Aidoru, da Cesena con furore. Saranno loro questa sera ad animare il blog. Quattro ragazzi che definire musicanti è riduttivo. Agitatori culturali forse, impegnati da tempo sul confine sottile tra teatro, performance, poesia, video-arte… tante cose. Troppe per i nostri cervelli impigriti da etichette e classificazioni buone solo per il mercato. Come la loro musica, non facilmente classificabile: post-rock?... punk?... pop?... jazz?... classica?...
Per capirlo dovreste ascoltare il loro nuovo cd, che non è un semplice cd, ma due: Songs – Canzoni/Landscapes-Paesaggi. Un cd che uscirà tra un paio di giorni per La famosa etichetta Trovarobato (da chi altri sennò?) e Aidoru Associazione (acquistabile sul loro sito dall’undici dicembre, poi da gennaio anche nei negozi). Io l’ho già ascoltato, facendo l’errore di sentirlo per la prima volta in auto; è un ascolto impossibile in auto, perché è un album vivo, che reclama attenzione e impegno, non lo puoi sorbire mentre fai dell’altro. Non è un sottofondo, non è una colonna sonora, sono rumori e melodie, parole che si fanno suono, strumenti che ti parlano…ma ora sono io che stra-parlo. Meglio sentire se sono pronti loro, gli Aidoru, idoli per una notte sul blog? Ci siete?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/urodia
VAI AL LORO SITO http://www.aidoru.org/
Per capirlo dovreste ascoltare il loro nuovo cd, che non è un semplice cd, ma due: Songs – Canzoni/Landscapes-Paesaggi. Un cd che uscirà tra un paio di giorni per La famosa etichetta Trovarobato (da chi altri sennò?) e Aidoru Associazione (acquistabile sul loro sito dall’undici dicembre, poi da gennaio anche nei negozi). Io l’ho già ascoltato, facendo l’errore di sentirlo per la prima volta in auto; è un ascolto impossibile in auto, perché è un album vivo, che reclama attenzione e impegno, non lo puoi sorbire mentre fai dell’altro. Non è un sottofondo, non è una colonna sonora, sono rumori e melodie, parole che si fanno suono, strumenti che ti parlano…ma ora sono io che stra-parlo. Meglio sentire se sono pronti loro, gli Aidoru, idoli per una notte sul blog? Ci siete?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/urodia
VAI AL LORO SITO http://www.aidoru.org/
Eccoci!
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminaBenvenuti nella palude Aidoru.
RispondiEliminaSiamo pronti in tre in una stanza con tre computer!
RispondiEliminaTre computer in una stanza, sembra il titolo di una canzone.
RispondiEliminaPotremmo venderla a Gino Paoli!
RispondiEliminacosì, si da un tono un po' più contemporaneo
RispondiEliminaGià, largo ai giovani!
RispondiEliminaHo visto che vi siete fatti pure il blog, da qualche settimana, con già un bel po' di post.
RispondiElimina...ma c'è un modo per vedere i commenti nuovi senza fare refresh ogni volta?
RispondiEliminaNon credo, aspettate un attimo però, vi chiedo un attimo di stop, che tolgo il controllo delle parole.
RispondiEliminaAidoru me molan! estan que te cagan! miguel, murcia
RispondiEliminaEcco fatto, ora dovrebbe andare meglio.
RispondiEliminaCiao Miguel. Chi è, un vostro amigo?
RispondiEliminaSì, decisamente, possiamo cominciare direi, a parte i molesti commenti anonimi!!
RispondiEliminaBosè?
RispondiEliminaboh, penso che sia per via delle nostre collaborazioni con Loris Ceroni e produzioni messicane..
RispondiEliminaIo sono mirko il bassista della band
RispondiEliminaCiao Mirko, ma sei collegato nella stanza con i tre, o sei isolato, in Messico...
RispondiEliminano, siamo a casa mia , una casa a prepuzio sul mare
RispondiEliminaWow, attento agli schizzi.
RispondiEliminaDai ragazzi, cerchiamo di darci un tono!
RispondiEliminama parliamo di musica
RispondiEliminaAllora, visto che ci siamo tutti, vado con la prima, vera domanda...
