Intervistare unòrsominòre. non è cosa da poco. unòrsominòre. (con gli accenti così e il punto alla fine) non lo incontri tutti i giorni. È un’occasione da prendere al volo. Mi è capitata perché, da buon ecologista (della mente), l’ascolto da anni. Unòrsominòre. infatti è il nuovo progetto di kappa, voce e chitarra dei Lecrevisse, gruppo psico-rock della mia città che alcuni anni fa sconvolse piacevolmente la scena indi con tre dischi memorabili (il secondo, uscito come il terzo per Jestrai, è il più noto, ma pure gli altri due sono imperdibili e girano spesso sul mio lettore).
Da marzo gira spesso anche questo omonimo esordio da òrsominòre., alternative di razza cantato in italiano, registrato ostinatamente in analogico tra i monti di Trento, uscito per la label indipendente I Dischi del Minollo (mi ricorda Massimo Troisi, e a voi?). Un modo di cantare originale, delle melodie mai convenzionali, un rock particolare e unico, quando l’ascolto sento delle forti emozioni (non è una frase fatta, le provo sinceramente).
Non saprei a chi paragonarlo, non saprei con quali parole razionali descriverlo. Per questo lascio la parola a kappa, rivelando che la prima intervista della mia vita da Alligatore, l’ho fatta proprio con lui e Matteo, il bassista dei Lecrevisse. Era il 2003. Ma torniamo al presente. Ciao kappa.
VAI AL SUO SITO http://www.unorsominore.it/
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/unorsominore
Da marzo gira spesso anche questo omonimo esordio da òrsominòre., alternative di razza cantato in italiano, registrato ostinatamente in analogico tra i monti di Trento, uscito per la label indipendente I Dischi del Minollo (mi ricorda Massimo Troisi, e a voi?). Un modo di cantare originale, delle melodie mai convenzionali, un rock particolare e unico, quando l’ascolto sento delle forti emozioni (non è una frase fatta, le provo sinceramente).
Non saprei a chi paragonarlo, non saprei con quali parole razionali descriverlo. Per questo lascio la parola a kappa, rivelando che la prima intervista della mia vita da Alligatore, l’ho fatta proprio con lui e Matteo, il bassista dei Lecrevisse. Era il 2003. Ma torniamo al presente. Ciao kappa.
VAI AL SUO SITO http://www.unorsominore.it/
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/unorsominore
eccolo. ciao alligatore. stavo curiosando sul tuo blog e ho trovato il post su kurt. quindici anni, santodio.
RispondiEliminaGià 15, tondi tondi...
RispondiEliminase ne sono ricordati in pochissimi. kurt è il simbolo di un modo di vivere la musica che oggi non esiste più, mi pare.
RispondiEliminaDel resto ne sono passati 6 dall'intervista che abbiamo fatto insieme quando era uscito il secondo disco dei Lecrevisse.
RispondiEliminaeh. un'altra vita.
RispondiEliminaPerò sottotraccia Kurt torna sempre...c'è anche se non c'è.
RispondiEliminaEcco che cominciano ad incrociarsi i commenti.
RispondiElimina...è tipico dell'intervista sul blog.
RispondiEliminasì, ho notato che succede sempre :) basta fare così: uno io e uno tu. regola ferrea.
RispondiElimina...è il bello della diretta. Proviamo.
RispondiEliminaUn'altra vita, dicevi. Allora partiamo con la tua nuova vita, quella da unòrsominòre...
RispondiEliminaChi è unòrsominòre?
RispondiEliminaquindi ora tocca a me. il mio commento lo uso per dire che mi manca quel modo di vivere la musica. quello degli anni '90, quello che ha portato anche a conseguenze tragiche (kurt appunto), ma che era vero, intenso. mi sembra che per la maggior parte oggi gli artisti che hanno successo siano quelli che prendono tutto come un gioco.
RispondiEliminaahah, non hai rispettato la regola! :D
RispondiEliminaAnche tu però...
RispondiEliminaok, allora anarchia. mah, unòrsominòre è un tipo con la chitarra. è piuttosto introverso. prova a fatica a uscire dalla tana ma insomma, non è che tiri proprio una bella aria fuori. però ogni tanto alza il muso e vede le stelle e si commuove un po’, e allora magari scrive una canzone, roba così. poi dopo torna triste e si rimette a fare i conti, che quelli non fanno scherzi e se non tornano è solo colpa tua, mica loro.
