Pagine

sabato 19 settembre 2009

CINEMA: Il cattivo tenente di Werner Herzog

Piove in questi giorni di fine estate, chiapperi se piove. Le strade sono allagate e a guardare il cielo grigio diresti non smetterà più. Meglio riparare al cine, a vedere il remake herzoghiano de Il cattivo tenente… e piove pure al cine, anzi diluvia: siamo a New Orleans, quella tristemente finita con l’uragano Katrina. Una serpe nuota elegantemente nel fiume, la camera la segue come in un doc e lei ci porta in carcere, dove un povero detenuto rischia di morire annegato. A salvarlo ci pensa un poliziotto (dopo aver sadicamente scherzato con un collega), che così si becca un doloroso mal di schiena e la promozione a tenente. Il cattivo tenente del titolo.

Parodia acidamente rinnovata di quel famoso film di Abel Ferrara con Harvey Keitel, spesso nudo e disperato, è una discesa agli inferi kitsch e sarcastica, come solo i cineasti tedeschi sui set Usa sanno essere. Perfetto per la parte Nicolas Cage, spesso vestito elegantemente (ha pure le mutande di marca) ma altrettanto disperato, sempre pronto a farsi di tutte le droghe possibili e immaginabili come nel cult amatissimo Via da Las Vegas era sempre pronto a bere di tutto e di più.

Tra scommesse al gioco, il rapporto di complicità con l’amante/prostituta d’alto bordo (Eva Mendes, sempre imbronciata e molto tenebrosa), tirate di coca e pipate di crack, violenze e corruzioni, il tenente porta avanti un’indagine su di un triplice omicidio nato nel modo degli spacciatori. Non mancano allucinazioni con alligatori (sì, sono originario di quelle parti), iguane, l’anima di un gangster che balla dopo la sua morte. Con gli animali Herzog mantiene uno stile documentaristico, tipico del suo cinema. Surreale l’alligatore che osserva un altro alligatore schiacciato da un’auto e poi se ne va, come le simpatiche iguane che vediamo solo noi e il tenente strafatto, ma non i suoi colleghi, o l’anima del gangster appena ucciso che balla scatenata un bel blues, interrotta solo da una seconda scarica di pallottole (il film sarebbe piaciuto un sacco ad Hunter S. Thompson).

Il finale è un tripudio di happy end. Devono aver detto ad Herzog che nel cinema hollywoodiano si usa così e lui ha voluto accontentarli alla grande. Non vi dico nulla, svelo solo che quando tutto sembra andare per il verso sbagliato al cattivo tenente, tutto all’improvviso cambia: la squadra sulla quale aveva puntato al gioco incredibilmente vince e il resto segue a ruota. È stata la sua ultima allucinazione? Chi lo sa? Esco dal cine ed ha pure smesso di piovere Nel cielo si aprono ampi squarci senza nubi, nelle grosse pozzanghere non nuotano serpi e non ci sono manco iguane. Solo un alligatore solitario e pensoso si aggira per la città: cosa scrivere di questo film?

14 commenti:

  1. ho letto recensioni discordanti ma sono curioso di vederlo perchè l'originale mi era piaciuto. il miglior Cage è proprio quello di Via da Las Vegas che resta un libro e poi iflm meraviglioso.

    RispondiElimina
  2. ...è il tipico film che divide, ma non lascia indifferenti. Meglio guardarlo dimenticandosi l'originale di Abel Ferrara. Concordo su Cage e sul cult amatissimo "Via da Las Vegas".

    RispondiElimina
  3. oh grazie
    avevo dei dubbi, non tanto perche mi piace un pacco quello di ferrara e keytel è inarrivabile, non tanto per i remake, mi fido del buone wernero ma cazzi, nicolas cage è proprio uno merda. ser tu dici bene allora ci vado, anzi no. a trento è stato una settimana, mi toccherà scaricarlo. sono i cinema che fomentano la pilatelia
    buone alli!

    RispondiElimina
  4. Scendi a Verona, è ancora in cartellone. Comunque, per chiarezza, è una vera parodia acida questo film, una smitizzazione di quel film (per me, lo voglio dire a scanso di equivoci, non il miglior Ferrara, anzi...) e di tutto un genere. Su Cage d'accordo, solo se intendi che la parte che interpreta è quella di "una merda": violento, stupido, arrogante (poi si redime).

    RispondiElimina
  5. Sai, dopo la visione del film non piove più, è uscito uno splendido sole. Che sia un'allucinazione provocata dalle droghe del cattivo tenente?

    RispondiElimina
  6. Un alligatore allucinato e onirico che insegue sprazzi di sole oltre le pozzanghere.

    Potrebbe essere una canzone o un cortometraggio(?!)

    RispondiElimina
  7. Che bel post e che bella recensione, ma Cage non lo reggo proprio!

    RispondiElimina
  8. @Marte
    Sembra una canzone underground...ma allora potrebbe pure essere un corto.
    @Jane P.Cole
    Grazie. Comunque fai male a saltare il film. Cage, pure non essendo (a prima vista) simpaticissimo, ha fatto, nel giro di non molti anni, una serie di personaggi che rimarranno. Il cattivo tenente è uno di questi.

    RispondiElimina
  9. eh, ma tu non dici ma dici! :-P (baci, a te e a felix.)

    RispondiElimina
  10. @manu
    Dici che dico? Ma in realtà non dico ...
    @LaMentePersa
    Non posso fare pubblicità alle mutande...e poi, a dire il vero, non lo dice, ma dice solo che costano tot. dollari e non le vorrebbe rovinare per salvare il povero detenuto che sta per affogare.
    @Mario Pigozzo Favero
    Come avrai capito dalla risposta precedente, rimarrai con la curiosità... ma sarai tu a svelare altre cose nell'intervista che tra un ora e mezza circa andrà ad incominciare. Ci sentiamo dopo.

    RispondiElimina
  11. Grazie per il suggerimento. Credo che il miglior Cage - rispondendo a te ed and - sia anche quello di Cuore selvaggio.

    RispondiElimina
  12. Già, anche "Cuore selvaggio", un film importante per Cage (e non solo) ... ma per And e il sottoscritto "Via da Las Vegas" ha un fascino particolare, anche se, magari, è meno perfetto del film di Lynch.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...