RispondiEliminaChi sono gli Aidoru?
RispondiEliminaGli Aidoru sono un quartetto rock che suona da più di quindici anni. Ci siamo formati e risiediamo tuttora a Cesena in Romagna.
RispondiEliminadai aidoru diteci di più su di voi!
RispondiEliminaDa più di quindici anni, con questo nome? Aidoru?
RispondiEliminaCiao Rob, hao ragione...
RispondiEliminaabbiamo iniziato da giovani a suonare punk poi ci siamo evoluti, abbiamo lavorato con il teatro fatto diverse esperienze individuali ed eccoci qua.
RispondiEliminaMa come siete diventati Aidoru?
RispondiEliminaSiamo partiti con il nome Konfettura, facendo punk-rock all'età di circa 14/15 anni. Poi con il tempo e con nuove e diverse influenze abbiamo maturato il nostro stile fino al punto in cui il vecchio nome non ci si addiceva più. Per cui abbiamo optato per il nuovo nome Aidoru.
RispondiElimina... che significa?
RispondiEliminaCome Konfettura abbiamo fatto tanti concerti in ambiti per lo più legati ai centri sociali, con visibilità nell'allora mondo delle fanzine e delle riviste specializzate tipo Dynamo per intenderci. Poi da quando è partita l'esperienza Aidoru abbiamo cominciato ad avere relazioni più ampie con diversi ambiti artistici, così il nostro modo di suonare è diventato sempre più complesso e variegato fino ad arrivare a qualcosa che può essere identificato con l'art-rock, il post-rock o comunque qualcosa di vicino anche al mondo della musica contemporanea o del jazz.
RispondiEliminaAidoru (che, in giapponese significa idoli, correggetemi se sbaglio) non è solo un gruppo musicale, ma, come avete detto prima anche un’esperienza teatrale, un festival itinerante …tante altre cose. Volgiamo parlarne?
RispondiEliminaSalve, complimenti agli Aidoru; volevo chiedere a tutti loro cosa ne pensano della musica classica, anche contemporanea, e se pensano che abbia lasciato dei segni sulla loro musica
RispondiEliminaSì, premesso che questo argomento forse richiederebbe un'intervista a parte..
RispondiEliminaAidoru è la traslitterazione giapponese del termine inglese idol, quindi significa "idolo" per la precisione.
In Giappone gli Aidoru sono dei giovani artisti creati appositamente per il music business, meteore che riscuotono un grande successo per poche stagioni e poi vengono riciclati con nuovi Aidoru.
Ciao Al...certo, in breve, per quanto possibile...
RispondiEliminaWilliam Gibson in un suo romanzo intitolato appunto "Aidoru", è arrivato ad estremizzare il concetto di Aidoru, ipotizzando la creazione di un idolo "virtuale", cosa che peraltro negli anni a seguire è avvenuta davvero.
RispondiEliminaInteressante, ora siamo tutti idoli, c'è una massificazione...
RispondiEliminaComunque sì! Ciao Alfredo!"!!
RispondiEliminaAbbiamo una attività che si esprime in maniere disparate, dalla produzione, all'organizzazione di eventi, oltre alle normali collaborazioni a progetti paralleli, nel teatro ma anche nella musica.
Ciao alligatore, è un piacere!
RispondiEliminaun nome Aidoru aperto a tante letture... perché voi l'avete scelto?
Ma l' Aidoru come fa?
RispondiEliminaNon c'è nessuno che lo sa!
Rispondete pure a Roberta e Alfredo...
RispondiEliminaDiciamo che ci piace pensare più ad una sorta di collettivo che riunisce tante esperienze disparate che poi vanno ad influenzare il progetto principale che è quello del gruppo.
RispondiEliminaLavorare nel teatro, o fare progettazione di eventi per noi è un po' la stessa cosa, chi ci conosce bene, sa che in fondo la poetica che ricerchiamo è sempre la stessa a prescindere dall'ambito di lavoro!
x alfredo!! La musica classica (storica e contemporanea) è una delle nostre maggiori influenze e forse anche quella che si sente maggiormente e va ad identificare il nostro suono!
