Questa sera sono di scena i Vinegar Socks, duo innovativo ed emozionante composto dal violinista italiano Paolo Petrocelli e dal cantautore americano (da qualche anno a Roma) Jordan De Maio. Un magico incontro il loro, capace di produrre suoni originali per la musica di casa nostra. E poi metteteci degli archi, metteteci dei mandolini, metteteci la voce umana usata come un vero e proprio strumento, ed avrete più o meno l’idea di come sono le canzoni del duo (dal vivo in tre, con l’arrivo del polistrumentista Matteo Locasciulli).
Musica nuova per gli anni uno? Forse qualcuno gli avrà già visti o sentiti in giro, magari al cinema (cinque pezzi del loro album d’esordio sono finiti nella colonna sonora del film Dieci inverni, uscito di recente).
Pure i Vinegar Socks, come i campani The Orange Beach, hanno una label straniera: la statunitense Grinding Tapes Records, etichetta che stampa i dischi con materiale riciclato e devolve ogni dollaro dei cd venduti ad un’associazione scelta dal gruppo (loro hanno scelto la Sacco&Vanzetti Foundation). Ma non voglio anticiparvi troppo: come, dove e perché della musica e di tutto quello che le gira attorno, lo diranno direttamente Paolo e Jordan. Ci siete?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/vinegarsocks
Musica nuova per gli anni uno? Forse qualcuno gli avrà già visti o sentiti in giro, magari al cinema (cinque pezzi del loro album d’esordio sono finiti nella colonna sonora del film Dieci inverni, uscito di recente).
Pure i Vinegar Socks, come i campani The Orange Beach, hanno una label straniera: la statunitense Grinding Tapes Records, etichetta che stampa i dischi con materiale riciclato e devolve ogni dollaro dei cd venduti ad un’associazione scelta dal gruppo (loro hanno scelto la Sacco&Vanzetti Foundation). Ma non voglio anticiparvi troppo: come, dove e perché della musica e di tutto quello che le gira attorno, lo diranno direttamente Paolo e Jordan. Ci siete?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/vinegarsocks
eccoci! ciao alligatore!
RispondiEliminaEccomi
RispondiEliminaBenvenuti nella mia palude.
RispondiEliminaVi vedo collegati al completo...da luoghi diversi.
RispondiEliminaComincio con una domanda difficile, che butto lì per entrambi: chi sono i Vinegar Socks?
RispondiEliminasì, ci siamo entrambi ma da due case diverse!
RispondiEliminaSi. Sono a casa. Ma c'e un modo di farlo ricaricare automaticamente ogni volta che arriva un commento?
RispondiEliminaVinegar Socks è il nome di un progetto musicale nato a roma nel 2008, con l'incontro tra me, violinista e Jordan, cantante e chitarrista.
RispondiEliminaRispondo a Jordan, devi uscire e rientrare per ogni commento...dobbiamo coordianrci un po' alla volta, poi preso il passo giusto sarà perfetto...ora è un po' come alla partenza del palio di Siena, o in Formula uno. Capito?
RispondiEliminaPerché questo nome così surreale? Calzini all’aceto?
RispondiEliminayes! Andiamo avanti allora con questa garra
RispondiEliminaabbiamo subito cominciato a lavorare a quelle che erano le sue idee musicali...nel giro di pochi mesi ci hanno affiancato un contrabbassista, Marco Rossini, ed un mandolinista, Patrizio Petrucci
RispondiEliminae così abbiamo una formato il gruppo! dopo pochi mesi di lavoro ci siamo ritrovati davanti alle telecamere di MTV!
RispondiEliminaRispondo io alla seconda domanda
RispondiEliminaCercavamo un nome ma niente andava bene.
RispondiEliminaNiente?
RispondiEliminaE' stato un caso, ho trovato le parole così, indovinando senza un disegno, sapeva di povertà, o una pozione, le due parole insieme mi sembravano il nome di un protagonista
RispondiEliminaquindi si non ha senso, però un po quella era l'idea
RispondiEliminaBello, poetico, strano.
RispondiElimina...e suona bene.
RispondiEliminaabbiamo scoperto dopo che vinegar socks è il nome di un rimedio populare per far passare la febbre
RispondiEliminaanche quella scoperta era solo un caso
RispondiEliminatocca Paolo
RispondiEliminaQuesta non la sapevo...proverò la prossima volta che mi becco la febbre.
RispondiEliminaa dire la verità, noi non ci abbiamo ancora provato! : )
RispondiEliminaPerò, a pensarci bene potrebbe essere...magari invece dell'aceto provo con del buon vino.
RispondiEliminaContinuando: come nasce un vostro pezzo? Prima le parole o prima la musica?
RispondiEliminadai, rispondo io anche a questa
RispondiEliminaVai pure ...
