Non è da tutti ospitare un Canemorto. Io questa sera cercherò pure di farlo “parlare”, anzi scrivere…ma bando alle freddure, Canemorto è un progetto musicale in costante evoluzione con la voce di Antonio Nardi (già leader dei Colya) a raccontare storie surreali, a volte buffe a volte tristi. Accanto a lui Leopoldo Giachetti e Martino Mugnai (già componenti dei Velvet Score) ed ora, da non molto, il basso dei Rio Mezzanino, Leonardo Baggiani.
Dopo molti gruppi oltre Firenze, ecco un gruppo di Firenze, in tutto e per tutto. Lo si sente ad ascoltare il loro recente omonimo esordio, a cominciare dalla canzone-inno per la Fiorentina alla cover di Ivan Graziani, Firenze (canzone triste), resa molto attuale pur rimanendo fedele all’originale (malinconica senza perdere l’ironia). Ma tutte le canzoni di Canemorto contengono sentimenti apparentemente opposti. Ascoltandolo si passa spesso dal sorriso, e a volte il riso esplicito (Giuliano non lo sa) all’amaro in bocca (Bel natale) … ma poi si torna a ridere.
Un Gaber nato trent’anni dopo in riva all’Arno? Paragone esagerato? E allora lasciamo la parola a lui, Canemorto che parla… ci darà i numeri da mettere al lotto. Bau, bau, bau! Ci sei? … ci siete?
Dopo molti gruppi oltre Firenze, ecco un gruppo di Firenze, in tutto e per tutto. Lo si sente ad ascoltare il loro recente omonimo esordio, a cominciare dalla canzone-inno per la Fiorentina alla cover di Ivan Graziani, Firenze (canzone triste), resa molto attuale pur rimanendo fedele all’originale (malinconica senza perdere l’ironia). Ma tutte le canzoni di Canemorto contengono sentimenti apparentemente opposti. Ascoltandolo si passa spesso dal sorriso, e a volte il riso esplicito (Giuliano non lo sa) all’amaro in bocca (Bel natale) … ma poi si torna a ridere.
Un Gaber nato trent’anni dopo in riva all’Arno? Paragone esagerato? E allora lasciamo la parola a lui, Canemorto che parla… ci darà i numeri da mettere al lotto. Bau, bau, bau! Ci sei? … ci siete?
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/antonionardionline
Yuu-uuh! C'è nessuno?
RispondiEliminaeccolo! :-)
RispondiEliminaBene, temevo di non sentirti fiatare...
RispondiEliminaBenvenuto nella mia palude...
RispondiEliminaeccomi anche io
RispondiEliminagrazie! sdraiato sul letto, cicchino pronto e via.. :-) con noi dovrebbe esserci, se il cervello gli da l'ok, anche leopoldo..
RispondiEliminaappunto..
RispondiEliminavacci piano, cane malandato
RispondiEliminaBene, ciao Leopoldo
RispondiEliminaahah, è un ragazzo tutto particolare :-)
RispondiEliminaVedo che ci avete già preso gusto a chattare...
RispondiEliminaciao alligatore
RispondiEliminache ci vuoi fare.. siamo pischelli inside..
RispondiEliminaSe ci siamo tutti parto con la prima difficile domanda...
RispondiEliminaprego
RispondiEliminaok!
RispondiEliminaChi è Canemorto?
RispondiEliminaMm.. ancora non lo so, davvero. Ultimamente lo immagino come un fantasma abbaiante, triste ma ironico, malinconico ma burlone, che mi fa visita (perlopiù di notte) portando con se un sacchetto di buone idee da stendere nella realtà nel modo che preferisco. Che al momento è la musica, ma chissà..
RispondiEliminaLa cosa figa è che da qualche tempo questo strano personaggio ha cominciato ad infestare i sogni e la veglia anche dei miei compari, cosa questa molto interessante.. perchè oltre ad indicare il fatto che questo progetto si sta naturalmente evolvendo, dimostra che non sono schizofrenico.... :-)
Un sogno fatto in tanti; bello, rischia di realizzarsi.
RispondiEliminaPerché questo nome, abbastanza macabro?
RispondiEliminaÈ macabro o magari è un modo di dire toscano che non conosco?
RispondiEliminaeheh.. magari.. chissà poi che vorrà dire "realizzarsi" :-)
RispondiEliminaBhe.. posso elencare tutta una serie di ragioni a seconda del livello di astrazione in cui vogliamo porci (ma che sto dicendo..??)
