Forse Valentina dorme (forse no, è ancora presto), ma i Valentina Dorme non dormono e manco io quando gli ascolto. Sintesi perfetta tra i nostri cantautori più amati (Conte, De Andrè, Tenco…) e il rock più vivo, il gruppo trevigiano ha finalmente fatto un nuovo cd (La carne, esplicita citazione di Marco Ferreri, al quale hanno dedicato pure una canzone) dopo alcuni anni di assenza (Il coraggio dei piuma era del 2005).
Stessa etichetta di allora, la regina delle indipendenti Fosbury Records, stessa carica intellettuale, con citazioni colte e precise, stessa grafica sorprendente (ora come allora, Paolo Carraro), ma una nuova band attorno al leader storico Mario Pigozzo Favero, voce e chitarre della band: Massimiliano Brendariol, batteria e percussioni, Mario Gentili, basso, Alberto Scapin, chitarre… e la novità della collaborazione di Giulio “Ragno” Favero (che siano parenti?), alla registrazione e missaggio, presenza fissa in tutto il buon rock sotterraneo che ho ascoltato in questi ultimi anni (inconfondibile la sua chitarra in più di un pezzo de La carne). Che dire di più?...meglio sentire i Valentina Dorme.
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/valentinadorme
Stessa etichetta di allora, la regina delle indipendenti Fosbury Records, stessa carica intellettuale, con citazioni colte e precise, stessa grafica sorprendente (ora come allora, Paolo Carraro), ma una nuova band attorno al leader storico Mario Pigozzo Favero, voce e chitarre della band: Massimiliano Brendariol, batteria e percussioni, Mario Gentili, basso, Alberto Scapin, chitarre… e la novità della collaborazione di Giulio “Ragno” Favero (che siano parenti?), alla registrazione e missaggio, presenza fissa in tutto il buon rock sotterraneo che ho ascoltato in questi ultimi anni (inconfondibile la sua chitarra in più di un pezzo de La carne). Che dire di più?...meglio sentire i Valentina Dorme.
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/valentinadorme
Ehi
RispondiEliminaBenvenuto Mario. Spendida immagine ti sei scelto.
RispondiEliminaSarai tu a parlare a nome della band questa sera?
RispondiEliminaAh, il silenzio. Insieme alle lacrime. Del coccodrillo.
RispondiEliminavalentina dorme quasi, si inizia?
RispondiEliminaTra un po' arriva Max
RispondiEliminaMax arrivato
RispondiEliminaMax è l'anonimo allora. Ciao Max.
RispondiEliminaArrivata anche una amica. Molto più bella e intelligente di Me e di Max
RispondiEliminaL'anonimo non è max...max è qui
RispondiEliminaVolevo sapere.. C'è una Giulia Bentley su facebook.. è la stessa del disco? :-)
RispondiEliminanon lo sapevo
RispondiEliminaSubito così brutalmente?
RispondiEliminaGiulia Bentley è un personaggio inventato
RispondiEliminaCiao Raffa.
RispondiEliminaBene, l'inzio è come al Palio di Siena, bisogna posizionarsi bene alla partenza. Ora mi sembra che ci siamo, Mario, Max e l'amica ...
Per cominciare: chi sono i Valentina Dorme? Mario, Max...
RispondiEliminaallora? domande? provocazioni? ci si accoppia?
RispondiEliminaImmaginavo fosse inventato... però adesso sapete che su facebook c'è questa Giulia Bentley... non lo sapevate eh?
RispondiEliminaMassimiliano Bredariol, Mario Gentili, Mario Pigozzo Favero, Alberto Scapin. Gruppo rock. Treviso. E dintorni. Più dintorni, in realtà. Ma nelle canzoni mettiamo le vie del centro storico, non quelle dei nostri paeselli. Più fico.
RispondiEliminaPero ora solo domanda. Ripeto: chi sono i Valentina Dorme?