RispondiEliminaè uno che si illude ancora che certe cose abbiano valore, tipo.
RispondiEliminaTipo?
RispondiEliminail metterci impegno, per esempio. l'incazzarsi quando è il caso. o il comunismo, per dire. :)
RispondiEliminaBene, sono d'accordo.
RispondiEliminapoi è strano perchè è raro che nelle mie canzoni si parli di questo. è più un discorso di metodo che di contenuti.
RispondiEliminaCerto, sono cose che sono dentro, o dietro ...
RispondiEliminadentro. ma non abbastanza, di questi tempi.
RispondiEliminaPerché questo curioso nome? Perché gli accenti così e il punto? Magari solo perché suona bene? O c’è qualcosa di più profondo?
RispondiEliminaeheh, per scritto non cambia molto come suona :) no, questo nome è un gioco, che mi rappresenta molto bene. a me piace giocare, vorrei giocare sempre e cerco di farlo come posso. ci sono tre o quattro aspetti fondamentali della mia vita che si intrecciano in questo nome.
RispondiEliminaah, per gli accenti invece devo ringraziare una tizia, ciao tupì :)
RispondiEliminaciao tupì
RispondiEliminaI 3 4 aspetti fondamentali ce li vuoi dire o li lasciamo dentro?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasai, quando ci chiedevano l'origine del nome "lecrevisse" rispondevamo sempre in modo diverso, inventando una storia nuova ogni volta. mi è sempre piaciuto giocare, te l'ho detto. :)
RispondiEliminaMi ricordo, mi ricordo...
RispondiEliminacomunque si possono intuire, credo. gli aspetti, voglio dire.
RispondiEliminaA me avevi parlato di alcune bacche pischedeliche, se non ricordo male
RispondiEliminaRigurado il nome Lecrevisse,le bacche
RispondiEliminasì, quella era una storiella venuta bene; l'avevano pubblicata anche in qualche recensione, quindi in qualche modo era diventata la balla ufficiale. :)
RispondiEliminaTra l'altro gli orsi sono ghiotti di bacche.
RispondiEliminamah, di quelle si accontentano, più che altro. ghiotti lo sono del miele, che però è più complicato da ottenere.
RispondiEliminaAllora sono un po' orso pur io...anzi òrso
RispondiEliminaeheh. poi ti chiedo i diritti, eh.
RispondiEliminaòrso welles.
RispondiEliminaahah, non male. di questi tempi poi, quarto potere è d'attualità. per non parlare del quinto.
RispondiEliminaGià, abbiamo superato il cinema, a destra.
RispondiEliminaPassiamo alla fatidica domanda n. 3:
RispondiEliminacome nasce una tua canzone? Prima la musica o prima le parole?
questa è una domanda molto interessante, grazie per avermela fatta.
RispondiEliminaeheh, citavo :)
RispondiEliminanasce prima la musica, generalmente. le mie canzoni nascono strimpellando l’acustica, e quando per caso esce un bel giretto armonico un po’ diverso dagli altri comincio a construirci sopra l’impalcatura. scrivo per armonie, non per melodie. e le parole sono sempre l’ultima cosa, spesso arrivano anche dopo l’arrangiamento.
RispondiEliminascrivere un buon testo è una faticaccia. ho sempre fatto molta fatica a scrivere testi, e più passa il tempo più diventa complicato, perchè intanto io divento sempre meno indulgente con me stesso, e contemporaneamente devo cercare nuovi punti di vista. io poi ho un modo di scrivere un po’ autistico, ripetitivo, e quindi trovare nuovi spunti e soprattutto riuscire a dar loro una forma compiuta e originale è molto impegnativo.
RispondiEliminaMa per le parole ti siedi a tavolino, oppure le trovi anche quando fai altre cose e hai già le armonie in testa?
RispondiEliminaguarda, ho trent'anni suonati: lavoro, torno a casa stanco, e tutto il resto. devo impegnarmi per ritagliarmi degli spazi e dei tempi per scrivere. quindi l'ispirazione me la devo far arrivare. se aspetto che mi piova addosso, stiamo freschi.
RispondiEliminain generale ascolto una frase, vedo qualcosa, e mi annoto uno spunto. poi cerco di svilupparla quando ho un minuto libero.
RispondiEliminaCerto, è questo che intendevo.