RispondiEliminax roberta: abbiamo scelto il nome Aidoru un po' ingenuamente perché ci piaceva il suono e la parola, un po' anche perché ci piaceva il fatto che la nostra esperienza potesse andare controcorrente rispetto al suo contesto nipponico!
RispondiEliminae perchè ci ha ispirato il libro
RispondiEliminaMi intrometto ancora, avete mai pensato ad una ipotetica svolta acustica futura?
RispondiEliminaTi ringrazio della domanda Alfredo, si stiamo pensando seriamente a questa svolta, magari anche solo parzialmente
RispondiEliminaTornando allo specifico musicale, come nasce un vostro pezzo? Solo musica e poche parole …anzi, il canto come uno strumento puro.
RispondiEliminaIl nostro modo di comporre si è evoluto molto nell'arco del tempo.
RispondiEliminaSiamo partiti dalla scrittura di canzoni che poi venivano arrangiate in sala prove, poi abbiamo iniziato ad introdurre parti improvvisate che hanno modificato e talvolta determinato la stesura dei brani, poi abbiamo avuto un periodo di sonorizzazione di testi che poi venivano cantati, diciamo che in quel caso il testo ci donava la suggestione sonora. infine con il nuovo disco siamo arrivati al punto in cui i brani nascono dal lavoro collettivo di tutti noi in sala prove, partiamo da zero ed arriviamo nel tempo alla definizione di brani con lunghi tempi di gestazione e rielaborazione collettiva. Alcuni brani del nuovo disco invece sono nati da idee elaborate durante fasi di lavoro con attori e danzatori.
Ciao a tutti...rispondo alla domanda sul progetto acustico: in realtà il nuovo live, sebbene elettrico, è stato pensato con un'idea "acustica": suoneremo uscendo dagli amplificatori (voce e batteria compresa) e in questo modo quando sarà possibile, faremo a meno dell'impianto.
RispondiEliminaAbbiamo sperimentato questa soluzione in un teatro all'italiana eseguendo il Tierkreis di Stockhausen e ha funzionato molto bene....speriamo che funzioni anche nei locali
Come sono nate le canzoni di questo nuovo disco? Un disco, anzi due... diteci qualcosa di più.
RispondiEliminasono nate principalmente da dei set di improvvisazione estremamente liberi che poi abbiamo più o meno formalizzato e concentrato
RispondiEliminaQuindi c'è una sorta di identità tra la musica "unplugged" e quella non. Che consisterebbe nel poter gestire direttamente le dinamiche? cioè non fate troppa differenza tra i due mondi, o sbaglio?
RispondiEliminaQuesto per quanto riguarda per lo più la prima parte del disco (Songs Canzoni), invece la seconda parte (Landscapes Paesaggi) come anticipavo prima, è nata da esperienze varie per lo più in collaborazione con il teatro valdoca, diciamo sonorizzazioni di prove con attori e danzatori che poi sono state elaborate e perfezionate. Alcuni brani di landscapes paesaggi invece sono nati come sonorizzazioni di reportage fotografici del festival che organizziamo a Cesena (Itinerario Festival)
RispondiEliminaDove trovate l’ispirazione?
RispondiElimina…A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
RispondiEliminaMai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminax alfredo: diciamo che quello che accomuna i due pensieri è per lo più un affinità di intenti. Unplugged per definizione significa non connesso ad un dispositivo elettrico, in realtà "unplugged" o "acustico" nel tempo ha assunto un'altra definizione, per esempio, tanti concerti che vengono definiti acustici in realtà dispongono comunque di un P.A. per l'amplificazione quindi di fatto non sono unplugged, anzi sono assolutamente "plugged", per cui quello che per noi diventa l'acustico è aver il limite di non poter intervenire in maniera "artificiale" sul nostro suono e quindi dover fare i conti con l'acustica di un luogo (per esempio) o con il limite acustico di uno strumento.
RispondiEliminax alligatore: non giriamo mai (per lo meno io - Dario) con quadernetto o registratore, se non per registrare dei suoni concreti. L'ispirazione arriva per lo più nel momento del lavoro in sala prove, io penso che quello che dice eddie riguardi per lo più la scrittura di canzoni, cosa che abbiamo abbandonato (almeno per il progetto Aidoru) da diverso tempo!