RispondiEliminaA volte domande e risposte si intrecciano, è il surreale dell'intervista sul blog.
RispondiEliminaBene, ora che sappiamo che c'è una Giulia Bentley sul FB, quindi reale, e chi sono i Valentina Dorme, passo alla seconda: perché un nome di donna, per un gruppo di quattro uomini? E poi perchè dorme?
RispondiEliminaIl nome risale al 1992, eh. Una passione comune ai componenti di allora era la scena cosiddetta shoegaze…e i My Bloody Valentine erano tra i nostri preferiti…Valentina è il nome più bello che esiste per una donna Insieme a Marina. “Dorme” …mah…perché suonava bene? Probabile. Da dire, in più, una cosuccia magari banale…ma all’epoca non c’erano così tanti gruppi con un nome di donna nella –diciamo così- “ragione sociale”.
RispondiEliminasuona bene
RispondiEliminabenissimo, è ovvio
Perchè è ovvio? Qualche omonimia?
RispondiEliminaPer me ci sono nomi di donna più belli... Ognuno di noi ha il/i suo/suoi nome/i di donna preferito/i in base a quello che ha vissuto!
RispondiEliminaCerto, questo e vero Raffa.
RispondiEliminaOk. No.
RispondiEliminaLuis Buñuel è morto era un nome preso in considrazione per band, mi hai detto, Mario, in una precedente intervista. C'è una gran bella differenza. Meno male che siete caduti su Valentina Dorme...
RispondiEliminaEd è bello per questo usare un nome di donna come il nome del proprio gruppo.
RispondiEliminaMax dorme
RispondiEliminaSe dorme, sogna… i suoi sogni danno vita alle vostra canzoni? Quelli di Valentina...o anche di Max...
RispondiEliminaPer dire: come nascono le vostra canzoni?
RispondiEliminaNiente sogni, in realtà. Solo storie ‘reali’. E si fa per dire, poi. Alcune sono storie inventate e stop. Ma riconoscibili, concrete, carnali.
RispondiEliminaperchè sul disco non canti "santo il tuo culo, sante le bave" come nel testo che sta sul sito? Ci stava bene. Poi, dal vivo pensate di portarvi dietro qualche altro musicista (un violinista, ad esempio)?
RispondiEliminaf.
Belle domande f.
RispondiEliminaRispondete pure, Mario e Max, se volete...
RispondiEliminaPensa. E' arrivata dopo quella roba lì. In realtà lo dico dal vivo, a volte.
RispondiEliminaViolini...Ci pagano ancora troppo poco i live.
Nel disco l'unica canzone che esce fuori dal coro è olimpiadi salesiane, che tratta il tema della pedofilia nella chiesa cattolica. Ci spieghi questa scelta mr. Mario?
RispondiEliminaArgomento molto piccante, direbbe un tale.
RispondiEliminaUn tizio che faceva il direttore della scuola media salesiana che frequentavo, un dì,ha messo la sua lingua dentro la mia bocca. Tutto qui.
RispondiEliminaMolto diretto.
RispondiEliminaEra il mese dei tornei. Primavera.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni de "La carne"?, un disco più rock del precedente, se non ho ascoltato male.
RispondiEliminaVolevamo che il disco avesse una atmosfera vicina al fragore dei concerti
RispondiElimina...e si sente. Lo sto ascoltando ora.
RispondiEliminaIl processo compositivo non è stato molto diverso dal solito... io porto una idea di base e il testo...poi è il gruppo a "decidere"
RispondiEliminaLa musica viene dopo il testo dunque?
RispondiEliminaSpesso, sì. Ma non è una regola inviolabile.
RispondiEliminaQuindi dal vivo riprenderete anche pezzi vecchi (siepi e delfino)?
RispondiEliminaNon fate tantissimi concerti (almeno fino ad ora): siete pigri, troppo impegnati nel lavoro, oppure i locali preferiscono i gruppi vestiti in modo buffo e che cantano in inglese?
f.