RispondiEliminaDunque, a livello emozionale il nome di fatto è legato alla mia voglia di scomparire nel nulla tutte le mattine appena mi sveglio, ed il conseguente stato di malessere che io spesso identifico come "canemorto". Per fortuna non dura più di 5 minuti..
A livello di realtà spicciola, mentre mi stavo recando ad una delle prime prove con quello che adesso è il batterista del Cane, a circa 300 all'ora in autostrada arrotai uccidendolo una povera bestia che non so perchè si trovava li (ed è li che probabilmente è nato il fantasma del Cane). A pensarci bene, mi sa che lo so perchè quella povera bestia era li: qualche figlio di troia aveva pensato bene di abbandornarla in una piazzola.. magari pure pensando che stesse facendo la cosa giusta.
Se invece te lo dovessi giustificare in termini di "marketing", ti direi semplicemente che fra tutti i nomi di band, i marchi, le pubblicità che ti sono passate oggi sotto agli occhi, "Canemorto" sarà uno dei pochi che ti ricorderai domattina. Brutto o bello che sia.
E a chi mi obietta "ma dai, è un nome troppo forte, è di cattivo gusto", io rispondo: "scusa, ma hai accesso la tv la settimana scorsa? hai visto com'è ridotta quella che la stragrande maggioranza delle persone definiscono musica italiana? E io mi dovrei preoccupare per il nome che do al mio progetto? Ma no, dai!
cavolo, ho fatto un tema ehm :)
RispondiEliminaUn tema dove c'è tutto...
RispondiEliminaE nel progetto come e quando sono entrati Leopoldo e Martino e poi altri ...
RispondiEliminaBella risposta, aggiungerei che "Canemorto" crea un immaginario molto contrastante da quello tipico del mondo della musica pop/cantautoriale italiana. E tutto ciò ci piace.
RispondiEliminabhe, diciamo che questo è un progetto che nasce come solista, almeno in fase di composizione. poi per esigenze di live pian pianino ho cominciato ad inserire i ragazzi nel progetto.. prima martino, poi leopoldo.. e adesso anche leonardo al basso.. l'importante, per me, è avere persone umanamente affini.. dopo naturalmente aver testato l'affinità musicale.
RispondiEliminaVenni reclutato dal Cane all' incirca un anno fa, proprio di questo periodo. Sembra passato molto più tempo da allora.
RispondiEliminasi effettivamente sembra una vita.. ma è poco più di un anno :-)
RispondiEliminaParlavi del lato compositivo, allora ti chiedo come nasce una tua canzone? Prima la musica o prima le parole?
RispondiEliminaDi solito nasce prima la musica, per un meccanismo direi naturale di "emozione" del momento.. certo è che nei brani di questo cd finalmente ho trovato la forza per scrivere dei testi che vadano oltre la suggestione sonora delle parole, quindi alla fine c'ho passato forse ancor più tempo.. cosa per me inedita, ma che ho molto apprezzato.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni di questo nuovo omonimo cd? ... mi dici che hanno avuto una lunga gestazione o sbaglio?
RispondiEliminaBhe, dipende.. alcune sono nate nel giro di pochi mesi, raccogliendo spunti e situazioni che ho ritenuto degne di menzione.. altre, non la maggioranza però, sono più vecchie come basi musicali. Su queste ho riscritto i testi seguendo quell'onda compositiva che ti ho descritto prima.
RispondiEliminaDove trovate l’ispirazione?
RispondiEliminaA proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
RispondiEliminaSiii come no... praticamente sempre... ho contenitori colmi di foglietti con mezze frasi, pezzi di canzone, flussi di coscienza... e onestamente mi vergogno anche un pò a dirlo, mi sembra così naif.. vero è che talvolta da quei moncherini di canzone è nato qualcosa che definisco sufficientemente compiuto.. anche alcuni brani dell'LP.
RispondiEliminaPoi circa 3 mesi fa mi son comprato l'iPhone! ahah... a parte gli scherzi, fra i molteplici utilizzi che ne puoi fare c'è anche quello di ottimo registratore vocale.. il mio cellulare precedente registrava da schifo, una volta mi ci è voluto un giorno intero per capire il contenuto di una registrazione della notte prima.. :-)
Cmq non sottovalutare mai l'effetto "notte": spesso le cose che registri o scrivi di notte prima di coricarti sembrano dei capolavori assoluti, riascoltati la mattina.. ehm.. diciamo che "ci devo lavorare ancora un pò" :-)
RispondiEliminaC’è una canzone che rappresenta meglio il canemorto-sound?