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni del tuo recente cd? In tempi diversi, anche ...
RispondiEliminasono nate attraverso un lungo periodo di tempo. una o due le avevo addirittura provate con i lecre. è una specie di secondo debutto, per me, sono ripartito praticamente da zero. e c’è voluto del tempo, sicchè, come ogni debutto, il disco raccoglie tutta l’esperienza costruita in anni di maturazione. un paio invece sono state scritte e provate poche settimane prima della registrazione.
RispondiEliminaA proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia. Mai capitato?
RispondiEliminauhm, sì, qualche volta. però dopo le prime volte ho fatto in modo di avere sempre con me un foglio e una penna; sul comodino, in borsa, dappertutto. poi negli ultimi tempi la tecnologia è venuta in soccorso; qualche giorno fa mi è venuto in mente un buono spunto mentre guidavo, e me lo son registrato col telefonino.
RispondiEliminaBella immagine questa... Già, le pensate milgiori le faccio in auto, per questo pochi si fidano della mia guida...
RispondiEliminaMa torn iamo a noi: c’è una canzone in particolare che rappresenta il sound dell’òrsominòre?
RispondiEliminaTra quevecchie lle più o tra quelle più recenti ...
eheh, citi o è tua questa?
RispondiElimina...è mia, credo.
RispondiEliminaecco, no, direi di no, direi che una caratteristica fondante dell’òrso, musicalmente, è un eclettismo testardo, o una confusione inconcludente, a seconda che la cosa piaccia o no :) quindi non esiste una canzone-tipo. la radice ovviamente è nell'indie-rock, ma c'è del pop, della wave, del cantautorato... tutto quello che mi piace finisce in quello che scrivo e compongo.
RispondiEliminama poi per me è sempre stato così, ho sempre amato generi di musica molto differenti fra loro, e molti dei dischi che amo di più sono così, complessi e sfaccettati... penso al white album, o ad abbey road, o a timothy’s monster dei motorpsycho, o a mellon collie degli smashing pumpkins, ad esempio, per dire i primi che mi vengono in mente.
RispondiEliminaIn questo c'è una continuità con i Lecrevisse ...
RispondiElimina(riguardo all'auto: paradossalmente, la guida è rimasto uno dei pochi momenti di intimità nella giornata. quando guidi andando al lavoro al mattino, con la mente fresca, o quando torni a casa la sera col cervello pieno, e sei da solo, è più facile che la mente inizi a farsi i suoi viaggioni. certo, poi disfi le macchine.)
RispondiEliminaQuando ti ho conosciuto tu suonavi nei mitici Lecrevisse, appunto. Sono passati alcuni anni dalla chiusura di quell’esperienza musicale. Cosa ti è rimasto? Contatti con gli altri? ...
RispondiEliminasì, è vero. ma in qualche modo nei lecrevisse c'era meno libertà di spaziare, anche se la cosa suona strana. perchè c'erano cinque persone da far convivere, cinque gusti diversi che dovevano trovare un punto comune, e una volta trovato non era facile allontanarsene. l'òrso invece è da solo e può fare quello che gli pare... con i pro e i contro della cosa. se voglio scrivere un pezzo country non c'è nessuno che mi dice "ma a me non piace" :)
RispondiEliminabeh, intanto grazie per il "mitici" :). eh, mi è rimasto tanto. io resto sempre molto, molto legato al mio passato. e quell’esperienza è stata importantissima per me, come anche per tutti gli altri credo. di recente ci siamo visti, gli altri sono anche venuti a vedermi a un concerto. mado’, ho fatto un mezzo infarto e ho suonato da culo :D
RispondiEliminaBe' per me è stato un gruppo importante: ho cominciato a scrivere in quel periodo, ho copiato il titolo della vostr cover per la mia rubrica di rece su smemoranda: Com'è profondo il mare.
RispondiEliminaImpotante personalmente, ma anche musicalmente.
RispondiElimina:) mi fa piacere. ogni tanto trovo qualche traccia del nostro passaggio, in giro. qualche piccolo segno lo abbiamo lasciato, forse.
RispondiEliminaCerto, del resto gli apprezzamenti della critica non erano da poco. Era un bel gruppo ed è rimasto molto nell'òrso.
RispondiEliminadici? io me lo chiedo, ma non ho una risposta certa.
