
Ho letto solo ora della scomparsa di
Fernanda Pivano, e mi è subito venuto in mente quel grande libro di
Hem, per me, forse, il capolavoro letterario del secolo scorso:
Addio alle armi. È di
Hem, ma è anche di Fernanda, tanta era la sua passione, la sua conoscenza dello scrittore che traduceva, il suo pacifismo (leggete l’intro di
http://www.fernandapivano.it/).
Avrei potuto citare l’amato
Buk, o
Kerouac,
Pavese o
De André,
Dylan,
Edgar Lee Masters… e voi, i vostri preferiti. Tutto il
Novecento rock è stato toccato dalla
Pivano e tutto il
Novecento rock ha toccato la
Pivano. Chissà quanti libri suoi non abbiamo ancora letto. Ecco perché, più che un addio, il nostro è un arrivederci…
ricollegandomi al mio post, su quello che hai scritto tu, hai perfettamente ragione. senza di lei non avrei conosciuto un sacco di autori.
RispondiEliminasu hemingway, io non lo amo molto ma per me rimane uno dei migliori dal punto di vista delle descrizioni, ha pochi eguali e ha creato qualcosa di nuovo. il suo libro che amo di più rimane Fiesta e alcuni dei suoi racconti.
Sì, di Hem, tra i miei autori preferiti nonostante la sua passione per caccia e corride, dopo "Addio alle armi" trovo imperdibili i suoi racconto. "Fiesta" credo di non averlo ancora letto...
RispondiEliminaLa Pivano ha avuto il grande merito di sprovincializzare il circolino degli intellettuali in Italia. Grande persona
RispondiEliminaCerto, ha sprovincializzato alla grande (anche perchè il lavoro dafare, dopo i ventennio, era grande). Ora servirebbe un'altra Pivano, per i nostro giorni tristi. Anche per questo ci manca già molto ...
RispondiElimina