RispondiEliminaNon saprei, il progetto tutto sommato è relativamente giovane a livello sonoro, quindi non ti so rispondere con precisione.. diciamo che nelle mie proiezioni mentali vorrei che le canzoni fossero cantautoriali, con parole semplici ma non banali, che parlino di cose di tutti i giorni ma in modo originale.. e che abbiano una certa dose di stronzaggine quando serve. Non credo ancora di aver scritto un pezzo che assolva a questi requisiti (mi sa che non lo scriverò mai.. ehm :-) ) però mi piace pensare che "Se ritornasse il signor G", "Giuliano non lo sa", "A 300 all'ora" "Un supermercato qualunque" siano sulla buona strada.. bho.
RispondiEliminaMa te leopoldo quale pezzo preferisci del disco? :-)
RispondiEliminasotto il punto di vista dell'arrangiamento l'ispirazione nasce dal momento.
RispondiEliminaaccade che antonio lancia un riff con il violino e canticchia il tema della canzone, molto spesso è lui stesso a ispirare noi con le sue sonorità. Poi ci fermiamo per vedere ciò che abbiamo tirato fuori e ci confrontiamo. Dal confronto poi nasce nuova ispirazione e così via. E' un apporoccio che sembrerebbe dei più calssici, però a mio parere è molto raro che questo meccanisimo funzioni a dovere.
concordo.. diciamo che se funziona 1 sera su 3 è già un ottimo risultato :-)
RispondiEliminaahah! ma ancora gli manca il ritornello giusto, via..
RispondiEliminama sei pazzo? 1 su 3 è tantissimo!
RispondiEliminabhe, siamo ottimisti :)
RispondiElimina...beh, non vedo l'ora di sentirla, quanto alle cnzoni che citi sono tra le migliori...avete fatto pure una bellissima cover di “Firenze (Canzone triste)” di Ivan Graziani, un cantautore a parte, poco ricordato. Perché questo omaggio?
RispondiEliminaTi ringrazio :) non c'è una ragione precisa, ogni tanto è molto divertente prendere cose che non sono tue e provare a metterci del tuo. Personalmente l'ho fatto in passato con brani di Alicia Keys, Neil Young, Sparklehorse, Vasco Rossi...
RispondiEliminaFirenze di Ivan Graziani è un pezzo che conosco da tanto, che ho sempre considerato stupendo ma che (col dovuto rispetto!) nella sua versione originale molto lenta e autoindulgente forse a degli orecchi del 2010 risulta un pò ostico.. quindi un pò per scherzo un pò per necessità ho deciso di provare a rifarlo in chiave canina.. e il risultato mi piace.
Ti dirò, dopo aver eseguito questa canzone dopo una esibizione ho ricevuto uno dei complimenti più belli: un regista della Rai mi si avvicina e mi fa "io conoscevo molto bene ivan, diciamo che ero li la sera prima che scrivesse firenze.. devo dire che quando ho sentito la tua cover mi hai fatto emozionare, hai colto nel segno.. bravo".
bhe magari non era vero niente, però.. è stato bello lo stesso!
RispondiEliminaBeh, io non ho conosciuto personalmente Graziani, e come musicista ho vaghi ricordi,ma questa me la ricordavo bene e mi pare che voi l'avete attualizzata senza snaturarla, cosa che purtroppo, con le cover succede spesso...
RispondiEliminacome darti torto.. credo dipenda dall'uso che si fa di una cover.
RispondiEliminaC’è pure una canzone che s’intitola “Fiorentina”, un inno alla tua squadra del cuore suppongo?
RispondiEliminavostra...di entrambi magari...
RispondiEliminacerto è che quando decidi di rifare una canzone non tua, il rapporto con questa cambia radicalmente.. nel senso che da quel momento in poi quel pezzo perde tutti i riferimenti che aveva nella tua vita.. non so mi sono spiegato bene..
RispondiEliminaahah di leopoldo assolutamente si.. mia non molto :)
RispondiEliminaCerto, per Ivan aveva un senso, per te un altro...