RispondiEliminaSì, si sente una certa continuità. Quella che c'è per esempio tra i cod e il N.A.N.O.
RispondiEliminaOltre a questo tuo progetto solista, tu sei protagonista anche di un originale tribute-band, THE MAGICAL MYSTERY BAND. Beatles o Rolling Stones? …come riesci a portare avanti entrambe le esperienze? Riesci?
RispondiEliminabeatles o rolling stones? scherzi? :D
RispondiEliminacomunque guarda, l’esperienza nella mmb è sempre stata molto gratificante ma è comunque rimasta sempre a livello di divertissement, o poco più. mi piace cantare, mi piace suonare, anche canzoni altrui, e adoro i fab four. devo comunque dire che questa cosa mi ha insegnato molto, sia musicalmente che a livello di approccio al palco e all'esibizione.
RispondiEliminaScherzi, che io scherzi?
RispondiEliminama beatles tutta la vita. dico, questi nel '66 hanno pubblicato tomorrow never knows, non so se ci rendiamo conto.
RispondiEliminaNon credo ci si renda conto, i Beatles andavano molto più in profondità del loro successo.
RispondiEliminabeh, se parli del grande pubblico sì, non molti si rendono conto. ma ho scoperto con piacere che gli appassionati di musica generalmente riconoscono la grandezza di quei quattro, anche se non tutti poi diventano fanatici come me. fra l'altro io sono più per paul che per john :)
RispondiEliminaVeramente?
RispondiElimina...o è uno dei tuoi scherzi?
RispondiEliminasì. non te l'aspettavi?
RispondiEliminaSe mi chiedi Beatles o Stones, così, a freddo, senza troppo pensarci, ti rispondo Beatles... poi però razionalmente le cose si complicano. Se mi chiedi John o Paul dico John e rimango su questa posizione senza muovermi di un millimentro...
RispondiEliminaMa non vorrei perdermi nel discorso.
ma chiaramente adoro tutti e due, sono due icone per me. però il ruolo di john come quello matto, sperimentatore, impegnato, è universalmente riconosciuto, mentre si tende a dimenticare che mccartney, ad esempio, ha infilato nello stesso disco pezzi assurdi e diversissimi fra loro come obladì obladà, balckbird e helter skelter (quest'ultima poi è una canzone incredibile!)
RispondiEliminaSu questo non c'è dubbio. Immensa.
RispondiEliminacerto, poi john ha scritto i want you, che sono i soundgarden venticinque anni prima... :)
RispondiElimina...e pensandoci, su Paul è vero quello che dici. Però rimango un Lennoniano (ho ancora i mie vecchi occhialini tondi, che ogni tanto sfoggio).
RispondiEliminaTornando a noi e tonando all'oggi: che rapporto hai con Internet da musicante?
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaCiao Anonimo veneziano.
RispondiEliminaeilà, volevo solo ringraziare
RispondiEliminaChi e perchè? Chi sei, se posso sapere?
RispondiEliminamolto intenso, invero. in effetti mi interrogo spesso su quale sia il futuro per il mercato musicale. non credo ci sia molto più spazio per i vecchi metodi di comunicazione, soprattutto in ambito indipendente. internet è universale, economico, e facile. il che da un certo punto di vista è un problema, perchè il mercato si è saturato in maniera assurda da quando la rete è diventata importante, e chiunque abbia voglia può farsi il suo space e la sua paginetta fb e se comunica bene può raggiungere ottimi risultati senza essere un buon musicista. ma va bene così, non ci si oppone ai flussi storici. sarebbe come dire, chessò, che ci opponiamo a un'italia multietnica: pensa che assurdità se qualcuno lo dicesse!
RispondiEliminase ho fiuto, anonimo è da roma.
RispondiEliminaDa Roma. Ma è romano de Roma? ...lasciamo il mistero.
RispondiEliminase ho fiuto, non parlerà più :)
RispondiEliminasbagliato, Milano!
RispondiEliminaora hai capito?
indizio.. ho comprato 3 copie del tuo nuovo ciddì
La madonna!
RispondiEliminaHai sbagliato, mi sono avvicinato più io.
RispondiEliminauh. non ho fiuto, in alcun senso! :D fra l'altro domani allora a roma ci sarà qualcuno che sorriderà. milano, tre copie... non ci arrivo proprio! che figura.