Si riprendiamo vecchi pezzi, e si siamo pigri. Va detto che ora che il booking lo segue promorama le date ci sono.
RispondiElimina“La carne” ricorda quel film del Ferreri maturo, da voi omaggiato pure con una canzone intitolata “Marco Ferreri”. Vi piace un sacco l’autore de “La grande abbuffata”? (…per dirne uno). Pazzo e geniale, unico… è la vostra spiritual guidance?
RispondiEliminaMi intrometto solo per salutare tutti...
RispondiEliminaCiao caro, che piacere.
RispondiEliminaCiao Ste, è da un pezzo. Come hai saputo che eravamo qua?
RispondiEliminaCi piace molto, sì. E’ tenero e terribile insieme. Ti cito una risposta che ho dato tempo fa a una domanda simile.
RispondiEliminaÈ forse il regista italiano che mi diverte di più, dove per “divertire” si intende che fa pensare, che indigna, fa sorridere, ti fa arrabbiare. È l'autore più dolcemente assurdo che io conosca nel cinema italiano. “Dillinger è morto” è sempre stato una mia piccola ossessione.
“La Carne” non è un capolavoro, però mi piaceva l'idea della trasformazione in eucaristia della donna. Una venerazione assoluta che forse c'è anche nei dischi dei VD. Da una parte mi piaceva la fisicità (in “La Carne” Castellitto mangia la Dellera) e mi piaceva, poi, questa sua approssimazione: Ferreri era un regista scattoso e ‘tremante’, non curava l'inquadratura in modo ossessivo, raccontava le cose “a scatti”… e mi piace molto questo metodo.
Può essere dunque anche un'ispirazione continua, una cosa che hai dentro. Ferreri, dico.
RispondiEliminaeh.. come ho fatto.. web 2.0 ;)
RispondiEliminaE' una delle postrane che mi accompagnano
RispondiEliminaSembra anche a voi che Treviso non ami la musica indipendente/rock/originale? Dove un gruppo può andarsi ad esibire se non propone cover di vas-gabue?
RispondiEliminaCiao Nic.
RispondiEliminaFosse solo Treviso, Nic...
RispondiEliminaI pubs sono farciti di rock inutile. Noi non suoniamo in elettrico a treviso da una vita.
RispondiEliminaA proposito di postrane, dove trovate l’ispirazionne ... mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima...che rabbia. Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaNessun registratore…ma un quaderno, quello sì. E’ vero che alcune idee arrivano senza preavviso. Chissà da dove. A me succede spesso in auto, mentre guido. Una melodia, una sequenza di parole. Sono costretto a canticchiare finché non trovo un parcheggio.
RispondiEliminaCiao! Quando un video?
RispondiEliminaMagari, col tempo il budget di Calà è sceso un po'... :)
Cmq credo che sarebbe un brivido vedere Marco Ferreri come sottofondo ad un bel video. Io ci vedrei bene un lago, un motoscafo, una bionda di schiena.
ecco sì, parliamo di video ora...
RispondiEliminaIn realtà stiamo lavorando a una idea di video per "un nome di fantasma". Ci piacerebbe Tinto Brass.
RispondiEliminaCioa braunsciugar.
RispondiEliminaJerry Calà ha fatto con Ferreri uno dei suoi film più strani e stranianti...non lo dico perchè è quasi mio vicino di casa...
Tinto sarebbe molto buono. Sarebbe una cosa veramene bella. Lo ritengo uno dei maestri dimenticati.
RispondiEliminaC’è una canzone che rappresenta meglio il valentinadorme-sound?
RispondiEliminaEhm…”Siracusa e le stelle”, dall’ultimo album, è forse quella più vicina alle cose di qualche anno fa e –contemporaneamente- una canzone nata in tempi recenti che risente della spinta assolutamente nuova che possiede la formazione attuale dei VD.
RispondiEliminaCom'è il vostro rapporto con il web? myspace, blog, facebook?