RispondiEliminadiciamo che fra i tanti amici tifosi viola sfegatati ce n'è uno che spesso mi chiedeva (così goliardicamente) "gnamo, fai un inno per la fiorentina, gnamo forza.." allora c'ho provato.. bhe con risultati un pò diversi da quello che si aspettava!
RispondiEliminaQuesta canzone di fatto prende come spunto la Fiorentina per raccontare di un rapporto fra 2 persone che finisce, perchè per un vero tifoso non c'è amore più grande che sentirsi in curva.. e non c'è regalo più grande che farsi regalare "una rosa" dal suo attaccante preferito. Giusto o sbagliato, vi giuro che può succedere.. io l'ho visto.
Ma era Leopoldo quello che insisteva per l'inno?
RispondiEliminaahah no direi di no.. anche se fra martino e leopoldo non so quale dei due sia più perso per la viola..
RispondiEliminacmq ti dirò che è uno dei pezzi che più mi contestano..
RispondiEliminaantonio poi spesso tiene a ribadire la sua natura "gobba".
RispondiEliminaahah son leggende codeste
RispondiEliminaIl calcio divide ...
RispondiEliminaComunque è un inno orginale, diverso da quelli che senti di solito. Sarebbe bello diventasse quello ufficiale, allora il calcio potrebbe iniziare a cambiare. E poi, dire inno viola oggi, assume pure un altro significato...
RispondiEliminaeh hai ragione. onestamente la vedo un pò dura come inno della fiorentina, purtroppo ha il ritornello discendente, al contrario di quasi tutti i cori da stadio..
RispondiEliminaChe rapporto avete con Internet da semplici utenti?
RispondiEliminaDa semplice utente direi più che buono. Ho avuto la fortuna, anche se ero davvero un pischello, di essere già "online" durante la nascita della cosiddetta "era digitale" (diciamo qualche anno prima che Internet venisse colonizzata dalle grandi corporation) e quindi, pur non essendo un nativo digitale (perchè non ci rientro anagraficamente) conosco e comprendo molti dei meccanismi della rete e dei computer in generale.. purtroppo spesso mi ritrovo pure a lavorarci dentro :-)
RispondiElimina… e da musicanti?
RispondiEliminabhe, sfruttiamo nei modi che riteniamo opportuni Internet come canale promozionale.. questo però non vuol dire passare giornate intere su myspace o facebook.. ;)
RispondiEliminaA proposito di socialnetwork, cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “...su FB non si pensa. Su FB non si inventa. Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io ...
RispondiElimina…Ora sembra che facebook faccia cose impegnate, sia usato più seriamente. Il popolo viola …
RispondiEliminamah. io una volta la vedevo come una cosa molto affascinante, da scoprire.
RispondiEliminaci trovavo forse qualcosa di selvaggio. mi vengono in mente quei siti internet della fine degli anni '90 con gli sfondi sempre grigi, un immagine e un sacco di parole, quando ancora la rete non era fruibile ai più e la velocità di scaricamento dei dati era misurata i kilobites.
adesso ho l'impressione che tutto sia diventato fin troppo "legalizzato" e la tendenza sarà a mio avviso sempre più questa. rimane comunque uno strumento incredibile e rivoluzionario. basta vedere quello che stiamo facendo adesso...
è proprio questo il problema.. su Facebook non si deve pensare, si deve pensare a letto, in cucina, al bagno, mentre si cammina.. Facebook (come tutta la rete) deve servire, molto superficialmente a fornirci gli spunti e gli strumenti per pensare in modo più corretto, ispirato e informato. Tutto il resto per me conta come il due di picche.. che poi esista un meccanismo "sotterraneo" che indirizza le persone verso certe pagine e contenuti piuttosto che verso altri, mi sembra chiaro e palese, ma questo esiste in ogni branca della nostra società.. non credo però che in Facebook siamo arrivati ancora al punto di avere un meccanismo così inquinato.
RispondiEliminaL'altro giorno sorridevo del fatto che a detta di molti "opinionisti" Facebook stia contribuendo a rovinare molte famiglie perchè riavvicina le persone (tipo vecchi amici di scuola e università) innescando tradimenti etc.. fantastico, praticamente è come dire che "E' colpa di Facebook se l'amore finisce" !! Questi "meccanismi digitali" hanno dato solo la possiblità a situazioni già esistenti di diventare espliciti.. un pò come la piccola rivoluzione che ha innescato l'arrivo degli sms per comunicare fra persone. E questo credo che tirando le somme sia positivo. Sta a noi saper gestire la nostra moralità, no?