RispondiElimina...e cosa ti hanno dato queste 3 copie? Vuoi chiedere qualcosa a kappa?
RispondiEliminaah, è la madonna?
RispondiEliminala madunnina.
RispondiEliminama no, non preoccuparti. era solo più divertente rimanere anonima. cmq il mio nome è miki, quella povera ragazza a cui chiedi sempre di organizzarti un concerto a milano...
RispondiEliminaVeronica Ciccone ascolta l'òrsòminore.
RispondiEliminaah! diamine non ci sarei mai arrivato :D
RispondiEliminano, raccontiamola giusta: tu mi chiedi "quando vengo a suonare a milano", e io ti rispondo "quando mi organizzi un concerto!" :)
RispondiEliminaOra tutto è più chiaro.
RispondiEliminaAllora ciao Miki. Tu conoscevi i Lecrevisse? O hai scoperto da poco l'òrsò?
RispondiEliminaora ogni cosa è al suo Posto.
RispondiEliminaBe', se vuoi intervenire Miki, tra una domanda e l'altre fa piacere. Io vado avanti.
RispondiEliminamiki è timida. :)
RispondiElimina...allora:.. e da utente, il tuo rapporto con la Rete delle Reti?
RispondiEliminaascolto i lecrevisse da anni. ho tutti dischi. li ho sentiti suonare 1 volta sola al rolling stone. meraviglia!!!
RispondiEliminaConcordo.
RispondiEliminaeh, sono abbastanza drogato di internet. cerco informazioni, studio, cazzeggio. internet ha rivoluzionato la nostra vita - senza che nessun romanzo o film di fantascienza lo avesse anche lontanamente immaginato fra l'altro...
RispondiElimina:) grazie miki. eh, così pare che l'abbia pagata :D in realtà davvero nemmeno ci conosciamo di persona!
RispondiEliminaSì, questo è vero, lo penso spesso pure io. Manco il grande Philip K. Dick, che ne ha immaginate tante, l'aveva immaginato.
RispondiElimina...la mia frase era relativa alla Rete delle Reti.
RispondiEliminaAnche il fatto di conoscere tante persone, am non conoscerle di persona, è una fatto nuovo, e inimmaginabile. Mai prima d'ora era successo...almeno non così.
RispondiEliminama guarda, io mi stupisco semplicemente se penso che quando ho iniziato a suonare nei lecrevisse il telefonino ce l'aveva una persona su venti, o trenta.
RispondiEliminaGià, è incredibile e allo stesso tempo accettiamo tutto come fosse natursle. Tornando alla musica, pure io ho tutti i cd dei Lecrevisse (il primo con gli autografi sulla copertina: quello di kappa è stranissmo, ha disegnato una specie di girandola).
RispondiEliminain realtà conoscere persone tramite internet ma non di persona a volte è intrigante a volte un pò inquietante. no?
RispondiElimina(cmq non mi dato soldi, giuro!)
ahah! sì, pazzesco, c'è gente che mi chiede autografi. sul serio, è folle :D
RispondiEliminaIn cambio ti ho dato una bottiglia di Valpolicella....una per tutta la band.
RispondiEliminacome, per pagare il cd? li davamo via così alla cazzo? :D
RispondiEliminaNo, era la Festa di Partito, se non ricordo male, e io lavoravo allo stand...ma non volgio divagare. Torniamo a all'intervista.
RispondiElimina...è vero Miki, conoscere persone tramite internet ma non di persona a volte è intrigante a volte un pò inquietante...
RispondiEliminaA proposito di Internet, Myspace. Myspace ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? O una via di mezzo… per il proprio lavoro, i rapporti umani, … è superato da Facebook?
RispondiEliminaostia, qui scendiamo nello specifico... al limite del nerd! :D bè, come dicevo, myspace è un'arma a doppio taglio: ci sono tutti, ma proprio tutti. come fai a selezionare le proposte di qualità? devi affidarti a recensioni, siti e giornali, se non vuoi andare alla cieca. comunque trovo che la filosofia di fb sia diversa da myspace. a meno che tu non sia già "arrivato" e la gente venga a cercarti, come mezzo di promozione fb è limitato, perchè raggiungi per lo più persone che già conosci, mentre su myspace puoi allargare il giro delle tue conoscenze. almeno, questo è quello che mi è sembrato, da utente profano... certo che da quando fb è arrivato in italia, myspace è diventato un mezzo mortorio. :)
RispondiEliminaPerò ha aumentato la sua autorevolezza, forse.