RispondiEliminaIn genere la musica, un giro di accordi, una melodia, 4 battute, poi vengono le parole. Con le parole cerco di dare vita a quello che c'e nella musica. O almeno non contaminare quel senso. Se non funziona diventa un pezzo strumentale.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni di questo recentissimo esordio?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminai brani sono nati da un intenso lavoro di arrangiamento svolto tutti assieme
RispondiEliminaScusate che la mia conessione non funzionava
RispondiEliminaNo dai, va molto bene invece...
RispondiEliminaAssolutamente, è comunque sempre una collaborazione
RispondiEliminaAnche se in genere l'idea iniziale è la mia c'e poi una fase di svillupo in cui ognuno se mette a lavorare su un pezzo
RispondiEliminaQuesta per entrambi ...
RispondiEliminaquesto disco è stato fortemente voluto da tutti quanti...
RispondiEliminavolevamo fissare quello a cui con grande entusiasmo abbiamo lavorato nel corso di questi mesi
E' stato voluto ma allo stesso tempo è stato uno sperimento
RispondiEliminaCioè non era molto calcolato sia al livello di produzione o il livello artistico
RispondiEliminaVolevamo vedere dove potevamo portare questo suono, questi strumenti, in un contesto "auto-prodotto"
RispondiEliminaDevo dire un esperimento riuscito...forse è meglio non fare troppi calcoli...
RispondiEliminaLo sto sentendo ora in sottofondo...mi ricorda molti buoni ascolti, ma non uno in particolare.
RispondiEliminaEra anche la nostra idea ... se no perdi la spontaneità che mi piace così sentire in altri CD
RispondiEliminaCome aveste trovato una vostra linea...senza cercarla.
RispondiEliminaassolutamente sì...fissare quei brani su disco è stata la naturale conclusione di un lavoro di composizione e arrangiamento
RispondiEliminaUna filosofia molto zen, sembra...
RispondiEliminahmmm ...
RispondiEliminabirra e vino sono stati molto importanti
RispondiEliminapiù importanti direi che la meditazione
RispondiEliminaconfermo!
RispondiEliminaConcordo, ma con del buon vino si possono fare delle buone meditazioni...ispira.
RispondiEliminaIspirazione: dove trovate l’ispirazione? …A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia. Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaassolutamente sì! spesso fissiamo le nostre idee su un registratore
RispondiEliminaIo si ... ho un registratore che è anche portatile. Alcune cose ho scritto in un trullo nella Puglia, alcune cose in America. Ma certo ci sono anche quelle idee che non riesci catturare ... sono solo per quel momento e poi nel vento ...
RispondiEliminaanche se devo dire, almeno in questo nostro primo lavoro, tutto il percorso di costruzione e composizione dei brani è stato molto fluido...spesso immediato...
RispondiEliminaComunque non vado d'accordo con quello che dice Eddie Vedder
RispondiEliminainsomma arrivavamo con naturalezza alla versione per noi ideale del brano!
RispondiEliminaFa tutto parte di un procedimento creativo, anche le cose perse
RispondiEliminaC’è una canzone che rappresenta meglio il vinegarsocks-sound?
RispondiEliminaE poi le cose più belle sono in genere quelle che ti ricordi. Mi ricordo che hanno chiesto a John Lennon e Paul McCartney (mi sembra tutti e due), come sapevano se un brano era da tenere. Loro hanno risposto che è quando il giorno dopo si ricordano di averlo scritto.
RispondiEliminaNo, direi di no. E' tutto un work-in-progress.
RispondiEliminaCome avete trovato l’etichetta, la statunitense Grinding Tapes Records? Come procede il vostro rapporto con essa?
RispondiEliminasiamo ancora alla ricerca di un sound... probabilmente quando lo troveremo avremo concluso il nostro percorso!
RispondiEliminapubblicare il primo album con grinding tapes è sembrata la conclusione naturale di questo nostro primo percorso
RispondiEliminal'etichetta è di Boston, una città vicina a Providence, il luogo dove è nato Jordan...
RispondiEliminain qualche modo quindi la musica ha fatto ritorno al luogo da cui era partita!
RispondiEliminaSi, sono delle brave persone, rinfrescanti in un epoca in cui la musica è sempre di più solo un prodotto
RispondiEliminainoltre gli artisti che collaborano con Grinding Tapes sono sicuramente vicini al nostro approccio artistico
RispondiEliminaDanno una percentuale di ogni vendità a un'organizazione con scopo sociale (che gli artisti scelgono) è collaborano con un'azienda che stamp CD con %100 materiale riciclata
RispondiEliminaSì, due belle cose...
RispondiEliminaLa loro filosofia è orientata intorno il valore artistico e sociale della musica. Quindi si sembravano perfetti per noi.