RispondiEliminaC’è una pezzo che rappresenta meglio l’aidoru-sound?
RispondiEliminadirei di no, i brani sono piutosto eterogenei,forse visto il metodo di composizione questa è una cosa rapresentativa.
RispondiEliminaGià, c'è molta compattezza, dall'inzio alla fine...
RispondiEliminaCon Internet che rapporto avete da utenti?
RispondiEliminaio non ho l'adsl, Cristo!
RispondiEliminaIo (sempre Dario, non lo dico più, tanto si è capito...) sono un grandissimo utilizzatore e fomentatore del mondo di internet, penso che sia (utilizzato in maniera appropriata) un grandissimo mezzo di comunicazione e ricezione, sono assolutamente a favore!
RispondiElimina... e da musicanti, il vostro rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminaSiamo sempre aperti a nuove esperienze e scoperte. Internet al giorno d'oggi è forse il modo migliore per avere nuove informazioni e per sviluppare la propria conoscenza. Riguardo alle nuove tecnologie siamo aperti in maniera creativa e non maniacale, rimaniamo comunque per certi versi affezionati al mondo vintage e per esempio ai vecchi metodi di registrazione (tanto per rimanere nel nostro ambito)
RispondiEliminaMyspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook? Anche se ora FB appare ridimensionato, non è più la moda del momento, fa pure cose impegnate …
RispondiEliminapurtroppo vedo che i social network nascono e poi si inflazionano perdendo completamente l'appeal che hanno avuto inizialmente, penso che anche fb finirà per subire il corso dei tempi come myspace. La cosa che secondo me è una funzione specifica che appartiene ad ogni social n. per esempio myspace è un ottimo veicolo per fare ascoltare la propria musica, per esempio io mi accorgo che quando mi interesso ad un gruppo e voglio ascoltare qualcosa vado su myspace e non su facebook nonostante anche fb abbia la funzione player, per vedere foto vado su flickr, video su youtube e meglio vimeo e via dicendo, insomma tutto è utile, il resto è moda!
RispondiEliminaVoi, se non sbaglio siete di Cesena, città lontana dai grandi centri. Essere così lontani dai grandi centri aiuta o limita?
RispondiEliminaAllora: va detto che Cesena è sì un piccolo centro, però è all'interno della Romagna che è come se fosse una metropoli diffusa nel territorio. Qua avvengono tantissime cose, quasi tutto passa di qua, per cui è come vivere in una grande città senza gli stress di una grande città, diciamo che sono un po' campanilista però va detto che la romagna è una terra fertile (come abbiamo detto in una edizione degli scorsi anni del nostro festival)
RispondiEliminasi finisce sempre per vedere la stessa gente ma passa di tutto
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo, sono totalmente invidioso della Romagna...e anche dell'Emilia se è per questo.
RispondiEliminaAnzi, forse per certi versi, qua possono accadere tante cose che in un grande centro non possono accadere
RispondiEliminasono campanilista! e dico che tutta la provincia italiana sotto alcuni aspetti dovrebbe essere più romagnola
RispondiEliminaLe uniche differenze tra emilia e romagna sono che in romagna c'è il mare e in emilia ci sono le zanzare e l'umidità!
RispondiElimina...e la paranoia
RispondiEliminasi, in effetti quando si suona al nord spesso ti si secca l'anima
RispondiEliminaFuori i nomi di chi passa e suona/lavora con voi...dall'Emilia paranoica al west!
RispondiEliminaciao a tutti!
RispondiEliminala romagna sarebbe perfetta se collegata da una grande rete metropolitana!
ciao a tutti!
RispondiEliminala romagna sarebbe perfetta se collegata da una grande rete metropolitana!
Ciao itinerario festival!
RispondiEliminabeh abbiamo fatto tantissime collaborazioni come gruppo e come musicisti solisti. posso fare un elenco casuale: Mariposa, Steve Piccolo, John de Leo, Xavier iriondo, MAttia Coletti, Teatro Valdoca, Gerardo Lamattina, Barbara Munoz, Loris Ceroni, Marc Ribot e....