RispondiEliminaDomandona classica.
RispondiEliminaCosa ne pensi di quello che ha scritto Aldo Nove riguardo Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
dici? può darsi. forse è meno generalista, il "grosso pubblico" cazzeggia su fb, su myspace restano gli appassionati. può essere.
RispondiEliminagiorgio gaber, 1972: "la nostra libertà di parola è la misura della loro potenza. voglio dire che ti lasciano il tuo spazio libero, quello che chiamano “libertà”, ma con questo spazio non hai nessuna incidenza, nessuna possibilità di sovvertire o modificare qualcosa. In poche parole, non si riesce mai a dar fastidio a nessuno".
RispondiEliminasono abbastanza ostile a Fb. inoltre per conoscere nuova musica o arte in generale è molto meglio myspace
RispondiEliminain questo senso, forse è vero che myspace è più "autorevole" di fb. su myspace devi mettere qualcosa di tuo. su fb puoi limitarti a cazzeggiare tutto il giorno facendo test preconfezionati e condividendo video inutili... fb oppio del popolo? probabile.
RispondiEliminasu FB si cazzeggia
RispondiEliminaDirei che Gaber l'abbia scritto oggi (magari ispirato anche dalla moglie) e che Miki è sulla nostra stessa lunghezza d'onda...ma FB non lo ama nessuno, chiapperi, ecco perhcè ha così successo.
RispondiEliminaper lo più. oppure si organizzano pizze di classe.
RispondiEliminama no, poi fb lo uso anch'io. un mezzo non è mai buono o cattivo, anche la tv non è "cattiva". è un mezzo. quello che conta è l'uso che se ne fa.
RispondiEliminainfatti non bisogna mai demonizzare lo strumento, ma il metodo
RispondiEliminaIl mezzo è il messaggio....
RispondiEliminaDopo tutto questo filosofeggiare sul virtuale torniamo al territorio Vieni da Verona, città lontana dai grandi centri. Essere così lontani dai grandi centri aiuta o limita? Una città e una regione dove, come dicono da queste parti, girano i schei (i soldi, per chi non avesse capito). Tutto questo giro di schei ha portato qualche investimento in musica e/o cultura? Domanda retorica?
RispondiEliminaguarda, nascere in provincia limita. se rinascessi credo che mi trasferirei a milano o a roma, o a bologna, a vent’anni. il veneto poi è un postaccio. come dici tu, girano soldi, ma generalmente sono in mano a persone di poca cultura. qui si coltivano i propri interessi, si cura il proprio giardinetto, e il resto del mondo va tenuto lontano, a meno che non porti altri schei.
RispondiEliminaAnalisi perfetta. Hai contatti con altri artisti della tua città o regione? Di altre? ...
RispondiEliminaverona, architettonicamente e paesaggisticamente, è una città meravigliosa. ma è un perfetto esempio del degrado culturale italiano.
RispondiEliminaCerto, un laboratorio....
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminabè, sai, suono da una vita, ovviamente conosco un po' tutti i musicisti (almeno della mia generazione) di verona e dintorni. ma sono un òrso e tendo a non sentirmi troppo a mio agio nei giri in cui si muovono. per lo più me ne sto per i fatti miei. poi vabè, conosco un po' di artisti italiani che stimo molto, e che a loro volta hanno espresso stima per il mio lavoro, dandomi grossa soddisfazione.
RispondiEliminaA produrre il cd c’è la label indipendente “I Dischi del Minollo”? C’è Troisi dietro? Come vi siete incontrati? Come prosegue la vostra collaborazione?
RispondiEliminapaolo bevegnù? :-)
RispondiEliminapaolo bevegnù torna sempre nelle mie interviste.
RispondiEliminapaolo bevegnù credo che sia più persone. C'èil suo zamoino nel 90% di quello che musicalmente succede di rilevenate nella musica italica.
RispondiEliminaMinollo?
RispondiEliminaeheh, non c'è troisi in carne ed ossa ma il suo spirito probabilmente sì :) il minollo è stata contattato dai ragazzi che seguono il mio management (che saluto, ciao gunclubbi); ci siamo incontrati al m.e.i. lo scorso novembre, e dopo rapide trattative abbiamo concluso l'accordo. la minollo records è un'etichetta piccola ma molto determinata, sincera, e convinta delle proprio scelte. devo sinceramente dire che sono contento di lavorare con francesco, anche per la qualità delle altre band della label.
