente una bella palestra nella quale muovere i primi passi...
RispondiEliminaAvete contatti con altri musicanti della vostra città? Di altre ... due Marquez sono anche due Aidoru...
RispondiEliminatal volta ci sono persino troppe proposte culturali e ultimamente la qualità si perde dentro la quantità...ma è comunque un bene se si pensa alla situazione di altre regioni
RispondiEliminaCesena è abbastanza piccola per cui si, bene o male ci si conosce o ci si frequenta addirittura. Se non facesse subito anni 90 parlare di scena ti direi che a Cesena c'è una bella scena.
RispondiEliminaQuali sono le vostre esperienze con concorsi musicali e rassegne dedicate a gruppi giovani? Quali consigliereste? Qualche esperienza e/o episodio che ricordate con piacere…
RispondiEliminaPersonalmente non ho un buon rapporto con questo tipo di eventi; in passato ne abbiamo frequentati un bel po’ e non mi sono mai sembrati luoghi sereni, iniziative per i “giovani” che ai giovani non restituiscono nulla e che spesso anzi prevedono iscrizioni a pagamento. abbastanza salate. Tolto Arezzo wave (ora Italia Wave) e poco altro, farei una bella pulizia in favore di qualcosa di più concreto.
RispondiEliminaForse l'unico consiglio che mi sento di dare è quello di cercare di spender meno soldi possibile per proporsi, ecco.
RispondiEliminaa 13 anni avevo un gruppo punk con cui ho vinto 20 ore di studio di registrazione...il ricordo è bello e l'esperienza in studio a quell'età è stata molto importante...
RispondiEliminain realtà però la penso come Andrea
RispondiEliminaBè certo, un concorso che regala 20 ore di studio e magari ha un iscrizione gratuita è davvero signorile; il problema è che è molto raro.
RispondiEliminaCredo... e rimanendo bambini, il primo disco/cassetta della vostra vita? Quello acquistato intendo.
RispondiElimina... di Michele lo so già, ma vediamo se conferma.
RispondiEliminainfatti era "Il Suono Degli Spazi" di Cesena
RispondiEliminaAhahahaha! L'avevi comprato?
RispondiEliminaIl primo veramente mio invece era su musicassetta. “La voce del padrone” di Battiatio.
RispondiEliminaIl concorso si chiamava "Il suono degli spazi" ...
RispondiEliminaHo capito bene?
RispondiEliminaAh si, quanti ricordi...
RispondiElimina... e un disco-vergogna?
RispondiEliminail s/t Lucio Dalla
RispondiEliminaPrimissimo vinile forse "Fresh Fruit for Rotten Vegetables" dei DK, mi dicevi l'altra volta.
RispondiEliminadisco vergogna mio: Plasteroid dei Rockets....ma se va bene adesso è anche di moda.
RispondiEliminasi I vinile acquistato era Fresh Fruit, ma mi sono ricordato che molto prima acquistai la cassetta di Dalla che ascoltavo molto con i miei genitori
RispondiEliminaTra Benvegnù e i Mariposa, tra i Perturbazione e i Valentina Dorme, Baustelle … questo a leggere alcune recensioni e a sentirvi suonare. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo sentite? Altri, più nascosti e imprevedibili?
RispondiEliminaSecondo me un po’ si, si tratta di masturbazioni mentali, di dover per forza collocare qualcosa all’interno di un qualcos’altro di già noto e sentirsi tutti tranquilli. Io mi sento vicino a Benvegnù nel senso che sono un suo fan, ma gli altri citati per dire non li conosco proprio e quindi l'accostamento mi risulta strano, se non altro.
RispondiEliminaPerché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminaIo sono comunque un ascoltatore anomalo, prendo spesso dei cicchetti dagli amici più informati su quelle che sono le novità musicali...
RispondiEliminaPer quel che riguarda me, bè io sottoscrivo la A, quella dei demoni come prima opzione e non escludo un pizzico di narcisismo, ecco.