RispondiEliminaA proposito di Mariposa, a Bologna ha sede la loro label che ha co-prodotto il vostro nuovo cd: “La famosa etichetta Trovarobato”. Come vi siete trovati a collaborare con questo gruppo indipendente, che fa musica per passione? Come prosegue il vostro rapporto?
RispondiEliminaqua attorno ci sono realtà che offrono molto, tutte a meno di un'ora di auto l'una dall'altra: per la musica live segnalo e invito a visionare i calendari live di BRONSON e HANABI (RA), OFFICINA 49, SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO/MANTICA, LEGO CAFE'(CESENA), FESTIVAL STRADE BLU (FAENZA), ITINERARIO FESTIVAL (CESENA)
RispondiEliminaBasta, basta, sennò emigro...
RispondiEliminaGuarda, in realtà conosciamo i Mariposa da prima ancora che esistesse la Trovarobato, c'è sempre stato un rapporto di amicizia/stima reciproca per cui l'inizio di questo rapporto in realtà è stata la conseguenza di tante cose avvenute in passato. Comunque le affinità con il loro "collettivo" sono tante e compenetrate per cui non non si tratta di una collaborazione ma di un vero e proprio legame profondo
RispondiEliminama tu alligatore di dove sei?
RispondiEliminaper non parlare di Velvet, Vidia, Ravenna Festival, Assalti al cuore, Teatro Dimora di Mondaino, Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, Fanny & Alexander (Almagià di Ravenna), Clandestino di Faenza, Area Sismica, eccc
RispondiEliminaSono veronese del lago di Garda, tra parchi a tema e sagre varie...lasciamo stare (e geograficamente non siamo poi così lontani anche se sembra al luna...).
RispondiEliminaper non parlare della riviera d'estate
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della vostra vita? Quello acquistato intendo
RispondiEliminaDiagonal di Forlì, Festival Ipercorpo / Città di Ebla di Forlì, Santarcangelo dei Teatri, Malafesta, Masque Teatro ed iniziative connesse
RispondiEliminaBasta, altrimenti vi cito il motorshow!
RispondiEliminakiller iron maiden
RispondiEliminaTipo Valpolicella?
RispondiEliminaLa mia prima cassetta è stata Use your illusion, il primo vinile Hallraker Live dei Descendents, il primo cd, Syncronicity dei Police
Anzi no il primo cd è stato S&M airlines dei NOFX
RispondiEliminaok, primo lp liberal amimation dei NOFX e primo cd pislas dei paolino paperino band
RispondiEliminaTipo Valpolicella, zona e vino che adoro, ma l'argomento ci porterebbe molto fuori. Primi dischi veramente forti.
RispondiEliminaMeglio scrivere, registrare, suonare dal vivo?
RispondiEliminaSono stato a fare uno spettacolo in un posto molto bello a S. Pietro in Cariano...
RispondiEliminaquelli
RispondiEliminaPer me suonare dal vivo tutta la vita!
RispondiEliminaprimissimo vinile forse "Fresh Fruit for Rotten Vegetables" dei DK.
RispondiEliminain studio di registrazione si diventa dei nerd, in sala prove a volte mi addormento..
RispondiEliminasono tre cose unite e propedeutiche
RispondiEliminaprima dei Dead Kennedys ascoltavo solo Lucio Dalla
RispondiEliminaPrima dei Dead Kennedys ascoltavo solo Lucio Dalla, sembra il titolo di una canzone degli Offlaga Disco Pax, bella...
RispondiEliminaIl MEI n. 13 è passato da qualche settimana, giusto per tornare a bomba. Si tratta ancora di qualcosa di utile? Si trova lì la musica indipendente italica? Pregi e difetti?
RispondiEliminaUn saluto agli Offlaga, con cui abbiamo condiviso un bellissimo e disastroso allo stesso tempo tour in sud italia
RispondiEliminaA, sì?
RispondiEliminati racconto una barzelletta; due turisti milanesi in vacanza in africa negli 80' vedono un ragazzo di colore semi inghiottito da un coccodrillo e dicono: 'sti africani dicono che muoiono di fame e poi c'hanno il sacco a pelo della lacoste?
RispondiEliminaMi sento chiamato in causa...
RispondiEliminaMi sento in colpa...