RispondiEliminaAltra domanda: mp3 pubblicati? Paura della pirateria, di emule ed affini?
Leggo la posta ogni giorno. Uso facebook per cazzeggiare e leggere gli articoli di Massimiliano Parente. Vado su youtube e mi sciroppo, in genere, le liti in tv…o Carmelo Bene…o alcuni video di Death Metal…
RispondiEliminaQuanto alla pirateria, beh... è inevitabile, quando sei "digitale" non puoi più nasconderti.
A proposito di web, cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa. Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
RispondiEliminaIl mezzo non c’entra. C’entra chi scrive. Se scrive Aldo Nove, probabilmente, non aggiunge nulla a quello che già c’è. Resta narrazione (intrattenimento), se va bene, oppure parole piccole destinate a evaporare. Se il mezzo viene usato da uno Scrittore vero, allora ci sarà la Scrittura. Anche in Facebook.
RispondiEliminaScrittori. Prima dicevi di Massimiliano Parente, che, tra l’altro introduce il vostro cd. Come mai? Non è da tutti…come è nata questa cosa?
RispondiEliminaMassimiliano è diventato quasi un amico. Adoro i suoi libri. Insieme a Antonio Moresco è Lo Scrittore, oggi, in Italia. Ce ne sono altri, d’accordo, ma mica così tanti. Siamo soffocati da narratori da 4 (3?) soldi che si genuflettono di fronte alla cronaca (?) o al premio sotto il Campiello o al premio della Strega o al premio del Buco del Culo. Morte a questi qui. Che, a guardare –leggerli proprio non si può- sono già morti.
RispondiEliminaLa “collaborazione” con Massimiliano è nata quasi casualmente. Max mi aveva buttato lì un “Ehi, facciamoci fare la prefazione al disco da Parente, visto che lo ami così tanto”. Poi, vedi il caso, l’ho incontrato su questo terribile Facebook. Gli abbiamo mandato il disco poco prima che uscisse. E gli è piaciuto. Questa è una delle cose che, personalmente, mi ha emozionato di più negli ultimi 6 mesi.
Siete veramente cinici nel descrivere l'amore. Probabilmente è la visione più attendibile, ma come cazzo si fa. Dico, sapendo già che cmq alla fine ci si schianterà e si dovrà tornare a fare i conti con la propria solitudine, che cmq rimane fedele. Insomma come si fa a perseverare nell'errore di innamorarsi? ok che domanda filosofica. scusate.
RispondiEliminaBella Nic, vediamo come se la cavano.
RispondiEliminaNon è un errore innamorarsi, diciamo che è una delle caratteristiche di esseri quali il lambove
RispondiEliminatornando alla scrittura: quello che colpisce [me, perlomeno] delle vostre liriche è il garbato distacco da un certo manierismo cantautorale nostrano; mai pensato di invertire la rotta e cercare accrediti pesanti al di fuori della nicchia indie?
RispondiEliminaMagari andando a Sanremo?
RispondiEliminaB.Sugar caro... a me piacerebbe pure ottenere consensi al di fuori del mondo (?) indie... ma mi sa che è dura.
RispondiEliminaSanremo va bene, eh. Perché mai no?
RispondiEliminaNe “La carne” c’è pure lo zampino di un altro Favero, Giulio “Ragno” Favero (e si sente). Dona quella magica compattezza alle vostre canzoni, che mi piace. Una chitarra inconfondibile, la sua. Come è nata questa collaborazione? Parentela? Proseguirà ancora? Altri apporti importanti? Fabio De Min, per esempio…
RispondiEliminaA proposito di sanremo.. secondo te Mario l'annuncio dell'uscita di jack frusciante dai pooh, che tu adori, è reale o una trovata pubblicitaria per riempire i palazzetti? Adotterete anche voi la stessa tattica?