RispondiEliminaSì, etica ed estetica sembrano andare a braccetto.
RispondiEliminaVoi aiuterete la Sacco&Vanzetti Foundation; significativo, soprattutto oggi, che molti italiani non si ricordano del loro passato di emigranti.
RispondiEliminaVoi siete la seconda band con label non italiana che intervisto in questo scorcio di 2010 sul blog, e sto ascoltando altri cd di giovani band che escono con label straniere o si autoproducono. È un caso? Una crisi delle etichette italiche? Oppure la Rete ha rotto i confini?
RispondiEliminaanche questa una scelta "inevitabile" visto il carattere italo-americano della band!
RispondiEliminaSi, una storia che ormai è un simbolo di movimento.
RispondiEliminaHmmm ... non è un problema solo in Italia. Tutto il mondo è così.
RispondiEliminasicuramente la rete ha rotto i confini...sicuramente nel diffondere la nostra musica non vogliamo concentrarci su un solo paese...
RispondiEliminaa riguardo abbiamo da poco avviato una collaborazione con un'agenzia portoghese
RispondiEliminaE' solo un peccato perchè tanto tempo l'Italia era un faro di creatività e cultura (riferisco specialmente agli anni cinquanta e sessanta) ... ma nel tutto il mondo c'e una mancanza di innovazione.
RispondiEliminail nostro cd sarà quindi presto distribuito anche in Portogallo, dove saremo in tour in aprile
RispondiEliminaoggi
RispondiEliminaMagari la Rete può aiutare... Voi con Internet che rapporto avete da utenti?
RispondiEliminaE poi certo, la rete ci permette apprezzare le cose belle che ci sono!
RispondiElimina... e da musicanti, il vostro rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in generale? Il contatto con il Portogallo viene dalla Rete?
RispondiEliminaL'internet per me è una benedizione ... io sto lontano dalla mia famiglia ma è come se fossimo vicini ... ma bisogno utilizzarla nella maniera giusta, troppe volte diventa una sostituzione per la realtà. Per il gruppo invece è stato un modo fondamentale per arrivare a più persone e creare un progetto senza l'appogio di canali commerciali.
RispondiEliminala rete senza dubbio aiuta a conoscere e a farsi conoscere...
RispondiEliminama bisogna sapersi muovere e collocarsi nei network giusti...altrimenti è come non esserci!
E la democratizazione di informazioni!
RispondiEliminala promozione in rete della nostra la musica è qualcosa su cui puntiamo molto
RispondiEliminada qui la decisione di pubblicare tutti i brani di questo nostro primo album su uno spazio che ne permette l'ascolto in streaming gratuito
RispondiEliminaquesto il sito dove poter ascoltare l'album
RispondiEliminahttp://vinegarsocks.bandcamp.com
Myspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook? Anche se ora FB appare ridimensionato, non è più la moda del momento, fa pure cose impegnate, manifestazioni …
RispondiEliminacredo che almeno in Italia ed Europa, Myspace sia ancora un mezzo molto potente per promuovere un progetto musicale
RispondiEliminafacebook può essere efficace per la promozione di un evento, di un concerto, per la comunicazione "day by day"... ma certamente myspace rimane uno spazio d'informazione più solido
RispondiEliminaPerò sicuramente Facebook è il futuro.
RispondiEliminaChe rapporto avete con il cinema? Avete collaborato alla colonna sonora del recente film di Valerio Mieli “Dieci inverni”, con cinque pezzi del cd. Come è nata questa esperienza e come si è sviluppata?
RispondiEliminaMi sembra una domanda per Paolo.
RispondiEliminala collaborazione è nata da una bella casualità...
RispondiEliminadei produttori del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ci hanno conosciuto ad uno nostro concerto presso il festival del cinema indipendente di Roma...
gli stessi alcuni mesi più tardi ci hanno contatto, proponendoci di collaborare con la nostra musica alla colonna sonora di Dieci Inverni
RispondiEliminaabbiamo accettato con grande entusiasmo!
RispondiEliminacontribuire con la nostra musica al successo del film di Valerio Mieli è stato motivo di grande orgoglio per noi...
ed ovviamente condividere la colonna sonora del film con Vinicio Capossela è stato veramente emozionante!
RispondiEliminaBello anche che il giovane cinema incontri la giovane musica...
RispondiEliminasperiamo avremo modo in futuro di collaborare ancora alla scrittura di colonne sonore...pensiamo che la nostra musica possa legare bene con le immagini di un film
RispondiEliminaIl fatto di avere base a Roma, il centro politico-culturale d’Italia, vi aiuta e vi ha aiutato nella vostra professione di musicisti? …o è meglio stare lontani dal centro?
RispondiEliminaè il centro della politica ma della cultura non ne sono sicuro
RispondiEliminaè un punto strategicamente comodo!