RispondiEliminaSono stato al MEI due giorni, diciamo che in zona fiera le banchette delle etichette indipendenti ormai sono scomparse, sembra che il tutto ormai si sia disperso per la città. Per esempio avevo degli appuntamente che ho svolto in bar e altre zone del centro storico. In fiera c'erano tipo 100 concerti che purtroppo non godono di alcuna visibilità, trovo che forse avrebbe bisogno di una ridimensionata, senza offesa per Giordano S. con il quale abbiamo un ottimo rapporto! Speriamo che i nostri commenti possano essere costruttivi e non disfattisti!
RispondiElimina...da alligatore di sottomarca.
RispondiEliminaCertamente, ritrovare lo spirito delle origini ...
RispondiElimina...inoltre portarsi a casa uno scatolone pieno di demo che non verranno ascoltati non può essere un metodo per dare opportunità alle giovani band
RispondiEliminaSì, giunti ad una certa dimensione ci si perde.
RispondiEliminaPerché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminaIo personalmente ho iniziato a fare musica all'età di tre anni, mi sa che non mi sono mai chiesto perché faccio musica, diciamo che è un meccanismo ormai naturale e inevitabile. Comunque suonare mi rende felice, per cui tutto quadra!
RispondiEliminabellissima questa intervista, vi si scopre e si riesce un po' a capire il perché siete insieme da tanti anni.... grande miscela di caratteri! (peccato manchi il quarto uomo, dov'è?)
RispondiEliminaCiao Vanessa.
RispondiEliminaIl quarto uomo è in virginia a registrare un disco
RispondiEliminanoi da veri scarpazzoni non sappiamo nemmeno con chi sta registrando..
RispondiEliminasuonare è bello! non c'è niente da fare ed è difficile spiegare perchè
RispondiEliminagli avevamo detto di presentarsi on-line al momento prestabilito ma forse in questo momento è impegnato in qualche session
RispondiEliminaio suono perchè non so cosa vuol dire non suono,mi sento libero ed è il mio modo di esprimermi
RispondiEliminaFatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna …
RispondiEliminaok fatto.
RispondiEliminain effetti sta per scoccare la mezzanotte...
RispondiEliminapuò l'arte intervenire nella politica e nel sociale?
RispondiEliminasi ma gli si da ascolto quando è troppo tardi
Un bel modo per neutralizzarla.
RispondiEliminaquali sono i beni per cui vale la pena vivere?
RispondiEliminaI beni condivisibili: amore, bene e salute
Purtroppo invece la maggior parte delle persone vive per beni esclusivi: denaro, successo e potere
(ispirato dal guru Luigi Lombardi Vallauri)
Bella pensatore...
RispondiEliminaFare buona musica è un ottimo bene condivisibile. Buona musica porta sempre più buona musica, così ce n'è per tutti, buon bene, buona musica, buona notte
RispondiEliminaBe', belle domande, tra le migliori della notte.
RispondiEliminaCiao Aidoru e grazie. Grazie e un saluto anche a Roberta, Alfredo, all’anonimo messicano, a itinerario festival! Vanessa, al quarto uomo in Virginia … buonanotte e buonafortuna!
RispondiEliminavai alligatore diffondi il verbo,miglior comunicazione più cultura e minor distanza tra messaggio artistico e tempi di attuazione.
RispondiElimina...abbiamo dimenticato il mitico magazzino parallelo...vale una visita a cesena... ci si becca in centro!
RispondiEliminaVelocità di pensiero e azione...buonanotteatutti!
RispondiEliminain centro è pieno di amore
RispondiEliminaBuona notte alligatore, ora continuiamo noi!
RispondiElimina...e prima di dormire, un bel Valpolicella!
RispondiEliminanoi siamo già passati dall'unicum gran riserva
RispondiEliminaBe' allora siete già partiti.
RispondiEliminala gradazione alcoolica impone una maggiorazione a oltranza
RispondiEliminami sa che ci metteremo a suonare, buona notte
RispondiEliminaBuonanotte, io mi faccio un goccio di ouzo allora. Ciao e buone prove...
RispondiEliminaA presto!
RispondiElimina...e grazie!
RispondiElimina