Certo, il mezzo è alla fine neutro, se siamo tutti adulti ...
RispondiEliminaSiete di Firenze, città non proprio lontana dai grandi centri. Anzi, Firenze (e la Toscana in genere) è ricca di etichette e di esperienze imprenditoriali nel campo della musica. Questo vi ha aiutati? Oppure è solo apparenza?
RispondiEliminaMha, non saprei dire esattamente.. in realtà io non sono proprio fiorentino, vivo in Mugello in una colonica sperduta in un bosco.. quindi capisci che non ho mai legato tantissimo con le realtà cittadine. Certamente ci sono persone che mi aiutano e che mi hanno aiutato molto, ma non le vedo strettamente correlate entro una "scena fiorentina". Preferisco ragionare per singoli che per gruppi. Forse leopoldo ha una visione più precisa della questione..
RispondiEliminail difetto ed allo stesso tempo il vantaggio di internet è che è sempre più difficile non avere un' identità.
RispondiEliminaOppure averne troppe, che equivale ad averne nessuna...
RispondiEliminadirei che abbiamo incrociato le risposte :)
RispondiEliminaCapita, è il bello della diretta direbbe Minà...
RispondiEliminaeheh giusto.
RispondiEliminaAvete contatti con altri musicanti della vostra città? Di altre ...
RispondiEliminaSi certo, anche se è una cosa che va un pò a periodi, ma di sicuro è molto divertente collaborare con persone che hanno background diversi dai tuoi, spesso dati appunto anche dalla lontanza fisica..
RispondiEliminaIl disco esce presso Music Valley, importante label del pop italico. Come nasce questo rapporto? … molto stretto a quanto leggo?
RispondiEliminaBhe in realtà Music Valley più che essere una vera etichetta è un collettivo di persone che hanno deciso di riunire i loro lavori, da soli o in collaborazione, sotto un nome comune. L'idea nasce dal mio produttore, Pio Stefanini, col quale ho un rapporto molto bello e schietto e col quale ci siamo imbarcati in questa avventura :)
RispondiEliminasono ormai 10 anni che sono dentro la "scena" fiorentina, con i May I Refuse prima con i Velvet Score adesso. Queste realtà, seppur non di enorme portata, hanno avuto la possibilità di esprimersi (facendo concerti, pubblicando dischi ecc.ecc.) grazie all' appoggio di persone appassionate. Il problema è che questo tipo approccio è sempre più difficile da trovare aldilà della zona geografica in cui ti trovi.
RispondiEliminaCerto, ricordo questi gruppi e un'altra label importante nel loro sostengo, la mitica Black Candy...ha fatto un sacco di buoni dischi.
RispondiEliminaDischi. Il primo disco della vostra vita? Quello acquistato intendo …
RispondiEliminaMmm, il mio primo vero disco che ho comprato credo sia "Blood Sugar Sex Magik" dei RHCP.. direi che l'ho consumato :)
RispondiEliminain realtà le prime cose che ho ascoltato risalgono alle elementari.. una cassetta passatami da una mia amica con una raccolta di un gruppo semisconosciuto.. i "Beatles"... direi che sono stato mooolto fortunato
Hai iniziato bene direi...
RispondiEliminaLeopoldo sta ancora pensandoci...
RispondiEliminail primo disco (in realtà era una cassetta) che ho comprato è stato uno di Fiorello "Spiagge e Lune", ma avevo tipo 8 anni ed ero incosapevole.
RispondiEliminaLa prima vera passione, grazie all'eredità materne soprattutto sono stati i Beatles... banale ma è la verità.
ahah fiorello! questa poi..
RispondiEliminaSì, i Beatles sono stati la prima volta di molti ...pure io, tra i primi acquisti ho loro: il disco rosso e il disco blu dei fab four, letteralmente consumati.
RispondiEliminaQuanto a Fiorello, è un peccato di gioventù, io da bambino presi il disco di Nikka Costa, è con questo posso corre a nascondermi...ho fatto peggio di Leo. E tu, hai qualche acquisto della vergonga?
RispondiEliminamm acquisto della vergogna "musicale" direi di no.. non so se si può definire una coaa vergognosa, ma mi ricordo che da piccolo ascoltavo le cassette di mia sorella di nascosto, in particolare i pezzi di Ozzy Osbourne.. la cosa strana è che ero terrorizzato da quelle canzoni, e quindi dopo averne ascoltato un pò mi tranquillizzavo con i classici dei Queen.. bha!