RispondiEliminaPardon. Sono stato evasivo sull' Ammore. Prima, dico. Ma non trovavo questo pezzo di intervista. Per sintetizzare ferocemente, penso che il sentimento amoroso sia figlio della nostra ostinazione a essere appagati sessualmente e a non essere soli quando arriva la sera. L’amore si inabissa sempre. Mostra, dopo l’idillio iniziale inevitabile, la sua vera natura ingannevole e destinata alla decomposizione. Poi risale, sì. Ci innamoriamo di nuovo, ci pare bello. E la commedia si ripete.
RispondiEliminaGiulio e Fabio ci hanno regalato davvero cose buone. Meraviglie, davvero…Gran parte della stampa si è concentrata su questa nostra collaborazione con due mostri sacri del rock italiano. Ma, in questa sede, pur riconoscendo il valore delle mani fatate di Fabio e Giulio, vorrei sottolineare che il disco è assolutamente dei VD. E di questi VD, soprattutto. Quelli che suonano da tre anni insieme, in sala prove, dal vivo e in studio.
RispondiEliminaSu questo non ci piove...
RispondiElimina"Jack Frusciante è uscito dai pooh", potrebbe essere il libro perfetto per la nostra epoca.
RispondiEliminaE' di domani la notizia che Bredariol esce dai VD per unirsi al carrozzone POOH. Mossa pubblicitaria per noi. Mossa in borsa valori per Bredariol.
RispondiEliminaEsatto. L'affinità elettiva è orfana di futuro come dicevano i cari cccp
RispondiEliminaAllora fingeva solo di dormire...
RispondiEliminaEh.
RispondiEliminaIl cd ha una copertina molto forte, con quelle macchie di rosso passionale (è quella che Mario si è scelto come immagine-blog)...molto in linea con i testi delle canzoni. Il solito squisito gusto Fosbury, label che adoro e vorrei vedere sempre più ricca di gruppi.
RispondiEliminaL’autore si chiama Luca Rossato. Un ragazzo di Milano, che, tra l’altro, ha fatto un ottimo lavoro anche durante il MIAMI a Milano. Nelle nostre pagine internet (www.valentinadorme.it; www.myspace.com/valentinadorme; ...il delirio facebook) potete trovare altri suoi lavori. Oppure digitate www.lucarossato.com
RispondiEliminaQuest'anno Fosbury ha pure pubblicato il disco italiano dell'anno. Norman. La rivolta dei bambini blu. Eh.
Abdrò a vedere i lavori di Luca.
RispondiEliminaCosa si muove nella scena indipendente? Gli Afterhours vanno a Sanremo (ancora Sanrremo) e poi fanno un cd con molti nomi della scena indipendente. Qualche grosso giornale scopre l’acqua calda, il sottobosco indipendente. Wow! Dove sono stati in questi ultimi quindici/venti anni? Cosa ne pensate di tutto questo?
RispondiEliminaIo amo gli Afterhours. Checché se ne dica, Manuel Agnelli è l’unico che si è sbattuto non solo per sé ma per dare credibilità e visibilità a una scena che –hai ragione- si muove da anni più o meno nel sottobosco. Il migliore dei mondi possibile vedrebbe la qualità guadagnarsi un posto al sole senza “spinte nobili” o senza operazionis di marketing (per alcuni) discutibili come la scelta di Sanremo. Ma va così. E il demonio benedica Agnelli. Non ho capito perché nella compilation “Il Paese è Reale” non ci sono i Virginiana Miller, però. Sono i migliori di tutti.
RispondiEliminaEsatto dovevano esserci anche loro cavolo!
RispondiEliminaAlla fine concordo con quanto dici, anche se vedere Agnelli Manuel su quel palco è stata una sorpresa unica.
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della vostra vita? Quello acquistato intendo. Anche per F, Raffa, Max (se non dorme), Stefano Shyrec, Nic., brausciugar … chi c’è ancora e vuole dirlo.
RispondiEliminaSe ti fanno fare quello che vuoi e devi, il palco di Sanremo è uno dei palchi.