RispondiEliminabeh, sì, anche paolo, anche se lui si era spericato in grosse lodi per i lecre mentre sull'òrso non mi ha ancora fatto sapere niente. ma non parlavo solo di lui, via...
RispondiEliminaAllora Fossati.... Nel cd c’è una cover di Ivano Fossati, "Discanto". Perché Fossati, perché quella canzone? Quale altra cover ti piacerebbe fare? Com'è profondo il mare?
RispondiEliminaio adoro Fossati. fra i grandi cantautori italiani, insieme a battiato, al primo dalla, a de andrè, a gaber, è forse - mi sbilancio - quello che preferisco. forse perchè oltre a essere un grande autore, è anche un grandissimo musicista... ma anche solo i suoi testi, così profondi ma perfettamente... levigati, "genovesi". insomma, desideravo reinterpretare una sua canzone; discanto mi è parsa quella più vicina al mondo musicale dell'òrso, ma è solo uno fra i suoi pezzi che amo alla follia.
RispondiEliminasto iniziando a pensando a quale cover fare ora, come dicevo mi piace suonare belle canzoni altrui, meglio se non troppo conosciute. com’è profondo il mare è da poco rientrata in repertorio live, e devo dire che è stata una bella emozione ricantarla dopo tanto tempo, anche se a dire il vero una volta, un anno fa, mi era già successo di ricantarla in versione acustica, in una serata molto ventosa.
RispondiEliminaecco, a proposito di altri musicisti: lele battista, un artista che stimo moltissimo, mi ha per esempio scritto che secondo lui la mia versione di discanto è addirttura "molto più bella" di quella originale. son soddisfazioni :)
RispondiEliminaLele è un intenditore. Anche lui fa molte cose nel mondo indi. E non solo.
RispondiEliminaBella con il vento "Com'è profondo il mare" ... deve essere intrigante. All'Antonioni di Blow Up. A proposito di concerti, come presenterai live il cd? Sarai da solo? Sono previsti dei concerti nei prossimi giorni?
RispondiEliminaovviamente non a milano, hihihi :D
RispondiEliminauh, bravo, mi dai l'occasione per parlare dei miei turnisti rock. dal vivo suono con una band piuttosto rockettara, ho questi smidollati stipendiati che sono il ted, che suona il basso e fa i cori, manuel che mena sui tamburi, e mauro che suona la chitarra e fa un po' di rumori curiosi. ecco, sennò poi si lamentano che non li nomino, ma devono mettersi in testa che senza di me non sono niente, che io sono il CAPO e loro sono solo dei miserabili turnisti. eheh
RispondiEliminaDomani suonerai con loro sui monti di Trento?
RispondiEliminascherzi a parte, ci sono un po' di date in programma. bè, intanto domani sera (sabato 16) siamo allo snooky di caldonazzo, vicino trento. poi stiamo mettendo giù un po' di cose per giugno ma sono ancora tutte più o meno da confermare, quindi invito gli interessati a tenere d'occhio il mio sito www.unorsominore.it .
RispondiEliminaeh miki! organizzami una data dai! ahr ahr ahr
RispondiEliminapossiamo andare avanti cosi per anni ...
RispondiElimina:D
RispondiEliminaGià Miki... ma, una curiosità, come hai conosciuto i Lecrevisse Miki? C'era già internet allora...
RispondiEliminaMistero.
RispondiEliminaRitornando ad òrsò (un nuovo modo di dire, perché bomba non mi piace): cosa si muove nella scena indipendente? Gli Afterhours vanno a Sanremo e poi fanno un cd con molti nomi della scena indipendente. Qualche grosso giornale scopre l’acqua calda, il sottobosco indipendente. Wow! Dove sono stati in questi ultimi quindici/venti anni? Cosa ne pensi di tutto questo?
RispondiEliminaun io amico (il mio guru della musica) ha letto una recensione del primo disco non ricordo dove. e me l'ha regalato.