RispondiEliminanel corso di questo primo anno di attività abbiamo suonato in giro per tutta Roma!
credo però sia arrivato il momento di cominciare a muoversi un pò!!
Non c'e molto da dire di Roma, è una città talmente piena di contradizioni che generalizare sembra inutile
RispondiEliminaComunque è anche tra le città più belle del mondo e questo fatto aiuterebbe qualsiasi artista.
RispondiEliminaparlando di roma...ne approfitto per ricordare il nostro concerto di domani sera
RispondiEliminavenerdì 15 gennaio ore 21.30
RispondiEliminaCircolo degli Artisti, Via Casilina 42 - Roma
ingresso gratuito!
RispondiEliminaingresso gratuito!
RispondiEliminaUn concerto per cui dovremmo essere ben riposati ... Paolo ...
RispondiEliminaStiamo finendo, ancora poche domande Jordan ...poi a nanna.
RispondiElimina: )
RispondiEliminaBella anche la copertina del cd... dal forte impatto, con quel rivolo di sangue rosso sul vestito nero di un uomo decisamente morto. Sembra una scena da film di Hitchcock…di chi è opera? Sarà così anche negli States e negli altri paesi dove uscirà?
RispondiEliminaassolutamente sì!
RispondiEliminadomani ci aspetta una serata molto impegnativa
sarà il concerto con il quale presentiamo ufficialmente il nostro disco al pubblico romano!
RispondiEliminaDai, trovo l'esperienza molto interessante ... non volevo essere scorbutico!
RispondiEliminaMa infatto, non mi sei sembrato scorbutico...
RispondiEliminahai detto bene! la copertina può ricordare la scena da film di Hitchcock!
RispondiEliminaStiamo andando lentamente e bene verso la fine...
RispondiEliminala grafica è stata opera di Daniele Catalli e del suo Piri Piri Atelier.
RispondiEliminaLa copertina sarà uguale sia in America che in Europa
colgo l'occasione anche per ricordare il nome di un altro bravissimo grafico con il quale abbiamo collaborato
RispondiEliminaJonathan Pannaciò e il suo Rat Studio, produttori e curatori del nostro primo videoclip "Chimney Sweeper", presente ora sull'homepage di Rockit e sul nostro myspace
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della vostra vita? Quello acquistato intendo.
RispondiEliminadifficile da ricordare!
RispondiEliminacredo qualcosa sia stato qualcosa di Mozart o Bach! : )
Io qualcosa dei Beach Boys!
RispondiEliminaPerchè siete contro quelli che vi fregano la vodka? ...
RispondiEliminaè una frase tratta da una poesia di uno scrittore americano
RispondiEliminaPerchè non è di loro.
RispondiEliminaO di Bukowski o di Carver, non mi ricordo.
RispondiEliminada "Alla salute" di Raymond Carver
RispondiEliminaDue grandi...ho letto tutto di loro. Però penso sia Carver,
RispondiEliminaMeglio scrivere, registrare, suonare dal vivo?
RispondiEliminasono esperienze diverse del "fare musica"
RispondiEliminanello scrivere e registrare spesso si è soli o comunque in compagnia di altri musicisti...nel suonare dal vivo ovviamente c'è il rapporto con il pubblico
RispondiEliminanon si può dire cosa è meglio!
RispondiEliminanon c'e una risposta ... fa tutto parte di questa vita ... io adoro comporrere ma è molto solitario mentre suonare dal vivo puo essere molto sociale, anche registrare. Credo che questa possa essere una chiave capire la dinamica tra le tre.
RispondiEliminabene Alligatore è stato un vero piacere essere ospiti di questo tuo spazio!
RispondiEliminafinalmente una risposta in cui io e Paolo siamo d'accordo!
RispondiEliminaabbiamo sperimentato con piacere questa nuova forma di intervista!
RispondiEliminaAnd on that note ...
RispondiEliminaSpero che vi porti fortuna ...e molto pubblico ai vostri concerti...sarete voi due in concerto? O con altri?
RispondiEliminadomani ci aspetta questa serata impegnativa al circolo degli artisti per la quale vogliamo essere in forma!
RispondiEliminaSuoneremo con altri 3 musicisti, un contrabasso, percussione e ogni tanto uno splash dalla tasiera.
RispondiEliminaGoodnight gentleman. Goodnight. Goodnight.
RispondiEliminasaremo io e jordan assieme a matteo locasciulli al contrabbasso, filippo schininà alle percussioni e jonathan medros tastiere/pc...
RispondiEliminagrazie ancora alligatore! un caro saluto Vinegar Socks
RispondiEliminaBene, e con questo è tutto, grazie... Buona notte e buona fortuna!
RispondiEliminaGrazie a te alligatore!
RispondiElimina