RispondiElimina...è uno dei palchi più conformisti, e con una storia di banalità mica da ridere.
RispondiEliminaSiberia dei Diaframma
RispondiEliminaCi vuole coragggio, e Manuel lo ha dimostrato.
RispondiEliminaMario PF: “Nella Goccia Entra il Mare” di Giuseppe Cionfoli
RispondiEliminaMax: “Tropico del Nord” dei Pooh
Wow, queste sì che sono prime volte da sballo.
RispondiEliminaCoraggio si ne ha avuto tanto anche a iniziare la canzone senza accompagnamento strumentale. Però sinceramente l'esibizione della prima sera è da dimenticare
RispondiEliminaLa mia è stata con una cassetta di Jannacci, ma non ricordo il titolo.
RispondiEliminaAltri? Non c'è più nessuno?
Anche se la canzone era forte
RispondiEliminaPerò. Spezziamo la freccia di una balestra fucsia a favore di Sanremo. Matia Bazar, Luigi Tenco, Don Backy, Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Umberto Bindi, Subsonica, Bluvertigo, Avion Travel...
RispondiEliminaMoltheni anche... con una canzone stupenda... ultimo posto ovviamente
RispondiEliminaE poi Elio che arrivò secondo dopo coso come si chiama Ron e la sua cacata di canzone
RispondiEliminaAlcune rondini, fanno primavera?
RispondiEliminaNoi il brano per Sanremo ce l'abbiamo. Si intitola "L'Amore Bel mimo" se volete vi anticipo il testo.
RispondiEliminaAssolutamente no. Sanremo è da abolire assolutamente!
RispondiEliminaVa bene, aticipa il testo (poi così ti escludono...o lo devi cantare in pubblico perchè succeda?)
RispondiEliminaeh
RispondiEliminaSpara Mario, muti come pesci siciliani siamo
RispondiEliminaAzz. Allora è meglio che no.
RispondiEliminaAllora, se non ci anticipi il testo di "L'Amore Bel mimo", vado con la penultima domanda.
RispondiEliminaLa penultima: perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
RispondiEliminaLa terza va bene, direi. Niente demoni. Né divinità.
RispondiEliminaE allora, fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna ... Valentina dorme.
RispondiEliminaMario: Ehi, Max. Hai smesso di fumare?
RispondiEliminaMax: Stupido. Mia mamma non sa che fumo!
Spero che sia robbba bbbuona.
RispondiEliminaE intanto la mamma rolla...
RispondiEliminaSolo sigarette monopolio, noi.
RispondiEliminaMamma Maria, per tornare ai grandi di Sanremo.
RispondiEliminaE con questa freddura chiudo.
RispondiEliminaRagassuoli è stato bello stare in vostra compagnia. Mario a dicembre penso che ci beccheremo a Napoli o Eboli o Bari, o magari a tutte e 3 le date :-) Notte a voi
RispondiEliminaCiao Mario, Max e grazie di essere stati qui. Grazie e un saluto anche a Raffaele Rossi e l’anonima F., Stefano Shyrec, Nic. brausciugar. Buonanotte a tutti, soprattutto a Valentina, che dorme. Vengo pure io ora …
RispondiEliminaMa cristo, si è fermato a Eboli?
RispondiEliminaCristo chi?
RispondiEliminaNon lo so, non è il mio campo Raffa. Dovremmo chiederlo a Mario, che da bambino l'ha visto da vicino, ma ora Valentia Dorme...
RispondiEliminadorme e russa pure!
RispondiEliminaTroppe sigarette del monopolio fanno di questi effetti.
RispondiEliminail loro ultimo disco è davvero bello e conoscendo il Veneto per via sentimentale, l'ho ascoltato come non mai.
RispondiEliminaCerto And, "La Carne" è un gran disco; non trovando, per ora, altre parole, lo definisco così: un gran disco. Per chi conosce il Veneto per via sentimentale o anche per chi lo conosce per via carnale...
RispondiElimina