RispondiEliminaOddio, se penso che poco tempo dopo sapevo tutto "powerslave" degli iron maiden a memoria :)
RispondiEliminageniale Nikka, mi ricordo un "Vattene Amore" in versione inglese cantata da lei... niente male.
RispondiEliminamm dipende se riesco a trovare l'mp3! di sicuro non vado a comprarlo :)
RispondiEliminaLa penultima domanda: perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminaForse perchè fra le cose che facciamo è una di quelle che credo ci riesca meglio.. e sicuramente perchè è divertente, oltre ad essere un canale di sfogo, l'idea di creare qualcosina che prima non esisteva. Per essere amati non credo sia necessario fare musica, o meglio non è una condizione necessaria.. anzi spesso fare musica può rappresentare un problema per chi ti ama :)
RispondiEliminaE allora, una domanda che non vi ho fatto, anche la risposta se volete e poi tutti a nanna anche se non è poi così tardi …
RispondiEliminacavolo, questa è molto marzulliana!
RispondiEliminavai leopoldo, che questa sembra fatta apposta per te.. :-)
RispondiEliminaSai, vista l'ora...marzullo incombe...
RispondiEliminaniente, non ce la fa :-)
RispondiEliminabhe la domanda potrebbe essere "ma dov'è finito marzullo?" io però non so rispondere :)
RispondiEliminaCi sono un miliardo di motivi per cui io suono. La musica è una cosa enorme.
RispondiEliminaNon saprei risponderti in un modo semplice è sicuramente un mezzo espressivo con cui fin da piccolo trovavo confideza. Adesso è forse più un rifugio. Fare un concerto, andare a provare, andare a registrare un disco, o più semplicemente andare in soffitta e prendere la chitarra in mano è come trovarsi in un porto sicuro.
Se non avete altro da aggiungere, direi che possiamo chiudere con queste parole di Leopoldo...a meno ch Leo non sappia dirci che fine ha fatto Marzullo?
RispondiEliminaNon sono io sotto smetite spoglie, questo mai...
RispondiEliminasecondo me sono al bar insieme! :-)
RispondiEliminaA bere del Chianti o del Bunello ...occhio alla patente.
RispondiEliminaBrunello, Brunello...buonissimo!
RispondiEliminaeheh di sicuro..
RispondiEliminala domanda è "Se uno fa musica con l'intento di essere comunicativo, utilizzando un linguaggio sia musicale che lirico volutamente intellegibile per l'ascoltatore medio, è da considerarsi presuntuoso?"
RispondiEliminacavolo ti ci sei messo d'impegno.. ora ti rispondi sa solo però!
RispondiEliminaNo credo, però questa notte ci penserò...
RispondiEliminaBOH!
RispondiEliminaDifficilelissima, veramente...altro che Marzullo...
RispondiEliminaE con questo interrogativo si chiude qui l'incotro con il Canemoto, a meno che non voglia aggiungere altro...
RispondiEliminaAlligatore, grazie mille di averci ospitato.. se posso aggiungere una cosa veloce..
RispondiEliminaAggiungi pure ...
RispondiEliminaVorrei ricordare che il disco del cane è ascoltabile in streaming integrale sul nostro sito, canemorto.com
RispondiEliminae che da 12 marzo in poi saremo in lizza per la vittoria di Musicultura, uno dei premi più conosciuti per la musica d'autore.. se ascoltate Music Village su RadioRai 1 sal 12 ci sentirete li.. e se vi va di votarci magari lo vinciamo pure Musicultura.. magari!
Grazie ancora a nome di tutti :-)
Andrò ad ascoltare, è pure il giorno del mio compleanno, non lo posso dimenticare...grazie.
RispondiEliminaGrazie a te!
RispondiEliminaOra metto pure il link al vostro myspace nell'homepage sotto la presentazione iniziale...
RispondiEliminaGrazie Antonio grazie Leopoldo, grazie al Canemorto che è in voi… e a Vivaldi (oggi è il suo di compleanno) … Auguri Vivaldi, buonanotte e buonafortuna al canemorto.
RispondiEliminaperfetto :)
RispondiEliminaCiao Alligatore, grazie per lo spazio.
RispondiEliminaMi raccomando seguite il Canemorto.