RispondiEliminaeheh... bè, guarda, intanto ti dico che ho una certa allergia per buona parte della cosiddetta "scena indipendente" appunto, che per lo più è fatta di jeans stretti, camicie, cravatte sottili; e che, come ogni altra faccenda, va avanti al 99% per amicizie e "giri giusti", e non per merito. dico questo non tanto per rosicare, che in fondo io qualche piccolo risultato magari lo ottengo, ma perchè è un dato di fatto che se non conosci le persone giuste non ti muovi. conosco band validissime che non riescono a far uscire un cd perchè non sono amici di.
RispondiEliminainfatti 1 delle famose 3 copie è per lui
RispondiEliminaciò detto, sull'altra questione: ti rivelo che per esempio io sono uno spettatore assiduo di xfactor, non mi sono perso una puntata una. però, come dici, mi gratto parecchio quando vedo tutti scappellarsi per i bastard sons of dioniso ad esempio, che sono senz'altro un buon gruppo (ora ovviamente lo saranno molto di più dopo mesi di musica a tempo pieno), simpatico, ovviamente acerbo, ma comunque non particolarmente innovativo o rappresentativo della musica indipendente italiana.
RispondiEliminac'è una separazione netta fra quello che è "reale", come il paese di cui canta l'agnelli, e quello che ci viene offerto nei luoghi preposti e preconfezionati. chi non tocca con mano non sa e non si rende conto, e poi casca dal pero se sente una chitarra distorta. purtroppo, il discorso è sempre lo stesso: i soldi, e quindi i mezzi, sono quasi sempre lontani da chi suda e ci mette l'anima. e questo è vero a tutti i livelli, purtroppo.
RispondiEliminaGià, quello che dici è reale.
RispondiEliminaQuesto sì.
RispondiEliminaah miki, ma allora le recensioni servono a qualcosa! buono a sapersi! :D
RispondiEliminaMagari era una delle mie ... e allora il cercho si chiude.
RispondiEliminapurtroppo siamo rimasti in pochi a leggerle! però si. servono
RispondiEliminaper dire: temo che tre quarti dei gruppi che partecipano al progetto degli afterhours non abbiano la minima idea di cosa si muove sotto di loro. spero di sbagliarmi eh.
RispondiEliminasenza voler ofenndere nessuno, però metà di quel disco è abbastanza inascoltabile
RispondiEliminaMa per chi è la terza copia, Miki? Se non sono indiscreto....e l'amico che legge, ha già letto qualcosa su l'òrso?
RispondiEliminala terza copia è per un'altro amico: il cantante dell'altro :-) mio gruppo preferito italiano (di napoli)
RispondiEliminaInteressante....non approfondisco anche se sono curioso.
RispondiEliminaloro si chiamano EPO, e il loro secondo albun Silenzio/assenzo è uscito nel 2007. li conosci?
RispondiEliminaPerché òrsominore. fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amato? Perché ti piace?
RispondiEliminail 1° album si chiamava "il mattino ha l'oro in bocca"
RispondiEliminaSì, li conosco: hai buoni gusti miki, si vede che ti paice la musica vera.
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminabrava miki, diffondi il verbo dell'òrso :)
RispondiEliminapensa che al cantante degli EPO ho regalato anche 2 dischi dei lecrevisse: è impazzito!
RispondiEliminaper rispondere all'alligatore (orsi, alligatori, che cazzo di zoo). ecco, la marzulliana domanda da 1000 euro (che di questi tempi non son pochi): perchè suono. ti dirò, fai tre buone ipotesi, tutte e tre. la seconda poi è davvero abbastanza centrata (e ammetterlo non è semplice, eh). ma forse ormai il motivo più forte è che non saprei come non farlo. suono da quanto avevo quindici anni... non riesco a immaginare la mia vita senza una chitarra, e nemmeno senza un piccolo palco su cui suonarla, ogni tanto. non so, è brutto? servono motivazioni più intime? ma sì, ci sono pure quelle, ma meglio tenerle dentro.
RispondiEliminaUna domanda che non ti ho fatto e che avresti voluto sentire ...
RispondiEliminaah ma allora sei davvero marzullo :D
RispondiEliminaCerto, e chi pensavi?
RispondiEliminaA quest'ora mi escono solo marzullate...
RispondiEliminaok allora vediamo. òrso, cosa ti fa incazzare? uhm, parecchie cose: per esempio gli errori grammaticali sempre più dilaganti, l'incoerenza, l'approssimazione. un'altra: òrso, cosa ti fa paura? la povertà, che è madre dell'ignoranza, che è madre di tutti i mali della nostra società. troppo pesante?
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