RispondiEliminaSi prova un piacere indescrivibile quando si suona qualcosa che ti piace...di questo te ne accorgi fin da subito, quando hai imparato i primi tre accordi, o il temino della Bamba...
RispondiEliminadopo smettere è difficile
Si prova un piacere indescrivibile quando si suona qualcosa che ti piace...di questo te ne accorgi fin da subito, quando hai imparato i primi tre accordi, o il temino della Bamba...
RispondiEliminadopo smettere è difficile.
Se non suonassi sarei un nerd senza speranza
Ahahahha, è vero! Probabilmente anch'io.
RispondiEliminaE per finire, una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna ...
RispondiEliminaCome va? Non c'è male, grazie.
RispondiEliminaSi chiede sempre un po' pochino.
....la domanda marzulliana è sempre la più difficile...
RispondiEliminaÈ tremenda!
RispondiEliminaandreste a San Remo?
RispondiEliminaPerchè no...con un pezzo senza orchestra
Ciao a tutti
Bella questa, io andrò a giocare al casinò...
RispondiEliminaIo suonerei nell'orchestra
RispondiEliminaGrazie Marquez...
RispondiElimina... e poi lanceresti los partitos sulla giuria...
RispondiEliminaPer ritornare ai concorsi italici poco seri...
RispondiEliminalos partitos e los leggios, grazie a te, davvero.
RispondiEliminaBuonanotte
Grazie a voi, buonanotte e buonafortuna Marquez.
RispondiEliminaBene, mi sono letto l'intervista in questa ora piccola, prima ho provato a connettermi con il mio cellulare antelucano ma riuscivo solo a leggere e non a postare. Sono a Roma e prima ero in un ristorante a magnà, mi è dispiaciuto non poter partecipare ma sono in gruppo e non posso fare quello che mi pare. Grazie ancora all'alligatore e un saluto al Marquez!
RispondiEliminaDario
Grazie Ally per l'intervista e sempre nuovi gruppi da scoprire. Una cosa, visto che hai citato i Baustelle, cosa ne pensi dell'ultimo album? a me non è piaciuto, l'ho trovato molto curato, eccetera, ma mi è sembrato anche un esercizio di stile, una sorta di summa di tutti i loro dischi ma in versione un po' stanca...forse anche perchè, come ho letto da qualche parte, sembra che la casa discografica abbia spinto ababstanza per un disco in tempi brevi, secondo contratto.
RispondiElimina@Aidoru
RispondiEliminaCiao Dario, benvenuto, anche se in ritardo, nella palude, che comunque hai scrutato da Roma grazie al cellulare. Bella questa immagine: tu al ristorante con gli amici, il vino dei Castelli ...manca solo il teletrasporto alla nostra società (così potrai farmi assaggiare il vino in diretta ...). Grazie per il pensiero e alla prossima.
@And
RispondiEliminaGraie a te per l'attenzione.
Baustelle: in questo periodo sto ascoltando un sacco di dischi, ma non ho ancora sentito quello dei Baustelle. Non per snobismo, ma perchè non ho proprio tempo. Ho letto un'intervista al trio su il manifesto (o era solo a Bianconi? dio, mi perdo...), e mi sono sembrati i soliti giovani intellettuali europei. Nell'intervista si citavano parti di testi, decisamente in linea con quelli del passato, che, per quanto ricordo, sono tra i migliori della nostra generazione. Bianconi è un grande scrittore, non scopro l'acqua calda. Pressioni da parte della label? Non so ... a volte sotto pressione si scrive pure meglio (non si cazzeggia e si va dritti al punto), a volte si scoppia. Quale delle due? Quando avrò sentito il loro cd ti dirò ...
Prima Guido Foddis e poi Marquez. Alligatore, sei il mio eroe. Sposami!
RispondiEliminaGrazie e benvenuta nella palude. Sposarmi? ... avere degli amici in comune è sicuramente un buon punto di partenza, ma prima dobbiamo conoscerci. Tra alligatori facciamo così.
RispondiElimina